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la storia della nostra stellina Giada

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2011 15:19
daniela e aldo
[Non Registrato]
29/08/2010 20:12
 
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Ciao…mi chiamo Daniela e, con a fianco mio marito Aldo, mi trovo a scrivere la nostra storia, piena dello stesso dolore che ci accomuna a tutti voi.
Il 31.05.2010 la nostra piccola stellina di nome GIADA è volata in cielo per risplendere una luce meravigliosa, un bellissimo Angioletto che il Signore ha scelto per averlo per sempre al suo fianco.
La nostra gravidanza è stata proprio cercata e tanto desiderata: a luglio 2009 abbiamo affrontato una situazione abbastanza simile a questa:un aborto spontaneo alla 7 settimana con conseguente raschiamento.
Insieme io e Aldo, da soli, siamo riusciti ad affrontare e in qualche modo a superare questa dura prova.
I medici ci hanno chiarito che nella prima gravidanza, questa è una brutta esperienza che capita ad una donna su tre. Una percentuale molto alta nella quale ci siamo trovati anche noi: “siamo stati sfortunati” ci siamo detti….ma dopo qualche mese, arriva una bellissima sorpresa…. sono nuovamente incinta!!
Una GIOIA che ci riempie il cuore,ma allo stesso tempo c’è la paura che ci possa ricapitare un altro aborto. Le prime visite,i primi esami,tutto ok. Passati i primi 3 mesi,ritenuti quelli più a rischio, cerchiamo di stare più tranquilli, pensando che questa volta andrà tutto bene, e che a luglio arriverà un bellissimo fagottino tutto nostro da coccolare e accudire con tanto amore.
Che dire di questi mesi: una gravidanza perfetta! Esami di rutine sempre nella norma,l’ecografie fatte tutti i mesi (a pagamento) e la morfologica sempre perfette, nessun dolore, soltanto un po’ di nausee e tanto, tanto sonno. Al settimo mese scopriamo finalmente che sarà una femminuccia e spetta al papà sceglierle il nome. Le parlavamo sempre,quando si muoveva,io mi sdraiavo per poter sentire con la mia mano ogni suo movimento: così avevo la sensazione di riuscire a comunicare con lei,facendole sentire il mio calore e tutto l’amore che già nutrivo nei suoi confronti. Aldo l’adorava; scherzando mi diceva che non sarei più stata il suo amore…..Giada avrebbe preso il mio posto!!!
E quando finalmente ci sentivamo così forti da pensare che niente e nessuno avrebbe mai potuto distruggere la nostra felicità, un giorno un pensiero mi assilla: ‘voglio sentire la mia piccolina muoversi, anche solo una volta’. Fino alla sera prima avevo sentito i suoi movimenti, ma quel giorno erano già passate circa 5 ore di assoluto silenzio: ero lì,sdraiata sul divano,con le mie mani sulla pancia, nell’attesa di un piccolo segno…e invece….la mia pancia era immobile….era come se io e mia figlia non riuscivamo più a comunicare;io le parlavo,l’accarezzavo,ma lei non mi rispondeva. Allora, decidiamo di andare di corsa in ospedale, dove ci ha accolti il mio ginecologo e, con modi poco delicati,mi dice: ‘’signora,non è che ci stiamo fissando un po’ troppo??’’…(questa frase non potrò mai dimenticarla!)…..Faccio un cenno con le spalle e dico a me stessa che forse è vero, mi sto preoccupando inutilmente…che in fondo è solo quache ora che non la sento,magari sta solo dormendo e poi,negli ultimi mesi,è più grande e ha più difficoltà nel movimento….e invece,non appena il ginecologo ha appoggiato l’ecografo sulla mia pancia,è iniziato l’incubo peggiore della nostra vita…..Aldo che gli chiede spiegazioni su cosa stà accadendo,e il medico che ci conferma: ‘’’’NON SI MUOVE VERAMENTE…è VERO’’’’……No,non ci possiamo credere,penso che è soltanto un incubo dal quale ci sveglieremo presto…ma così non è…...ricordo le mie urla, il mio pianto,la mia voce che chiama Giada, le chiedo di muoversi, anche solo un piccolo movimento mi basta: è proprio di questi attimi il ricordo più straziante della nostra vita….(tutt’ora ho dei ricordi molto vaghi di quei momenti). Tutti i nostri progetti e le nostre aspettative sono state spazzate via, una parte del nostro cuore ci è stata strappata…. in quel momento sarei voluta morire lì con lei.
