"Forum amici del Regno Perduto"

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Olive e Olio di Sicilia

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Pace e bene

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2010 12:02
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11/02/2010 10:20
 
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Mi presento, sono Paolo Frani, amico di Turbine alias Cinzia che qui ancora non ho capito che nick abbia!^^
By the Way, sono qui aperto a qualsiasi discussione e non faccio mistero di essere un pescatore in apnea, pratica che mi consente di fondermi con l'ambiente mare e scendere profondo anche dentro me stesso. [SM=g1552497]
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11/02/2010 13:20
 
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Benvenuto in forum!! Noi ci siamo giò scambiati qualche mess tramite youtube! Bel nick.
Qui Cinzia ha come nick ciuteina!

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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11/02/2010 13:31
 
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Si ora l'ho scoperto! XD Si ci siamo conosciuti sul tubo...alla fine sono arrivato qui seguendo le tracce di Ciuteina.
Contento che ti piaccia il mio nick ;-)


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11/02/2010 15:07
 
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Eh beh, la volpe è uno dei miei animali preferiti.

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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11/02/2010 15:45
 
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Oh benvenuto Kitsune, alias Paolo! [SM=x1169390]
Confesso che dubitavo di vederti qui... ma mi fa piacere! [SM=g27988]
Sì, qui Turbine diventa Ciuteina, storpiatura derivata dalla trasposizione dialettale della mia cagna-botolo Ganja... [SM=x1169443]
... e l'accento tonico cade della - e - che si pronuncia aperta:
Ciutèina. [SM=x1169375]

Beh, spero ti piacerà qui! [SM=x1169405]

[SM=x1169420] [SM=x1169429]

(Tutto bene a casa? [SM=g27993] )
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11/02/2010 16:39
 
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Grazie!^^
Figurati, se ti avevo chiesto informazioni era per venirci no?? Sennò facevo a meno! XD Poi ho visto tante discussioni interessanti alla quale risponderò appena avrò tempo.

A casa tutto bene, lavori ultimati ;-)


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11/02/2010 18:32
 
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[SM=x1169429] [SM=x1169429] [SM=x1169429] [SM=x1169429] [SM=x1169429] Scommetto che ti troverai bene !!! [SM=g1552497]





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Re:
Akela il solitario, 11/02/2010 15.07:

Eh beh, la volpe è uno dei miei animali preferiti.



VOlpe ??? [SM=g1552523] [SM=g1552523] [SM=g1552523]





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11/02/2010 19:16
 
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E' il mio nick, Kitsune in Giapponese significa per l'appunto Volpe.^^


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13/02/2010 15:22
 
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Ah ... !!!





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15/02/2010 11:58
 
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Ciao, benvenuto anche da parte mia, scusami tantissimo per il ritardo... che bella idea un nick giapponese :) io ho una passione tutta particolare per i nomi (non solo quelli giapponesi, i nomi in generale) e trovo che questo nick sia bellissimo, ancora complimenti.

Vedrai, qui è un posto molto tranquillo ma ti troverai molto bene.

Cambiando discorso io purtroppo non so quasi nuotare, ma deve essere bellissima la sensazione di essere immersi in un fondale marino...



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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15/02/2010 13:27
 
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Più che bellissima, l'apnea ma anche l'attività venatoria in apnea ( la pesca, insomma ) mi rendono meno gravoso sentirmi essere umano. Trovo il mio spazio nella natura, insomma...certo, a grandi linee è così, potrei passare ore a descriverti quello che si prova libero dai pensieri della vita terrestre, concentrato solo sulle proprie sensazioni, la respirazione e l'ambiente marino...


