La presenza di Dio

Mmm … mister @paul_65<>@paul del 65 … non è da te mollare tutto di punto in bianco, specie ora che vai verso l’anniversario dei 10anni nel frequentare questo forum, anzi … per essere più precisi … di postare quasi giornalmente per un decennio in questo stupendo thread: “La presenza di Dio”!
Se ci pensi, visto che quando vuoi, sai essere persona piuttosto arguta, il bello sta venendo proprio adesso.

Certo, non è cosa tanto buona invecchiare, ma sappiamo anche che più s’invecchia, più si matura e più ci si ridimensiona al punto d’essere addirittura contenti di vedere e sperimentare aspetti impensabili della vita che prima c’erano sfuggiti del tutto. Anche se resterà impossibile capire e imparare tutto prima che si parta senza mai più ritornare.
Oh, intendiamoci … il maturare invecchiando non è quel rincoglionirci alla stregua del “berluska” che alla veneranda età di ottantaduenne, ancora presume come nel 1994 d’essere indispensabile agli italiani o talmente giovane e in forze da rientrare nella scena politica con le prossime elezioni di maggio, ma stavolta come leader europeo.

Festeggiare la Liberazione perché la guerra parrebbe finita?
Che razza di balla stanno commemorando quando le mummie di casa nostra, sul tipo dell’emerito re-napolitano – il proletario con la paghetta da almeno 350mila €uro l’anno –, poggiano le corone d’alloro sull’altare della patria? Di cosa stanno farneticando questi bifolchi? Sono loro stessi a creare e mantenere attive le guerre a tutti i livelli, anzitutto, per mezzo del terrorismo, con quelle fratricide, con i conflitti fra nazioni, eccetera.
Vincitori e perdenti? Non esistono … mai esistiti … e mai ci saranno!
Il tanto perché è nell’indole dell’uomo essere in guerra, fin dall’inizio, costantemente e sino alla fine.
“Caino disse al fratello Abele: "Andiamo in campagna!" ... e lo uccise”. Perché, dunque, l’uno fece guerra al suo simile? Cosa tutta da capire! Cosa tutta da capire anche quella guerra anticipata dal padre di Caino contro il suo Creatore: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". Il disubbidiente, dunque, si discolpa e giustifica il suo torto accusando la donna ma, in ultima analisi, rivoltandosi contro il suo Creatore, perché, dandogli una creatura a lui simile, anzi, tratta dalla propria carne, questo Dio ha fatto male le cose; eppure l’Onnipotente, terminata la sua opera, “vide che era cosa buona”. La moglie si comportò esattamente come il marito, non accusando se stessa ma Iddio che creò anche il “serpente” ingannatore.
E la novità tutta che dobbiamo ancora capire è: perchè Dio non rispose al torto subito da una nullità tanto quanto, è la sua creatura, facendogli guerra ed eliminarla definitivamente? Che sia proprio Lui colui, che può fare “diversamente” qualunque cosa sia impossibile cambiare? Che sia Lui, l’Uno, il solo Vincitore?

Perciò … mister @paul_65<>@paul del 65 … non mollare proprio adesso; piuttosto, non sonnecchiare tristo e deluso, ma destati poiché c’è ancora tanto da capire e tanto da imparare, quantomeno su quanto è per tutti essenziale e indispensabile!