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Mitologia Egizia

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2010 13:13
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Le grandi civiltà antiche ci hanno sempre fatto porre un grande interrogativo, quello di distinguere tra realtà e fantasia quando incontriamo sul nostro cammino le vicende misteriose dei grandi popoli, che da sempre hanno arricchito l'immaginario di migliaia di uomini.
Mitologia Egizia
L'antico Egitto è, principalmente, "il doppio paese". Questa dualità tra l'Alto-Egitto (valle inscatolata tra due deserti) ed il Basso-Egitto (pianura alluvionale coincidente con il delta del Nilo) segnerà tutti gli elementi ed i fatti della vita politica, economica, umana di questo paese. Un contrasto di colori rafforza un'altra dualità, tra Kemet "la nera" (la valle fertile al limo scuro) e Deshret "la rossa" (la regione sterile dei deserti alle sabbie che ardono sotto il sole. La civilizzazione egiziana prende le sue radici nella notte dei tempi, oltre seimila anni fa. La religione, basata sul politeismo guidava ogni aspetto di vita egiziana.
Gli Egiziani adoravano gruppi di tre divinità che si comportavano localmente come una cellula familiare. In generale vi si trovavano un dio "padre", una dea "madre" ed un dio "figlio". Accanto alle triadi esistevano anche famiglie più vaste come l'enneade o Ogdoade. L'enneade di Eliopolis che era composta da otto dei e dai un demiurgo Atoum-Ra: la prima coppia Shu (l'aria) e Tefnut (l'umido), i loro bambini Geb (la terra) e Nut (il cielo) e a i loro piccoli bambini Osiride, Iside, Nefti e Seth. Le otto divinità di Hermopolis ("la città degli otto" in greco), personificavano il caos primordiale: Nun, il non creato.


Ecco le principali triadi delle più importanti città egizie:

Tebe: Amon, Mut, Khonsu
Elefantina: Khnum, Satet, Anuket
Edfou: Horus, Hathor, Harsomtous
Menfi: Ptah, Sekmet, Nefertum
Kom Ombo : Haroeris Hathor e Sobek

La mitologia egizia ha come panteon principale le tre divinità RA o dio sole capo e padre degli dei e primo tra essi uscito dal mare ribollente primordiale, ISIDE protettrice delle persone in difficoltà e SET dio malvagio del caos.
Gli egizi per ricevere il favore delle proprie divinità erano solito costruire grossi monumenti in marmo nero nelle loro città e solitamente ogni città aveva degli dei preferenziali visto la vasta mitologia di dei minori molto ricca nella religione egiziana. Il Faraone in primis era anche il capo spirituale visto che veniva identificato come dio in terra e i sacerdoti lo aiutavano ad amministrare il culto. Per adorare gli dei venivano utilizzati anche grossi obelischi di pietra visibili da molto lontano. La mitologia egizia ci propone anche una folta schiera creature mitologiche come le mummie, i serpenti alati, gli scarabei, le sfingi, fenici e mostri marini.
Diversi i miti riguardano la creazione del mondo; ciascuna delle grandi città tendeva, con un proprio mito, a far prevalere se stessa (il proprio dio "patrono") sulle altre. Le principali erano:
Eliopoli (oggi Tell Hist, un sobborgo de Il Cairo)
Ermopoli (oggi El-Aschmuneim, anticamente era Khmum)
Menfi (oggi Mithahina)

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14/10/2010 12:59

Il Mito della creazione del mondo nell'antico Egitto
Il Mito della creazione del mondo nell'antico Egitto
A prima vista la cultura nell'antico Egitto può sembrare molto omogenea ma esistevano, almeno sulle questioni religiose, grandi variazioni dovute presumibilmente alle differenze geografiche delle varie popolazioni. Infatti non vi è una ma molte cosmogonie (miti della creazione del mondo) che coesistevano nelle varie parti del regno. Le più conosciute sono quelle di Eliopoli, di Ermopoli, di Tebe e di Elefantina/Syene. Le cosmogonie si basano tutte sulla stessa credenza d'un principio creatore, ma ogni zona vede nel suo dio tutelare, il demiurgo, «artefice e padre dell'universo». Così Eliopoli vede in Atum-ra il fondatore del mondo, ed Ermopoli Thot, ecc.

