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NEWS fresche fresche!!!!

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2012 00:25
24/09/2011 12:33
 
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Ma gli Evanescence sono ancora in giro?! [SM=g7594] Ma allora c'è proprio speranza per tutti! XD Ehhh vabbuò... v'immaginate un concerto degli Incubus preceduto da loro?!?! ahahahah!! (Risata isterica... [SM=g8304] )


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"Credo di far parte di un incubo come in un film per sempre nei guai gonfio di lividi come in un film non cambierà mai..."

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Re:
---Liz---, 24/09/2011 12.33:

Ma gli Evanescence sono ancora in giro?! [SM=g7594] Ma allora c'è proprio speranza per tutti!



Comunque ragassuoli, BAD NEWS...il TOUR GUIDE CONTEST è CHIUSO. Qui il messaggio di Lauren:



Ehi, ragazzi.

Prima di tutto, voglio ringraziare tutti per la pazienza e la comprensione nell'attesa di un responso ufficiale a proposito di questo concorso. Capisco quanto frustrante sia stato impiegare tanti sforzi in qualcosa e non avere indicazioni sull'eventuale fruizione.

E' sottinteso che una band in giro per il mondo è un bel lavoro. Dall'inizio del tour abbiamo visto sempre più partecipazioni al Tour Guide Contest e alla fine della giornata, il team non aveva abbastanza tempo per dare ai video la giusta ricompensa. Renman, in particolare, è stato molto occupato e non ha potuto visionare i video in modo da decretare un vincitore.

Perciò è mio dispiacere annunciare che il Tour Guide video contest non è più in corso. Grazie a tutti coloro che hanno dedicato del tempo per creare un video per questo concorso. Dedicate un po' di tempo per dare un'occhiata alla discussione di Zack Howse: http://incubushq.com/profiles/blogs/fan-tour-guide-contest?xg_source=activity in cui potete perlomeno condividere il vostro duro lavoro con gli altri fans degli HQ. Sta facendo un lavoro eccellente nel cogliere questa palla al balzo. Grazie, Zack!

Riguardo a tutti coloro che hanno proposto il loro lavoro e non hanno ottenuto alcun responso o hanno girato un video per una delle prossime date, mi scuso. A volte ci vengono in mente delle idee che diventano troppo difficili da gestire, e questa era una di quelle. Sono davvero dispiaciuta per qualsiasi inconveniente, ma spero che prenderete comunque parte all'If Not Now, When? Tour. Gli Incubus e il loro team ci stanno mettendo un grande lavoro.


Fonte: http://incubushq.com/profiles/blogs/tour-guide-contest


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25/09/2011 16:24
 
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Dai Sonic Youth, a David Byrne agli Incubus, i musicisti rivivono i loro dolorosi ricordi sull'11 Settembre


Brandon Boyd degli Incubus nell'esibizione a Madison Square Garden nel 2002. (Debra L. Rothenberg)

Durante la settimana seguente al fatidico Martedì, tutte le importanti band che erano dirette nella Città per concerti, li cancellarono. Tutte tranne una.
Gli Incubus, una band "nu metal" multi disco di platino proveniente dai sobborghi di Orange County, in California, erano all'apice della loro fama all'epoca, con due concerti che avevano registrato il tutto esaurito per quel Venerdì e Sabato all'Hammerstein Ballroom, a sole due miglia da Ground Zero.

Il frontman Brandon Boyd, che avrebbe dovuto alloggiare al Soho Grand Hotel ad un miglio dai resti, si sveglio quella mattina alle 8, 46 minuti prima che il primo aereo si scontrasse con la Torre 1. "Era una splendida giornata", dice. "Avevo le finestre aperte in modo da sentire il glorioso ronzio della città".
I suoni e le emozioni che sono seguiti hanno sovvertito ogni sensazione di benessere. "Ho sentito il primo aereo scontrarsi, e sembrava come se si fosse scontrato col nostro hotel", dice Boyd. Ho detto alla ragazza con cui uscivo all'epoca: 'Sembra volare troppo in basso'.
Prima che Boyd potesse finire la frase, sentì la collisione dell'aereo. "Le nostre finestre hanno tremato come ci fosse stato un terremoto", dice. "Sentivo le sirene e grida ma non non riuscivo a vedere da quale direzione provenissero".
Perciò il musicista ha guardato il telegiornale. "Abbiamo visto il secondo aereo scontrarsi e le nostre finestre hanno tremato di nuovo. A quel punto abbiamo capito che qualcosa non andava per niente. E' inutile dire che sono stato sovrastato da una sensazione di impotenza. Non sapevo cosa fare per la mia incolumità, lasciato abbandonato senza qualcuno che potesse darmi una mano".

Nella confusione c'era un segnale di commedia dell'assurdo. "Quando il secondo aereo ha colpito, la mia prima reazione è stata di lavarmi i denti", dice Boyd. "In caso di emergenza, lavarsi sempre i denti".
Dice che la musica era l'ultimo dei suoi pensieri, nonostante la band dovessere dare inizio al tour solo due giorni dopo nel
New Hampshire. "Non mi sembrava rilevante" dice Boyd.
Anche dopo aver metabolizzato l'orrore iniziale dell'evento e parlato col resto della band, Boyd arrivò alla conclusione che comportarsi come se niente fosse si sarebbe dimostrato cruciale - se fosse stato possibile. La band e il loro manager non sapevano se poter lasciare New York, data la chiusura di sicurezza che, alla fine, ha chiuso qualsiasi collegamento intero ed esterno alla città.
Decisero di buttarsi. "Siamo riusciti a recuperare un furgone e ricordo il percorso dall'uptown alla 57° Strada e il vedere New York come una città fantasma", dice Boyd. "Era un modo estremamente inquietante di vedere la città".
Il gruppo è riuscito egregiamente nell'esibizione del New Hampshire. A quel punto, decisero che non cancellare le date di New York sarebbe stata una presa di posizione mirata. "Sembrava come se questo potesse rivolgere un grande e forte VAF*****LO a chiunque avesse fatto ciò", dice Boyd.
Non che pensassero che questo potesse risolvere la situazione. "Ricordo di aver chiesto se suonare a New York fosse un'opzione per noi", dice il cantante. "Il promotore disse: -Non penso che qualcuno avrà da obiettare-".
L'ennesimo problema - qualcuno avrà il coraggio di uscire allo scoperto?- Per i tre giorni seguenti all'avvenimento, le strade erano rimaste deserte. "Sebbene le date avessero registrato il tutto esaurito da un po', non eravamo sicuri che qualcuno sarebbe venuto. C'era così tanta paura in città...", dice Boyd.
Quando il Venerdì finalmente arrivò, il promotore aveva buone notizie: l'85% dei fans erano andati a richiedere i loro biglietti. "Questo ci diede una grande carica di energia", dice Boyd. "Era evidente in quel momento quanto la musica fosse importante. Non era importante che fossimo noi a suonarla. Si trattava solo del fatto che la gente voleva uscire e distrarsi da tutto. Suonare quella notte è stato come toccare un cavo elettrico scoperto".
Come membro del pubblico, posso ricordare un benessere permanente nell'uscire e incontrare gente con idee simili alle tue. Tutti parlavano con gli altri con un insolito candore, scambiandosi aneddoti sulla settimana passata, sentendosi momentaneamente liberati dalle orribili immagini della TV e dalle indifferenti cronache. Dopo quasi ogni canzone, i fans tenevano gli accendini in aria - il cliché più comune nei concerti. Nonostante questo, qui il gesto ha trovato un nuovo e fresco significato, come una ridondanza delle candele rimaste vigili per tutta la città durante la settimana, simboleggiando, solidarietà, rimembranza e forza.
"Per me suonare musica non è mai stato più significativo di allora", dice Boyd. "Era un modo di creare armonia tra la gente, di ricordare loro delle cose migliori. Avendo suonato su quell'impronta quella notte, mi sono sentito estremamente fortunato di provare quell'esperienza appieno - di essere il condotto per così tanta emozione".

