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Astenersi dalle cose sacrificate agli idoli -Atti 15:29

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2010 13:02
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08/05/2010 20:10
 
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Confronto con 1 Corinti 8:4
[[[Partendo dal presupposto ed essendo consapevoli che il comando di astenersi dal sangue è un ammonimento incondizionato, proprio perchè non specifica di Astenersi "dal mangiare o dal bere" sangue,(anche se erano gli unici due usi conosciuti a quel tempo) ma semplicemente di astenersi, come per dire di astenersi da qualunque tipo uso del sangue, diverso da quello legato al sacrificio]]]....

riguardo la Scrittura di Atti 15:29 :"che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione...", qualcuno cerca di dimostrare che il comando di astenersi dal sangue non è un comando assoluto!
Perchè?
La scrittura parla anche di "astenersi dalle cose sacrificate agli idoli" e in 1 Corinti 8:4, Paolo dice:"Ora circa il mangiare cibi offerti agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo..."
Si usa lo stesso termine greco eidolothuton= ciò che è sacrificato agli idoli.
Nel contestodi 1 Cor 8:4 si parla di coloro che hanno una coscienza debole e quelli di coscienza forte...
Quindi dato che Paolo invita coloro con una coscienza forte ad evitare la pratica solo per amore di quelli di coscienza debole, si deduce che il comando in Atti 15:29 di astenersi dalle cose sacrificate agli idoli non è assoluta, ma solo per non far inciampare chi di coscienza debole; allo stesso modo deve valere per il comando di "astenersi dal sangue".

Quel bravo ragazzo di Greg Stafford ha parlato di questo argomento nel suo libro, ma non sono riuscito a trarre una spiegazione chiara su questo aspetto, ovvero, mi spiego: riguardo le "cose sacrificate agli idoli" di Atti 15:29 e "il mangiare cibi offerti agli idoli" di 1 Cor 8:4, ci si riferisce alla stessa cosa o no???
Se in 1 Cor 8:4 non è un camando assoluto, perchè lo è in atti 15:29??? [SM=g2037509]

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08/05/2010 20:26
 
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Re: Confronto con 1 Corinti 8:4
Theokratik, 08.05.2010 20:10:

[[[Partendo dal presupposto ed essendo consapevoli che il comando di astenersi dal sangue è un ammonimento incondizionato, proprio perchè non specifica di Astenersi "dal mangiare o dal bere" sangue,(anche se erano gli unici due usi conosciuti a quel tempo) ma semplicemente di astenersi, come per dire di astenersi da qualunque tipo uso del sangue, diverso da quello legato al sacrificio]]]....

riguardo la Scrittura di Atti 15:29 :"che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione...", qualcuno cerca di dimostrare che il comando di astenersi dal sangue non è un comando assoluto!
Perchè?
La scrittura parla anche di "astenersi dalle cose sacrificate agli idoli" e in 1 Corinti 8:4, Paolo dice:"Ora circa il mangiare cibi offerti agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo..."
Si usa lo stesso termine greco eidolothuton= ciò che è sacrificato agli idoli.
Nel contestodi 1 Cor 8:4 si parla di coloro che hanno una coscienza debole e quelli di coscienza forte...
Quindi dato che Paolo invita coloro con una coscienza forte ad evitare la pratica solo per amore di quelli di coscienza debole, si deduce che il comando in Atti 15:29 di astenersi dalle cose sacrificate agli idoli non è assoluta, ma solo per non far inciampare chi di coscienza debole; allo stesso modo deve valere per il comando di "astenersi dal sangue".

Quel bravo ragazzo di Greg Stafford ha parlato di questo argomento nel suo libro, ma non sono riuscito a trarre una spiegazione chiara su questo aspetto, ovvero, mi spiego: riguardo le "cose sacrificate agli idoli" di Atti 15:29 e "il mangiare cibi offerti agli idoli" di 1 Cor 8:4, ci si riferisce alla stessa cosa o no???
Se in 1 Cor 8:4 non è un camando assoluto, perchè lo è in atti 15:29??? [SM=g2037509]




essendo tu, consapevole che esiste un solo Dio e che gli idoli son nulla, non comprendi che le cose sacrificate al NULLA non significano niente? Mentre, l'Iddio che non è uno di quei idoli che sono nulla ti dice di astenerti dal sangue, non comprendi che è proprio il tuo Dio a chiederti di astenerti dal sangue e non uno di quei idoli che sono NULLA?