Così, Erotodo, che non crede che si poteva confermare una priorità a qualcuna delle cosmogonie e conclude che, vista la disparità dei miti che udì raccontare in occasione del suo viaggio in Egitto, gli Egiziani no ne sapevano più gli uni degli altri. La coerenza di questo sistema si spiega con il fatto che per gli Egiziani, ogni demiurgo locale non è che una manifestazione d'una stessa potenza divina sotto una folla di forme. E' per questo motivo che, a volte, si definisce la religione egiziana come “un monoteismo in un politeismo" od un monoteismo polimorfico. Il faraone Akhenaton (vedi foto) volle concretizzare la fusione di questo sincretismo in un dio universale, Aton. Questa filosofia fu tuttavia così transitoria come il suo precipitare.
La cosmogonia più diffusa è quella di Eliopoli che ha per creatore un demiurgo solare (Ra sotto l'una delle sue forme) e dà una genealogia divina per la quale i faraoni sono considerati discendenti dal dio Horus.
Cosmogonia di Menfi


Questa versione della creazione del mondo si presenta come la più semplice perché un unico dio, Ptah, ne è l'attore. Creando il mondo con il suo pensiero (esseri, animali, piante, ecc.) quindi le loro che danno la vita con la sua parola creatrice, enumerando con un nome degli elementi immaginati. Questa versione propria della città di Memphis è presente su un stele del re Chabaka (vedi foto) della XXV dinastia attualmente conservata a British Museum.


Cosmogonia di Eliopoli

In questa corrente teologica, esisteva alla partenza una dimensione d'acqua infinita e non temporale: Nun (metafora probabile del Nilo, il fiume che ha un'importanza preponderante nella società egiziana). Quindi dal nulla, Ra, il dio solare, nacque e prese posto sul tumulo primordiale che emerge dall'acqua. Là, generò una coppia: Shu, maschio antropomorfo adornato con una piuma d' struzzo, è il dio dell'aria e Tefnout, femmina zoomorfa (con una testa di leone), è la dea di l'umidità. Tuttavia, il modo in cui questi due esseri furono messi al mondo è contraddittorio nell'ambito “dei testi incoronati„. Infatti, in una prima versione, Atum praticò l'onanismo e li fece sorgere simultaneamente; nella seconda versione, Shou fu sputato e Tefnout starnutito da Atum.




Quest'ultimi due protagonisti genereranno Geb, dio della terra e Nut, dea del cielo. I due furono presi da un amore così forte, che Atum dovette separarli. Nonostante ciò, nacquero lo stesso, dalle loro unioni, quattro bambini: Osiride, Iside, Seth e Nefhti che con Horus (figlio di Osiride ed Iside) ed i quattro dei loro progenitori formano l'Enneade d'Eliopoli.


Cosmogonia di Ermopoli

In questa cosmogonia, Thot, il demiurgo, depositò sul tumulo primordiale recentemente scaturito dal Nun (metafora probabile del Nilo in piena) un uovo che fu covato dalle otto entità elementari, quattro dei maschili dalle teste di rana e la loro contropartita femminile delle teste di serpente. Chiamata l'Ogdoade di Ermopoli è composta da:
Nun e Nanhet, le acque primigene;
Het e Hanhet, l' infinito:
Kekou e Keket, le oscurità;
Amon e Amanuet, l'elemento misterioso (o “nascosto„), l'ignoto.
L' uovo si schiuse e nacque il sole, s'alzando allora verso i cieli e si estraniarono dall'universo creato.


Teologia Predinastica

Neith (in seguito signora dei mestieri) stende il cielo nel suo telaio. Con la navetta pazientemente vi tesse il mondo. Ultimata la tessitura Neith intreccia alcune reti con le quali pesca gli esseri viventi dalle acque primigene. Quindi inventa il parto e lo esperimenta su di sé per dare vita a Ra.
[Modificato da (richard) 14/10/2010 13:01]

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14/10/2010 13:09

Il Pantheon Egiziano
Il Pantheon Egiziano
(come tutto ebbe origine).