Fonte:http://911anniversary.nydailynews.com/sonic-youth-david-byrne-incubus-musicians-relive-painful-911-memories
[Modificato da Paci. 25/09/2011 16:26]


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Intervistatore:"Credo che una delle cose più interessanti della band è che avete così tanti stili, a volte tutti in una sola canzone o in un album...qualcosa è molto jazz, qualcos'altro metal, hip hop...Pensate di avere un tipo di sonorità che vi distingue? Sapete, cercando le vostre canzoni su Youtube, siete una via di mezzo."
Mike:"Dovremmo trovare qualcuno che riesca a rispondere a questa domanda."
Brandon:"Chi pensi che sia adatto a farlo? E' una bella domanda!"
Mike:"Non credo di riuscirci, perchè noi la viviamo in prima persona...non parliamo di costruire queste sonorità, non pianifichiamo. Facciamo la musica che sentiamo di fare, che viene fuori da noi. Non sarebbe bello cercare di classificare e capire con cosa o chi vada bene la nostra musica...cioè, quando ascolto le opinioni altrui, sono totalmente diverse dalle mie".
B:"Non è vero. Ho una teoria a riguardo. Penso che ci siano delle linee guida che ci permettano d'identificarci come Incubus. Su quali siano non sono sicuro, ma abbiamo sicuramente dei particolari riconoscibili. Credo che la cosa più importante (a cui sono arrivato a pensare quando sono stato almeno minimamente obiettivo, cercando di osservare dal di fuori, che ovviamente è molto difficile) i giovani d'oggi dicono -Mi piace solo questo genere di musica-, credo che nel mondo moderno la gente moderna ascolti infiniti tipi di musica. E' qualcosa che abbiamo capito ad una giovane età. Abbiamo deciso che volevamo suonare, di voler essere una band, non abbiamo mai deciso che tipo di band avremmo voluto essere. Sapevamo di amare l'hard rock , alcuni tipi di metal, il rock classico, l'hip hop degli Anni Novanta, Michael ama il jazz, io anche...non abbiamo mai deciso di fare della musica ibrida, abbiamo solo suonato la musica che ci veniva dal cuore, un testamento...vi ricordate la domanda? Ho perso il filo!"
Ben:"E' tutto quello che ci suona bene. Non c'è niente d'intenzionale. Le nostre sonorità sono quelle che vengono fuori quando ci riuniamo senza limitazioni, senza obiettivi prestabiliti. Non -Faremo questa musica! Come i Led Zeppelin, ma con un po' di rap-"
I:"Che comunque sarebbe fantastico!"
BR:"Oh, sì!"
Ben:"Sì, ma quello che intendo è che è giusto riunirsi ed esternare tutto ciò che ci viene in mente, riconoscendo dei dettagli famigliari"
Br:"Sono d'accordo con l'idea di Ben secondo il quale la nostra musica è uno sbocco puro e creativo. Credo che questo sia la dimostrazione del nostro tipo di approccio con ogni albume ogni canzone, e cioè come quando si dipinge e per poi vedere il risultato finale. Un esempio è Morning View, il nostro album del 2001. L'ultima canzone si chiamava -Aqueous Transmission- : Mike stava suonando la lira, tentando di comporre un pezzo del tutto inappropriato per lo strumento. Abbiamo pensato -Possiamo farlo?-, e la cosa più bella è stato pensare -Sì! Possiamo fare qualsiasi cosa!- . Ci siamo avvicinati ad una sensazione di purezza".
I:"Usando il vostro metodo di -Buttare giù la pittura-, la cosa più bella è stato poter guardare quello che fate e le fasi del processo dal vivo sul vostro sito e in tempo reale. Nemmeno tanto tempo fa, sono venuto a Los Angeles per vedere uno degli show nell'HQ, ed è stato molto bello vedere il modo in cui interagite coi fans. Per quelli che non sapessero di questi show, Brandon, puoi descriverli e dire come si può accedere per vederli?"
Br:"Sì...abbiamo preso in prestito questa galleria d'arte e l'abbiamo convertita nella nostra sala prove/ negozio vintage/ posto in cui la gente poteva venire a vederci gratuitamente e abbiamo trasmesso il tutto in diretta con tante videocamere su altrettante angolazioni. E' stato in parte un esperimento, in parte un modo terrificante di far vedere al modo come ci preparavamo per il tour...è stato anche molto stressante, perchè ogni volta che prendevamo gli strumenti era per un'esibizione dal vivo. La cosa interessante, è che man mano ci siamo abituati, sono state sette esibizioni dal vivo e gente da tutto il mondo poteva venire a vederci dal vivo o virtualmente. Tutti i ragazzi più giovani ci mettevano foto e videocamere in faccia e ci guardavano attraverso, come se non fossimo esistiti. E' stato strano, ma allo stesso tempo molto divertente, molto inquietante e sono contento che l'abbiamo fatto, ma anche che sia finita!"
I:"Parliamo del vostro nuovo album, che ora è nei negozi di dischi ed è il motivo per cui siete qui, lo state promovuovendo e siete in tour con i young The Giant...E' stato il primo album dopo un bel po' di tempo...Sono successe tante cose: alcuni di voi è tornato a studiare, altri hanno avuto dei figli...è stato strano tornare in studio o come andare in bici?"
Br:"E' come andare in bici..."
B:"...senza sellino"
BR:"E' stato così brutto?!"
B:"No, per me è stato come indossare una vecchia giacca che mi sta ancora bene"
B:"E' stato entusiasmante...ovviamente è stato difficile, essendo stati fuori dalla -bolla-, la chiamiamo -bolla- perchè abbiamo creato un nostro mondo tutto per noi, l'abbiamo lasciata dopo esserci stati dentro per quindici anni. Come hai detto, Mike è tornato a studiare, il nostro batterista ha avuto una bambina, Ben ha pubblicato il suo album solista, anche io, abbiamo intrapreso percorsi divergenti...penso che abbiamo fatto cose che avevamo in mente e desiderio di fare all’interno dell’universo Incubus. Quando siamo tornati, è stato come cercare di oliare una vecchia macchina e vederla funzionare, e vedere che funzionava bene. E’ stato entusiasmante.
Ci siamo riuniti col nostro produttore Brendan O'Brien e visto che fuori faceva freddo e non c'era niente da fare, è stato forte, davvero divertente..."
B:"Sì...non volevamo uscire per niente. Praticamente abbiamo fatto ininterrottamenteavanti e dietro dallo studio per due settimane. Nient'altro, niente uscite, niente follie: auto-studio, auto-studio".
Br:"Non è stata un'esperienza divertente?!"
B:"Certo!"
Br."Ho dei ricordi troppo divertenti, perchè volevamo andare verso suoni nuovi che sapevamo essere vicini, come alla ricerca di un tesoro.
C'è una canzone nel nuovo album che si chiama 'Friends and Lovers': ricordo che stavamo per finirla, ed è stato elettrizzante...cerca di spiegarlo senza sembrare esageratamente strano"
B:"Beh, sì...ero felicissimo di non dover fare pulizie in casa, andare in lavanderia, mi sentivo libero!"
Br:"Stavo tralasciando questi particolari in realtà! Lavatrice..."
I:"Bene, ragazzi...so che non accettate facilmente di andare negli studi, perciò grazie molte. Gli Incubus, signore e signori!"
[Modificato da Paci. 02/10/2011 15:21]


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02/10/2011 16:41
 
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Reperto archeologico

D:"Non è un lavoro vero e proprio...le uniche cose da fare sono bere birra, assumere droga, fare sesso...No, non è vero"
B:"Mi piace pensare che la gente creda che i batteristi hanno il pene piccolo. Ma in realtà Josè ce l'ha..."
J:"Superpiccolo"
B:"Ce l'ha più grosso di tutti"
J:"Non saprei, Chris se la cava..."
B:"Oh, dimenticavo Chris, lui è ad un livello superiore! Credo che la gente pensi che i musicisti siano tutti drogati, donnaioli, stupidi.Far parte di una band non è mettersi a fare musica e subito soldi facili...solitamente ci vuole qualche anno...se si è fortunati. Suoniamo da sette anni e siamo ancora al verde. Ma ci divertiamo!"
[Modificato da Paci. 02/10/2011 16:42]


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21/10/2011 12:53
 
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Hot Topic - Song Notes: ADOLESCENTS

M: "Adolescents è nata da una vecchia idea. Esisteva sottoforma di un'idea di un'idea da taaanto tempo. E all'improvviso, alla fine del processo di registrazione dell'album, è diventata una canzone in qualcosa come un'ora! Davvero rapidamente. L'abbiamo composta, creato gli accordi, e improvvisamente è stata trasmessa alla radio. Avevamo molta difficoltà con gli altri brani, e questo è venuto fuori così velocemente...ci piace!".