Ora, spiegami cosa non hai capito


[Modificato da Seabiscuit 08/05/2010 20:31]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
08/05/2010 21:14
 
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Re: Re: Confronto con 1 Corinti 8:4
Seabiscuit, 08/05/2010 20.26:



essendo tu, consapevole che esiste un solo Dio e che gli idoli son nulla, non comprendi che le cose sacrificate al NULLA non significano niente? Mentre, l'Iddio che non è uno di quei idoli che sono nulla ti dice di astenerti dal sangue, non comprendi che è proprio il tuo Dio a chiederti di astenerti dal sangue e non uno di quei idoli che sono NULLA?

Ora, spiegami cosa non hai capito




Forse tu non hai capito il mio quesito.
In 1 Cor 8:4 si dice di non mangiare cose sacrificate agli idoli solo per non far inciampare chi è debole, proprio come tu hai detto, perchè l'idolo non è nulla!
Ma in atti 15:29 di dice di semplicemente di astenersi dalle cose sacrificate agli idoli.
Partendo da questo punto c'è chi pensa che: Come per 1 cor 8:4 non è un comando assoluto, non lo deve essere neppure in atti 15:29.
Per questo, nenche il comando di astenersi dal sangue deve interpretarsi in modo assoluto, ma era rivolto solo per non far inciampare quelli con una coscienza ancora debole.

Comprendi?????

Ma non lo penso io!! E' un ragionamento fatto da altri che vogliono dimostrare questo punto!


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08/05/2010 21:25
 
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Re: Re: Re: Confronto con 1 Corinti 8:4
Theokratik, 08.05.2010 21:14:


Forse tu non hai capito il mio quesito.
In 1 Cor 8:4 si dice di non mangiare cose sacrificate agli idoli solo per non far inciampare chi è debole, proprio come tu hai detto, perchè l'idolo non è nulla!
Ma in atti 15:29 di dice di semplicemente di astenersi dalle cose sacrificate agli idoli.
Partendo da questo punto c'è chi pensa che: Come per 1 cor 8:4 non è un comando assoluto, non lo deve essere neppure in atti 15:29.
Per questo, nenche il comando di astenersi dal sangue deve interpretarsi in modo assoluto, ma era rivolto solo per non far inciampare quelli con una coscienza ancora debole.

Comprendi?????

Ma non lo penso io!! E' un ragionamento fatto da altri che vogliono dimostrare questo punto!





dì allora "agli altri" che fanno questo ragionamento che, in 1 Cor. 8:4 si spiega la motivazione. Dice chiaro e tondo che la carne sacrificata agli idoli non va mangiata solo se fà inciampare qualcuno, mentre non causa nessun ostacolo alla propria coscienza, dato che l'idolo non è nulla.
Il discorso del sangue invece è un comandamento esposto fin dalla Genesi e ribadito negli Atti degli Apostoli. Non c'è alcun paragone, ma nemmeno una virgola che possa essere paragonata alle due situazioni.

Le scritture dicono: Astieniti dal mangiare carne sacrificata agli idoli, SE questo fà inciampare un tuo fratello.
Ti risulta forse che le scritture dicono di astenersi dal sange SE....?



[Modificato da Seabiscuit 08/05/2010 21:25]

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08/05/2010 21:28
 
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Re: Re: Re: Re: Confronto con 1 Corinti 8:4
Seabiscuit, 08/05/2010 21.25:




Le scritture dicono: Astieniti dal mangiare carne sacrificata agli idoli, SE questo fà inciampare un tuo fratello.
Ti risulta forse che le scritture dicono di astenersi dal sange SE....?



Ma Atti 15:29 non dice: "astenetevi dalle cose sacrificate agli idoli SE.."


