La vita degli altri
di Marco Travaglio
Da mesi ci domandavamo se c’è vita nel Pd.
Dagli ultimi avvistamenti, dovuti a rilevatori
altamente sofisticati in grado di captare il
famoso battito d’ali delle farfalle in Brasile,
risulta che sì, nel Pd c’è vita. Purtroppo è quella
sbagliata: più o meno la stessa del Pdl. Ieri Goffredo
Bettini, braccio destro di Uolter, ha finalmente sciolto il
dilemma sul “papa straniero” che i veltroniani hanno in
mente per la leadership del centrosinistra: “Un
impegno di Luca Cordero di Montezemolo potrebbe
avere un grande significato e una grande presa”. La
proposta è stata lanciata sul Riformatorio, perché la
conoscessero in pochi. E la motivazione addotta è di
quelle che non ammettono repliche: “Montezemolo
non è Berlusconi”. Il che rende automaticamente
candidabili una sessantina di milioni di italiani: tutti
quelli che non sono Berlusconi. In più il presidente
della Ferrari, detto anche “libera e bella”, è pure
miliardario. La qual cosa, per gli eredi del “m ov i m e n t o
o p e ra i o ”, è un richiamo irresistibile. Appena vedono
un miliardario, perdono la testa e non capiscono più
niente. Come dimenticare l’umida emozione di Max
D’Alema quando Cuccia volle conoscerlo? Non stava
più nella pelle, si dovette ricorrere al pannolone. E
come scordare le successive infatuazioni dei parvenu
piddini per altri noti esponenti del progressismo
internazionale quali Antonio Fazio, Sergio Marchionne
(ah quei maglioni così riformisti), Alessandro Profumo.
Ora tocca a Montezuma che, essendo o essendo stato
negli ultimi anni presidente e consigliere un po’ di
tutto (Fiat, Ferrari, Rcs, Juventus, Campari, Frau, Tod’s,
Merloni, Fiera di Bologna, treni privati Ntv...), se
entrasse in politica porterebbe con sé una vagonata di
conflitti d’interessi. Sempre parlando con pardon,
s’intende: l’espressione “conflitto d’i n t e re s s i ” è ormai
più proibita delle bestemmie. Come le parole
“o p e ra i o ” e “l avo ra t o re ”: le sole volte che i dirigenti del
Pd le pronunciano, è quando chiamano l’idraulico o
l’elettricista, ovviamente al nero. Gli etologi, a
proposito di questa progressiva perdita d’identità e
senso dell’orientamento, rintracciano un solo parallelo
in natura: quello delle tartarughe marine delle
Galapagos, che nelle loro migrazioni si orientano con i
raggi della luna, la propagazione delle onde e il campo
magnetico terrestre, ma ogni tanto perdono la bussola
e vengono risucchiate dalle correnti, finendo i loro
giorni alla deriva. Proprio quel che sta capitando a
proposito del lodo Al Fano costituzionale. Eravamo
rimasti al giuramento di Bersani, che minacciava di
trasformare il Parlamento in un “nuovo Vietnam” e di
scatenarsi poi nelle campagna per il No al referendum.
Infatti sentite il senatore Pd Francesco Sanna a
proposito dello scudo SalvaSilvio ultimo modello
partorito dal presidente Pdl in commissione Affari
costituzionali Carlo Vizzini: “Il testo Vizzini raccoglie
parecchio della nostra obiezione a voler ragionare in
un’ottica di riduzione del danno”. Ecco, dal Vietnam
alla riduzione del danno. Espressione mutuata dalle
politiche sulla droga: si dà per scontato che il danno ci
sarà, la funzione dell’opposizione è quella di limitarlo
un po’. In realtà non si limita un bel niente: siccome lo
scudo deve salvare le chiappe a B. e cancellare i suoi
processi, Vizzini propone un “lodo” che li sospende
non automaticamente, ma a gentile richiesta del
premier imputato; dopodiché, entro 90 giorni, il
Parlamento vota pro o contro la sospensione. E,
siccome il premier è il padrone della maggioranza,
l’impunità è assicurata, a meno che lui stesso non vi
rinunci (ma allora non farebbe il lodo). Rocciosi e
tetragoni come un budino sfatto, i piddini vorrebbero
per il voto impunitario una maggioranza di tre quinti o
due terzi (tanto c’è sempre l’Udc che, quando si tratta
di regalare l’impunità a chicchessia, non si tira mai
indietro). L’eventuale elettore, esausto, si domanderà: è
tanto difficile dire NO, senza se e senza ni? Ma, com’è
noto, gli elettori sbagliano sempre. Bisognerà abolirli.
numerosè ma ancora continui? ma vattene affanculo. e io, su questa partita di stasera del milan ti rido in faccia. ah ah ah
sogno un poker etico, in cui vinca il punto più spettacolare, e non solo il più alto