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Ultimi Giorni e Diluvio

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2010 20:03
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29/09/2010 12:45
 
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L' Apostolo
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E' interessante che sia Gesù che san Pietro parlando degli Ultimi Giorni fecero riferimento al Diluvio dei giorni di Noè.

Le persone descritte sono miscredenti e in particolare non prendono sul serio la storia del Diluvio, questa sarà proprio la loro condanna poichè a causa del fatto che gli "sfugge" questa realtà di fede, perdono la vita eterna nel Mondo che seguirà la Fine.

Chi è oggi che crede al Diluvio e chi ne è un acerrimo nemico?

La risposta a questa domanda e la conseguente conclusione potrebbero salvarvi la vita nel Giorno avvenire:

2Pietro 3:1-7

1 Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza, 2 perché teniate a mente le parole già dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli.3 Questo anzitutto dovete sapere, che verranno negli ultimi giorni schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo le proprie passioni 4 e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione». 5 Ma costoro dimenticano volontariamente che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; 6 e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì. 7 Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.

Quindi secondo gli Apostoli è prova di "intelligenza" nonché fede e discernimento spirituale credere al Diluvio.

Chi crede in Dio e nella sua Onnipotenza non si preoccupa di come ha potuto salvare il pesce rosso insieme allo squalo. [SM=g28002]
29/09/2010 12:51
 
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La cosa triste è che queste chiare parole apostoliche dove vi è poco da interpretare siano così disinvoltamente dimenticate dagli ex-TDG che si volgono a false storie e falsi maestri che gli parlano di impossibilità da parte di Dio di fare cose come il Diluvio e di attuare salvezze come l'Arca, di evoluzione e dogmi...che tristezza mi assale pensando a costoro. E' vero che le Profezie in tal modo si adempiono, ma che tristezza vedere persi così degli esseri umani, presi vivi come prede da Satana e i suoi maestri. [SM=x1408433] [SM=x1408431]
29/09/2010 13:06
 
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Re:
L' Apostolo, 29.09.2010 12:51:

La cosa triste è che queste chiare parole apostoliche dove vi è poco da interpretare siano così disinvoltamente dimenticate dagli ex-TDG che si volgono a false storie e falsi maestri che gli parlano di impossibilità da parte di Dio di fare cose come il Diluvio e di attuare salvezze come l'Arca, di evoluzione e dogmi...che tristezza mi assale pensando a costoro. E' vero che le Profezie in tal modo si adempiono, ma che tristezza vedere persi così degli esseri umani, presi vivi come prede da Satana e i suoi maestri. [SM=x1408433] [SM=x1408431]



ma allo stesso tempo credono che Maria rimase vergine dopo il parto



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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
29/09/2010 14:42
 
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Re:
L' Apostolo, 29/09/2010 12.45:

E' interessante che sia Gesù che san Pietro parlando degli Ultimi Giorni fecero riferimento al Diluvio dei giorni di Noè.

Le persone descritte sono miscredenti e in particolare non prendono sul serio la storia del Diluvio, questa sarà proprio la loro condanna poichè a causa del fatto che gli "sfugge" questa realtà di fede, perdono la vita eterna nel Mondo che seguirà la Fine.

Chi è oggi che crede al Diluvio e chi ne è un acerrimo nemico?

La risposta a questa domanda e la conseguente conclusione potrebbero salvarvi la vita nel Giorno avvenire:

2Pietro 3:1-7

1 Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza, 2 perché teniate a mente le parole già dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli.3 Questo anzitutto dovete sapere, che verranno negli ultimi giorni schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo le proprie passioni 4 e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione». 5 Ma costoro dimenticano volontariamente che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; 6 e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì. 7 Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.

Quindi secondo gli Apostoli è prova di "intelligenza" nonché fede e discernimento spirituale credere al Diluvio.

