fonte
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il cannolicchio è un mollusco appartenente alla classe dei bivalvi, esso presenta un corpo molle bianco-giallastro con piede scavatore lievemente turgido, ed è racchiuso da due conchiglie allungate aventi forma rettangolare ed aperte alle due estremità. Vive infossato verticalmente fino ad un massimo di due metri nei fondali prettamente sabbiosi e si nutre filtrando il cibo disperso nel sedimento.
Specie attratte:
Il cannolicchio, laddove è diffuso, è parte integrante della dieta di molti grufolatori per cui risulta molto efficace, se utilizzato rigorosamente freschissimo, proprio in quelle zone dove ne è accertata la presenza. Le specie maggiormente attratte dalle sue bianche, tenere ed odorose carni sono la mormora, l’orata, il sarago, l’ombrina, la spigola, il pagello, l’occhiata, il rombo e specie assolutamente non grufolatrici come la boga, il sugarello, ed in forma minore anche la leccia stella e l’aguglia.
Il cannolicchio è un’esca generica che trova impiego in qualsiasi condizione di mare. Per gli usi più leggeri (marmore) viene privato delle valve ed innescato col solito tubicino, magari fermato da due giri di filo elastico. Se le mire sono ambiziose (saraghi) allora la parte del cannolicchio vicina alla punta dell’amo sarà il piede del mollusco oppure, se il gioco si fa duro (orate), si lasciano addirittura le valve celando tra le carni due ami insieme e richiudendo il tutto con filo elastico. È un idea sensata quella di danneggiare la conchiglia, anche se la durata dell’esca risulta poi inferiore.
[Modificato da Sese70 17/02/2010 13:18]