Io cercavo di dare la mia analisi oggettiva di quello che successe. Era palese che Ibra giocasse
bloccato come giocava
bloccato con Capello: un giocatore che metteva le sue qualità superiori al servizio del collettivo. E questo principalmente per questioni di spogliatoio. Dal secondo anno, causa scatenante il declino di Crespo, diventò un giocatore dai cui piedi passava ogni pallone circolante entro 30 metri dalla porta avversaria, a prescindere da ogni altra considerazione circa l'utilità o meno di dargliela nei piedi. BISOGNAVA dargliela, i perché e i percome non erano materia di discussione.
Poi sull'importanza nello spogliatoio e sull'impatto in campo del Clan Asado ho già abbondantemente dato.