Chi crede in Dio e nella sua Onnipotenza non si preoccupa di come ha potuto salvare il pesce rosso insieme allo squalo. [SM=g28002]



Gia il fatto che parli di san Pietro come lo scrittore di 2 Pietro la dice lunga sulla tua conoscenza biblica, ma lasciando stare questo particolare, se prendi come letterali il cielo la terra e l'acqua del tempo del diluvio, dovresti a sua volta prendermi letteralmente che "il cielo e la terra presenti sono conservati per il fuoco e che glòi elementi saranno disciolti", ovvero che alla fine dei tempi sia i cieli che la terra saranno bruciati.
Ohh ora dirai di no, che la seconda parte è simbolica perchè la terra durerà per sempre e bla bla bla, allora anche io ti rispondo che la prima parte è comunque da prendere simbolicamente, che il duluvio di cui si parla non è un diluvio universale ecc...
Noi non neghiamo la seconda venuta di Cristo e non scherniamo chi ci crede, quindi non applicare a noi le parole dello scrittore pseudoepigrafo di 2 pietro, perchè non è proprio attinente, trovane un'altra.


29/09/2010 15:51
 
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Re: Re:
evoluzionista, 29/09/2010 14.42:



Gia il fatto che parli di san Pietro come lo scrittore di 2 Pietro la dice lunga sulla tua conoscenza biblica, ma lasciando stare questo particolare,



Puoi illuminarci?
29/09/2010 16:22
 
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Re: Re:
evoluzionista, 29/09/2010 14.42:



Gia il fatto che parli di san Pietro come lo scrittore di 2 Pietro la dice lunga sulla tua conoscenza biblica, ma lasciando stare questo particolare, se prendi come letterali il cielo la terra e l'acqua del tempo del diluvio, dovresti a sua volta prendermi letteralmente che "il cielo e la terra presenti sono conservati per il fuoco e che glòi elementi saranno disciolti", ovvero che alla fine dei tempi sia i cieli che la terra saranno bruciati.
Ohh ora dirai di no, che la seconda parte è simbolica perchè la terra durerà per sempre e bla bla bla, allora anche io ti rispondo che la prima parte è comunque da prendere simbolicamente, che il duluvio di cui si parla non è un diluvio universale ecc...
Noi non neghiamo la seconda venuta di Cristo e non scherniamo chi ci crede, quindi non applicare a noi le parole dello scrittore pseudoepigrafo di 2 pietro, perchè non è proprio attinente, trovane un'altra.







Caro "evoluzionista-cattolico" ci saranno pure dei dubbi sulla mia conoscenza biblica, ma sulla tua non di certo dopo queste affermazioni, mi spiego....

L'apostolo Pietro o la Bibbia se preferisci, senza entrare nel merito dello scrittore, in codesto passo riporta alla mente il Diluvio per ricordarci il futuro Giorno del Giudizio, certo dovette incudere molto timore il richiamo ad una "favola" e molta credibilità nei confronti di chi appunto, descritto nel brano, si dimenticava arbitrariamente di quella "favola", che a questo punto potremmo dire: "E a ragione! Visto che era una favola"! Non credi?


E' ovvio che solo un evento reale poteva destare attenzione nei lettori della lettera ed esercitare autorità nei confronti di chi lo negava ingiustificatamente. Altra spiegazione non vedo.

Come è coerente la "distruzione del mondo di allora" con la successiva "distruzione del mondo di oggi"...Infatti il mondo di allora perì, ma la Terra è ancora qui, nonostante la promessa fatta a Noè PRIMA del Diluvio:

Genesi 6:13

Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra


Eppure a fine Diluvio la Terra era ancora lì. Come mai? E' quindi logico dedurre che chi leggeva II Pietro nel I secolo associava la distruzione futura alla Fine della malvagità e del mondo umano corrotto e non certo del pianeta Terra.

[SM=x1408425] Aloha!
29/09/2010 16:23
 
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Re: Re:
Seabiscuit, 29/09/2010 13.06:



ma allo stesso tempo credono che Maria rimase vergine dopo il parto






Non sapevi che Maria è più potente di Dio? L'ha partorito! Uomo di poca fede e ignorante delle Scritture! [SM=x1408428]
29/09/2010 16:26
 
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Re: Re: Re:
Ragno., 29/09/2010 15.51:



Puoi illuminarci?



