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gazzetta del sud
Sigma Barcellona, è toto-avversario per la finale
Meglio una Forlì stanca e ridotta all'osso o la Fortitudo con gara-3 al "PalAlberti"? Ecco i pro e i contro
Max Passalacqua
La vittoria di domenica sera al "PalaEvangelisti" di Perugia in gara-2 della semifinale dei playoff promozione meriterebbe probabilmente una lunga trattazione. Perché è stata forse la miglior prova d'assieme della stagione per la Sigma Barcellona, perché vale la finale e, vi diranno i giocatori, soprattutto perché vale una settimana senza partite prima del tour de force di cinque gare in dieci giorni.
La circostanza che vede i giallorossi di Franco Gramenzi già qualificati ma in attesa di conoscere il nome dell'avversaria che affronteranno nella finale scudetto Dilettanti, però, proietta inevitabilmente qualsiasi analisi nell'immediato futuro: alle grandi prestazioni di Guarino, Svoboda, Mocavero e di tutta la squadra in gara-2 di semifinale basterà un accenno, qui c'è in gioco il ritorno in Legadue dopo undici anni.
La situazione è abbastanza semplice: giovedì si gioca gara-3 della serie di semifinale tra Forlì e Omegna. Se vinceranno i romagnoli, domenica 23 ospiteranno Barcellona al "PalaFiera" in gara-1 della finale; in caso contrario, sarà la Fortitudo Bologna a sfidare i giallorossi con gara-1 al "PalAlberti". Certo, più che la sede della prima partita della serie (la formula è 2-2-1, ovvero due gare in casa della meglio classificata, due in casa dell'altra squadra e "bella" in casa della prima) conta appunto dove si giocherebbe l'eventuale gara-5; in questo caso a Barcellona, altrimenti a Forlì. È evidente il vantaggio di affrontare la Fortitudo, visto che in caso di sconfitta nella finale "A" la Sigma dovrebbe affrontare – stavolta comunque con il vantaggio del campo – la vincente della semifinale tra le due peggio classificate (Fortitudo-San Severo o San Severo-Omegna); anche in questo caso, appare evidente come il secondo accoppiamento sia più favorevole.
Dal punto di vista tecnico, invece, la questione è un po' più complessa. Forlì ha dominato la stagione regolare (81.6 punti segnati contro 69.9 subìti) e ha inflitto un 2-0 negli scontri diretti alla Effe che pure ha chiuso con la stessa classifica (83.8 punti segnati, 71.9 concessi), poi ha passato agevolmente il primo turno con un 2-0 su Treviglio ma domenica, opposto al forte – ma sin qui deludente – Omegna, ha rimediato la sua prima sconfitta in questi playoff. Il problema dei romagnoli in questa stagione sono stati gli infortuni: l'innesto dicembrino Lestini è out per la stagione, Villani è rientrato a Omegna ma ha giocato solo 6', idem per Tommasini (3'). In questo momento, coach Giampaolo Di Lorenzo ha una rotazione a sei uomini, con Frassineti, Poletti e soci che hanno sì aumentato il fatturato, ma anche – e di molto – il minutaggio: è evidente che per i biancorossi (che nei playoff segnano 78.2 punti subendone 67 di media) giocare giovedì gara-3 di semifinale, poi domenica e martedì le due partite casalinghe, venerdì e domenica le due in trasferta e ancora martedì l'eventuale "bella" della finale potrebbe essere troppo.
La struttura di Forlì potrebbe però essere più "indigesta" per Barcellona – a meno di imporre il proprio potenziale fisico, evitando di giocare a ritmi forsennati – rispetto alla Fortitudo che ha sofferto tantissimo nel primo turno con Castelletto e che anche in semifinale, in gara-2 a Ozzano, ha avuto bisogno di un supplementare e di un bel po' di fortuna per qualificarsi. La Effe segna 79.6 punti concedendone 70.8 in una post-seasonche vede parecchio in difficoltà la "stella" Alejandro Muro (da 13.8 a 4.5 punti di media) ma nella quale gli altri quattro del quintetto base (Lamma, Malaventura, Gigena e Cittadini) vanno in doppia cifra e coach Finelli sta allungando le rotazioni.
In definitiva, due brutti clienti: noi votiamo Fortitudo, ma Bucci e compagni sanno che comunque dipenderà tutto da loro.
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