Far da sé -Fotografia- Obiettivo macro per la digitale
Difficoltà = nessuna ; adatto anche ai giovanissimi
Ho ereditato da mio nipote Davide la macchinetta digitale Casio Exilim della foto ,
che , come tutte le digitali moderne , ha la possibilità di scattare foto macro ; il problema è che la distanza minima di messa a fuoco è limitata a quindici centimetri circa : troppi per fotografare soggetti molto piccoli . Ho pensato allora di realizzare un semplicissimo obiettivo da “forzare” all'occorrenza sul gradino maggiore dell'obiettivo originale , senza toccare altro , in modo che sia possibile avvicinarsi molto di più al soggetto .
La soluzione trovata prevede l'utilizzo di una lente da venti ingrandimenti ( ho dei dubbi che gli ingrandimenti corrispondano in effetti a quanto la dicitura farebbe supporre : né la lente né i binocoli che adottano la stessa dicitura , 20x , ingrandiscono di 20 volte l'oggetto inquadrato ; con prove fatte mettendo a fuoco un foglio di carta millimetrata e confrontando il quadretto centrale ingrandito con i quadretti non ingranditi , ne è risultato un fattore di ingrandimento prossimo a 2:1 , cioè la lente in questione raddoppia le dimensioni dell'oggetto ) .
Ciò di cui abbiamo bisogno:
una lente 20x....( quella utilizzata è una tripletta da 21mm di diametro , del costo di 5 euro)
...e due portarullini fotografici :
uno con tappo esterno ed uno con tappo interno ( quello bianco del quale utilizzeremo il solo tappo)
Dal portarullino nero , quello con il tappo esterno , ricaveremo il corpo del nostro obiettivo ; è stato utilizzato questo perchè è del diametro giusto per incastrarsi sull'obiettivo originale della macchinetta ; taglieremo via il fondo e terremo una virola alta 25mm ....
..poi separeremo la lente dal castello ( basta svitare la ghiera )..
.
...foreremo il tappo del portarullini bianco ( è un tappo molto più robusto dell'altro) semplicemente con una forbicina da unghie...
e ci incastreremo la lente....
..da un'altra angolatura..
... per finire posizioneremo il nostro tappo-lente sull'estremità accorciata del “tubo”...
...il nostro obiettivo dal lato attacco alla fotocamera..
...completiamo l'opera con un cappuccio parapolvere..
Volendo si può incollare la lente al tappo ed il tappo al tubo utilizzando un adesivo sul tipo del Pattex extreme (monocomponente) o qualsiasi bicomponente epossidico ( io non ho incollato nulla).
Come si usa
Si accende la macchinetta e si incastra il nostro obiettivo ( dopo aver tolto il cappuccio grigio!)
su quello della macchinetta stessa ;
ci si avvicina al soggetto da fotografare e si preme il pulsante di scatto a metà corsa: l'automatismo opererà la messa a fuoco ma non sarà mai perfetta ; per correggerla , sempre con il pulsante a metà corsa , sposteremo millimetricamente la macchinetta in avanti od indietro fino a trovare quella che reputiamo migliore , poi finiremo di premere il pulsante di scatto . La profondità di campo non supera i 2mm ma ciò è già molto quando si opera su soggetti piccoli qualche millimetro . Con questa modifica potremo avvicinarci fino a circa 10-15 mm dal soggetto . Attenzione allo spegnimento automatico : il nostro aggiuntivo non consentirà all'obiettivo originale di ritrarsi completamente ed il software potrebbe dare l'indicazione di “errore obiettivo” ; basterà semplicemente togliere l'obiettivo , riaccendere la macchinetta e tutto tornerà al proprio posto … ma la prossima volta non dimenticatelo su …. oppure fate come me che all'ennesimo inceppamento ho settato il tempo di spegnimento al massimo consentito !
Questo è quanto è possibile fare ( oltre a tutte le macro dell'ultimo capitolo del Manuale d'allevamento del
Lucanus tetraodon ) :
Esempio 1
dittero di 4mm su foglia di rovo
Esempio 2
accoppiamento di crisomele
I possessori di altri modelli dovranno per forza di cose adattare il “progetto” , l'importante è che la lente d'ingrandimento alla fine risulti essere a circa 10mm davanti a quella dell'obiettivo originale.
Alla prossima realizzazione , Franco
[Modificato da lobivia 20/05/2010 21:31]