Nell’antico egizio l’uomo era circondato dalle divinità. La sua immagine del mondo non consisteva in idee incorporee e astratte, ma si componeva dell’agire manifesto di potenti figure che si muovevano sul palcoscenico dell’universo naturale da loro stesse creato.
Per gli abitanti dell’antico Egitto, tutti gli dei incarnavano il mondo reale e il modo di vivere autentico. Affascinante è la sorprendente forma di apparizione degli dei, che a parte può discostarsi, in parte o in toto, dall’aspetto umano, per rifarsi in figure della fauna e della flora, oppure per manifestarsi in attributi e simboli.

Dei-uomini, dei-animali, dei-piante: la naturale composizione del creato si mescola e si eleva a rappresentazione figurativa di forze reali che agiscono accanto e al di fuori di ciò che è puramente umano. Nella forma esteriore prescelta per ogni dio si manifestano così aspetti delle funzioni divine.
Di fondo vige il principio secondo il quale l’essenza autentica di una divinità sfugge alla comprensione sensoriale, anche nel caso in cui le sue diverse forme di apparizione siano presenti all’interno del mondo. Per descrivere in maniera compiuta la realtà del mondo divino egizio si fa ricorso atre dimensioni: ogni dio si presenta con il proprio nome, la propria apparizione nel corso del tempo cosmico e la propria collocazione nello spazio di culto.
Questa triplice manifestazione non intralcia affatto l’unità dell’idea divina, bensì definisce un concetto universale che oltrepassa le capacità cognitive dell’uomo. Per inoltrarsi nel pantheon egizio, bisogna avere ben presente il concetto fondamentale secondo il quale l’essenza divina si manifesta sotto sembianze molteplici.

La creazione

Al principio è il caos nelle cui profondità delle acque di Nun, giace addormentato lo spirito del creatore. Dal mare di Nun emerge una collinetta sulla quale, una fenice, si posa quale creatore, Atom-ra, il Sole.
Narra la leggenda che Atum-ra, “tenendo il fallo in pugno ed eiaculando diede vita ai gemelli Shu (dio dell’aria) e Tefnut (dio dell’umidità)”.
Dai due gemelli nascono Nut (il cielo) e Geb (la terra). Dice il mito che Geb e Nut, innamorati, se ne stavano tutto il tempo abbracciati, impedendo alla vita di germogliare. Atum-ra allora comanda a Shu di separarli. Shu calpesta Geb e con le mani solleva Nut (che infatti é sempre rappresentata inarcata e con le mani ed i piedi aggrappati a Geb).
Da Geb e Nut nascono Osiride, Seth, Iside e Nefhti che con Horus ,figlio di Osiride ed Iside, ed i quattro dei loro progenitori formano l’Enneade. Anubi è il figlio illegittimo di Osiride e Nefti.

L’ Enneade esprime il gruppo dei nove dei che stanno alla base della cosmogonia egizia. Nella religione egizia detta Grande Enneade, composta da Atom e da quattro coppie di dei: Shu e Tefnut, Geb e Nut, Osiride e Iside e Seth e Nefti; vi è poi una Piccola Enneade, nella quale, oltre ai precedenti, o talvolta in sostituzione, sono presenti Anubi, Horus, Thot e Maat.

Il centro di culto originario dell’Enneade fu a Eliopoli ossia la città del sole che divenne uno dei maggiori luoghi di culto di tutto l’Egitto.

Le maggiori divinità



Atom-Ra

Personificazione del dio solare, associato ad Atum -il tutto- è, secondo le teologie Eliopolita ed Ermopolita, il creatore dell’universo. Viaggiava nel cielo con il suo equipaggio su due barche: quella del giorno e quella della notte. Veniva ingoiato la sera da Nut e partorito la mattina. Da lui era stata emanata una figlia, Maat. Dio principale di Eliopoli, creatore per eccellenza, fu poi identificato con il sole la sera. I suoi animali sacri erano il leone, il serpente e l’icneumone.

Maat

Divinità astratta, simbolo della verità e della giustizia. Figura nella cerimonia del giudizio del defunto. Dea della “regola” a cui dovevano attenersi uomini, re e dei. Energia coesiva dell’Universo, sovrintende all’Ordine Cosmico e alla Giustizia



Shu

Dio dell’aria secca, figlio di Atum-Ra e gemello di Tefnut di cui è sposo. Genera Geb e Nut. Nell’iconografia separava Geb da Nut.

