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Perchè Geova comandò ad Adamo ed Eva di non mangiare il frutto dell'albero?

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2011 19:46
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22/08/2010 15:55
 
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Desiderio di sapere il motivo di cui Geova comandò ad Adamo ed Eva di non mangiare il frutto dell’albero che fu in mezzo della conoscenza del bene e del male. Quell’albero fu creato da Satana?
22/08/2010 16:31
 
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Ciao Celeste,

dicendo di non mangiare di quell'albero, Dio ha messo alla prova l'ubbidienza di Adamo alle sue leggi. La prima coppia poteva godersi il Giardino dell'Eden, aveva tutto a disposizione meno l'albero della conoscenza. Prendere di quel frutto era come dire: "Geova, non voglio sottostare alle tue leggi. Vogliamo fare a modo nostro, senza il tuo dominio, contro la tua autorità."

e così la prima coppia e i suoi figli, hanno dovuto conoscere a proprie spese cosa sia il male che viene dalle scelte sbagliate.


[Modificato da Giandujotta.50 22/08/2010 16:31]
22/08/2010 18:35
 
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wt cap. 5 pp. 42-43 parr. 3-4 La libertà di cui godono gli adoratori di Geova

Naturalmente, il fatto che ad Adamo ed Eva fosse stato concesso il privilegio di prendere decisioni non significava che qualsiasi decisione avessero preso avrebbe prodotto buoni risultati. La loro libertà di prendere decisioni doveva essere esercitata entro i confini delle leggi e dei princìpi di Dio. Come potevano impararli? Ascoltando il loro Padre celeste e osservando le sue opere. Dio dotò Adamo ed Eva di un’intelligenza che avrebbe permesso loro di mettere in pratica ciò che imparavano. Essendo stati creati perfetti, la loro inclinazione naturale sarebbe stata quella di riflettere le qualità di Dio nel prendere decisioni. Avrebbero senz’altro agito così se avessero veramente apprezzato ciò che Dio aveva fatto per loro e se avessero desiderato piacergli. — Genesi 1:26, 27; Giovanni 8:29.
4 Giustamente, quindi, Geova Dio decise di mettere alla prova la loro devozione a lui quale Datore di vita e la loro volontà di rimanere entro i confini da lui decretati. Diede ad Adamo questo comando: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”. (Genesi 2:16, 17) Dopo essere stata creata, anche Eva fu informata di questa legge. (Genesi 3:2, 3) Quella limitazione li privava forse della libertà? No di certo. Avevano abbondanza di ogni sorta di cibi prelibati senza dover mangiare il frutto di quel particolare albero. (Genesi 2:8, 9) Era più che appropriato che riconoscessero che la terra apparteneva a Dio, poiché l’ha creata. Egli aveva quindi il diritto di stabilire leggi conformi al suo proposito e utili al genere umano. — Salmo 24:1, 10.


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.  Se non puoi essere il sole, sii una stella.  Sii sempre il meglio di ciò che sei.
22/08/2010 19:37
 
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Girltarantina, 22/08/2010 15.55:

Desiderio di sapere il motivo di cui Geova comandò ad Adamo ed Eva di non mangiare il frutto dell’albero che fu in mezzo della conoscenza del bene e del male. Quell’albero fu creato da Satana?




Gentilissima Celeste, grazie per la tua bella domanda.
Geova Dio creò un uomo e una donna, li creò a "sua immagine e somiglianza", con la capacità, cioè, di riflettere le Sue qualità e i Suoi attributi, primo fra tutti l' Amore.
Dio pose l' uomo e la donna in un bel giardino, chiamato Eden, e disse loro di essere "fecondi e di moltiplicarsi", cioè di estendere quel paradiso edenico a tutta le terra.
Come vivevano l' uomo e la donna, e come sarebbe vissuta la loro progenie (noi tutti)?
In completa armonia con il loro Creatore, con la creazione e le creature.
Una perfetta armonia in un ambiente paradisiaco che essi avrebbero dovuto estendere, per volere di Dio, a tutta la terra.
La loro condizione era quindi di libertà: libertà perfino di essere nudi e di non vergognarsi di ciò (Genesi 2:25). Liberi da quella vergogna dettata dal falso senso di pudore che avrebbero avuto successivamente... (Genesi 3:7).
Ecco perchè l' apostolo Paolo, nella lettera ai Romani (Romani 8:20-21), rimembrando l' evento edenico, con l' umanità gettata in una situazione contraria alla libertà, cioè nella "futilità", accenna alla liberazione da quella condizione.
Per riavere che cosa?
Proprio quello che Dio si era prefisso, e che rimane il suo proposito immutato (Isaia 55:10-11): concedere all' umanità la "gloriosa libertà dei figli di Dio", la stessa di cui avrebbe goduto se non ci fosse stata la caduta nel peccato.
Quella libertà che l' umanità redenta e liberata per mezzo del seme di Abraamo riavrà, qui sulla terra, la nuova terra paradisiaca (Genesi 22:18).
Quella gloriosa libertà contemplava un solo comando: quello di non mangiare dell' albero della conoscenza del bene e del male (Genesi 2:16-17).
Perchè, quindi, questo comando?
Principalmente per due ragioni:
1) Dio dotò l' uomo e la donna di un dono meraviglioso, quello del libero arbitrio. Potevano cioè scegliere se ubbidire a Dio o meno, circa quel solo e unico comando che Geova diede loro.
2) Dio si era prefisso di concedere a quella prima coppia umana un' intera Sua creazione: la terra!
Il Creatore aveva quindi il diritto di provare la loro fedeltà, dato che la terra era sua.
E' come se tu avessi una casa, che decidi di dare in affitto ad una famiglia: vuoi renderti conto preventivamente se quella famiglia rispetterà le consegne, se avrà la massima cura della tua casa, se la manterrà in ordine proprio come tu l' hai consegnata loro.
Ho inteso farti comprendere, con un esempio semplice, ciò che Dio ha fatto, e qual' è pertanto il significato del comando dato alla prima coppia umana.
Grazie a te, Celeste.
[SM=g27985]


19/04/2011 19:46
 
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per diverso tempo...
... non è dato sapere quanto, pochi giorni o secoli, Adamo ed Eva ebbero davanti agli occhi l'albero in questione. Non sembrò mai a loro così accattivante fino a quando il serpente li indusse a riflettere e li fece dubitare dell'Amore di Geova.
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