Basta che apri un qualsiasi manuale critico che parli dei libri del nuovo testamento, della loro formazione, che non sia scritto da fondamentalisti e ti illuminerai, comunque in questo forum se ne è discusso qui:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9155139&p=5

Segui i commenti di Teodoro Studita e capirai perchè ho fatto quella affermazione.
29/09/2010 16:31
 
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La Bibbia è chiarissima chi non crede nel Diluvio e si dichiara cristiano è un apostata, quindi ricercatori della Verità iniziate a depennare sul vostro block-notes tutte le denominazioni cristiane che non credono a questo evento considerato storico dai profeti, Gesù Cristo e gli apostoli. [SM=g28002]
29/09/2010 16:33
 
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Re: Re: Re: Re:
evoluzionista, 29/09/2010 16.26:



Basta che apri un qualsiasi manuale critico che parli dei libri del nuovo testamento, della loro formazione, che non sia scritto da fondamentalisti e ti illuminerai, comunque in questo forum se ne è discusso qui:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9155139&p=5

Segui i commenti di Teodoro Studita e capirai perchè ho fatto quella affermazione.




Mi interessa veramente poco credimi io non ho la presunzione di parlare a Dio, lL ascolto, e la Bibbia è la Sua Parola, anche chi nega questo pur dichiarandosi cristiano è un apostata.
29/09/2010 16:34
 
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Re:
L' Apostolo, 29/09/2010 16.31:

La Bibbia è chiarissima chi non crede nel Diluvio e si dichiara cristiano è un apostata, quindi ricercatori della Verità iniziate a depennare sul vostro block-notes tutte le denominazioni cristiane che non credono a questo evento considerato storico dai profeti, Gesù Cristo e gli apostoli. [SM=g28002]




Macchè dici Apostolo!!! Gesù e gli apostoli lo sapevano che non erano avvenimenti storici...però hanno continuato a prendere per il...naso tutti i babbascioni che li ascoltavano.
29/09/2010 16:39
 
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Certo che deve essere un vero grattacapo per i cattolici, la Bibbia sarebbe stata scritta e preservata dai loro ecclesiastici, che oggi sarebbero gli unici a poterla spiegare. Però questi stessi si sono dimenticati di cancellare la parola "DILUVIO"..."frasi come "IL VESCOVO SPOSATO"....e avrebbero omesso decine di termini indispensabili oggi per la fede cattolica tipo: IMMACOLATA CONCEZIONE, TRINITA', MESSA, PURGATORIO, ANIME DEI DEFUNTI, PAPA, SS. VERGINE, NATALE..... [SM=g2037509] [SM=g2037507] [SM=g7422]
29/09/2010 16:41
 
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Re: Re: Re: Re:
evoluzionista, 29/09/2010 16.26:



Basta che apri un qualsiasi manuale critico che parli dei libri del nuovo testamento, della loro formazione, che non sia scritto da fondamentalisti e ti illuminerai, comunque in questo forum se ne è discusso qui:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9155139&p=5

Segui i commenti di Teodoro Studita e capirai perchè ho fatto quella affermazione.



Adesso comprendo meglio il tuo punto di vista.

29/09/2010 16:42
 
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Anche per Gesù i giorni di Noè erano proprio reali, sarà stato anche lui fondamentalista? [SM=g2037509]

(Matteo 24:36-39) .... 37 Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. 38 Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo...


Addirittura la gente era così vera che mangiava e beveva [SM=x1408442]

Si sposavano! [SM=x1408442]

Ma forse Gesù parlava di Beautful? [SM=x1408403]
29/09/2010 16:45
 
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Re: Re: Re:
L' Apostolo, 29/09/2010 16.22:





Caro "evoluzionista-cattolico" ci saranno pure dei dubbi sulla mia conoscenza biblica, ma sulla tua non di certo dopo queste affermazioni, mi spiego....

L'apostolo Pietro o la Bibbia se preferisci, senza entrare nel merito dello scrittore, in codesto passo riporta alla mente il Diluvio per ricordarci il futuro Giorno del Giudizio, certo dovette incudere molto timore il richiamo ad una "favola" e molta credibilità nei confronti di chi appunto, descritto nel brano, si dimenticava arbitrariamente di quella "favola", che a questo punto potremmo dire: "E a ragione! Visto che era una favola"! Non credi?


E' ovvio che solo un evento reale poteva destare attenzione nei lettori della lettera ed esercitare autorità nei confronti di chi lo negava ingiustificatamente. Altra spiegazione non vedo.