Tefnut

Dea dell’aria umida, figlia di Atum-Ra e gemella e sposa di Shu. Dea di Oxyrhynchos. La criniera è simbolo di forza.

Geb

Dio della terra, sposo e fratello di Nut, padre di Osiride, Iside, Seth e Nefthi

Nut

Dea del cielo, sorella e sposa di Geb, madre di Osiride, Iside, Seth e Nefthi. Ingoia il sole a tramonto e lo partorisce al mattino.

Iside

Figlia di Nut e Geb, é la grande maga, la dea madre e regina. Osiride ne é lo sposo-fratello, Horus il figlio. Il suo nome significa “il trono”.

Osiride

Dio di Busiride. Figlio di Nut e Geb, é il dio-re dell’Egitto, lo sposo-fratello di Iside e il padre di Horus. Dopo la morte regna sull’aldilà dove, oltre che sovrano, é giudice supremo. Come dio della vegetazione viene spesso rappresentato in forma di mummia da cui germogliavano delle piante. E’ un Dio risorto, Re dell’Oltretomba

Nefti

Dea di Diospolis Parva. Figlia di Geb e Nut, sorella di Osiride, Iside e Seth, di quest’ultimo anche sposa (pur non innamorata) e madre di Anubi. E’ la Dea patrona della casa.

Seth

Dio di Ombos. Figlio di Nut e Geb, fratello di Osiride, Iside e Nefthi, di quest’ultima anche sposo. Dio della siccità e del cattivo tempo, in senso lato potenza distruttrice, simbolo del male. Dio del caos, secondo la leggenda fu l’uccisore di suo fratello Osiride.

Hathor

Dea di Afroditopolis e di Dendera. Dea dell’amore, patrona della musica e della danza, generalmente rappresentata nell’aspetto di vacca. Il suo emblema era il sistro.

Horus

Dio di Behdet. Dio falco sdoppiato in Horus il Grande (Haroeris) e in Horus Bambino (Arpocrate). Figlio di Iside e Osiride, regna sull’Egitto dopo la morte del padre. I faraoni sono considerati suoi discendenti.

Anubi

Dio sciacallo di Cinopolis, assiste Horus e Thot nella pesatura del cuore dei defunti, preposto ai segreti di cui ne è custode. E’ figlio illegittimo di Osiride e di Nefti.

Thot

Dio di Hermopolis. Dio della saggezza, messaggero degli dei. Nell’oltretomba assiste alla pesatura del cuore del defunto. E’ generalmente rappresentato con al testa di ibis. E’ il dio della scienza, della scrittura, delle arti magiche e delle fasi lunari.




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14/10/2010 13:11

Gli dei egizi
Gli dei egizi

Il pantheon egizio, in considerazione dei diversi miti che riguardano la creazione del mondo, è apparentemente stracolmo di dei e dee, infatti, nella religione egiziana, ciascuna delle grandi città sede di culti religiosi tendeva con un proprio mito a far prevalere se stessa (il proprio dio "patrono") sulle altre. Da ricordare principalmente:
Eliopoli (oggi Tell Hist, un sobborgo de Il Cairo)
Ermopoli (oggi El-Aschmuneim, anticamente era Khmum)
Menfi (oggi Mithahina)
Teologia Predinastica

Per molte cosmogonie che coesistevano nelle varie parti dell'Egitto vedi: Il Mito della creazione del mondo nell'antico Egitto

Ra

Personificazione del dio solare, associato ad Atum (il tutto) è, secondo le teologie Eliopolita ed Ermopolita, il creatore dell'universo. Viaggiava nel cielo con il suo equipaggio su due barche: quella del giorno e quella della notte. Veniva ingoiato la sera da Nut e partorito la mattina. Da lui era stata emanata una figlia, Maat.

Atum

Dio principale di Eliopoli, creatore per eccellenza, fu poi identificato con il sole la sera I suoi animali sacri erano il leone, il serpente e l'icneumone.