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15/02/2010 15:55
 
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...Paolo, credo che tu abbia letto parecchi miei post altrove e sono sicura che tu sappia come la penso in proposito, anche se non te l'ho mai detto apertamente... Lungi da me l'idea d'innescare polemiche, soprattutto in un forum come questo, ma non capisco, non riuscirò mai a capire come un amante del mare e dalla natura non possa semplicemente bearsi e godere di tanta bellezza (come le immersioni in fondali marini) e sentirsi parte di essa, fondersi in essa come dici tu, senza il bisogno di uccidere altri esseri viventi [SM=x1169392] , considerato che qui alle nostre latitudini il cibo non manca di sicuro.
Mi spiace, ma per me questo "sport" è equiparabile alla caccia. [SM=x1169401]
Non è meraviglioso immergersi e guardarsi intorno, magari dedicandosi alla fotografia subacquea, che è splendida e i buoni risultati richiedono tanta comperenza e abilità? A me saperle fare personalmente darebe tanta soddisfazione...

[SM=x1169398]
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17/02/2010 13:45
 
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Re:
ciuteina, 15/02/2010 15.55:

non riuscirò mai a capire come un amante del mare e dalla natura non possa semplicemente bearsi e godere di tanta bellezza (come le immersioni in fondali marini) e sentirsi parte di essa, fondersi in essa come dici tu, senza il bisogno di uccidere altri esseri viventi [SM=x1169392] , considerato che qui alle nostre latitudini il cibo non manca di sicuro.
Mi spiace, ma per me questo "sport" è equiparabile alla caccia. [SM=x1169401]
Non è meraviglioso immergersi e guardarsi intorno, magari dedicandosi alla fotografia subacquea, che è splendida e i buoni risultati richiedono tanta comperenza e abilità? A me saperle fare personalmente darebe tanta soddisfazione...

[SM=x1169398]




Non è uno sport, è una predazione che io attuo come animale verso altri animali.
Lo facevo anche prima che milioni di anni trasformassero le mie pinne in mani, la mia coda in gambe e la vescica natatoria in polmone. O questo discorso vale unicamente per i cani di London? Riscoprire le proprie origini ancestrali?
Prima di equipararmi ad un cacciatore, rifletti bene sulle differenze della caccia al suolo con armi terrificanti e tutti i vantaggi del cacciatore a differenza del pescatore in apnea, immerso senza respiro in un elemento al suo corpo assai poco congeniale, dove le prede superano in velocità il dardo d'acciaio dell'arma e dove l'unica possibilità di cattura è data dalla totale immedesimazione e conoscenza sia della preda che dell'ambiente.
Chiunque può prendere un fucile e accoppare un tordo, ma prova a munirti di arbalete e portami una spigola di taglia...

Ora, la farò semplice perchè prima ho scritto una risposta lunghissima e dettagliata ed è finita che l'ho cancellata per sbaglio e 'ste cose mi fanno girare le madonne assai.

Io amo il mare e le sue creature, le conosco e capisco profondamente e mi piace il loro sapore, mi piace predarle.
Se io non amassi il mare ma solo il gusto del pesce mi rivolgerei al mercato che fornisce ogni cosa fregandosene di ciò che impoverisce in nome del guadagno e con sprechi di vite immani.
Io uccido per bisogno alimentare solo quello che mi necessita, non un pesce di più e lo faccio unicamente 15 giorni l'anno, quando mi avvicino al mare.
A meno che non siano vongole o cozze il resto dell'anno non mangio nessun pesce, perchè ripudio il mercato.
Se ogni uomo che vuole cibarsi di carne o pesce dovesse essere costretto ad uccidere la sua preda il mondo sarebbe un posto meno ipocrita e falso.

Le persone generalmente sono divise, come dice Battiato, su un piano verticale ( spirituale) oppure orizzontale ( materiale ) e sulla miscelanza di questo basa i suoi giudizi.
Io osservo le due tangenti di cui sopra da un piano totalmente differente, naturale.
Cioè DEVO avere la responsabilità della mia fame.
Uccidere un vegetale od un pesce od un coniglio per bisogno nutritivo non è di per se una colpa, ma la cosa più naturale di questo mondo.
Sono le aberrazioni prodotte dal sistema ad essere il male.