Ben: "E' come far nascere tre gemelli e l'ultimo sguscia fuori da solo!"

M: "Ci ha fatto riflettere sulla semplicità delle transizioni rispetto ai precedenti album. Penso che la nostra casa discografica abbia reagito quasi indifferente all'uscita del singolo".

B: "La consapevolezza umana mi ha interessato da molto, e forse l'idea di evoluzione della consapevolezza umana.
Quando osservi eventi avvenuti da tempo cosmico, come i bambini soldato, è come riemergere dal torbidume del brodo primordiale, stropicciarsi gli occhi e aprirli gli occhi per la prima volta, e capire il senso di ciò che ti circonda.
Distrarsi aiuta a migliorare il proprio punto di vista, come sulla politica..."
[Modificato da Paci. 21/10/2011 13:25]


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22/11/2011 00:37
 
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Incubus su TONE DEAF

Sempre che abbiate terminato le scuole superiori, potrete probabilmente vedere le vostre amicizie di scuola atrofizzarsi lentamente mentre realizzate che i pranzi condivisi posti come fondamento dell'amicizia funzionano solo nel "mondo reale". Comunque, tre dei cinque membri degli Incubus hanno iniziato a suonare insieme al secondo anno di scuola superiore, e 20 anni dopo si sentono più uniti che mai.

Prima del tour Australiano di supporto per il loro settimo album, If Not Now, When?, Tone Deaf si è fermato a chiacchierare con il loro rinomato e originale chitarrista, Mike Einziger (aka quel ragazzo riccio che ha studiato ad Harvard).

E abbiamo capito che gli Incubus sono una band che sente di dover ancora raggiungere il proprio meglio.



Come si è tradotto If Not Now, When? nei vostri live?

Non registrato i pezzi live com'è stato per gli album precedenti, perciò il processo è stato un po' diverso per queste canzoni, immaginando e imparando come traslarle in un live. E' quasi come se avessimo voluto tornare indietro e riregistrarne qualcuna perchè ha preso un nuovo sostentamento dal vivo, e questo cambia un po' le cose.



E' stato particolarmente importante per te e la band portare sul palco qualcosa che non è presente negli album, oppure rimanere fedeli a quello che i fans hanno sempre ascoltato?

Penso che quando suoniamo dal vivo, cerchiamo di provare ad immaginare gli elementi più importanti nelle canzoni e collegarci a questi. Ma, contemporaneamente, quando suoniamo, le cose succedono e basta, cioè a volte alcuni pezzi assumono caratteristiche particolari quando le portiamo sul palco. Ovviamente il palco è uno scenario diverso, dunque succedono cose diverse rispetto allo studio di registrazione. Ma è divertente, è una sfida divertente prendere dei pezzi registrati e provare ad immaginare come funzionerà in uno scenario dal vivo.



La scelta dei pezzi che suonate è guidata più dal pubblico o da ciò che volete suonare voi?

Entrambe le cose, decisamente. Voglio dire, vogliamo divertirci e vogliamo che la cosa sia interessante ed entusiasmante per noi ma allo stesso tempo siamo anche consapevoli del fatto che ci sono persone che ci sostengono e comprano i biglietti dei nostri concerti e che ci sono canzoni che desiderano davvero ascoltare...ci teniamo in stretto contatto col nostro pubblico, attraverso sbocchi di vari social network. Comunichiamo direttamente con i nostri fans e ci dicono cosa piace loro o meno...siamo molto attenti. Se qualcosa è decisamente fuori luogo, lo sappiamo.



Per quanto tempo gli Incubus sono stati del tutto inattivi da quando avete pubblicato Light Grenades?

Mai più di sei o otto mesi. Sembra tanto perchè sono trascorsi sei anni dalla pubblicazione di un album all'altro, ma nel frattempo siamo stati in tour e abbiamo anche pubblicato un "Greatest Hits" e anche fatto un tour di supporto. Avevamo sempre qualcosa in porto o in fase di pianificazione.



In termini di Greatest Hits, vi sentite mai vecchi nell'industria musicale?

Assolutamente, intendo siamo insieme da 20 anni e abbiamo appena pubblicato il nostro settimo album, perciò un Greatest Hits è gistificato. Un sacco di gruppi pubblicano un Greatest Hits e probabilmente ci sarà qualche canzone che girerà in radio e che risulteranno famigliari alla gente, e il resto sarà la parte preferita dell'album dalla band. Ma penso che all'epoca in cui abbiamo pubblicato il nostro avessimo 15 singoli top 10 consecutivi nelle radio statunitensi.

Pubblicare quell'album era un obbligo contrattuale, ma quando abbiamo iniziato a pensarci, a parlarne, ci è sembrato un passo valido e importante per band che esistono da un po' di tempo per fare una specie di raccolta dei pezzi che hanno, bene o male, rendendoli un successo commerciale. Inizialmente ci è sembrato falso e stupido, ma dopo un esame più attento, ci è sembrato qualcosa di forte da raggiungere ad un certo punto della nostra carriera, quasi folle.



Se dovessi dare a qualcuno dei consigli su addentrarsi nella vostra musica, sarebbe qualcosa che diresti tu in particolare o c'è un album su cui ti concentresresti in particolare?


Direi che il nostro Greatest Hits è prbabilmente una buona rappresentazione di quello che è la nostra band, decisamente. Non è un quadro completo, ma abbiamo sette album, perciò consiglierei di ascoltare il nostro Greatest Hits come un sunto della nostra musica più ascoltata.



If Not Now, When? è stato descritto come forse il vostro album più raffinato e coeso, è questa la sensazione che avete avuto quando lo componevate?

E' difficile per mea anche solo avere un'opinione a riguardo perchè vivo all'interno di quella musica, e non sono per niente obiettivo. Non sono la persona adatta a rispondere a questa domanda, ma la gente sembra mancare di opinioni in proposito!Intendo dire che l'album punta sul nostro pubblico.



Trovi che la vostra discografia sia una cronaca tanto della vita dei membri della band quanto della vostra carriera?

Sono come album fotografici, ogni album rappresenta ciò e chi eravamo in quel preciso periodo di tempo in cui è stato composto, perciò, sì assolutamente.



Daresti qualche consiglio al te giovane per cambiare la tua carriera o la traiettoria su cui ti sei diretto?


Onestamente non cambierei niente, Amiamo quello che facciamo, quello che sentiamo, tutti noi della band, ci sentiamo semplicemente fortunati e grati e siamo felici, davvero felici di quello che siamo. Senza dubbio.



Fonte: http://www.tonedeaf.com.au/features/interviews/103591/incubus-3.htm
[Modificato da Paci. 22/11/2011 00:40]


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Aggiornamento Incubus HQ: 22 Novembre 2011
Un messaggio ai membri degli Incubus World Headquarters

E' passato un bel po' dall'ultimo aggiornamento qui agli Incubus HQ, ma niente paura, Incufans: non siete stati dimenticati. Negli ultimi mesi la band è stata molto impegnata, con con la conclusione della prima parte del tour statunitense e qualche settimana appena di riposo prima di tornare a lavoro con il tour europeo.


Sfortunatamente, tra problemi di programmazione e malesseri nella band - andare in tour è un duro lavoro! - gli Incubus sono stati costretti a posticipare o cancellare una manciata delle date europee. La data di Glasgow dell'11/11, quella di Monaco del 22/11 e quella di Vienna del 23/11 sono state tutte posticipate o cancellate; per le date di Monaco e Vienna sono predisposti i rimborsi completi attraverso il punto vendita.


