OGNI TANTO
Ogni tanto m’affaccio a metà giro
In un punto nevralgico all’orizzonte
Mentre si schiara la filigrana cromatica
Quando l’esposizione dà contrasto
Ma
Sono stanco amore mio
Sono stanco
Ogni tanto sorseggio brami d’aria pura
Tra il germoglio primaverile e l’ortica
Mentre un po’ di nebbia bianchisce ancora
Quando l’allodola svola via
Ma
Sono vuoto amore mio
Sono vuoto
Ogni tanto volteggio sulla linea d’ombra
In un interstizio primigenio solo mio
Mentre dirimpetto la Polis e già in marcia
Quando il sole non è più sospetto
Ma
Ho sonno amore mio
Ho sonno
Ogni tanto rinculo dilatato
In un anfratto frugale e frugato
Mentre oscilla l’occasione
Quando spengo il visore
Ma poi
Poi vengo amore mio
Vengo!
........
"(...)Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;
in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore."
Arthur RIMBAUD