Io rifiuto questo sistema, e se voglio mangiare il pesce che AMO me lo ammazzo da me, allo stesso modo se dovessi vedermi costretto ad uccidere un coniglio per mangiarlo lo farei, così come colgo il frutto.

La parte del sensibile innamorato e rispettosod i tutto e tutti non mi si addice, preferisco sinceramente la coscienza della mia natura e limitare i contatti col sistema/allevamento/pesca indiscriminata.


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17/02/2010 19:55
 
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ciao Kitsune, io ti rispondo perchè come Cinzia e come molti altri amanti della natura e degli animali la penso proprio come lei.

C'è da dire che io a differenza di Cinzia mangio carne. E' una differenza enorme. Pesci non ne mangio, ma non per motivi etici, per un altro problema che ho. Volevo dirti che parte del tuo discorso è giustissima, parte non lo è, sempre secondo il mio punto di vista...

Il mercato. Hai ragionissima quando parli del mercato. Mercato a cui io mi devo accostare, mercato che per me comprende anche carne e prodotti derivati da animali... e davvero non sai con che riluttanza mi ci accosto. Perchè faccio degli studi che mi hanno portata a vedere come al luna park gli orrori della zootecnia e degli allevamenti. E hai ragione! E' tutta una cosa che fa davvero orrore. Io non posso andare a procurarmi la carne che mangio, non sono una donna delle caverne (anzi questa cosa la facevano gli uomini credo :) )ma in qualche modo accetto che ci sia. Per accettare che ci sia devo accettare che degli animali vengano uccisi, solo e soltanto perchè io devo vivere, e quindi prima allevati. Ma non accetto, e non accetterò mai, tutte le migliaia, migliaia di sofferenze inutili, completamente inutili,dell'allevamento animale e tutti i morti senza senso che vengono prodotti da esso. Purtroppo so bene quello di cui sto parlando (che vale anche per gli animali allevati non per la loro carne ma per altri prodotti: sì, soffrono, sì,vengono uccisi da giovani, sì, ci sono morti inutili, è tutto uguale anche per loro purtroppo, differenze non ce n'è...). Per cui, cerco di stare attenta a cosa compro. Ma più di quello non posso fare.

Tu vai a pescare. E dici di essere diverso da un cacciatore... secondo me qui ti sbagli e anche tanto, perdonami se te lo dico così... le vostre armi sono potenti come quelle di un cacciatore, ci si può ammazzare una persona con uno dei vostri arpioni...per cui, ecco, non credo mica che il confronto tra te e il pesce sia un confronto ad armi pari, anzi... ma qui tu mi dirai che l'arma dell'uomo è il suo cervello e che dunque può usare tutti gli arpioni che vuole. E allora anche il cacciatore lo può fare. E anche tu, se dovessi uccidere quel coniglio davvero dovresti prima acchiapparlo e non ci riusciresti senza un'arma. O vuoi comprarlo vivo al mercato che disprezzi?spero di no... quindi, purtroppo, per me tu sei come un cacciatore... soprattutto perchè dici che ti piace la tua caccia. Perchè, purtroppo, dici che ti piace. E' qui la cosa più sbagliata per me.


Ed è questo piacere nell'uccidere che non potrò mai capire... sai. So che è necessario, almeno per me, ma non deve essere piacevole, spero che per chi uccide gli animali che mangio io sia un lavoro. Magari anche poco piacevole. E quegli stessi animali non muoiono dissanguati o soffocati, come temo muoiano le tue prede...ma almeno, almeno vengono storditi prima. Per legge, grazie al cielo. Non è aancora legge per i pesci al mercato ma io spero lo diventerà. Tra mille anni forse.

Spero che tu sia riuscito a capire il mio punto di vista...e spero, in nessun caso, di averti offeso. Non era mia intenzione.