Parlando di buone notizie, comunque, la band ha annunciato che a Gennaio suonerà al Silverlake Music Festival in Tailandia, inoltre per Gennaio sono state annunciate nuove date in Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Più recentemente hanno annunciato che suoneranno al KROQ Almost Acoustic XMas (1° serata) a Los Angeles con i 311, Bush, Chevelle, New Found Glory, Social Distortion, Young the Giant e Blink-182. L'Almost Acoustic XMasha registrato il tutto esaurito per entrambe le serate, ma chi abita a Los Angeles e dintorni può sempre provare a vincere i biglietti sul sito di KROQ': http://kroq.radio.com


Potete trovare qui tutte le informazioni sulle nuove date: http://incubushq.com/events/event/listUpcoming


A causa di un'imprevista complicazione con il satellite - ne deriva che il meteo degli Stati Uniti Sudorientali non è stato clemente - Francisco Stiglitch non è stato in grado di continuare le trasmissioni dei pre show sul canale Incubus Livestream. Comunque, ha filmato nelle perle dietro le quinte con i ragazzi, dato che è in giro insieme a loro. Potete trovare la maggior parte sul suo canale Youtube o quello della band, incluse cose come Mike che suona il riff di vasso di Speak Free (http://www.youtube.com/watch?v=WCMRrEaTiJw) e Incubus che provano Surface to Air durante uno dei loro soundcheck [@ Zenith, Parigi, 17 Novembre, ndt] (http://www.youtube.com/watch?v=ZjCZE8eS3dc&feature=related). Il canale Youtube di Cisco è questo: http://www.youtube.com/user/FranciscoStiglich mentre quello ufficiale della band è questo: http://www.youtube.com/user/incubusTV.Inoltre il canale Livestream (http://bit.ly/incubuslive) è ancora in funzione, con periodiche prese di potere della band e richieste notture dal massiccio archivio video di oltre centinaia di registrazioni dal vivo, interviste ed extra.


Gli Incubus sono rimasti attivi con interviste man mano che il tour europeo avanza, e potete trovarne molte sull'aggregato HQ, qui: http://incubushq.com/profiles/blog/list?promoted=1

Nonostante gli sforzi per superare i rischi della laringite e dello stare lontani da casa, gli Incubus stanno ancora andando forte. Con un po' di riposo e di fortuna, saranno in grado di terminare il tour europeo con la stessa commuovente energia che hanno sprigionato ai concerti che hanno già suonato quest'anno. Grazie a tutti voi per il continuo amore e supporto!

Fonte: http://incubushq.com/profiles/blogs/update
[Modificato da Paci. 23/11/2011 15:38]


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BUONE NUOVE!
Ren: "Everybody is feeling better and Brandon's voice is back"./
"Stanno tutti meglio e la voce di Brandon è tornata".



Riprende il tour europeo con Amsterdam!


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Mike su THE MUSIC PRESS


Ciao sono Mike degli Incubus e sto per essere intervistato da Music Press.

If Not Now, When? È una sorta di punto di partenza dal vostro album precedente. Cos’avete fatto di diverso questa volta?

Per questo nuovo album, If Not, When? abbiamo creato più intrecci in studio, il che è stato diverso dai nostri precedenti album. La maggior parte delle volte buttavamo giù tutto il materiale e lo registravamo, senza lasciare niente in sospeso.

Questa volta abbiamo composto la struttura dei pezzi in libertà e poi abbiamo dato loro più o meno forma in studio, perciò effettivamente abbiamo adottato un sistema diverso rispetto a prima. Comunque no, non abbiamo davvero deciso che musica volessimo per questo album...ci è venuto naturale.

Penso proprio che la cosa divertente e stimolante sia che non sappiamo mai realmente quello che verrà fuori, anche se bisogna comunque avere una visione globale. Ma penso che il nostro obiettivo sia di non ripeterci mai, di fare sempre qualcosa di diverso, di uscire dal nostro campo visivo.

Quali album di altri artisti ti hanno ispirato come musicista?

Beh, in realtà sono molti gli album per me significativi e d’ispirazione. Tendo ad associarli a particolari periodi della mia vita, da quando ero un ragazzino, anche ora , ascolto molto un solo album. Quando stavamo scrivendo e registrando l’album Make Yourself, l’unica cosa che ascoltavo era un album chiamato “The Miseducation” di Lauryn Hill, ed è sorprendente che ad ogni modo il nostro album non ci assomigli per niente. Perciò quell’album è stato di grande ispirazione per Make Yourself, nonostante non ci siano dei parallelismi evidenti, ma questo è il bello della musica.

Ogni membro della band incanala la propria creatività verso varie direzioni. Questo come influenza la band nel modo di fare musica?

Credo che quando ognuno di noi segue il proprio percorso, sia di grande giovamento per il benessere personale, e la consapevolezza di se stessi è indispensabile. Questo rafforza l’insieme, in più man mano che cresciamo e maturiamo, ognuno definisce sempre più la propria personalità, di conseguenza ciscuno sviluppa sempre maggiormente la propria opinione, e questo è stimolante e credo rafforzi il nostro legame e la nostra carriera.

Abbiamo composto sette album insieme, e nel frattempo ognuno ha avuto il tempo di costruire qualcosa di suo, e quando sarà il momento per l’ottavo album, la sfida sarà sempre più grande, qualcosa di nuovo ed entusiasmante.

Credo che più ognuno di noi costruirà del proprio, maggiori saranno le possibilità di creare qualcosa di nuovo insieme. Ripetere sempre le stesse cose diventerebbe qualcosa di sterile.

Come band che si reinventa di continuo, dove ci dovremmo aspettare di vedervi in futuro?

Quando abbiamo scritto e registrato If Not Now, When? Avevamo una sensazione di fuga dalla scrittura di canzoni rock aggressive, o pelomeno per me come chitarrista c’era il bisogno di distanziarmi da questo, nonostante fosse divertente e gratificante. Infatti penso che ci ritorneremo in qualche modo…

C’è come un punto interrogativo, qualcosa in parte in corso e in parte in sospeso che è davvero entusiasmante. Non abbiamo mai pianificato niente, e nemmeno abbiamo cercato di farlo.

Quando torneremo comporre un album insieme, sarà diverso da If Not Now, When?.

Prima di pubblicare If Not Now, When? Gli Incubus si sono presi una lunga pausa. Qual è stato il fattore che ha contribuito maggiormente a prendere questa decisione?

Credo che il fattore che abbia contribuito di più, dopo tutto quel tempo passato insieme, è stato proprio il tempo. Era il momento. Ho 35 anni ora, e la nostra band esiste da quando ne avevo 15, come quasi tutti i membri della band, o almeno io, Brandon e José, rispettivamente il nostro cantante e il nostro batterista, siamo cresciuti insieme, andati a scuola insieme. Quindi penso che più saremmo rimasti insieme, più difficile sarebbe stato riuscire a creare qualcosa di diverso, sentire che qualcosa di nuovo sta accadendo.

Credo che ognuno di noi ha sentito la necessità di vivere la propria vita al di fuori della bolla della band in tour.

Hai sofferto della sindrome del tunnel carpale. Potresti dirci in che modo ti ha colpito?

Durante il tour stavo avendo molti problemi con il mio polso sinistro. In realtà penso di essere stato colpito dalla sindrome del tunnel carpale in un modo preciso: quando abbiamo iniziato a suonare nei concerti, non avevamo dello staff che ci aiutasse a trasportare la strumentazione, perciò ho usato corde molto grandi per la mia chitarra, sempre di più, in modo che non si rompessero, perché altrimenti non avrei avuto una chitarra di riserva all’epoca…di conseguenza avrebbe dovuto fermarsi tutta la band per aspettare che io cambiassi la corda. Perciò suonare la chitarra con queste corde molto spesse era più difficoltoso. Mi sono abituato così tanto che quando provavo la chitarra di qualcun altro, una chitarra normale con corde normali, mi sembrava un giocattolo. Con il tempo la tecnologia mi è venuta incontro, ma ormai mi ero abituato a suonare con quel tipo di corde, a spese del mio polso.

