Duomo di Costanza

Questa settimana ho avuto la ghiotta occasione di poter visitare le celle campanarie del Duomo di Costanza.

L'esperenza è stata a dir poco travolgente, ed avere la possibilità di toccare con mano queste campane era un sogno, ora divenuto ora realtà.

Fino al 1966 il duomo era dotato dell'attuale "plenum antico" in Si2.

Le campane storiche, fuse in diverse epoche sono molto preziose sotto molti punti di vista che approfondirò in prossimi interventi. Per esempio, proprio il Si2, assieme a Do#3 e Re#3 furono fuse dai famosi fonditori Hanns Christoff e Christoff Löffler che avevano bottega ad Innsbruck. Queste campane logicamente furono fuse a Costanza.
Il Si2 con un peso stimato di circa 6900kg è di fatto la campana Löffler più grande di cui si ha memoria ed è ancora perfettamente funzionante!

Ma Costanza è famosa però per il suo concerto moderno fuso nel 1966, da quello che è senza ombra di dubbio uno dei massimi esponenti dell'era moderna nell'arte di fondere campane.. Friedrich Wilhelm Schilling di Heidelberg.

Le campane viste e sentite da vicino sono veramente impressionanti, poterle poi toccare ed esaminare con mano lascia estrefatti per corposità di suono, precisione e potenza.

Queste campane sono state fuse infatti con una sagoma molto molto pesante.

Le strutture tonali sono perfettamente intelleggibili senza particolari sforzi. Tutte le parziali, anche al semplice tocco del battaglio, sono immediatamente identificabili.

La struttura tonale si presenta, manco a dirlo, perfetta con la terza leggermente crescente (circa +2/32) come caratteristica di tutte le campane fuse ad Heidelberg.

Sotto il punto di vista grafico le campane sono adornate in modo inusuale, moderno.

Curiosamente, la firma del fonditore è presente solamente sulla campana maggiore, incisa di proprio pungo, dopo la fusione in un posto che non permette di essere vista facilmente..

Sarò più prolisso nei prossimi interventi, intanto qualche foto...

Le campane sono disposte in 3 celle ben distinguibili anche dalla facciata.

A sinistra è alloggiato il "Plenum Storico" ad eccezione del Si2 alloggiato in solitaria nella cella di destra.

La cella al centro invece è riservata esclusivamente al plenum moderno.

In un campanile sul tetto poi sono alloggiate le 3 campane più piccole sempre fuse nel 1966.

Ursula

Si2 mm2065 kg6900c.a. Hanns Christoff und Christoff Löffler, Innsbruck 1584

Le campane sono disposte su 3 piani.

Da sx in alto Si3 e Mib4

Da sx piano intermedio: Solb3 - Sib3 - Reb4 e Lab3

Da sx piano in basso: Mib3 - Lab2 - Reb3 (in questa foto nascosto)

curiosa la locazione della firma, di fatto posta dopo la fusione.

La campana è firmata F.G. Schilling. Presumo le prime due lettere puntate non si riferiscano al unicamente al nome di battesimo del fonditore che sappiamo fosse Frederich Wilhem.

"F" Familie = Famiglia e "G" "Glockengiesser" = "Fonditore di Campane" ...???

campanile del tetto:





..presto metterò i dati delle campane ed altre info.

Piccola curiosità: Mi2 crescente Vaticano cm231, Lab2 calante Costanza cm227...

Flavio

Che meraviglia!!!C'è anche un paradiso delle campane...

Vittorio

Complimenti Flavio, veramente un bellissimo resoconto!

Devo però ammettere che visivamente le campane nuove non mi piacciono per niente, ma chiaramente il loro suono è sublime.

Mi piacerebbe molto sentire il plenum storico, se non sbaglio su YouTube non c'è ancora, forse in un qualche altro sito Internet si trova l'audio, ma dovrei controllare.

Per la sigla misteriosa, credo proprio che stia per FREDERICVS GVLIELMVS SCHILLING.

