Sono un papà appassionato di ogni forma di sport, anche se adoro soprattutto il basket, che pratico ancora a livello amatoriale.
Ho imparato ad amare il volley giovanile divertendomi a seguire mia figlia, prima alla Pro Patria, poi al VeroVolley e al Visette.
Mi piace molto fotografare lo sport, cercando di cogliere, raccontare e imprimere volti ed emozioni altrimenti fuggevoli, con l'intento di tornare ad emozionarsi ogni volta come la prima, quando capita, con un pò di nostalgia, di tornare a riavvolgere il nastro della vita, a caccia di ricordi ed emozioni.
Emozioni !!! Questa è la parola chiave che dà sapore alla vita.
Belle o brutte non importa.
A volte, per cementare un gruppo, un'amicizia, conta di più una lacrima asciugata insieme nel momento di una sconfitta, piuttosto di una risata nel momento della vittoria.
Penso a questo sito come un diario, con pagine belle e brutte, ma che vale comunque la pena scrivere, per poter rivivere le nostre emozioni, ragazze e genitori, e lasciare una traccia soprattutto alle nostre figlie che le renda orgogliose del cammino fatto insieme.
Mi piacerebbe molto che partecipasse alle discussioni chiunque ne abbia voglia, soprattutto atleti, genitori o allenatori delle tante squadre del panorama del volley giovanile milanese.
Sui contenuti degli interventi poi, i pareri possono essere diversi, ma il confronto è sempre utile a capire e a farsi capire se necessario.
Ho sempre trovato internet lo strumento democratico per eccellenza, ed è per questo che ne sono un utente appassionato.
Chiedo solo agli utenti di usare cortesia e rispetto per tutti.
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Ho imparato ad amare questo sport un pò alla volta.
Vengo dal basket...quello da oratorio....col campo in cemento per intenderci. Della mia giovinezza, tanti bei ricordi sono legati proprio a quello sport di gruppo, non individuale, dove c'era condivisione di gioie e dolori, e tanta passione.
In questi 7-8 anni in cui ho seguito la pallavolo giovanile milanese mi sono imbattuto in tanti personaggi (allenatori, presidenti, direttori sportivi), ognuno con le sue caratteristiche e prerogative; non tutti erano o sono esempi di correttezza, ma questo è umano, poichè anche nel campo del lavoro o della scuola succede lo stesso.
Ecco che qui diventa importante il nostro ruolo di genitori, per indirizzare le scelte delle nostre figlie e proteggere il loro divertimento da situazioni troppo sopra le righe.
Forse per qualche genitore il "risultato" è più importante del divertimento, ma credo che, nella stragrande maggioranza dei casi, questi saranno i primi a restarne delusi.
Quante "campionesse" di U12 o di U14 sono poi scomparse nell'anonimato quando la rete si alza e per rimanere "fenomeni" non basta più la sola tecnica individuale.
Ma ognuno è padrone del proprio destino e delle proprie idee.
Io, ormai giunto ad 1 solo anno dalla fine del volley giovanile, credo di aver regalato a mia figlia tanti anni di sano sport vissuto in compagnia di tante ragazze come lei, che sono e saranno amiche anche fuori dal campo, col reciproco rispetto per le tante rinunce fatte in comune, e con la sensazione di aver avuto mille emozioni che una pillola di ecstasy o una bottiglia di wodka non potranno mai darti eguale.
Sono gli anni che ti portano dalla fanciullezza all'età adulta, e averli vissuti in questo mondo credo sia sicuramente il miglior modo per crescere sane nel corpo e nella mente, lontane da troppe tentazioni che ti fanno sentire amata perchè ti adegui a comportamenti idioti, che non ti lasceranno nulla dentro, anzi rischiando di segnarti a vita se decidi di giocare pesante, come nel campo delle droghe più o meno leggere.
Perciò caro genitori, non temete per le vostre figlie, state loro vicino sempre, e guidatele, con la vostra saggezza e il vostro buonsenso......ma date loro una palla in mano da giocarsi col cuore con tante altre ragazze in gamba come loro!!!
[Modificato da docangelo 30/04/2014 19:17]
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