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08/05/2010 21:37
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Confronto con 1 Corinti 8:4
Theokratik, 08.05.2010 21:28:


Ma Atti 15:29 non dice: "astenetevi dalle cose sacrificate agli idoli SE.."





esatto, il SE (forse perchè alcuni come i tuoi amici non lo capivano) viene ribadito e spiegato poi in 1 Cor. 8:4.

Cosa che invece non succede per il comando del astenersi dal sangue, per quanto sia chiaro.

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09/05/2010 13:40
 
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Astenetevi dalle cose sacrificate agli idoli..Astenetevi dal sangue.

In una cerimonia dedicata al culto degli idoli non va mangiato nulla, perchè sarebbe come partecipare alla comunione con la cosa, che sarebbe poi un rapporto immorale perchè oggettivo.

Non è peccato perchè la cosa è altro dio, altrimenti potevi farti una cosa che rappresentasse il vero Dio e avere in questo modo oggettivo un rapporto di amore figliale con il Padre, così come lo potresti avere con una donna che si dà in nome dell'amore sensoriale fine a se stesso.


Dunque ti astieni in ogni caso da ciò che è sacrificato nell'ambito cerimoniale.

Ma in altro luogo quel cibo è una creazione di Dio e come tale puoi viverla, a prescindere del valore che gli hanno dato gli altri nell'ambito di una cerimonia di comunione con il simbolo che rappresenta il loro dio demonico.

Quel valore non è tuo, non cè più, nel momento che lo acquisti al mercato, la cerimonia che gli dà quel valore.

Quindi non lo mangi come qualcosa che è sacrificato all'idolo, perchè non vi è ne idolo ne cerimonia che lo faccia diventare "cosa" sacrificata.

Quindi per natura di cose rimane solo cosa alimentare di cui rendere grazie a Dio.

Anche se nel caso animale è "cosa" alimentare solo entro i limiti rivelati dalla parola di Dio; come denunciato dal divieto sul sangue.

Il sangue per natura rappresenterà sempre l'anima istintiva o emotiva

che contiene come cuore e sfera razionale emotiva, vuoi istintiva o no.

Non cè un tempo che può diventare "cosa" da amare come vita, o come persona.
[Modificato da dispensa. 09/05/2010 13:43]
09/05/2010 16:07
 
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Attenzione al contesto.

La cosa (in questo caso carne) sacrificata all'idolo non doveva essere mangiata per il motivo per cui era sacrificata, ovvero nella funzione religiosa, nel pasto di comuinione che ne derivava.

Questo comando era assoluto, mangiarne in quella circostanza avrebbe significato commettere idolatria, un peccato grave agli occhi di Geova Dio.

La questione di coscienza di cui parla Paolo quindi non si riferiva a questa situazione, ma ad una collaterale. Cosa accadeva della carne in eccesso e avanzata dal sacrificio? Invece di portarsela a casa o finire nella ciotola di qualche altro animale domestico, parte di quella carne veniva rivenduta al mercato.

Come si poneva il cristiano di fronte all'acquisto e al consumo di quella carne venduta al mercato? Era impura agli occhi di Dio perché faceva parte di un pasto consumato alla salute del falso dio adorato?

Paolo afferma che non vi era nessuna controindicazione nel consumarla perché era semplice carne. Non essendo influenzato dalla corrente mistica riteneva giustamente che in quella carne non poteva esserci nulla che potesse nuocere al cristiano e alla sua relazione con Geova.

Che dire però di fratelli nuovi, magari convertiti dal paganesimo di recente e con ancora in mente i riti mistici ed esoterici implicati in quelle cerimonie? Potevano sentirsi in coscienza di non voler mangiare nemmeno quella carne per il semplice pensiero che prima di essere venduta era stata offerta ad un dio pagano.

Paolo consiglia saggiamente ai fratelli maturi di comprendere lo stato di sofferenza emotiva e psicologica che alcuni avvertivano e di astenersi dal mangiare quella carne venduta al mercato. Questa era la questione di coscienza in relazione alla "cosa sacrificate agli idoli".

Spero di esserti stato d'aiuto. Massimo rispetto.

