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31/01/2011 21:56 | |
... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!
Autostima
Gianfranco Ravasi
La prova principale della vera grandezza di un uomo consiste nella percezione della propria piccolezza.
A Londra esiste un intero museo dedicato a Sherlock Holmes, il famoso investigatore nato dalla fantasia dello scrittore scozzese Arthur Conan Doyle (1859-1930). Da uno dei suoi romanzi, Il segno dei quattro, estraiamo questa citazione sul valore della persona.
È noto, infatti, che Holmes spesso risolve i suoi casi attraverso uno scavo intimo nella verità psicologica dei vari personaggi coinvolti nel delitto. La considerazione è semplice: l-uomo interiormente grande (e non quello che è tale per il potere o il successo conquistato: egli di solito smentisce questa regola) è umile, non prevarica, non si pavoneggia, ascolta gli altri e rispetta la dignità di tutti, anche delle persone modeste o misere.La tentazione di far crescere a dismisura la propria autostima è sempre in agguato e, senza cadere nell-eccesso opposto del masochismo, è indispensabile essere sempre pronti a giudicarsi e a vagliare i propri comportamenti.
Spesso, infatti, non ci si accorge neppure - presi come si è dalla propria glorificazione - di piombare nel ridicolo. Molti di noi avranno conosciuto persone, anche intelligenti, che però sono sempre affamate di lodi, di gratificazioni, di incenso e, così facendo, non s-accorgono neppure più dell-elogio falso e persino ironico.
Come diceva lo scrittore Mario Soldati, «l-umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla».
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