P.S.se scrivi un post lungo salvalo prima, se no ti ricapita quello che è successo stavolta
[Modificato da Akyaky 17/02/2010 20:05]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
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Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
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17/02/2010 20:17
 
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Re:
Akyaky, 17/02/2010 19.55:


E dici di essere diverso da un cacciatore... secondo me qui ti sbagli e anche tanto, perdonami se te lo dico così... le vostre armi sono potenti come quelle di un cacciatore, ci si può ammazzare una persona con uno dei vostri arpioni...per cui, ecco, non credo mica che il confronto tra te e il pesce sia un confronto ad armi pari, anzi... ma qui tu mi dirai che l'arma dell'uomo è il suo cervello e che dunque può usare tutti gli arpioni che vuole. E allora anche il cacciatore lo può fare. E anche tu, se dovessi uccidere quel coniglio davvero dovresti prima acchiapparlo e non ci riusciresti senza un'arma. O vuoi comprarlo vivo al mercato che disprezzi?spero di no... quindi, purtroppo, per me tu sei come un cacciatore... soprattutto perchè dici che ti piace la tua caccia. Perchè, purtroppo, dici che ti piace.

Ed è questo piacere nell'uccidere che non potrò mai capire... sai. So che è necessario, almeno per me, ma non deve essere piacevole, spero che per chi uccide gli animali che mangio io sia un lavoro. Magari anche poco piacevole.

Spero che tu sia riuscito a capire il mio punto di vista...e spero, in nessun caso, di averti offeso. Non era mia intenzione.

P.S.se scrivi un post lungo salvalo prima, se no ti ricapita quello che è successo stavolta




Alt un minuto, io non provo piacere nel mero atto di uccidere, per niente. Spesso e volentieri quando mando a segno un dardo mi dispiaccio per il pesce e penso al gran regalo che natura mi ha donato, nel poterlo catturare...un animale così meraviglioso ed astuto con la quale mi sono misurato e sulla quale ho avuto la meglio non è un trofeo, ma una preda. C'è molto rispetto anche nell'uccidere se si conosce il valore di ciò cui si toglie alla vita.
A darmi piacere è la fusione con l'ambiente, l'accettare le sue regole ed il misurarmi con esse. Paragonarmi ad un cacciatore bolso ed ignorante che impugna un arma da fuoco ed ammazza un imerme erbivoro a 200 metri di distanza non è corretto. Io per avvicinarmi alla mia preda devo operare esattamente come un qualsiasi altro predatore di posta marino...come dici tu, prova a convincere una rana pescatrice ad inseguire un merluzzetto in acqua aperta...non è il suo campo. Non ne ha le doti.
Il mio arbalete colpisce a meno di due metri di distanza, lancia una freccia d'acciaio che spesso è più lenta del pesce in accelerazione ed in più va brandita in acqua, i pesci captano le vibrazioni degli elastici che la armano e riconoscono come pericolo quddetta vibrazione.
Una doppietta da caccia abbatte un passero a 20 metri di distanza creando una rosa di pallini larga un metro e mezzo ed è infinitamente più veloce del passero.

Ma sopratutto, è ciò che mi spinge in mare a differenziarmi da un cacciatore...
Il discorso che fai sulla pesca in apnea lascia dedurre che tu non conosca minimamente le meccaniche della pesca in apnea, le capacità dell'apneista in immersione e la biologia complessa dei pesci, capaci di captare il battito del cuore umano a 40 metri di distanza; è ciò ben diverso dal quadro del cacciatore terrestre, sempre in dominanza della ntura in cui si muove e sempre a suo agio, con la possibilità di respirare e nascondersi totalmente alla preda.


Come dicevo poc'innanzi, è la sfida a darmi piacere, trovarmi nel posto dove mi trovavo milioni di anni fa a fare le stesse cose...certo, la tecnica limitata di cui dispongo sopperisce solo in parte alle modifiche che millenni di vita all'asciutto hanno lasciato nel mio corpo, ma occupare il mio spazio nella natura non ha prezzo.