Leggo solo ora l'ottimo commento del Dispensa. Considerate il mio un corollario circostanziale al suo.
[Modificato da Methatron 09/05/2010 16:10]
09/05/2010 19:39
 
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Grazie a Dispensa e Metatron!!
Chiari [SM=g1861207] [SM=g1861207]

Non capito benissimo solo le ultime frasi di Dispensa sul sangue:
"Il sangue per natura rappresenterà sempre l'anima istintiva o emotiva
che contiene come cuore e sfera razionale emotiva, vuoi istintiva o no.
Non cè un tempo che può diventare "cosa" da amare come vita, o come persona
".

Comunque chia [SM=g7348] ro!
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10/05/2010 20:29
 
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Non capito benissimo solo le ultime frasi di Dispensa sul sangue:
"Il sangue per natura rappresenterà sempre l'anima istintiva o emotiva
che contiene come cuore e sfera razionale emotiva, vuoi istintiva o no.
Non cè un tempo che può diventare "cosa" da amare come vita, o come persona".




caro teocratic

Il sangue rappresenta l'anima istintiva dell'animale, lo è anche per il rabbino il sangue inteso come nefesh.

Il sangue fa parte del sistema cardiovascolare e quindi del cuore, e pulsa secondo il ritmo del tuo cuore, dei tuoi sentimenti, lo stesso sangue di Cristo rappresenta il cuore della legge, il cuore, l'opera d'amore.

Non cè un tempo che può diventare una "cosa" da amare.

Secondo te perchè mangiare il pasto insieme al cospetto di un idolo rendeva il concetto di comunione con l'idolo?

Il cibo offerto all'idolo significava che il sangue o la vita di quell'animale era stata sacrificata dedicandola a una cosa,
Pertanto mangiare di quel cibo significava partecipare all'idea di sacrificare la vita a dei valori oggettivi, valori in cui si identifica lo stesso il dio demonico che vi è dietro, così sviando o provando a sviare il tuo animo, il tuo inconscio morale, accecandoti in questo senso come si evince in diversi casi.

Ma se ti astieni dalle cose sacrificate a gli idolo e poi non ti astieni dal sangue che cosa hai dimostrato?? Nulla !!.

Perché anche se è vero che non partecipi al cerimoniale formale pagano, in realtà nella vita di ogni giorno continui a banchettare alla vita vissuta come oggetto di interesse.

Partecipando quindi in questo modo alla filosofia dell’idolo da amare.
Satana vi ha sacrificato la sua vita come su un altare in nome di questi valori oggettivi, suicidandosi come immagine di Dio.
Poiché solo in modo oggettivo poteva farsi passare come uguale a Dio, cioè come dire materialmente, o come essenza, forma di Dio, oggetto; il che è un inganno che non corrisponde alla vera realtà.

Per altro non avendo il potere di Dio non poteva sapere quando un uomo si rivolge alla divinità , quindi anche in questo caso gli serve la sua identificazione con l’oggetto mediante il quale vede che ti stai rivolgendo ad egli come dio creatore della filosofia di vita intesa come cosa sacra per il quale sacrificare il significato e il vissuto della vita come anima persona a immagine di Dio.

La sua anima era quella di un figlio di Dio, ma non volendola accettare perché inferiore e subordinata, ha reso se stesso come oggetto al posto di Dio, per apparire uguale.
Ma come tutti gli oggetti non ha in se il potere e il segreto della vera vita sia fisica che spirituale.

Tu vuoi partecipare alla sua tavola facendo della tua vita e di quella degli altri degli altri principalmente degli oggetti di interessi, vuoi sessualmente, vuoi biologicamente, vuoi per forma spirituale oggettiva o idolatrica come vissuta nelle pratiche magiche religiose ???.
Comunque sappi, sai in parte che non volere partecipare alla sua tavola, ti può costare la vita

Del resto La chiesa cattolica ha accecato sul vero senso dell’idolatria così da farti mancare il bersaglio.
Se io sono quello che sono non è tutto farina del mio sacco, perché credo nell’aiuto dello spirito santo di Dio.
Anche se Dio perdona i Cristo l’involontaria mancanza

Cari saluti fraterni.