Così, dopo 12-13 anni suonano circa 6 concerti alla settimana, ognuno di 2 ore, sono arrivato a non riuscire più a raggiungere il manico della chitarra, e sono giunto al punto di dover scendere dal palco. L’infiammazione del nervo era grave ed è stato uno stress per il mio corpo, perciò ho avuto bisogno di un intervento chirurgico, perché la natura del mio corpo lo richiedeva, dato che nel mio suonare la chitarra così non c’era nulla di naturale.

Quando sono tornato a suonare ho notato una differenza sostanziale e la stupenda sensazione di poterlo fare senza avvertire il gran dolore che sentivo prima. Da quel momento è stata come una sfida con la mia mano che risultava davvero tesa. Ma col tempo mi sembra di aver recuperato e ho anche una gran bella cicatrice come una lampo, o un tatuaggio che tutti vorrebbero. Ovviamente non sono tornato completamente alla normalità, ma penso di aver raggiunto un buon 85%, ma è sempre meglio di non suonare più. La via per la guarigione è stata lunga, tanto che in certi momenti pensavo di non poter più suonare.

Quale canzone è per te la più difficile da suonare dal vivo?

La canzone più difficile…beh, da quando sono tornato a suonare, quelle che mi risultano più difficili sono quelle in cui c’è l’impiego delle “Powerchords”, anche se non ce ne sono molte così, soprattutto nelle nostre canzoni più recenti, ma ce n’è qualcuna di quelle più vecchie in cui ne faccio uso.

Credo che quella che mi dia più filo da torcere a questo livello sia A Crow Left of The Murder, ma non penso che le nostre canzoni siano propriamente difficili…in realtà c’è un pezzo, Echo, dove c’è un assolo e una parte armonica, in più devi stare seduto e fare leva. E’ più difficile suonare da seduti rispetto a farlo saltando e premendo i pedali, perciò mi è difficile suonarla live, come anche Priceless e forse anche un po’ Sick, Sad, Little World. Anche improvvisare è difficile perché mi prefiggo un percorso da seguire, ma tante volte non lo seguo, però il bello dell’improvvisazione è proprio l’inaspettato! Può andare in maniera favolosa, o fare schifo. Si tratta solo di assumersene la responsabilità, di dire “Fuck it!” e fregarsene. Se suoni male, la gente ti capirà.



Fonte http://www.themusicpress.org/artists/incubus (1° player)


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Incubus su FASTERLOUDER

Mercoledì 23 Novembre 2011
Pochi gruppi musicali sono perdurati con la longevità o la coerenza di cui gli Incubus hanno goduto, cambiando ripetutamente genere e sorprendendo gli ascoltatori.
Formatisi nel 1991 e producendo sei validi album funk, electro, jazz e rock, la band ha da poco pubblicato il nuovo e audace album If Not Now, When?, e sono diretti in Australia per una serie di grandi concerti. Il frontman, cantante e artista completo lunatico Brandon Boyd a parlato a Fasterlouder dell'imminente tour in Australia e del perchè la loro produzione di sperma abbia influenzato il loro girare.
Per quel paio di lettori che non conoscono gli Incubus, come quale genere vi descriveresti, o diresti che non siete classificabili?
Nel mio maggiore momento rock and roll avrei detto che eravamo inclassificabili, ma se mi venisse chiesto da terzi che non saprebbero nemmeno che sono in una band, e mi chiederebbero di che tipo di band faccio parte, la mia reazione naturale sarebbe di rispondere che siamo una band rock and roll.
Ottimo lavoro il nuovo album, com'è funzionato il processo di composizione e registrazione?
Grazie, credo sia il nostro settimo album, se si considera il nostro primo lavoro, Fungus Amongus, nei primi anni Novanta, e come band abbiamo coperto un bel po' di terreno come si fa nel rock and roll.
Durante la nostra carriera, abbiamo avuto delle tendenze verso le ballate, come i nostri brani attuali che sono potenzialmente più durature di quello che sta succedendo al momento. Credo che in precedenza ci siamo solo leggermente immersi nel genere, e quando siamo tornati insieme a scrivere questo album, e soprattutto tra me e Michael, abbiamo condiviso delle idee musicali e tutto ciò a cui rispondevo e sui cui lui mi ha dato risposte, ha continuato ha tornare a quest'idea di creare un intero album su quest'atmosfera. Era più cupo, lento, suggestivo in quella direzione. Una delle cose più strane dell'essere fortunato ad avere così tanto successo nel rock and roll moderno è questo spettro della pressione di continuare a comporre un tipo di musica in particolare, a cui la gente ha dato un riscontro. E' un problema bellissimo da avere, e crea questo minaccioso spettro di essere un determinato tipo di band. Quello che abbiamo fatto in quest'album è ignorare completamento ciò che avevamo fatto in precedenza, e creare esattamente l'album che sentivamo la necessità, voglia di fare, il tipo di album che era dentro di noi. Con questo non intendo dire che in futuro non scriveremo un altro album e che sarà un insieme di brani "Triple tempo" (gergo del poker, ndt). E' solo che sento che sappiamo come fare un sacco di cose in questo band, siamo un gruppo di ragazzi ossessionati dalla musica, con le abilità musicistiche, musicalità, liricismo, narrazione...e tornando alla domanda di partenza, recludere tutto questo in una categoria è quasi impossibile.



Una delle recensioni che ho letto descriveva l'album come fatto per "mamme di calciatori", credi che sia una valutazione ingiusta o ti aspettavi una reazione del genere da parte di alcuni ambienti?
In realtà non leggo le recensioni dei nostri album, le incrocio a volte tramite varie risorse, stralci di riviste e roba del genere. L'ho sentito descrivere come "Rock da papà", e mi piace quel termine. E' spaventosamente intelligente.
Musica per "mamme di calciatori", mmmh...Ovviamente non abbiamo composto un album le mamme dei calciatori, non conosco nessuna mamma di un calciatore, e non saprei cosa piace loro ascoltare.
E' il genere di descrizione che darebbe una persona che spererebbe ancora che scrivessimo un altro S.C.I.E.N.C.E., il che non succederà. Amiamo S.C.I.E.N.C.E., onoriamo S.C.I.E.N.C.E., suoniamo le canzoni di S.C.I.E.N.C.E., ma non esiste più, perchè ogni volta componiamo album diversi. Ma l'aspetto positivo del ricevere reazioni e recensioni variegate significa: primo che hai attirato l'attenzione della gente, che è adorabile dopo tutti questi anni. E secondo, è positivo quando l'arte divide e polarizza la gente, purchè le opinioni siano interessate. Se alle madri che accompagnano i propri figli a calcetto piace la nostra musica, tanto di cappello.
E' stato facile per la band tornare insieme dopo una separazione durata un periodo di tempo così lungo, ed eravate tutti d'accordo sulla direzione dell'album?
Non è stato per niente facile. Tutte le complessità inerenti a qualsiasi dinamica famigliare valgono anche per una band, e noi non siamo un'eccezione. Stare separati realmente per un paio d'anni, lo iato è durato qualcosa in più di due anni, quanto basta per perdere la connessione che si deve assolutamente avere con un gruppo di persone. Per noi non è stato molto diverso dal far ripartire una vecchia macchina, costruita bene e che un tempo andava una meraviglia. Così, quando ci siamo rimessi in moto, c'erano degli sbuffi e dei colpi di tosse, ma ci stavamo muovendo.
Una volta deciso il tipo di album da comporre, abbiamo scritto un certo numero di canzoni, alcune compiute e alcune incompiute, che hanno un tempo più accelerato e rock e potrebbero essere identificabili come "canzoni inequivocabilmente Incubus". Ma quando è venuto fuori in questo modo, ho proprio la sensazione che la raccolta di canzoni che potete ascoltare nell'album è la migliore del mucchio, perciò quando eravamo a circa tre quarti del processo, ci siamo resi conto che questo era il tipo di album che volevamo, e poi chi siamo noi per dire altrimenti? Se qualcosa riaffiora e si rivela così chiaramente, sentivamo che sarebbe stato un errore cercare di stravolgerlo.
Nella biografia degli Incubus che ha scritto di recente, hai detto che la società è nel bel mezzo di un "cambiamento massiccio". Puoi spiegarti meglio a riguardo?
Beh, è una sorta di visione globale. L'elemento più evidente è la nostra comunicazione globale. Internet, i nostri dispositivi intellettuali, hanno davvero dato forma alla nostra cultura mondiale. E questo succederà finchè esisteremo (come specie, ndt); una volta c'era l'aratro, poi una mappa, poi un orologio. I computer hanno realmente alterato il corso dello sviluppo umano e della consapevolezza stessa, più di quanto noi diamo credito oggi, perchè stiamo ancora imparando. Penso che tutto ciò stia avvenendo ad una velocità pazzesca, sembra quasi frustarci.
Faccio del mio meglio per rimanere attento e partecipe a questo processo, e mi sento decisamente onorato e fortunato di rivestire il ruolo di artista in quest'epoca ed essere anche marginalmente testimone di quello che sta accadendo nella nostra cultura e nella velocità con cui il nostro modo di interagirere stia cambiando. E' a questo che più o meno alludevo. Se guardi un notiziario in questo momento e vedi quello che sta succedendo, in Medio Oriente, in Europe e negli Stati Uniti. E' notevole e credo che fra 50 anni riguarderemo questo periodo storico e lo studieremo come un evento chiave.