Uccidere è doloroso, ma è il dolore che devo portare, sopportare e capire se voglio mangiare pesce...


Quanto al coniglio, sono sicuro che la necessità della fame mi permetterebbe di catturarne anche a mani nude.
[Modificato da _Kitsune_ 17/02/2010 20:41]


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18/02/2010 00:12
 
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Quando ero piccolo andavo a pescare, fu mio padre che all'inizio mi ci portava. Mi piaceva la tranquillità che si assapora in riva ad un fiume, o la soddisfazione che si può provare nel vedere che i propri sforzi vengono ripagati. La cosa che non mi piaceva però era il destino che toccava al pesce che per procurarmi soddisfazione e solo quella doveva morire. Ho iniziato col ributtarli in acqua e poi in fine col non andare più a pescare.
La cosa che non accetto è il dover uccidere, il togliere ad animali la cosa più preziosa che hanno, solo per procurarmi piacere.
Sono del parere che cacciare sia più coerente con la natura che allevare e privare fin dalla nascita un animale della libertà però al giorno d'oggi si potrebbe fare a meno di un sacco di cose. Se proprio si deve uccidere, beh, credo comunque lo si debba fare il meno possibile e con il massimo del rispetto.
Tu non vivi su un isolotto dove il tuo unico mezzo di sostentamento è la pesca, peschi in apnea perché questo ti da piacere, non uccidi certo per fame...

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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18/02/2010 09:14
 
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Re:
Akela il solitario, 18/02/2010 0.12:


Tu non vivi su un isolotto dove il tuo unico mezzo di sostentamento è la pesca, peschi in apnea perché questo ti da piacere, non uccidi certo per fame...




No, non vivo nell'isolotto ( ma mi piacerebbe ) però siccome mangio pesce e non mi voglio rivolgere al mercato ed a tutta la struttura che sta dietro, per la mia fame mi assumo la responsabilità e tolgo la vita al pesce selvatico andandomelo a predare.
Certo, potrei rinunciare a questo come ad un mucchio di altre cose eppure per me è importante al pari di nutrirmi, fondermi con la natura e tornare ad essere un anello della catena.
L'apnea e la pesca in apnea sono il mio mezzo di sostentamento psicologico, perchè vivo in un mondo di falsità e bugie dove la carta filigranata vince ogni valore ed ogni coraggio, dove ogni cosa ha un prezzo e chiunque è pronto a venderla.
Andare in mare ed immergersi in apnea comporta un alto rischio anche per me, non solo per il pesce.

La pesca con la canna la aborro perchè è una vigliaccheria catturare un animale prendendolo per fame, perchè il mondo subacqueo è un mondo difficile e seppur pieno di vita e di alimenti per un pesce non è facile viverci: pesce grande mangia sempre pesce piccolo, è la regola.

Ho visto un giorno, mentre stavo appostato ad 8 metri di profondità, uno scorfano bruno di un paio d'etti aggredire un piccolo polpo ad un metro dal mio braccio sinistro, e nel mentre che se lo ingoiava è arrivato un denticiotto di un chilo circa ed ha ingollato entrambe. Se non fossi stato distratto dalla scena avrei catturato il denticiotto ma in acqua il pesce corre più del pensiero stesso e mentre pensi di lanciare il dardo il pesce ha già compiuto la manovra evasiva e si è allontanto di una decina di metri.

Ho visto una nuvola di cefali da mezzo chilo buono venirmi incontro mentre mi ventilavo in superficie, esplodere in mille scintille d'argento mentre un barracuda d'un metro si fiondava da fondo verso la superficie, e tutto questo nel lasso di tempo di un mio respiro.