[Modificato da dispensa. 10/05/2010 20:31]
10/05/2010 21:32
 
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Perdonami Theokratik, ma non la differenza tra i due passi è stata spiagata già della WTS. Mi spieghi il senso della tua domanda? Un TdG, che rinuncia ad una trasfusione, mi pare che dovrebbe essere più attento a considerare questo argomento, leggendo ed informandosi un pò meglio, l'idea che ne ricavo è di una persona dalla fede molto debole che non studia.

Io fossi in te chiederei l'aiuto dei tuoi anziani... se non sei in grado di fare da solo una ricerca su un tema tanto importante la cosa è grave. Ma da quanto sei battezzato????

[SM=g27993]
[Modificato da barnabino 10/05/2010 21:38]
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10/05/2010 21:49
 
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Re:
barnabino, 10/05/2010 21.32:

Perdonami Theokratik, ma non la differenza tra i due passi è stata spiagata già della WTS. Mi spieghi il senso della tua domanda? Un TdG, che rinuncia ad una trasfusione, mi pare che dovrebbe essere più attento a considerare questo argomento, leggendo ed informandosi un pò meglio, l'idea che ne ricavo è di una persona dalla fede molto debole che non studia.

Io fossi in te chiederei l'aiuto dei tuoi anziani... se non sei in grado di fare da solo una ricerca su un tema tanto importante la cosa è grave. Ma da quanto sei battezzato????

[SM=g27993]



Secondo me Barnabino non hai capito bene. Noncapisco questa tua riflessione. Non ho messo in dubbio niente io. Ho solo chiesto come si potrebbe spiegare questo concetto.
Al massimo non ho capito il modo di esprimersi di Dispensa che è molto articolato. Tutto qua. Ho chiesto solo un confronto tra le due scritture che ho riporatato.
[Modificato da Theokratik 10/05/2010 21:50]
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10/05/2010 22:53
 
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Secondo me Barnabino non hai capito bene. Noncapisco questa tua riflessione. Non ho messo in dubbio niente io. Ho solo chiesto come si potrebbe spiegare questo concetto.
Al massimo non ho capito il modo di esprimersi di Dispensa che è molto articolato. Tutto qua. Ho chiesto solo un confronto tra le due scritture che ho riporatato.



caro teocratic, io non ho voluto fare riflessione sul perchè e percome stai a chiedere questo, potevo supporre un tuo dubbio, ma non mi sono espresso per questo scopo.

Il mio scopo sebbene molto articolato, era finalizzato alla comprensione del perchè del divieto, del perchè è peccato.

E quindi ti dicevo che la cerimonia di sacrificare la vita di un animale e cibarsi della sua carne e del suo sangue al cospetto di una cosa, cioè di un idolo, una statua che rappresenti una qualche divinità che vive nei cieli in realtà aveva il significato di partecipare a un peccato, peccato perchè va contro la morale del Creatore.

Il pagano sacrificava la vita di un animale a che cosa? A un pezzo di gesso.

Capisci dunque il messaggio?? Tu sacrifichi il valore di una vita ai piedi di una cosa.
E questo il valore che dai alla vita, offrendola a una pietra pensando che rappresenti un dio?

E quel dio una cosa da amare?? A cui sacrificare la vita?

Non lo percepisci in tutto questo il messaggio che tu devi sacrificare la tua vita per dei valori oggettivi che li consideri come fossero il tuo dio?
E che lo adori come una pietra in forma umana?? E questo lo scopo nobile e alto della tua essitenza che vedi realizzato nel dio che hai creato??

Poichè questo il valore che il pagano dava a i suoi dei mediante l'idolo che lo rappresentava, e che mostrava di essere partecipe, mangiando la cosa sacrificata in nome di questo biasimevole valore dato al proprio dio, e quindi alla vita, e quindi a se stessi, ritenendolo sacro o divino in questo modo impuro.

Questa Cerimonia spirituale pagana, vissuta sempre a nome del peccato però in termini astratti, nel vissuto diventa la comunione con una prostituta, la comunione adultera, impurità sessuale, concupiscenza, avidità, e assumere sangue ecc..