Cosa succederà quando arriverete in Australia? Ci possiamo aspettare un mix tra vecchio e nuovo?
Suoneremo decisamente un po' di tutto. Siamo in un punto davvero divertente ed entusiasmante della nostra carriera, siamo una band da 20 anni e quest'anno stiamo festeggiando suonando dei concerti che includono un po' di tutto. Ovviamente stiamo suonando alcuni dei nuovi pezzi, che stanno avendo davvero successo negli USA e nelle date Europee che abbiamo toccato finora. Ma stiamo rispolverando anche dei vecchi numeri. C'è stata roba sa S.C.I.E.N.C.E., Make Yourself, e tracce che sono B-sides che raramente suoniamo. E' semplicemente questione di divertimento, sempre di più. E' selvaggio. Siamo molto eccitati adesso.

Essere in tour è cambiato da quando avete iniziato?
Siamo decisamente più rilassati. Non sul palco, ma mentre siamo in viaggio c'è meno senso di panico, del tipo "AH! Ho bisogno di dormire abbastanza!" o "Ah! Devo prendere l'aereo in tempo!" E' qualcosa che si raggiunge a metà trenta, probabilmente perchè non produciamo più tanto sperma, perciò siamo più rilassati. Sai com'è, le pazzie dei vent'anni...[ride]
Sì, abbastanza.
Esattamente, perciò ora siamo più rilassati. L'energia è migliore, l'energia è più costante. Le folle sono migliori che mai. E' sicuramente un momento adorabile della nostra carriera.
E c'è altro all'orizzonte, in termini di registrazione di musica, o stai scrivendo o occupandoti di cose artistiche?
Sì, attualmente sto lavorando al mio terzo libro, e spero di pubblicarlo per la fine del 2012, se va tutto secondo i piani.
Se il mondo esisterà ancora, immagino.
[Ride]Sì, esattamente. Pubblicherò il mio terzo libero prima della fine del mondo. Magari una guida per sopravvissuti, che sarebbe un bestseller immagino.
La tua band si cimenta in lavori sperimentali, brani più lunghi come The Odyssey e In the Company of Wolves, è solo un accenno in singoli brani, ma hai pensato di portare la band in quella direzione per un album?
Credo sia qualcosa su cui abbiamo rimuginato negli anni, quest'idea di "album concettuale" tra virgolette e ci sono proprio alcune idee nobili che aleggiano in questa band, per molto tempo, ma è una di quelle situazioni in cui probabilmente sentiamo collettivamente che sia una posizione che dovremmo quasi guadagnarci.
Siamo una band da vent'anni, abbiamo pubblicato sette album, e ora che abbiamo ottenuto l'attenzione delle persone non vogliamo abusarne facendo odissee jazz. Dev'essere veramente bello, come i mitra, qualcosa che devasta la Terra e cambierà il paesaggio. Perciò, se lo facciamo, sarà veramente fantastico, qualcosa che cambia la vita. Non l'abbiamo ancora fatto, ma c'è sempre una stanza che ci permetterà di crescere in quella direzione.
In un'intervista di qualche anno fa hai detto di non aver mai imparato a leggere la musica, hai appreso quest'informazione?
Non riesco ancora a leggere la musica. Scrivo musica ed emetto musica, ma è divertente, nella vita faccio il cantautore e non leggo la musica, ma non è così raro a dirti la verità. E' una delle cose che Michael sta imparando, ed è molto migliorato rispetto ad un paio d'anni fa, Kenny (Ben, ndt) la legge abbastanza bene, e Chris Kilmore anche, perciò penso che ci abbia aiutato ad espandere i nostri orizzonti. Fino alla fine mi piacerebbe anche imparare a leggere la musica, ma penso che prima imparerei a parlare il francese.




La pubblicazione di un ‘greatest hits’ presume alcune connotazioni, senti che in te ci sono molti altri album?album comes with certain connotations, do you feel like you have many albums left in you? E in che direzione pensi si estenderà il futuro della band?
Sai, non ne ho la più pallida idea. Questa è stata una parte spaventosa dell'essere una band da così tanto, ma ci sono anche parti entusiasmanti, abbiamo portato a termine molto più di quando ci saremmo mai aspettati, e il greatest hits è stato umiliante in quanto ci ha ricordato inequivocabilmente tutti i posti in cui siamo stati, ed è stato un fermalibro, in parole povere.
Spero dal profondo del mio cuore che ci siano più album al suo interno, mi azzarderei a dire che probabilmente è così, ma spero anche saremo in grado di vedere quando questa band avrà fatto il suo corso e non farla diventare qualcosa che ha imbastardito il potenziale lascito che abbiamo creato per tutto questo tempo. Ma so anche che sarà difficile essere in grado di vederlo e metterlo consapevolmente "a letto" al momento giusto. E non farlo stare sveglio fino a tardi. Detto ciò, credo sinceramente che in noi c'è ancora della musica pazzesca. Sono eccitato per il futuro di questa band.


Date del tour degli Incubus:
Venerdì 3 Febbraio – Hordern Pavilion, Sydney
Lunedì 6 Febbraio – AEC Theatre, Adelaide
Mercoledì 8 Febbraio – Festival Hall, Melbourne
Venerdì 10 Febbraio – Convention Centre, Brisbane

Fonte:http://www.fasterlouder.com.au/features/30830/Incubus
[Modificato da Paci. 27/11/2011 23:27]


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Ma ogni cicatrice che porto intona
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ARTE - L'ESPERTO: BRANDON BOYD



"Il grunge non era fatto per divertirsi, ma era per noi..."

Abbiamo sempre conosciuto e amato Brandon Boyd come il frontman degli Incubus. E mentre la maggior parte dei musicisti si accontenterebbe in una rock band dai molteplici dischi di platino, ci risulta che quest'abitante della California è impegnato nel perseguimento di altri progetti per strada e al di fuori. E' un artista visivo, che opera correttamente con mostre locali, collaborazioni con marchi, e pubblicazioni di libri. Abbiamo parlato col pittore/ musicista dopo il tour degli Incubus sul suo talento poliedrico, sulla scena grunge, e su cosa voglia che sia il suo prossimo "slash" (indizio: riguarda l'abbigliamento)....

Ehi, Brandon...da che parte del mondo ci chiami? Sono appena tornato a casa dal tour in Europa.

Com'è stato? A dir la verità è stato duro; essere in tour è un misto di un sacco di cose. E' divertente e avventuroso, ma è anche caotico e non ci si riposa mai. Questo viaggio e questo periodo dell'anno sono stati abbastanza duri perchè non c'era sole [ride].

