"L’esistenza".
Granelli di sabbia, in una spiaggia immensa
si muovono col vento, non hanno appartenenza
gocce d’acqua in un infinito mare
in un’onda che non sanno ove li può portare
corpi senza volto, esseri simili ma diversi
Che si muovono senza meta, son dispersi
da dove vengono queste presenze
non san chi sono, han varie credenze
in uno scenario immobile nel tempo, fugaci apparizioni
sono comparse, con quali compiti, quali copioni
Di cosa son parte, di quale progetto
sono nullità del creato nell’intelletto
soffi di vita, con quale messaggio
non lasciano traccia del loro passaggio
frammenti di tempo, attimi fugaci nell’eternità
Lucciole che si accendono e si spengono nell’oscurità
ci chiediamo perché, perché proprio noi viviamo
ci chiediamo chi siamo, da dove veniamo
dobbiamo vivere, dobbiamo amare, dobbiamo soffrire
dobbiamo sapere che poi dovremo morire
Osserviamo il creato, la bellezza, la perfezione
non è casuale, ci deve essere ragione
Nel nostro essere, nel nostro nulla, qualcosa rappresentiamo
nell’immensità del firmamento apparteniamo