Shu
Dio dell'aria secca, figlio di Atum-ra e gemello di Tefnut. Genera Geb e Nut. Nell'iconografia separava Geb da Nut.

Tefnut
Dea dell'aria umida, figlio di Atum-ra e gemella e sposa di Shu. Dea di Oxyrhynchos.



Nut

Dea del cielo, sorella e sposa di Geb, madre di Osiride, Iside, Seth e Nefthi. Ingoia il sole a tramonto e lo partorisce al mattino.



Geb

Dio della terra, sposo e fratello di Nut, padre di Osiride, Iside, Seth e Nefthi.


Osiride

Dio di Busiride. Figlio di Nut e Geb, é il dio-re dell'Egitto, lo sposo-fratello di Iside e il padre di Horus. Dopo la morte regna sull'aldilà dove, oltre che sovrano, é giudice supremo. Come dio della vegetazione viene spesso rappresentato in forma di mummia da cui germogliavano delle piante.


Iside

Figlia di Nut e Geb, é la grande maga, la dea madre e regina. Osiride ne é lo sposo-fratello, Horus il figlio. Il suo nome significa "il trono".



Seth

Dio di Ombos. Figlio di Nut e Geb, fratello di Osiride, Iside e Nefthi, di quest'ultima anche sposo. Dio della siccità e del cattivo tempo, in senso lato potenza distruttrice, simbolo del male. Secondo la leggenda fu l'uccisore di suo fratello Osiride.

Nefthi

Dea di Diospolis Parva. Figlia di Geb e Nut, sorella di Osiride, Iside e Seth, di quest'ultimo anche sposa (pur non innamorata) e madre di Anubi. E' la dea della casa.

Horus

Dio di Behdet. Dio falco sdoppiato in Horus il Grande (Haroeris) e in Horus Bambino (Arpocrate). Figlio di Iside e Osiride, regna sull'Egitto dopo la morte del padre. I faraoni sono considerati suoi discendenti.

Ptah

Dio di Menfi e, secondo la teologia Menfita, creatore dell'universo. La sua esistenza avrebbe preceduto quella di Atum-ra. Patrono degli scultori e dei forgiatori, il suo animale sacro era il toro Apis.

Sekhmet

Dea di Rehesu, era la dea della salute e del male nello stesso tempo, patrona della guerra e della medicina. E' raffigurata in forma leonina ed é ritenuta sposa di Ptah. Era legata a Bastet, la dea gatta, nella quale si riteneva si fosse trasformata.

Nefertum
Dio della regione di Menfi. Era figlio di Ptah e Sekhmet.

Thot

Dio di Hermopolis. Dio della saggezza, messaggero degli dei. Nell'oltretomba assiste alla pesatura del cuore del defunto. E' generalmente rappresentato con al testa di ibis. E' il dio della scienza, della scrittura, delle arti magiche e delle fasi lunari.

Anubi
Dio sciacallo di Cinopolis, assiste Horus e Thot nella pesatura del cuore dei defunti, preposto ai segreti. E' figlio illegittimo di Osiride e di Nefthi.

Hathor
Dea di Afroditopolis e di Dendera. Dea dell'amore, patrona della musica e della danza, generalmente rappresentata nell'aspetto di vacca. Il suo emblema era il sistro.


Sokar
Dio della necropoli menfita, patrono della metallurgia e dei fabbri.

Khnum
Dio caprone di Hypselis, Esna ed Elefantina, inventore degli uomini (modellati al tornio del vasaio) e, come "Signore della cascata", regolava le piene del Nilo.

Satet
Dea di Elefantina e sposa di Khnum.

Anuket
Dea dell'isola di Sehel e della prima cateratta; veniva raffigurata con un copricapo di strana foggia, forse di origine straniera. Assieme a Khnum e Satet, di cui era forse figlia, formava la triade di Elefantina.

Maat
Divinità astratta, simbolo della verità e della giustizia. Figura nella cerimonia del giudizio del defunto. Dea della "regola" a cui dovevano attenersi uomini, re e dei.

Neith
Dea di Sais. Il suo culto, di derivazione tribale, continua in età storia, quando diventa la divinità funeraria nota con il nome di Mehurt. Dea creatrice della guerra, in seguito dea della caccia. A Esna era compagna di Khnum.

