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Cristianesimo, Angeli e vita extraterrestre

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2018 11:08
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04/07/2018 11:08
 
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L’esistenza di extraterrestri,
nessun problema per il cristianesimo

«Finora le conoscenze scientifiche hanno sempre escluso che vi sia traccia di altri esseri pensanti nell’universo», ha affermato Papa Francesco«Dovremmo attenerci a quanto dicono gli scienziati, pur sempre coscienti che il Creatore è infinitamente più grande delle nostre conoscenze». In questa affermazione è racchiusa la posizione della Chiesa cattolica sulla vita extraterrestre.

E’ un campo interamente scientifico e su cui l’astrobiologia ha la prima e l’ultima parola, tuttavia teologi e persone di fede da tempo stanno riflettendo sulle conseguenze religiose della eventuale scoperta di altre forme di vita nell’Universo. Per molti, l’esistenza stessa delle attuali religioni ne risulterebbe gravemente minacciata. Ma le cose non stanno così.

Il direttore della Specola vaticana, l’astronomo gesuita statunitense Guy Consolmagno, ha infatti spiegato«L’idea che nello spazio ci siano altre forme di vita intelligente non è in contrasto con il pensiero tradizionale cristiano. Per noi credenti, lo studio dell’universo è una meravigliosa avventura che ci riempie di stupore. Non possiamo pensare che Dio sia così limitato da aver creato esseri intelligenti solo sulla Terra. L’universopotrebbe benissimo contenere altri mondi con esseri creati dal suo stesso amore. Credete che ci sia vita in qualche altra parte dell’universo? E’ una domanda che agli astronomi viene posta in continuazione. Ed è la domanda giusta: la vita nell’universo è, finora, una questione di fede. Non abbiamo dati a indicare che una tale vita esista. Ma la nostra fiducia nel fatto che la vita esiste è abbastanza forte da renderci disponibili a fare lo sforzo di cercarla».

 

Teoricamente ci sono diversi argomenti a favore dell’esistenza di vita extraterrestre, ma altrettanti ve ne sono a favore della nostra solitudine.Howard Alan Smith, astrofisico dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, è autore di un interessante riflessione con cui spiega quanto sia unica ed eccezionale la nascita della vita sulla Terra. Talmente improbabile, quasi impossibile (si direbbe, un “miracolo”) che il fisico Fred Hoyle è arrivato a sostenere la famosa frase: «credere che una cellula sia nata spontaneamente e per caso sulla Terra ha la stessa probabilità che un tornado, passando su un deposito di rottami, ne tiri fuori un Boeing 747 perfettamente funzionante» (Evolution, Nature, Vol. 294, 12/11/81, p. 105). E ciò tenendo comunque in considerazione i 13,82 miliardi di anni dell’Universo. Per questo, ha concluso Smith, è davvero arduo ipotizzare che tale incredibile “fortuna” possa esservi verificata una seconda (o terza, o quarta) volta su un altro pianeta.

In ogni caso, come abbiamo già avuto modo di citare, il teologo Athos Turchi, docente di filosofia alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, ha spiegato: «sia che come esseri intelligenti fossimo soli ed unici, sia che nell’universo vi siano altri esseri intelligenti più o meno simili a noi, non cambia il concetto di Dio creatore, perché non è un Dio dalle vedute ristrette».

La redazione


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