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il Purgatorio cattolico

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2019 09:48
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24/10/2010 21:21
 
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Re: Re: Re:
MauriF, 24/10/2010 18.24:



Il peccato è COLPA + PENA TEMPORALE.

Il Sangue di Cristo ci lava dalla COLPA, che è ciò che ci condannerebbe per sempre.

La PENA TEMPORALE, invece, è l'effetto del peccato...
E' la sofferenza che il peccato produce.



Tu distorci completamente le Sacre Scritture, amico.
Il peccato è una condizione che non faceva parte del proposito originario di Dio, e che tutti noi abbiamo ereditato dai nostri primogenitori.
Davide ebbe a scrivere, sotto ispirazione:
"Ecco, con errore fui dato alla luce con dolori di parto, e mia madre mi concepì nel peccato" (Salmo 51:5 TNM ; 51:7 CEI). Siamo quindi tutti peccatori e imperfetti dalla nascita (confronta anche Romani 7:14, 17). Ecco perchè non possiamo dire di essere "senza peccato" (1 Gv. 1:8-10).
Dopo il peccato originale, il genere umano fu "gettato", "sottoposto", sottomesso" a una condizione che Paolo chiama "mataiotes", sostantivo greco che significa "futilità, caducità, vacuità, vanità, nullità"! (Romani 8:20).
La "caducità", la "futilità" ha portato la sofferenza, la malattia, la morte (Romani 5:12) a tutto il genere umano, e il "salario" che il peccato paga è la morte (Romani 6:23), NON PENE TEMPORALI O ETERNE IN QUALCHE BLASFEMO INFERNO O PURGATORIO CHE LA VOSTRA TEOLOGIA INSEGNA....




Il peccato da origine ad una ferita che va PAGATA o che Dio, con la sua Misericordia, ci può rimettere.

Tale effetto del peccato lo scontiamo in parte in vita...come la sofferenza che ne deriva, ed in parte anche in Purgatorio (Mt 5:26 , Lc 12,59)



Tale effetto del peccato lo paghiamo ora, in questa vita che viviamo nella "caducità" o "futilità", non in un luogo inventato da voi che si chiama Purgatorio...
Romani 8:20-21 ci informa che il genere umano sarà liberato da questa condizione deleteria, e che "avrà la gloriosa libertà dei figli di Dio".
Ho scritto una discussione intera sul tema, che provvederò a riprendere appena il tempo me lo permetterà!


La condizione del Purgatorio non è "necessaria"...infatti il buon ladrone è andato direttamente in Paradiso, perchè Dio ha usato Misericordia cancellando ogni pena temporale che avrebbe dovuto scontare...attingendo dal Tesoro dei Santi.


Lasciamo stare il ladrone di Luca 23:42-43 e la sua ubicazione escatologica, altrimenti sarei costretto a scrivere 200 pagine di roba, a gli Admin mi caccerebbero dal forum...


Il esempio di INDULGENZA PLENARIA.

Infatti la Chiesa è come un CORPO...per questo la PENA TEMPORALE dei peccatori del purgatorio può essere CANCELLATA (parzialmente o totalmente) guardando ai meriti di Cristo e dei Santi (Colossesi 1:24 Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa.).

Perchè questa pena temporale? Lo spiega San Paolo:

1Corinzi 3:13 l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno.
1Corinzi 3:14 Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa;
1Corinzi 3:15 ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco.




Ho già spiegato nel post sopra che il passo in questione non può essere neppure lontanamente spiegato come tu lo spieghi.
Andare a rileggere, prego...


E Gesù ci avverte:

Matteo 5:25 Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
Matteo 5:26 In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!




Non pertinente.
In Matteo 5:25-26 Gesù esorta ulteriormente (si vedano versetti 23-24) a non rimandare la correzione dei torti, dicendo: “Risolvi subito le questioni con chi si lamenta contro di te in giudizio, mentre vi sei avviato con lui”(Matteo 5:25).

Mentre era avviato alla corte con chi si lamentava contro di lui l’offensore doveva sforzarsi di risolvere la cosa prima di arrivarci. Se l’offensore ammetteva il suo errore, esprimeva rammarico e manifestava il desiderio di riparare, probabilmente colui che si lamentava sarebbe stato incline a mostrare misericordia.
Grazie.
[SM=g27987]














[Modificato da Aquila-58 24/10/2010 21:22]
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