Sono rimasta in ospedale,mi hanno ricoverata, assegnandomi una stanza singola per dare la possibilità ad Aldo di restare sempre con me sia di giorno che di notte, e dare la possibilità ai nostri parenti di starci sempre accanto. Hanno programmato il cesareo per il giorno dopo (non avevo la forza per affrontare il parto naturale sapendo che la mia piccola Giada non c’era più).
Quella è stata la notte più lunga e triste della nostra vita: io e Aldo stretti in un abbraccio, con nostra figlia morta nella mia pancia. Sin da quella notte l’abbiamo affidata a Gesù e alla Madonna che le faranno da genitori, prendendosi tanta cura di lei e amandola, così come avremmo fatto noi……
E così,il 31 maggio 2010, a 36 settimane, è nata-morta, GIADA: una BELLISSIMA bambina, con tanti CAPELLI RICCI-RICCI,un fagottino rosa di 1,700 g, un po’ più piccola del normale, ma totalmente perfetta (l’autopsia non ha rilevato alcun problema,forse la morte è stata causata dall’iperspiralizzazione del cordone ombelicale, cioè,il cordone si è attorcigliato più volte su sé stesso…..tra l’altro è da considerare una casualità molto,molto rara).
Non dimenticheremo mai l’emozione che abbiamo provato nel vedere nostra figlia…... Lei era lì, con gli occhietti chiusi come se stesse dormendo, con il viso rilassato sembrava ci volesse sorridere….. io e Aldo eravamo felici di averla vista, di aver dato un volto all’ immaginazione che ci ha accompagnati per ben 8 mesi…. ma allo stesso tempo la nostra piccolina era lì, immobile, e sapevo che quella sarebbe stata l’unica volta che l’avrei potuta vedere, accarezzare, baciare, e che mai mi sarei presa cura di lei come fa una vera mamma, mai avrei sentito la sua voce, mai un suo respiro, mai il suo pianto, mai l’avrei vista sorridere, mai più avrei sentito il profumo della sua pelle…..
I giorni trascorsi in ospedale sono stati a dir poco strazianti,e sapete bene a cosa mi riferisco…ascoltare i pianti dei bambini che erano nelle altre stanze e pensare che noi eravamo rimasti senza nessuno,senza la nostra piccolina da tenere tra le nostre braccia……ma in compenso c’era Aldo sempre al mio fianco,i nostri parenti (che vivono a 400 km da noi) che sono venuti per starci vicino, degli amici tanto speciali che ci hanno dimostrato tutto il loro affetto, e l’aiuto di una psicologa che ci è stata di grande supporto in ogni nostro momento di confusione e che,ancora tutt’ora,si prende cura di me,e del nostro dolore.
È proprio Aldo che mi aiuta tantissimo: lui è molto forte, e in tutti i miei momenti più bui, riesce sempre a farmi vedere uno spiraglio di luce. Sono convinta che Giada mi parla e mi suggerisce tante cose,proprio tramite lui.
Sono stata dimessa dall’ospedale per poter partecipare al funerale,celebrato nella cappella dell’ospedale stesso: noi eravamo lì,accanto alla piccola bara bianca,la piccola culla che protegge la nostra Giada. L’abbiamo accompagnata al cimitero vicino casa,e dà allora,ogni giorno,l’andiamo a trovare e a darle un nostro saluto.