Come è coerente la "distruzione del mondo di allora" con la successiva "distruzione del mondo di oggi"...Infatti il mondo di allora perì, ma la Terra è ancora qui, nonostante la promessa fatta a Noè PRIMA del Diluvio:

Genesi 6:13

Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra


Eppure a fine Diluvio la Terra era ancora lì. Come mai? E' quindi logico dedurre che chi leggeva II Pietro nel I secolo associava la distruzione futura alla Fine della malvagità e del mondo umano corrotto e non certo del pianeta Terra.

[SM=x1408425] Aloha!



Innanzitutto il diluvio è un mito e non una favola, studiati la differenza che intercorre tra i due stili letterari, detto questo che gli scrittori del NT credessero a quello che leggevano nell'AT senza farsi troppe domande sulla formazione di quei testi e sulla loro storicità è cosa ovvia, non avevano la nostra forma mentis, ne i nostri strumenti scientifici e letterari, la filologia ad esempio è una materia recente, inoltre la cosa importante è l'insegnamento che ne deriva.
Cosa ci insegna il racconto? Quali principi si evincono dallo stesso?
E' a queste domande che dovremmo rispondere e le risposte che ne derivano, sono essenziali alla nostra fede, Gesù quando menzionò il ricco e il Lazzaro non specificò se questo era un racconto storico o no, a noi del resto non ci interessa, quello che ci deve interessare sono invece i principi che stanno dietro al racconto, sono questi che servono alla nostra fede non la storicità dello stesso, menzionare determinati racconti, non vuol dire che chi li menziona creda alla storicità degli stessi, magari ci credevano i lettori che ascoltavano e l'autore si adattò di conseguenza, esattamente come noi facciamo con i nostri figli quando per spiegargli determinate cose usiamo esempi, simboli o altro e lasciamo che essi ci credano, il nostro scopo è l'insegnamento finale e non la storicità di quello che stiamo raccontando.
"La bibbia è ispirata da Dio in materia di fede e di morale" a questo credono milioni di cristiani, il considerare lo stile letterario mitologico presente nella bibbia non sconvolge la fede di nessuno e non capisco perchè avete tutto questo bisogno di negare la presenza di queste parti mitologiche, andando contro ogni razionalità, possibile che la vostra fede abbia bisogno di credere in queste cose per esistere?



29/09/2010 16:46
 
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Re:
L' Apostolo, 29/09/2010 16.42:

Anche per Gesù i giorni di Noè erano proprio reali, sarà stato anche lui fondamentalista? [SM=g2037509]

(Matteo 24:36-39) .... 37 Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. 38 Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo...


Addirittura la gente era così vera che mangiava e beveva [SM=x1408442]

Si sposavano! [SM=x1408442]

Ma forse Gesù parlava di Beautful? [SM=x1408403]




Quindi Gesù voleva dire:

"Come fu una bufula la storia di Noè così sarà una bufala il mio ritorno"


...e avvenne poi che gli apostoli aprirono la famosa catena "Fratelli la Bufala" che appunto è arrivata fino ai nostri giorni, come aveva predetto il Cristo:

"Io sarò con voi sino alla Fine della mozzarella".

Così ai giorni del Ritorno di Cristo gli uomini mangeranno e berranno grazie ai Fratelli la Bufala...per INFO...... [SM=x1408403] [SM=x1408403]
29/09/2010 16:48
 
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Re:
barnabino, 29/09/2010 16.44:

Caro Evoluzionista,


Basta che apri un qualsiasi manuale critico che parli dei libri del nuovo testamento, della loro formazione, che non sia scritto da fondamentalisti e ti illuminerai



Direi che è inesatto quello che dici, infatti non sono solo "fondamentalisti" (?) a sostenere che la secnda di Pietro è stata scritta dall'apostolo, ad esempio Girolamo (De viris ill. 1) la ritiene scritta da Pietro come la prima.

Per altro l'introduzione della Bibbia del Pontificio Istituto Biblico, cioè non proprio degli scapigliati rivoluzionari o fondamentalisti dell'ultima ora, ed il cui valore filologico credo che resti indiscusso, sulla paternità petrina della lettera dice: "i negatori di essa esagerano assai le differenze tra le due lettere, e non tengono nel dovuto conto l'influenza delle fonti e delle circostanze" e aggiunge: "insomma si può egregiamente sostenere, anche con argomenti interni, che 2 Piet. fu proprio dettata dal Principe degli Apostoli, di cui porta in nome" (Bibbia del PIB, p. 2236, 1961).