Al di là degli Incubus, sei anche molto coinvolto nell'arte visiva...come hai iniziato? E' stato il mio primo hobby ancor prima della musica. Ero deciso nel far crescere un'unica attività, e da ragazzino pensavo "Voglio essere un artista!". Ero consapevole di amare il disegno e la pittura, e per me non c'era altro. Quand'ero adolescente ero ossessionato dalla musica ed è stato un periodo proficuo - durante i primi Anni '90-. Ero testimone di tutto il divertimento che costituiva il grunge. Il grunge non era fatto per essere divertente, ma era per noi. Voleva essere cupo e minaccioso [ride].

Sei in grado di fare musica e dipingere contemporaneamente?
Riesco a svolgere più attività insieme, il che è una cosa positiva. In età adulta ho imparato a facilitare l'impulso di creare qualcosa, che sia creare una canzone o dipingere un quadro. Ma è difficile prevedere quando quella creatività colpirà.

Come ti prepari? Porto sempre con me un piccolo set di attrezzature ovunque vada -un libro per gli schizzi, penne, acquerelli-. In tour sono concentrato soprattutto sulla musica, ma disegno anche degli schizzi, in modo di avere un sacco di schizzi alla fine del tour che poi diventeranno disegni o dipinti più grandi. La maggior parte degli schizzi nei miei libri provengono dal tour, effettivamente.

Hai collaborato con l'Hurley tempo fa...hai altri progetti di moda per il futuro? Mi piacerebbe fare qualcosa più di moda. E' stato una questione di tempo e non sono ancora riuscito a realizzare bene. E' la prima volta che ho dato voce ad un interesse in termini di moda. La mia ragazza ha un negozio di abbigliamento vintage a Santa Monica, e mi mostra come la creatività rientri anche nel vestiario. Due persone possono indossare lo stesso capo in maniera totalmente differente.

Di quali artisti emergenti sei entusiasta? Troppi da nominare! E' un periodo davvero frenetico per l'arte -in parte dovuto al fatto che ognuno di noi può prendere visione alle opere altrui e trarne ispirazione-. E' un tantino scoraggiante perchè vedo quanto talento e ispirazione ci sono, e a volte mi sento pigro. Mi tengo informato e uso la sensazione di essere umiliato da artisti più giovani come ispirazione. Vania [Zouravliov] è una giovane ragazza con discendenze russe che crea delle disegni a inchiostro gotici e morbosamente sessuali, simili a quelle dove Beardsley si è fermato.

Ultima domanda se dovessi creare una compilation per NYLON, chi includeresti? Mi è piaciuto molto il nuovo album dei GrizzlyBear, perciò includerei la loro canzone "Southern Point". Poi, Oh Land- "Wolf and I." E adoro quella canzone di James Blake....come si chiama? [inizia a canticchiare]
"Limit to Your Love!" Sì! E' fantastico.
--LIZA DARWIN

Fonte: http://www.nylonmag.com/?section=article&parid=7270


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CATTIVE NOTIZIE dalla band
- dalla pagina Facebook:
"Incubus announced today that they are going to have to cancel their appearance at this year’s KROQ Acoustic Xmas show due to the illness of guitarist Mike Einziger. Mike became ill on the band’s recent European tour and the band had to cancel 3 shows. After returning to the US, doctors have recommended that he take some additional time off to recover so the band will not be able to perform as scheduled.

The band issued the following statement. “We are very sorry that we will not be able to perform at this year’s KROQ Acoustic Xmas show. Acoustic Xmas has always been one of our favorite shows to play. Our #1 priority is our fans and it pains us to dissapoint them, but we look forward to starting the new year healthy and rested and playing for all our Incubus fans again very soon. Thank you for your understanding."

"Oggi gli Incubus hanno annunciato che dovranno annullare anche la loro comparizione al KROQ Almost Acoustic Xmas di quest'anno a causa del malessere del chitarrista Mike Einziger. Mike si è ammalato durente il recente tour Europeo della band, che ha dovuto annullare 3 concerti. Dopo essere tornati negli USA, i dottori gli hanno raccomandato di prendersi dell'altro tempo per guarire, perciò la band non potrà esibirsi come previsto.
La band ha pubblicato la segfuente affermazione: 'Siamo davvero spiacenti di non poterci esibire al KROQ Almost Acoustic Xmas di quest'anno. Acoustic Xmas è sempre stato uno dei nostri show preferiti in cui suonare. La nostra priorità sono i nostri fans e ci fa male contrariarli, ma aspettiamo d'iniziare il nuovo anno sani e riposati e di suonare per i fans degli Incubus di nuovo, molto presto. Grazie per la comprensione".


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AGGIORNAMENTO HQ dal 23/11 al 7/12


E' inutile dire che essere una rock band non è solo divertimento, giochi e fantastica musica (nonostante questo ne componga un bel pezzo). Essere una rock band è anche un lavoro abbastanza duro, e a volte prende il sopravvento.
Sfortunatamente durante le scorse due settimane la band ha dovuto combattere contro alcuni malesseri che li ha visti costretti ad annullare il resto del tour europeo, aumentando il numero delle date cancellate a sei (Glasgow, Monaco, Vienna, Amsterdam, Esch-sur-Alzette e Francoforte). Nonostante ciò, la band e il team rimangono molto dispiaciuti, e come Brandon stesso ha detto "Il rock'n'roll può farti sfondare, ma può anche provocarti la laringite". La band conta di rimettersi in sesto per recuperare le date annullate nel 2012.

[Notizia della partecipazione al KROQ Almost Acoustic Xmas del 10 Dicembre, non ancora annullato al tempo dell'aggiornamento, ndr]

Il 15 Dicembre Brandon passerà del tempo a visitare il Museo di Monterey, dove le sue opere hanno preso parte alla mostra "Flows to Bay" sull'inquinamento da plastica. Avrà luogo un evento speciale con Brandon in persona, dalle 18 alle 20. Potete trovare ulteriori informazioni sull'evento e la vendita dei biglietti qui: http://museumofmonterey.org/brandon-boyd-%E2%80%93-art-activism-and-the-ocean/

Ci sono anche nuovi video sull'account YouTube degli Incubus, estrapolati dalla parte finale del tour europeo. I migliori vedono José esibirsi da vicino in "Have You Ever?" e un'intrusione di un paio di minuti nel soundcheck a Parigi, che potete trovare qui: http://www.youtube.com/incubustv#g/u

Decembre sarà un periodo tranquillo per la band ed il suo team, in quanto recupereranno e si attrezzeranno per la prossima parte del tour a Gennaio, ma potrete trovare altre informazioni a riguardo dietro l'angolo, perciò restate sintonizzati!

Fonte: http://incubushq.com/profiles/blogs/update-for-november-23rd-december-7th
[Modificato da Paci. 09/12/2011 17:39]


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15/12/2011 16:45
 
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Il frontman degli Incubus porta "Arte, Attivismo e Oceano" a Monterey

