Elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale

Copio e incollo dal sito del CNOAS

Elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale

Presentazione delle candidature.

Sono state convocate dal Ministero della Giustizia le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale e del Collegio dei Revisori dei Conti.
Le candidature dovranno pervenire in forma libera e preferibilmente corredate dal curriculum vitae del candidato e da una sintetica nota programmatica, entro e non oltre le ore 24 del 16 novembre 2010.

Esse dovranno essere indirizzate a:

Consiglio Nazionale
dell’Ordine degli Assistenti sociali
via del Viminale, 43
00184 Roma

e fatte pervenire a mezzo del servizio postale
o via fax al n. 06-96708586
oppure via e-mail all’indirizzo info@cnoas.it
o, ancora, alla casella di PEC consiglionazionale@cnoas.postecert.it.

 

ciao

vittorio

caro Vittorio, questa notizia sembra galleggiare (alla Bagnasco) senza grande attenzione; è un altro segno di sfiducia per l'ordine?
Che poi mi colpisce che l'attuazione della 84/93 (e quindi 'ste elezioni) sia sotto il controllo del ministero della Giustizia.
Chiedo venia ma sono tempi amarissimi, il continuo precariato mi abbatte...

boh, stiamo a vedere cosa succede dopo il 16...

sono usciti i nomi dei candidati. Ecco il file dal sito del CNOAS .
ciao
vittorio

HO VISTO IL FILE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI DEL CNOAS.
MA VOI SAPETE QUALCOSA DI CHI SI CANDIDA?

MI SPIEGO.
QUALCUNO CONOSCE IL CURRICULUM DI QUESTE PERSONE?

SAPERE CHI VA A RICOPRIRE CERTE CARICHE A ME SEMBRA MOLTO IMPORTANTE, STANTE COMUNQUE LA MIA SFIDUCIA NELL'ORDINE.

LUGIA

Certo alcuni sono consiglieri uscenti, altri vengono da alcuni CROAS o sono comunque conosciuti, ma non tutti e non da tutti.
Posto che spetta ai CROAS l'elezione, condivido che potrebbe essere interessante poter conoscere i curricula e le note programmatiche che venivano chieste a corredo della candidatura.

Vabbeh, faccio outing pure qui.
Mi chiamo Federico Basigli, ho 33 anni, sono nato a Perugia e mi sono candidato. Sono iscritto alla sezione B.
Lavoro come Assistente Sociale dal 2002 (precedentemente ho avuto esperienze come operatore ed educatore), primo incarico a Bolzano e poi in Comuni del perugino (e da un paio d'anni- dopo qualche anno di co.co.co.ismo- a tempo indeterminato).
Scrivo spesso qui e faccio parte di Asit.

Uh Bisby...sei tra gli utenti del forum che mi sono più simpatici ("a bit" - visto che virtualmente non possiamo dire "a pelle").
posso chiederti come mai hai deciso di candidarti e cosa pensi di voler portare all'ordine con la tua esperienza?

Limfjorden, 26/11/2010 20.34:

---

Uh Bisby...sei tra gli utenti del forum che mi sono più simpatici ("a bit" - visto che virtualmente non possiamo dire "a pelle").
posso chiederti come mai hai deciso di candidarti e cosa pensi di voler portare all'ordine con la tua esperienza?

---

Beh, ricambio di sicuro la stessa sensazione a pelle .

Provo a rispondere, anche se non so bene come "muovermi", dato che l'ultima candidatura che avevo avanzato se non erro penso risalga ormai a 16 anni fa, in quarto superiore, come rappresentante di classe...

La candidatura (che in effetti si è generata al penultimo minuto) nasce da un colloquio con un paio di colleghe che stimo molto. Verificare il fatto di poter essere all'altezza del ruolo, devo ammettere, è stata una grossa spinta, forse anche rischiosa rispetto ad alcuni impegni che ho, ma ho pensato che vale la pena tentare e provare a vedere, anche a costo di sacrificare qualcos'altro. In un certo senso la decisione è stata simile (nel metodo) a quando in 2 giorni ho deciso di cominciare a lavorare come Assistente Sociale molto lontano da casa. Si ragiona, si sente il parere del cuore, si fan dialogare istinto e ragione e si prende una decisione. Poi non so come andranno a finire le elezioni, ma a questo punto ammetto di essere curioso.