Amon
In origine una delle otto divinità primordiali adorate ad Ermopoli. Diviene poi il dio supremo, la divinità solare Amon-ra. La città di Tebe é il centro principale del suo culto. Il suo nome significa "il misterioso", assieme alla moglie Muth e al figlio Khons forma la triade di Tebe.
Il suo animale è l'ariete, come si può intuire dal viale cerimoniale del suo tempio principale
a Karnak, uno dei più grandi ed importanti del paese.

Muth
Dea di una località vicino a Karnak, dove si eleva il suo tempio. La si raffigura sotto forma di donna o di avvoltoio. I copricapi delle regine, che presentano spesso le ali e una testa di avvoltoio, si intitolano alla dea, sposa di Amon.


Khons
Dio di Tebe associato alla luna. Con Amon e Muth formava la triade di Tebe.

Sobek
Dio coccodrillo del Fayum e di Kom Ombo, connesso alle acque ed alla fertilità. Più tardi dio creatore.

Hapi
Divinità rappresentante il Nilo. Non si tratta del fiume divinizzato, ma piuttosto del suo spirito, della sua essenza dinamica. Veniva rappresentato come uomo dai seni pesanti e dal ventre prominente, a simboleggiare abbondanza; la divinità portava sempre doni, fiori e piante.


Bes
Nume protettore della casa e dei bambini.



Serket

Appartiene alla cerchia delle dee maghe, associate a Iside. Dea scorpione, era rappresentata come scorpione a testa di donna o come donna con uno scorpione in testa. Secondo le leggende locali era la madre di Harakhte (il sole all'orizzonte) e sposa di Horus.

Nun

Massa liquida primordiale da cui é emerso il dio-sole Atum-ra. Oltre che nei miti della creazione compare in quello della distruzione del genere umano come la divinità che consigliò a Ra di inviare il proprio occhio contro i ribelli.

Upuaut

L'apritore di strade.

Apis

Toro sacro, considerato incarnazione di Ptah.

Apofi

Nome del serpente che nel regno di Duat (oltretomba) lotta contro il dio sole per contrastarne l'approdo a oriente.

Heh

Milioni, associato ad altri Heh presenta le pervasività dell'aria.

Min

Dio della terra e della fecondità, appellativo di Horus. Era il dio locale di Coptos e della regione desertica tra il Nilo ed il mar Rosso, come pure di Panopolis. Veniva sempre rappresentato come dio itifallico.

Montu

Dio guerriero, patrono della guerra e delle sue arti.

Tueret

Dea ippopotamo, protettrice della casa e della gravidanza.

Seshat

Dea del destino.

Khepri

Nome che indica l'aspetto mattiniero del sole, generalmente rappresentato come scarabeo.

Imset

Figlio di Horus, dalla testa umana. Dio funerario, rappresentato sul vaso canopo contenente il fegato. E' posto sotto la protezione di Iside.

Hapy

Figlio di Horus, dalla testa di babbuino. Dio funerario, rappresentato sul vaso canopo contenente i polmoni. E' posto sotto la protezione di Nefthi.

Quebhsenuf

Figlio di Horus, dalla testa di falcone. Dio funerario, rappresentato sul vaso canopo contenente l'intestino. E' posto sotto la protezione di Selket.

Duamutef

Figlio di Horus, dalla testa di sciacallo. Dio funerario, rappresentato sul vaso canopo contenente lo stomaco. E' posto sotto la protezione di Neith.

Bastet

Dea di Bubasti. Raffigurata con testa di gatta, fa parte di un mito che la vede ultima trasformazione del ciclo: l'occhio del sole, figlio di Ra, si era infuriato e, trasformatosi in leonessa (Sekhmet) era fuggita in Nubia; qui, raggiunta da Thot, era stata calmata dal dio. Più tranquilla, si trasformò in donna dalla testa di gatta, dall'indole pacifica.

Nekhbet

Dea avvoltoio di El Kab. Era associata alla regalità.