Ciao e grazie,

Romeo

Che spettacolo!
Certo che le Schilling sono degne della fiera del design per la loro forma così avveniristica. Certo non danno soddisfazione a chi è in cerca delle forme più classiche ma secondo hanno il loro perchè anche da un punto di vista estetico.
Devotissima la firma incisa.

Ah, invidia non è la parola adatta ad esprimere quello che si prova nel gaurdare queste foto. Beati voi. Ben più del paradiso delle campane c'è qui!
Ma si tratta solo di portare ancora un po' di pazienza...

Appoggio pienamente la tesi di Romeo, la scritta è latina e l'unica traduzione che ci può stare è la traduzione dei due nomi del fonditore il quale non si sarebbe mai sognato di scrivere una frase metà in latino e metà in germanico (in qualche testo musicale si trovano casi di frasi scritte parte in latino e parte inglese ad esempio, ma non credo proprio sia questo il caso).

Grazie per la soluzione... in effetti la scritta è tutta in latino, naturale quindi che anche le iniziali del nome siano riferite al nome tradotto in latino.


Per quanto riguarda la "Ursula" ho potuto fare tutta una serie di misurazioni e calcolare meglio il peso.

Notoriamente è data "circa" 6900kg. A mio modo di vedere è un peso reale, ma si tratta della sitima minima, infatti, la campana potrebbe pesare tranquillamente anche 7300-7400kg!


Flavio

ciao Flavio, stavo rileggendo il tuo interessantissimo articolo e, come hai indicato tu, raffrontavo il Mi2 del Vaticano (diametro mt. 2.31) con il Lab2 di Costanza (diametro mt. 2.27). Ma allora sulla base di quale rapporto, campane con lo stesso diametro, possono avere note così distanti. Può dipendere solo dalla sagoma più o meno massiccia?

Dopo mesi e mesi di latitanza...eccomi qui di nuovo a commentare.

Dopo quello che è già stato detto, mi pare di dire troppo.

Mi pare scontato dire che apprezzo le campane, sia dal punto di vista acustico, sia dal punto di vista estetico(questo è un po' meno scontato, chi mi conosce sa quanto io e l'arte contemporanea siamo amici...). Non posso che approvare ciò che dice Flavio: le immagini moderne stanno bene su delle campane moderne come quelle di Costanza.
Curiose le immagini, costituite da varie linee più o meno curve e non, come di solito, frutto di uno "stampino".

Credevo tuttavia che le iscrizioni fossero già in tedesco, il Concilio si era appena concluso(1965)...ma forse proprio perchè il Concilio si era concluso da poco non si era ancora diffusa l'abitudine di scrivere sulle campane in lingua nazionale.

Che dire ancora? Speriamo di andare presto a contemplare tutto ciò di persona!

Davide

Ciao Marix!

L'argomento sagome è piuttosto complesso, e naturalmente alcune delle risposte rimangono ben chiuse all'interno delle fonderie, ma, guardando anche una normale tabella di qualsiasi fonderia che riporti almeno un paio di tipologie di sagome si può dedurre che a parità di nota esistono diametri e quindi masse diverse.

Per esempio un Do4 può essere sia di 70cm, che di 75 (ma anche molto di più). Quindi la massa relativa si traduce ovviamente in spessore che dunque, sul labbro non fa altro che aumentare il diametro esterno.

A volte è curioso fare semplici confronti per avere anche a livello dimensionale e non solo tonale, la "dimensione della sagoma", proprio come quello che ho fatto tra S.Pietro e Costanza.

Curioso come un Lab2, per quanto molto calante, possa avere le dimensioni di un Mi2 seppur crescente.


Per quanto riguarda le iscrizioni e le decorazioni, sono senza ombra di dubbio "estreme", ma trovo interessante che campane moderne siano state progettate anche con ornamenti moderni. Certo è che acquistano ancora più fascino a fronte di un valore già di per se inestimabile.

I contatti con Costanza ci sono... quindi quando si vuole andare a contemplare il tutto basta chiedere... passando per la Svizzera poi ci sono un sacco di cose interessanti sul tragitto ... lago di Costanza compreso, che assicuro essere gradevole anche per una nuotata

Flavio