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04/03/2011 11:45 | |
... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!
Facciamo silenzio
Gianfranco Ravasi
Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola perché i nostri pensieri siano già rivolti alla Parola. Facciamo silenzio dopo l-ascolto della Parola perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi. Facciamo silenzio la mattina presto perché Dio deve avere la prima parola. Facciamo silenzio prima di coricarci perché l-ultima parola appartiene a Dio. Facciamo silenzio per amore della Parola.
Bellissimo questo appello al silenzio del teologo e pastore Dietrich Bonhoeffer, assassinato da Hitler nel 1945 poco più che quarantenne. Un appello che forse acquista un valore più significativo in questi giorni di vacanza quando, pur avendo l-occasione di restare in silenzio davanti a Dio, a noi stessi e alla natura, ci facciamo nuovamente riavvolgere dalla rete dei rumori, delle parole vane e fatue, del fracasso (in che cosa differisce Rimini da Milano a questo proposito?).
Ma Bonhoeffer esorta a un silenzio mirato: esso è quasi l-alone di luce che permette alla parola di Dio di apparirci e di interpellarci. Anche per il giovane Samuele è nella notte silenziosa del tempio che il Signore lo chiama, avviandolo sulla strada della sua missione profetica. Il silenzio dell-alba e quello del tramonto, il silenzio nella quiete di un paesaggio e il silenzio in chiesa sono altrettanti spazi sacri nei quali può avvenire un-epifania di Dio. «Solo il silenzio è grande», scriveva il poeta francese dell-Ottocento Alfred de Vigny, «tutto il resto è debolezza».
Che questa grandezza divina non manchi mai alle nostre giornate.
Fonte -
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