Uaget

Dea serpente di Buto, era patrona della regalità e associata a Nekhbet nei titoli del faraone.
[Modificato da (richard) 14/10/2010 13:12]

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Le dee dell'antico Egitto
Le dee dell'antico Egitto
Nell'antico Egitto erano venerate circa 3000 divinità in quanto ogni villaggio aveva la propria; gli dei più importanti, e che erano venerati in tutto l'Egitto, erano quelli che componevano l'Enneade, cioè: Atom-Ra, Shu, Tefnut, Nut, Geb, Iside, Seth, Osiride e Nefhti.

Una delle leggende della creazione del mondo presso gli antichi Egizi dice che dalle acque di Nun (il caos) esce Atom-Ra, il creatore (in seguito dio del sole), che dà vita ai gemelli Shu, dio dell'aria secca, e Tefnut, dea dell'aria umida. Da questi nascono Nut, dea del cielo, e Geb, dio della terra, che si innamorano e mettono al mondo Iside, Seth, dio della siccità, Osiride e Nefhti, dea della casa.

Tefnut, figlia di Ra, gemella e sposa di Shu, era la dea dell'aria umida. Il suo nome significa "saliva di Atom" ed è anche chiamata "occhio di Ra" perchè la mattina, come rugiada, dà il buongiorno al Sole.


Nut era la dea del cielo, sorella e moglie di Geb. Il suo nome significa "cielo stellato", è rappresentata a volte come una donna alata, altre inarcata verso terra a ricordare la sua separazione da Geb ad opera di Shu che aveva avuto da Ra l'ordine di separare il cielo dalla terra. Tutte le mattine Nut partorisce il sole e la sera lo ingoia. Ogni mattina ingoia le stelle.



Iside,
figlia del dio Geb (terra) e della dea Nut (cielo), era moglie e sorella di Osiride, signore dei morti e madre di Horus, dio del cielo.
Iside era abilissima nelle pratiche magiche, infatti, fu lei che costrinse Ra a rivelarle il suo nome segreto creando un cobra velenoso.
Era la dea della fertilità e della maternità ed il suo culto era molto popolare e si estendeva persino fuori dai confini del paese.
La sua importanza è da ricercare soprattutto nell'essere la madre di Horus con il quale si identificavano i faraoni.

Nefhti, sposata al fratello Seth, era la dea della casa. Ebbe un figlio, Anubi, secondo alcuni miti, dal marito, secondo altri da Osiride che aveva drogato. E questo spiegherebbe l'odio che Seth aveva per il fratello Osiride, odio che lo spinse ad ucciderlo.



Bastet, figlia del dio del sole Ra, era rappresentata come una donna con testa di gatto, animale a lei sacro, oppure con testa di leone. Quando era rappresentata con testa di gatto era associata alla luna (suo figlio Kenshu era il dio della luna), quando aveva la testa di leone era associata al sole.
Era la dea del fuoco, dei gatti e delle donne gravide ed il suo centro di culto era la città di Bubasti (che significa: dimora di Bastet) dove, da tutto l'Egitto, venivano portati, per essere seppelliti, i gatti morti ed imbalsamati

Anquet faceva parte, insieme a sua sorella Satet e al marito di lei Khnemu, della triade di Elefantina.
Era adorata in tutta la Nubia ed il centro del suo culto era l'isola di Sahal.
Era la dea dell'acqua ed il suo nome significa "abbracciare", infatti il Nilo abbracciava i campi quando li allagava e fertilizzava.
>Generalmente è raffigurata con in testa una corona di penne.

Sekhmet (distruttrice di uomini) era figlia di Ra, che la mandò sulla terra per distruggere la razza umana. Presto Ra si pentì, ma non riuscendo a fermarla, la fece addormentare con una droga e la tramutò in Hator, dea dell'amore, della felicità, del ballo e della musica, protettrice delle donne.
Hator era rappresentata come una donna con corna bovine.

Maat era una divinità astratta, la dea della giustizia, la regola. Era figlia di Ra e sorella di Thot, dio della sapienza. Con lui sedeva sulla prua della nave di Ra, impugnando lo scettro e portando sulla testa la piuma bianca della verità, quella piuma che usava per pesare il cuore dei defunti.
A Maat prestava giuramento il faraone al momento dell'investitura che doveva poi continuare ad osservare la regola onde evitare il caos.

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