Tutto questo significa " la cosa" di cui ne hai fatto il tuo dio, e quindi te stesso come immagine del dio che hai male interpretato e vissuto.
In realtà lo hai violentato, ucciso a nome di ideali biasimevoli, perchè oggettivi.

Il pasto serale del Signore non contempla che tu ti nutra realmente del suo sangue, poichè l'unico banchetto lecito è quello spirituale, a nome di un Dio che non è una cosa, ma un reale spirito vivente, e come spirito vivente, e dunque come persona, la partecipazione che hai con lui nel nutrirti dell'agnello, o di se stesso è solo mediante il tuo stesso spirito che si nutre della sua parola.

Questo è un banchetto umano, non di divoratori distruttori violentatori del significato di Dio,che lo riducono a una cosa da
adorare, come a una cosa da mangiare pensando così di condividere il suo animo, appropriarsi del suo animo a nome di tale violenza.


Spero di essere stato chiaro nei limiti della tua comprensibilità, anche se magari non riesci a seguire tutte le angolazioni e sfumature del caso.

cari saluti
[Modificato da dispensa. 10/05/2010 22:54]
10/05/2010 23:51
 
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Caro Theokratik,


Secondo me Barnabino non hai capito bene. Noncapisco questa tua riflessione. Non ho messo in dubbio niente io. Ho solo chiesto come si potrebbe spiegare questo concetto



Scusa se sono sembrato brusco, ma mi pare che lo SFD abbia già risposto rispetto alla differenza tra i due passi, è questo quello che mi stupiva. Da un TdG ci si aspetta non sia la prima volta che senta parlare di 1 Corinti 8:4 e del contesto in cui si trova, ecco tutto...


Si usa lo stesso termine greco eidolothuton= ciò che è sacrificato agli idoli



Il termine greco indica tanto le carni mangiate alle feste in segno di comunione con la deità che quelle avanzate e vendute nei mercati per i poveri. E' chiaro che in Atti 10:29 si intende il primo significato, a per capirlo basta leggere il contesto, infatti se vai al 10:20 è detto:

"ma di scrivere loro di astenersi dalle cose contaminate dagli idoli [alisgematwn twn eidwlwm] e dalla fornicazione"

Qui è evidente che non si tratti solo del comprare la carne ai mercati, ma di vera e propria idolatria, cioè la "contaminazione degli idoli".

Shalom [SM=g28002]
[Modificato da barnabino 10/05/2010 23:51]
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11/05/2010 07:02
 
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Re:
barnabino, 10/05/2010 23.51:

Caro Theokratik,


Secondo me Barnabino non hai capito bene. Noncapisco questa tua riflessione. Non ho messo in dubbio niente io. Ho solo chiesto come si potrebbe spiegare questo concetto



Scusa se sono sembrato brusco, ma mi pare che lo SFD abbia già risposto rispetto alla differenza tra i due passi, è questo quello che mi stupiva. Da un TdG ci si aspetta non sia la prima volta che senta parlare di 1 Corinti 8:4 e del contesto in cui si trova, ecco tutto...


Si usa lo stesso termine greco eidolothuton= ciò che è sacrificato agli idoli



Il termine greco indica tanto le carni mangiate alle feste in segno di comunione con la deità che quelle avanzate e vendute nei mercati per i poveri. E' chiaro che in Atti 10:29 si intende il primo significato, a per capirlo basta leggere il contesto, infatti se vai al 10:20 è detto:

"ma di scrivere loro di astenersi dalle cose contaminate dagli idoli [alisgematwn twn eidwlwm] e dalla fornicazione"

Qui è evidente che non si tratti solo del comprare la carne ai mercati, ma di vera e propria idolatria, cioè la "contaminazione degli idoli".

