Caro Barnaba,
Ma è una interpretazione decontestualizzata. Perchè Matteo, davanti alla morte di Gesù, doveva preoccuparsi di fenomeni di igiene pubblica? e i santi dove li metti?
La preoccupazione di Matteo non è di "igiene pubblica" ma ben diversa. Infatti il terremoto è da sempre legato alle manifestazioni divine e Matteo mette in relazione il terremoto locale (la cui testimonianza e l'orrore suscitato del fenomeno doveva essere ancora viva) con fenomeni di origine divina legati alla morte del messia, indipendentemente da chi fossero i "corpi dei santi" che vennero sollevati e dissepolti dal terremoto.
Sei molto informato. Prima con Giandujotta si parlava di terremoto dalle notevoli proporzioni, ora è diventato un fenomeno quasi inapparente?
Non conosciamo le proporzioni del terremoto, ma si direbbe una manifestazione divina locale, dato che non si registrano danni alla città nel suo insieme, che pure venne avvolta dalle tenebre.
Un terremoto con quelle caratteristiche non può essere ignorato da tutti, tranne che da uno
Ci sono numerosi episodi ricordati da un solo evangelista, non vedo perché questo debba sconvolgerti... ma soprattutto, che c'entra il rasoio di Occam con il fatto che in quella circostanza veramente possano essersi verificati fenomeni sovrannaturali?
Ma quale testimone mai avrebbe dovuto smentire Matteo, erano passate decine di anni, e poi il testo di Matteo ha fatto le sue prime comparse nel 90 circa secondo gli storici, anche se redatto poco dopo il 70, credi che esistessero le copisterie?
Se davvero Matteo scrisse il suo vangelo, a quanto pare in ebraico secondo le testimonianze antiche, non poteva avere una datazione così bassa. Comunque se anche lo scrisse verso il 70 parecchi testimoni oculari potevano essere ancora in vita e avrebbero potuto tranquillamente smentire le sue parole, lo stesso Giovanni che fu testimone oculare degli eventi e visse fino alla fine del secolo avrebbe potuto farlo, ma non risulta che egli abbia mai smentito questo particolare.
E Luca che ne sa? chi glielo ha detto? prova a rifletterci prima di rispondere. Lo squarcio del velo del tempio aveva un'importantissimo significato teologico, e gli evangelisti lo hanno inserito a questo scopo: è possibile che non sia mai avvenuto
Anche in questo caso una "fantasia" di Luca, inventata di sana pianta a scopo teologico, sarebbe stata facile oggetto della derisione e smentita da parte dei giudei. Luca per altro non fu testimone degli eventi, ma si limita ad una ricerca storica in base a testimonianze in suo possesso, evidentemente ritenute degne di fede.
La conosco questa storia, me l'hanno raccontata per filo e per segno i cattolici: quanto più differiscono due racconti, tanto più è probabile che siano veri
Cosa c'entrano i cattolici? Qui stiamo parlando semplicemente di come si valuta la storicità di un documento.
Lasciamo perdere, le risposte possono essere trovate a tutto, anche all'impossibile, volendo
Allora, per piacere, lascia perdere anche l'idea che se due racconti differiscono nel riportare le espressioni utilizzate non siano storici. Matteo, Luca a Marco danno una loro descrizione dei fatti, rivolta ad ambienti e lettori differenti, e dunque l'uso dei termini, gli episodi ricordati e la lettura teologica fornita possono essere diversi, senza per questo metterne in discussione la genuinità.
Shalom
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