| | | OFFLINE | | Post: 792 Post: 792 | Registrato il: 04/06/2006
| Sesso: Femminile | |
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02/09/2010 18:45 | |
(per un caro amico
io sento il vento
e mi pongo in ascolto)
Dal castello grottesco
impari,
relegato da nodi viscidi
fuorvianti
per te che nasci dal bosco.
sei deposto
tra assi incrociate,
roccia risali dirupo
ma scivoli con rabbia,
scoscesa è la voglia innata
e batti e ribatti
la giusta causa
sotto un ponte
che non ha più carrucole.
i rospi fermi al suolo
non mutano le vesti
vogliono languire
sul verde viscido.
l'alluce pesante
ti trascina il corpo
sul ciglio e ammiri il maleodorante.
(io gracido al vento perché
ti porti sollievo e ascolto ).
ti porta ombra
quel torrione grigio
ricco di grate,
umido è il muschio,
a dismisura sui muri cresce
e ne cambia i contorni.
(è freddo il tempo
e rabbrividisci.
ti rivolti senza finesui canoni
e osservi solo
quel muro di stracci
che ti hanno buttato a-dosso
e lo cingi con colpa.
(io sento il fegato aprirsi
in un urlo).
acchiappalo amico mio
quel cappio
ma non tirarlo,
vivilo come un diritto.
(e per il refolo compagno.
che mi ha dato il coraggio
di non perdermi
in questo stagno
sto zitta.)
una mano sulla bocca che trema
ti guardo partecipe,inviandoti
l' argentea forza
della mia impalpabile amicizia
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| | | OFFLINE | | Post: 29.918 Post: 28.094 | Registrato il: 26/01/2003
| Sesso: Maschile | |
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20/09/2010 10:34 | |
Splendida dedica.
Giancarlo - Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)
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