C'era una volta il cantante degli Incubus, Brandon Boyd, i cui punti di vista erano focalizzati sull'oceanografia. "Sono cresciuto praticando surf, e prima ancora che imparassi ero affascinato dall'oceano", ha detto il musicista/artista trentacinquenne che ha sempre sognato di frequentare la Scripps Institution of Oceanography all'Università della California a San Diego.
"Mi sono appassionato sempre di più all'arte e al processo artistico", ha detto Boyd, "Ho iniziato a dipingere e questo mi ha distratto dai nobili obiettivi oceanografici che avevo da bambino".
Giovedì Boyd visiterà il Museo di Monterey per la presentazione di "Arte, Attivismo e Oceano".
Tutti i biglietti in prevendita sono esauriti, ma è disponibile uno spazio limitato per i membri del museo, Qui potete trovare informazioni su come diventare membri www.MuseumofMonterey.org .
I lavori che sta esponendo fanno parte della mostra del museo "Flows to the Bay". Include un ampio murale che Boyd ha creato per la compagnia Hurley, insieme ad altri schizzi e dipinti di quel progetto.
Si è unito ad Hurley per attirare l'attenzione sugli aspetti nocivi dell'inquinamento delle bottiglie di plastica.
Boyd ha detto che questo strato "colpiva" l'industria multimiliardaria dell'acqua in bottiglia, e che è stata una vera rivelazione.
"Ero preoccupato dal circolo di plastica nelle correnti oceaniche, soprattutto quella Pacifica" ha detto Boyd, riferendosi all'enorme cumulo di rifiuti che ha sviluppato un vortice nell'Oceano Pacifico Settentrionale. "Ho iniziato a immaginare, e quando lo faccio, spesso avviene in maniera bidimensionale, come per i bambini".
Boyd presenterà un video documentario sul suo lavoro con Hurley. Un'equipe lo ha ripreso mentre creava il murale con degli amici".
L'artista ha detto di essere un po' imbarazzato di non aver visto la mostra di Monterey, ma non vede l'ora di visitare il museo.
"Sono felicissimo di andare a visitare Monterey non solo per vedere la mostra, ma anche per stare con persone il cui interesse per l'oceano è alto come sembri" ha detto Boyd. "Sembra che Monterey abbia una bella atmosfera".
Il portare la consapevolezza della sostenibilità ha diminuito le preoccupazioni di essere preso sul serio nel mondo dell'arte.
"Sento di stare compiendo semplicemente il mio dovere civico, di essere un responsabile steward del nostro pianeta" ha detto Boyd. "Mi sono sempre detto che se ne avessi avuto l'opportunità, avrei fatto del mio meglio per aiutare ad accrescere la consapevolezza collettiva rispetto a quelle che io considero cose importanti, e credo che questa sia veramente una cosa importante, quest'idea della sostenibilità".
Con album multiplatino e tour mondiali, il successo commerciale di Boyd come musicista è evidente. Boyd ha detto che la sua carriera da pittore è ugualmente appagante".
"Finchè l'arte visiva è impegnata, la considero di successo perchè mi sono divertito al 100%" ha detto ridendo. "Questo è il mio metro di misura per il successo".


Fonte: http://www.montereyherald.com/living/ci_19535749
[Modificato da Paci. 15/12/2011 16:49]


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15/12/2011 19:24
 
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Artspace - Questionario Proust: Brandon Boyd

Mannequin di Brian Bowen Smith
Un Questionario Proust è un'indagine all'interno della personalità di qualcuno. Il suo nome e la sua popolarità moderna come forma d'intervista è dovuta dalle risposte date dallo scrittore francese Marcel Proust. Ispirato alla popolarità e all'eccentricità del Questionario Proust di Vanity Fair, gli autori di Artspace ne hanno creato uno per rivelare una parte diversa dei nostri artisti preferiti. Il nostro ventesimo artista è Brandon Boyd - artista, cantante degli Incubus e curatore ospite di Artspace - il cui spazio artistico preferito è il tavolo della sua cucina.
Quando è stata la prima volta in cui hai realizzato di voler diventare un artista?
Disegno da quando ho memoria. Credo di aver deciso di voler "FARE" l'artista quando avevo circa 14 anni. Il che significava, a quell'età matura, di accettare l'idea di essere squattrinato e farlo per il processo.
Qual è la tua idea di casa o vacanza da sogno?
Vivo nella casa dei miei sogni, perciò la mia vacanza da sogno sarebbe...beh...sedermi nel salotto della casa dei miei sogni con il mio cane in grembo e non avere niente da fare per qualche giorno. Aaaaah.
Chi è il tuo artista preferito?
Ce ne sono molti! Ma quello che m'influenza continuamente è Aubrey Beardsley. Adoro il suo lavoro e la sua illecita regalità.

Untitled (American Morning) di Poppy de Villeneuve
Qual è il tuo mezzo di trasporto preferito?
La bicicletta! Camminare a piedi è altamente sottovalutato, ma se vogliamo provare a superare i 20 blocchi, allora saltiamo in sella alla bici. Decisamente divertente e tecnologia ingegnosa.
Qual è il tuo film preferito?
Non ce n'è uno in particolare. Non sono mai stato quello che ha addirittura la sua top ten di film e musica. In realtà dipende dall'umore e dall'energia. Oggi? Il mio film preferito è Girl on a Bridge. La versione del 1991 con Vanessa Paradis. Notevole!
Se trovassi 20 dollari per terra, cosa ci faresti?
Giocherei alla lotteria. E se vincessi? Lascerei 20 dollari nel punto in cui li ho trovati. Lo so, sono un ingordo bastardo. Oppure! Prenderei 20 dollari in quarti di dollaro e andrei alla sala giochi al molo di Santa Monica, prenderei quanti più biglietti possibili per lo skeebal, per poi barattarli con un fischietto da 75 centesimi.

America di Andres Serrano
Cosa c'è nel tuo iPod?
Foto di nudi di celebrità, episodi di Check It Out! with Dr. Steve Brule e il nuovo album della mia band, If Not Now, When?… Sfacciato.
Qual è la tua idea di felicità?
L'equilibrio.
Qual è la tua idea d'infelicità?
Lo squilibrio.
Se non fossi tu, chi vorresti essere?
Un imitatore di Brandon Boyd. Oppure! Il ragazzo che cosparge d'olio le modelle e porge loro l'asciugamano durante i servizi fotografici di costumi da bagno. Troppo ambizioso?

Infanta (Tattoo) di Ralph Gibson
Qual è la tua bevanda preferita?
Il caffè. No, il latte, con due cucchiaini di zucchero.
Qual è il tuo talento nascosto?
Sono molto agile. Per questo riesco a svolgere degli esercizi fisici bizzari col mio corpo. Verticali, ponti, autofellatio, ecc...
Che libri ci sono sul tuo comodino?
Quantum Psychology di Ken Wilber, Crazy Cock di Henry Miller, e Elmo Goes To Jail di, beh…Elmo.
Qual è il tuo piacere proibito?
True Blood.

Untitled di Marcel Dzama
Qual é il tuo motto o la tua citazione preferita?
La mia citazione preferita (di oggi) è: "Che strana illusione è supporre che la bellezza sia bontà" di Lev Tolstoy
Qual è il tuo spazio artistico preferito?
Il tavolo della mia cucina.
Quale vorresti fosse il tuo ultimo pasto?
Ieri mi hanno fatto la stessa domanda! Cazzo, è meglio se mi guardo le spalle! Stessa risposta; vorrei un sandiwhich "Non uccidermi, ti prego". Gustoso e nutriente.
Chi/ qual è stato il tuo primo amore?
Il mio primo amore è stato una caramella. Ed è stata anche il mio primo ricordo. Era grande, tonda, con spirali color arcobaleno...fuori dalla mia portata su un carrello di dolciumi a Disneyland. Merda, la storia della mia vita.

Seestuck 1 di Gerhard Richter
Qual è il tuo momento preferito durante il giorno o il periodo dell'anno?
Il momento che preferisco in una giornata è il mattino. Soprattutto svegliarsi prima dell'alba per inseguire un'onda. Ma ultimamente non mi è stato possibile perchè sono stato in panchina a causa di un infortunio, e più recentemente per il tour. Ma la rivedrò presto. Presto. Il mio periodo preferito dell'anno è questo. Gli ultimi attimi estivi che sfumano nelle tinte autunnali.
Il mondo sarebbe un posto migliore se…
...capissimo che fondamentalmente siamo tutti una cosa sola. Miliardi di equipaggiamenti in un meccanismo più ampio non è altro che una parte di qualcosa di magnificamente vasto, le cui dimensioni vanno al di là delle nostre capacità di misurazione. Se ci organizzassimo veramente, se smettessimo di bisticciare su cos'è giusto, sbagliato, suo, destra, sinistra, mio, tuo, questo, quello, io, tu, paradiso, inferno...potremmo iniziare a vedere in potential della consapevolezza umana. Stringere un contatto. Crescere.

Fonte:http://blog.artspace.com/?p=3080
[Modificato da Paci. 15/12/2011 19:30]


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