Ho visto una grossa triglia da me trafitta dopo un lungo agguato fra le rocce del fondale venire aggredita dai suoi stessi simili, e mentre io salivo in superficie ( lasciandola morta sul fondo attaccata al filo dell'asta ) per ventilarmi dopo la lunga azione il suo branco l'ha sbranata per metà, mangiandone occhi ed interiora, mordendo la loro stessa carne.

Se io avessi vissuto tutte queste scene ( ed innumerevoli altre ) con gli occhi del turista che guarda il mondo come fosse un bel presepe non amerei con tale intensità il mare e la natura.
Capire e condividere gli istinti di un altro predatore marino è ben più intenso che studiarli su un freddo libro.
Le emozioni che si provano quando ci si sente parte della catena sono quello che mi lega alla natura, rinunciare a queste emozioni ( pur tristi, come quando uccido un pesce per mangiarlo ) vorrebbe dire estraniarmi ancora più da un mondo che è tanto lontano oramai dall'essere umano che non ci consideriamo nemmeno più animali al pari degli altri.


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18/02/2010 18:04
 
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Aggiungo solo pochissime cose, poi il discorso da parte mia lo chiudo, non voglio confrontarmi più riguardo a questo argomento.

Mha... è vero, di pesca subacquea io non so niente.Come ti ho detto, a malapena so nuotare. Sulla biologia degli animali marini invece so qualcosa, a causa dell'università. Ma sempre a causa dell'università conosco invece a fondo bioogia, anatomia, fisiogia di mammiferi e uccelli cacciati, e ti assicuro che nemmeno loro si fanno prendere facilmente come mi sembra che dici, anche loro indivduano l'uomo a grandi distanze e anche loro (come, mi dispiace ma lo penso ancora, le tue prede)sono costretti ad un confronto impari con uomini che hanno armi tremende (le vostre armi da subacquei le conosco). Ho sentito molti cacciatori terrestri parlare delle loro prede esattamente come tu parli delle tue, e anche dire di amarle e rispettarle. Su questo non voglio certo questionare. Ma il fatto che tu sia un cacciatore, anche se subacqueo, per me purtroppo resta una cosa evidente.

I conigli li ho studiati a fondo. Inoltre ne possiedo tre. Caspita, se sei tanto convinto di prenderne uno a mani nude, auguri. Vedrai che, se non un'arma, almeno una trappola ti sarà indispensabile. Per noi umani il confronto ad armi pari con gli animali è impossibile. Non lo dico io. Siamo, tra le altre cose, degli ex divoratori di carogne...

Ti faccio le mi scuse, ma come detto prima questo per me non è un argomento per cui è possibile confrontarmi, quindi non desidero più parlare con te di questa cosa. Ti ringrazio comunque per avermi fatto leggere il tuo punto di vista. A presto.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
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Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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18/02/2010 18:29
 
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Re:
Akyaky, 18/02/2010 18.04:

Aggiungo solo pochissime cose, poi il discorso da parte mia lo chiudo, non voglio confrontarmi più riguardo a questo argomento.

Mha... è vero, di pesca subacquea io non so niente.Come ti ho detto, a malapena so nuotare. Sulla biologia degli animali marini invece so qualcosa, a causa dell'università. Ma sempre a causa dell'università conosco invece a fondo bioogia, anatomia, fisiogia di mammiferi e uccelli cacciati, e ti assicuro che nemmeno loro si fanno prendere facilmente come mi sembra che dici, anche loro indivduano l'uomo a grandi distanze e anche loro (come, mi dispiace ma lo penso ancora, le tue prede)sono costretti ad un confronto impari con uomini che hanno armi tremende (le vostre armi da subacquei le conosco). Ho sentito molti cacciatori terrestri parlare delle loro prede esattamente come tu parli delle tue, e anche dire di amarle e rispettarle. Su questo non voglio certo questionare. Ma il fatto che tu sia un cacciatore, anche se subacqueo, per me purtroppo resta una cosa evidente.