Segui i commenti di Teodoro Studita e capirai perchè ho fatto quella affermazione



E chi sarebbe? Quello che se né andato perché, dopo averci insultato scrivendo un libello contro la TNM, non era in grado neppure di rispondere alle obiezione che gli ha posto Felice Buon Spirito?

Shalom [SM=x1408403]







Complimenti! Ma se continuate a risponderlo su questa questione secondaria gli date la scusa di non affrontare la questione principale del 3d. [SM=g2037510]
29/09/2010 16:50
 
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Caro Evoluzionista,


Basta che apri un qualsiasi manuale critico che parli dei libri del nuovo testamento, della loro formazione, che non sia scritto da fondamentalisti e ti illuminerai



Direi che è inesatto quello che dici, infatti non sono solo "fondamentalisti" (?) a sostenere che la secnda di Pietro è stata scritta dall'apostolo, ad esempio Girolamo (De viris ill. 1) la ritiene scritta da Pietro come la prima.

Per altro l'introduzione della Bibbia del Pontificio Istituto Biblico, cioè non proprio degli scapigliati rivoluzionari o fondamentalisti dell'ultima ora, ed il cui valore filologico credo che resti indiscusso, sulla paternità petrina della lettera dice: "i negatori di essa esagerano assai le differenze tra le due lettere, e non tengono nel dovuto conto l'influenza delle fonti e delle circostanze" e aggiunge: "insomma si può egregiamente sostenere, anche con argomenti interni, che 2 Piet. fu proprio dettata dal Principe degli Apostoli, di cui porta in nome" (Bibbia del PIB, p. 2236, 1961).

Come vedi in quadro non è esattamente quello che tu vuoi presentare.


Segui i commenti di Teodoro Studita e capirai perchè ho fatto quella affermazione



E chi sarebbe? Quello che se né andato perché, dopo averci insultato scrivendo un libello contro la TNM, non era in grado neppure di rispondere alle obiezione che gli ha posto Felice Buon Spirito?

Ti ricordo quello che ho detto anche a lui: eine literarkritische Möglichkeit ist jedoch noch keine literarkritische Notwendigkeit. Dare giudizi tranchat, accusando l'interlocutore di essere "fondamentalista" quando accetta un'ipotesi critica diversa dalla tua è un gesto altrettanto "fondamentalista".

Ti riporto la mia risposta:


Capisci bene che molte di queste ragioni sono solo congetturali, non mi pare di vedere ragioni filologicamente forti per aderire con certezza ad una datazione bassa (150-180), solo per fare qualche esempio rispetto ai fattori storici, che sembrano quelli più problematici:

1. L'allusione alle lettere paoline come un corpus

Non è affatto detto che si alluda a qualcosa di più delle lettere note da Pietro al tempo in cui scrisse la sua lettera. Non dobbiamo necessariamente pensare che ci si riferisca a tutte le lettere che poi divennero parte il corpus paolino. E non ci stupisce che Pietro potesse considerare già alla metà del I secolo le lettere di Paolo come "Scrittura" dato che Paolo se ne attribuiva l'autorità (2Ts 3:14; 1Co 2:16, 7:17, 14:37–39).

2. la polemica contro i negatori della parousia ci rimanda a un tempo in cui era estinta almeno la generazione apostolica

A dire il vero la questione del ritardo della parousia fu una preoccupazione proprio della generazione apostolica piuttosto che quella patristica (Gv 21:20-23; Mt 25:1-13; At 1:6-11; 2 Ts 2:1-4) e anche nella 1 Clemente 23,3 che viene datata presumbilmente alla fine del I secolo.

3. La critica delle forme riconosce una chiara dipendenza di 2Pt dall'epistola di Giuda, tanto da poterle mettere in sinossi

La dipendenza di una dall'altra non è chiara e non tutti sono d'accordo e Guthrie ritiene che la questione non si possa risolvere, e comunque non giustificherebbe di per sé datazioni così basse come quelle proposte. Dipende da quando datiamo Giuda, per esempio la PIB la data verso il 65 e Bauckham (che rigetta l'autenticità di 2 Pt) comunque fa risalire Giuda al 50.