In verità la mia esperienza è relativamente poca se comparata a quella di colleghi più esperti di me, anche se ho avuto la fortuna di conoscere sfaccettature diverse del lavoro sociale; mi chiedi cosa posso portare, provo a rispondere con gran sintesi: forse, più che la consapevolezza di saper fare qualcosa (a quel livello al momento... non so) posso portare più la voglia di capire meglio e di impegnarmi ad estendere ad altri le cose che capirò (penso che si senta il bisogno di ciò, specie tra chi è della mia generazione e di quella successiva e si chiede, come è capitato a me, ciclicamente e magari talvolta impropriamente "cosa fà l'Ordine?").
E' poco? E' molto? E' qualcosa? Vediamo, proviamo...

Intanto io penso che chiunque volesse candidarsi dovrebbe porsi il problema della democrazia dentro gli ordini perchè a mio giudizio questa democrazia non c'è.

Nessuno parla di come negli ultimi vent'anni la politica sia entrata a gamba tesa dentro i Servizi Sociali di questo paese decidendo le carriere dei dirigenti.
Nessuno parla di mobbing.

Nessuno parla dell'autonomia tecnico professionale che in molti casi è un'autentica chimera.

Speriamo che non vengano eletti i soliti bramosi di fare "passerella" nei luoghi del potere mentre le "retrovie" subiscono di tutto nel loro operato quotidiano, compreso il "mobbing" da parte degli ordini.

LUIGIA PADALINO
NOVARA

Dimenticavo di indicare la mia mail personale: lpadalino@tiscali.it

grazie

Luigia Padalino
Novara

spero che temi seri, per i nostri nuovi rappresentanti all'ordine, siano quello di avvicinare le nuove leve al Consiglio (visto i latitanti su questo topic e la massa di utenti su altre discussioni -pensiamo all'area "cerco lavoro"), e quello della qualità degli insegnamenti all'università!
buon week end a tutti

segnalo una discussione "parallela" a questa, sul sito assistentisociali.org, dove si può trovare la presentazione di altri candidati.
Se ne sta parlando, inoltre, anche nella nostra mailing list e nel gruppo di ASit su Facebook.
e anche se la scelta dei prossimi consiglieri spetta ai CROAS, mi pare assoultamente interessante e utile che possa esservi un confronto tra tutta la professione...

Io vi leggo spesso, ma non scrivo mai perchè non sono ancora assistente sociale e non so nemmeno se mai lo sarò ( sto tentando di scrivere la tesi). Ad ogni modo questo argomento mi interessa poichè, ultimamente, pensando alla professione mi viene da dire che potrebbe essere il lavoro più bello del mondo ma NON ALLE CONDIZIONI attuali. Ho modo di confrontarmi giornalmente con operatrici che magari lavorano da vent'anni e tutte mi parlano della poca autonomia, della mole di lavoro sempre più in aumento e, soprattutto, delle risorse che ogni anno diminiuscono. Ok per la formazione, ok per la deontologia ma L'ordine non dovrebbe tutelare la professione anche premendo a livello di politiche sociali? Forse dovrebbe essere questo il primo punto su cui concentrarsi.

PAOLA

stelladelmattino2008, 28/11/2010 18.36:

---

L'ordine non dovrebbe tutelare la professione anche premendo a livello di politiche sociali? Forse dovrebbe essere questo il primo punto su cui concentrarsi. PAOLA

---

Secondo me ciò che l'Ordine NON deve fare è giusto la politica intesa come attività di corteggiamento verso l'uno o l'altro partito com'è accaduto nella funesta e fallimentare stagione degli anni '70. Piuttosto si dovrebbe liberalizzare gli accessi e ripensare al sistema di partecipazione democratica includendo anche gli aspiranti e gli ex.

Saluti
Italo

Per la sezione A:
Silvana Mordeglia, Ordine della Liguria
Franca Bonin, Ordine del Veneto
Annunziata Bartolomei, Ordine del Lazio
Patrizia Del Princnipe, Ordine dell’Abruzzo
Edda Samory, Ordine dell’Emilia Romagna
Clementina Porzio, Ordine del Molise
Simonetta Cavalli, Ordine del Lazio
Bonaria Autunno, Ordine della Campania

Per la sezione B:
Gianmario Gazzi, Ordine del Trentino Alto Adige
Maria Billè, Ordine della Sicilia
Federico Basiglio, Ordine dell’Umbria
Massimo Corrado, Ordine della Campania
Maria Scardina, Ordine della Sicilia
Finisia Giometto, Ordine del Lazio
Maria Concetta Storaci, Ordine della Sicilia

Quasi tutta gente nuova. BENISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!

Beh, essendo io stesso il sopracitato Federico Basigli (vabbeh, c'è un errore di battitura), provo un sentimento contrastante. Arrivo in pratica senza esperienza, e quindi timore di non essere "pronto" per questo ruolo un po' ne ho. Sono anche conscio, tuttavia, che quello che mi manca in esperienza cercherò di supplirlo con impegno ed umiltà.