In tutta questa tragedia ingiusta,credo che ci sia per forza qualcosa di positivo,anche se è troppo presto per rendercene conto….l’unica cosa che per ora mi fa andare avanti,è pensare che Giada è un bellissimo Angelo che il Signore ha scelto per sé,perché troppo prezioso per restare qui, su questa vita terrena piena di sofferenza. La immagino sempre accanto a noi con la sua anima, ci guiderà in tutte le nostre scelte più difficili, e proteggerà per sempre la sua mamma Daniela,il suo papà Aldo e tutti i bimbi del mondo….E’ questo il compito che le abbiamo affidato.
Noi però,da parte nostra,le abbiamo fatto una promessa importante: Regalarle un fratellino o una sorellina,o magari entrambi…chissà…non sappiamo ancora quando saremo pronti, forse mai: per ora il dolore di aver perso la nostra prima figlia è qualcosa di insopportabile, ed è ancora troppo presto per riuscire a convivere con questa realtà cosi dolorosa,senza tanta tristezza nel cuore. Affrontare la prossima gravidanza non sarà per niente facile, saranno mesi pieni di ansia, paura e angoscia, ma Giada ci darà tutta la forza per superare qualsiasi difficoltà ed affrontare tutte le preoccupazioni…..e tutto andrà bene. Solo ora,dopo tre mesi dalla sua morte,inizio a rendermi conto che questa è la vita; che noi non siamo nessuno per poter decidere del nostro futuro e di quello degli altri,ma che c’è Dio al di sopra di tutto,che decide del nostro destino e del nostro passaggio, più o meno lungo, su questa terra.
Non c’è niente di giusto in tutto questo dolore che noi genitori speciali dobbiamo affrontare,ma credo che il Signore dà questo tipo di croce alle persone che sono in grado di sostenerle, e che,se ha scelto di portare via con sé i nostri bambini,è per toglierli da una sofferenza ancora più grande. E’ questo pensiero che mi accompagna ogni giorno e mi dà la forza per non impazzire: la nostra piccola Giada ha conosciuto solo l’amore in un mondo tutto ovattato senza alcun dolore o sofferenza.
Voglio raccontarvi ancora qualcosa: anzi,due sogni meravigliosi che abbiamo fatto io e Aldo e che resteranno per sempre nel nostro cuore: durante la notte prima di andare in ospedale, Aldo ha sognato di giocare con Giada, lei era felice, la teneva in braccio e si scambiavano affettuosi e teneri sorrisi;insomma,forse Giada ha voluto dare l’ultimo saluto al suo papà prima di volare in cielo,e gli ha voluto regalare,anche se solo in un sogno,la gioia di stringerla fra le sue braccia. Penso sia un sogno meraviglioso…..
La notte dopo che è ’’nata’’ Giada, ho pregato che mi venisse in sogno: volevo vederla per sapere dov’era e se stava bene….Bhe!..ho fatto un sogno che ha risposto alle mie domande: c’era un cielo celeste con qualche piccola nuvoletta bianca, un prato grandissimo tutto verde con qualche collina,e tanti,tanti bambini felici che giocavano tutti insieme spensierati. Al mio risveglio ero felice del sogno che avevo fatto…e sono sicura che Giada mi ha voluto far vedere dove lei ora si trova, in un posto magico e unico che spetta starci solo ai “bimbi-meteora” come ai nostri Angeli.
Anche se ancora non ho trovato del tutto la forza per reagire,sono certa che i nostri figli,da lassù,vogliono vederci felici, loro vogliono vederci vivere e non solo sopravvivere.
A tutti i genitori speciali,un grande augurio per un futuro pieno di gioia,e la speranza che la vita regali, a tutti noi, qualcosa per poter tornare a sorridere ancora.
Devo ringraziarvi perché con le vostre storie mi sono sentita meno sola……
GRAZIE per averci ascoltato…..un grande e affettuoso abbraccio da Daniela, Aldo e la nostra stellina Giada che brilla sempre per noi, lassù nel cielo…..
……TI AMIAMO GIADA


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