Shalom [SM=g28002]



1) Non mi sono battezzato ieri! Ma questo non molto importante, perchè ci sono cristiani battezzati da meno tempo di altri, eppure con una conoscenza maggiore!
2)Non mi pare comunque che ci siano così una valanga di articoli che facciano un confronto diretto tra i due versetti! E poi anche se fosse non avevo capito che in questo forum bisogna dimostrare la propria conoscenza stando attenti a non chiedere nulla che sia già stata pubblicata dallo SFD. (A parte che se così fosse metà degli argomenti trattati nel forum bisognerebbe allora non trattarli in quanto in un modo o nell'altro tali argomenti sono già stati pubblicati.)
Ma io non devo dimostrare nulla a te nè agli altri, perchè non siamo alla Scuola di Ministero nè ad un esame! Credevo si fosse liberi di aprire discussioni per ragonare su di esse senza aver la paura di dire qualcosa di sbagliato!
3)Io non ho detto che non è un argomento che non conoscevo e che non capivo cosa significasse "Cose sacrificate agli idoli". Ho solo detto nei primi post, che partendo da quel ragionamento "qualcuno cerca di dimostrare che il comando di astenersi dal sangue non è un comando assoluto!" E ho solo voluto essere dalla parte di chi fa domande!
Io ho solo voluto iniziare una discussione che mi pareva interessante e mi faceva piacere conoscere i vostri ragionamenti per dare risposta!

4)Io le ricerche so farle, non preoccuparti, magari non avrò la conoscenza che hai tu, ma non mi interessa averla! Comunque la prossima volta non chiederò nulla nel forum e mi farò le ricerche o magari chiederò in privato a qualcuno!
5)Comunque mi sembra che le tue parole siano state piuttosto esagerate! Solo da una discussione, della quale tra l'altro hai capito non bene le motivazioni, hai "intuito" che "non leggo, non studio e non mi ed informo bene", sono "una persona dalla fede molto debole" "non so fare ricerche" e ho anche bisogno dell'"aiuto pastorale degli anziani".
Bè credo che tu sia giunto troppo frettolosamente alle conclusioni.
Ma come ti ripeto io non devo dimostare a te la mia conoscenza!
Starò molto attento d'ora in poi comunque.

Ho finito!
Ciao


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Re:
dispensa., 10/05/2010 22.53:


Secondo me Barnabino non hai capito bene. Noncapisco questa tua riflessione. Non ho messo in dubbio niente io. Ho solo chiesto come si potrebbe spiegare questo concetto.
Al massimo non ho capito il modo di esprimersi di Dispensa che è molto articolato. Tutto qua. Ho chiesto solo un confronto tra le due scritture che ho riporatato.



caro teocratic, io non ho voluto fare riflessione sul perchè e percome stai a chiedere questo, potevo supporre un tuo dubbio, ma non mi sono espresso per questo scopo.

...........







Infatti mi sono rivolto a barnabino, non a te Dispensa.
Ciao
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Caro Theokratik,


Bè credo che tu sia giunto troppo frettolosamente alle conclusioni



Se è così ti chiedo scusa, avevo equivocato il senso del tuo post. Ma per piacere (lo dico per tutto) per chiarezza evitiamo di fare post "criptici", se conoscevi già la risposta potevi riportarla e discutere se era un argomento stringente o poteva dar addito ad altre spiegazioni.

Ti chiedo scusa, ma dovendo parlare con dei "nick" a volte è difficile capire le motivazioni delle domande, proprio per evitare spoacevoli equivoci. Spero comunque che la risposta circa quel passo ti sia stata utile!

Shalom
[Modificato da barnabino 11/05/2010 10:25]
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11/05/2010 13:02
 
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Re:
barnabino, 11/05/2010 10.25:

Caro Theokratik,


Bè credo che tu sia giunto troppo frettolosamente alle conclusioni



Se è così ti chiedo scusa, avevo equivocato il senso del tuo post. Ma per piacere (lo dico per tutto) per chiarezza evitiamo di fare post "criptici", se conoscevi già la risposta potevi riportarla e discutere se era un argomento stringente o poteva dar addito ad altre spiegazioni.

Ti chiedo scusa, ma dovendo parlare con dei "nick" a volte è difficile capire le motivazioni delle domande, proprio per evitare spoacevoli equivoci. Spero comunque che la risposta circa quel passo ti sia stata utile!

Shalom


Come se non fosse successo nulla. [SM=g28002]

Grazie della tua risposta.
Ciao

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