Ed anche qui, dato che ci sono molte persone competenti, chiedo di poter avere dei suggerimenti, delle proposte, di (ecco, comincio già a rompere ed a chiedere!) aiutarmi a rappresentare tutti. Perché l'Ordine è composto da tot persone, ma lo scopo è rappresentare tutti!

Bisby King, 23/12/2010 19.33:

---

Beh, essendo io stesso il sopracitato Federico Basigli (vabbeh, c'è un errore di battitura), provo un sentimento contrastante. Arrivo in pratica senza esperienza, e quindi timore di non essere "pronto" per questo ruolo un po' ne ho. Sono anche conscio, tuttavia, che quello che mi manca in esperienza cercherò di supplirlo con impegno ed umiltà. Ed anche qui, dato che ci sono molte persone competenti, chiedo di poter avere dei suggerimenti, delle proposte, di (ecco, comincio già a rompere ed a chiedere!) aiutarmi a rappresentare tutti. Perché l'Ordine è composto da tot persone, ma lo scopo è rappresentare tutti!

---

mannaggia Bisby King, più che altro ti sei rovinato il "mistero" del nickname

mi piace molto quanto scrivi

spiace non poter aver preso visione dei programmi proposti dai singoli candidati, in quanto non sono stati resi accessibili a tutti gli iscritti agli ordini ma, a quanto ho capito, fatti girare tra i CROAS che hanno provveduto a eleggere i nostri rappresentanti del nuovo CNOAS. Questa cosa impedisce, per ora, dei giudizi o considerazioni anche appunto sulle "linee" che il nuovo CNOAS potrebbe impostare per i prossimi 5 anni.

alcune osservazioni a partire da elenco dei candidati e da notizie reperibili dal sito del CNOAS, allora, possono essere:

• rieletti 3 consiglieri uscenti su 9 che si erano candidati (e tra l'altro non sono stati riconfermati presidente e vicepresidente uscenti)
• sulle provenienze geografiche:
  
• nessun consigliere proveniente dalla Lombardia (che ha il 12% degli iscritti), Puglia (8%), di Calabria, Toscana e Piemonte (5%, ma Piemonte non aveva nemmeno un candidato)
• vi sono consigieri invece di CROAS piò piccolini (con percentuali di iscritti inferiori al 2%): Molise, Umbria e Trentino Alto Adige; a revisore dei conti eletto Cosimo Maiellaro, CROAS Basilicata (1% di iscritti);
  
• le regioni più rappresentate sono:
• la Sicilia (3 consiglieri e 14% di iscritti)
• il Lazio (3 consiglieri e 7 % di iscitti)
• la Campania (2 consiglieri e 10% di iscritti)
  
• sull'età (se non ho sbagliato i conti):
• età media del CNOAS è 51 anni;
  
• età media di consiglieri albo A: 57 anni
• età media di consiglieri albo B: 43 anni
• consigliere più giovane: Federico Basigli (33 anni);
• consigliere più anziano: Edda Samory (71 anni).
• da CROAS a CNOAS
  alcuni consiglieri provengono dagli ordini regionali:
• Giometto consigliere CROAS Lazio;
  
• Gazzi vicepresidente CROAS Trentino Alto Adige;
• Bonin presidente CROAS Veneto;
• Samory presidente CROAS Emilia Romagna;
  
• di genere:
• 3 consiglieri maschi, mentre nel precedente CNOAS erano 2,  

infine, concludo con una previsione: il prossimo presidente del CNOAS sarà donna...

I dati dicono tutto e non dicono nulla ….
Più della metà del nuovo consiglio è stato eletto da tre sole regioni, che a loro volta rappresentano meno di un terzo degli iscritti.
Ma il Cnoas non è una camera di rappresentanze regionali, quindi non c’è nulla da dedurre sui dati in questione (a meno di non essere maligni), e comunque il “nazionale” viene eletto dai consigli regionali.
Sarebbe curioso sapere “come” un consigliere lucano, una collega sarda (una casalinga di Voghera mi viene da dire) scelgono una collega laziale, o ligure ecc…
Sicuramente può funzionare una conoscenza della comunità professionale (che però penalizza gli emergenti), un tam tam tra colleghi, ma basta?
Programmi di lavoro? progetti? Tranne che poche eccezioni poco si sa del perché ci si è candidati, e cosa si vuole fare, il consiglio che verrà dovrà lavorare un po’ sulla comunicazione e sulla trasparenza.
Infine una considerazione: 4 neo consiglieri ricoprivano già cariche nei propri croas (tra cui ben 2 presidenti regionali ed un vice), in pratica erano stati eletti solo un anno fa, suppongo sulla base di programmi di consiliatura che ora …