4. Ciò si spiega perfettamente se la redazione di questo testo è avvenuta in una data in cui tali apocrifi erano già stati riconosciuti come tali, quindi almeno nel II secolo inoltrato

Anche questa dichiarazione è molto controversa, perché per quanto ne sappiamo quegli scritti non erano considerati canonici ed ispirati neppure alla prima metà del primo secolo.

5. Il greco della 2Pt è più ricercato di quello di 1Pt, soprattutto compaiono parole come ἐπίγνωσις che tradiscono una chiara influenza di matrice ellenica


Questo francamente non mi pare decisivo per una datazione bassa come quella proposta, epignwsis è usato anche nelle lettere di Paolo senza la necessità di datarle alla seconda metà del II secolo.

Torno a ripetere, questi argomenti non sono privi di valore ed importanza, ma sono facilmente spiegabili, non mi pare che il "rasoio di Occam" qui sia così vincente, anzi, rispetto ad immaginare un inspiegabile pseudo-epigrafo scritto verso la fine del II secolo, e dunque conosciuto come tale, fatto entrare nel canone. Come si suol dire la toppa mi pare peggio del buco! Tanto più che all'inzio del II secolo Origene conosceva il libro e pur riconoscendo che alcuni nutrivano dubbi, non ha ragione di non ritenerlo autentico e citarlo come Scrittura. Evidentemente per lui non era considerato uno pseudoepigrafo scritto qualche decennio prima



Shalom

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Re: Re: Re: Re:
evoluzionista, 29/09/2010 16.45:



Innanzitutto il diluvio è un mito e non una favola, studiati la differenza che intercorre tra i due stili letterari, detto questo che gli scrittori del NT credessero a quello che leggevano nell'AT senza farsi troppe domande sulla formazione di quei testi e sulla loro storicità è cosa ovvia, non avevano la nostra forma mentis, ne i nostri strumenti scientifici e letterari, la filologia ad esempio è una materia recente, inoltre la cosa importante è l'insegnamento che ne deriva.
Cosa ci insegna il racconto? Quali principi si evincono dallo stesso?
E' a queste domande che dovremmo rispondere e le risposte che ne derivano, sono essenziali alla nostra fede, Gesù quando menzionò il ricco e il Lazzaro non specificò se questo era un racconto storico o no, a noi del resto non ci interessa, quello che ci deve interessare sono invece i principi che stanno dietro al racconto, sono questi che servono alla nostra fede non la storicità dello stesso, menzionare determinati racconti, non vuol dire che chi li menziona creda alla storicità degli stessi, magari ci credevano i lettori che ascoltavano e l'autore si adattò di conseguenza, esattamente come noi facciamo con i nostri figli quando per spiegargli determinate cose usiamo esempi, simboli o altro e lasciamo che essi ci credano, il nostro scopo è l'insegnamento finale e non la storicità di quello che stiamo raccontando.
"La bibbia è ispirata da Dio in materia di fede e di morale" a questo credono milioni di cristiani, il considerare lo stile letterario mitologico presente nella bibbia non sconvolge la fede di nessuno e non capisco perchè avete tutto questo bisogno di negare la presenza di queste parti mitologiche, andando contro ogni razionalità, possibile che la vostra fede abbia bisogno di credere in queste cose per esistere?







Quindi in conclusione:

1) Quelli del Corpo Direttivo non possono spiegarci la Bibbia perchè sono dei caproni.

2) SCOOP: Anche gli apostoli erano caproni, nemmeno loro possono spiegarci la Bibbia non avevano gli strumenti, certo lo spirito santo, ma è un dettaglio.

3) Per capire la Bibbia rivolgersi a INFOBUNKER se non hai concluso gli studi obbligatori, o al Papa se ti sei laureato con 110 e lode.


[SM=g1861202]
29/09/2010 16:55
 
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Caro Apostolo,


se continuate a risponderlo su questa questione secondaria gli date la scusa di non affrontare la questione principale del 3d



Hai ragione, scusa la digressione, ma credo che rispetto a certe "certezze" usate per denigrare l'interlocutore si debbano fare delle precisazioni. Continuate pure la conversazione.

Shalom
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