I conigli li ho studiati a fondo. Inoltre ne possiedo tre. Caspita, se sei tanto convinto di prenderne uno a mani nude, auguri. Vedrai che, se non un'arma, almeno una trappola ti sarà indispensabile. Per noi umani il confronto ad armi pari con gli animali è impossibile. Non lo dico io. Siamo, tra le altre cose, degli ex divoratori di carogne...

Ti faccio le mi scuse, ma come detto prima questo per me non è un argomento per cui è possibile confrontarmi, quindi non desidero più parlare con te di questa cosa. Ti ringrazio comunque per avermi fatto leggere il tuo punto di vista. A presto.




Vivo in un paese di 600 anime, in alta montagna, dove un buon 50% della popolazione è cacciatore terrestre a differenza di me che sono predatore marino.^^
Quindi, dal basso della mia ignoranza di licenza media, posso però parlare quotidianamente con cacciatori ed affini e conosco perfettamente con quanta facilità abbattono un capriolo di 40 kilogrammi o fulminano un uccellino attirato dai loro uccelli da richiamo, nascosti nel loro bel tabiotto con ogni comfort ( qui ci sono capanni con stufetta, cucinino e riviste pornografiche per masturbarsi - sempre secondo le vanterie dei cacciatori - ).
Senza contare il forte bracconaggio attuato, dove reti e lacci ma anche la cara vecchia tagliola non chiede fatica alcuna e garantisce risultati dal loro punto di vista assai eccellenti.

Paragonare la mia pesca alla loro caccia è una offesa, dal mio punto di vista anche abbastanza grave.
Il punto di vista che esprimi sulle armi delle due categorie ( arbalete e fucile da caccia ) mi risulta di diffile comprensione, perchè le due tipologie di arma sono quanto di più differente ci sia da un lato balistico e prettamente tecnico.
Una carabina da caccia spara un proiettile di piombo o lega ad una velocità incredibile con una altissima precisione ad una distanza immensa, qui c'è gente che ha centrato un capriolo in testa a più di 200 metri di distanza.
Senza contare che ricaricare un'arma come la carabina è operazione facile, eseguita su suolo fermo.


Un buon arbalete, come espresso in precedenza, è preciso entro i due metri, ha un unico dardo di acciaio ( freccia ) e va caricato esercitando una trazione sulle gomme pari allo sforzo di sollevamento di una massa di 66 kilogrammi ( circa ) e tutto questo mentre si cerca di stare a galla.

Brandeggiare una carabina è facile e rapido, muovere in acqua il lungo affusto di un arbalete richiede sforzo fisico ( in assenza di respirazione ) e lungo tempo.
Se per allineare la canna di una doppietta al passero alla sinistra il buon cacciatore ci impiega 1/2 secondo, spostare in acqua la massa di un arbalete richiede un lento e lungo esercizio, ed il pesce nel frattempo s'è accorto esattamente del movimento e prima dell'allineamento è a 40 metri di distanza.

La storia poi che entrambe uccidono come armi la trovo ridicola, allo stesso modo una pietra è paragonabile al fucile?? Solo perchè anche con essa si è in grado di provocare ferite tali da uccidere un essere vivente?
Allora ogni oggetto è fucile, a mio avviso.

I conigli lo ho rincorsi da bambino in grandi recinti, certamente in natura la leppre è molto più rapida...ho anche io una leggera infarinatura di conigli, come detto, penso che a mani nude o con un bastone riuscirei a catturarlo.
In fondo, pochi anni or sono una notte ho catturato un forte tasso a mani nude ( salvo poi rilasciarlo )...

...e prima di essere divoratori di carogne eravamo pesci.


p.s.: se i cacciatori usassero archi e frecce e vagassero per boschi tenedo il fiato per un paio di minuti ad ogni occasione di tiro... per la loro azione potrei accettare e con molte riserve il triste ed offensivo paragone, allo stato attuale no.


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