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differenze tra depositi dei reggimenti fanteria e sede dei reggimenti in pace

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2017 22:07
10/02/2010 14:51
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Buongiorno, vorrei chiedere qual è, se c'è, la differenza tra i depositi dei reggimenti fanteria e la sede dei reggimenti in pace.

Da quanto emerge dal foglio matricolare di un soldato su cui sto facendo una ricerca, questi venne riformato (condizione che credo fosse riservata a chi fosse risultato con malattie dichiarate croniche o inabilitanti o a chi presentasse deformazioni che impedivano qualsiasi forma di attività militare). Nonostante ciò in applicazione al decreto luogotenenziale n. 1230 del 12 Agosto 1917 che prevedeva l’arruolamento anche degli ex riformati in caso di necessità (cosa che risultò necessaria dopo la sconfitta di Caporetto che provocò ingenti perdite all’esercito tra caduti e prigionieri), anche il mio soldato venne arruolato. Agli ex riformati era data però la possibilità di essere destinati ai depositi di Fanteria, e così avvenne per Giovanni Battista, il quale solo il 31 Luglio 1918 venne chiamato alle armi ed assegnato al deposito del 61° Reggimento Fanteria. è però scritto che lo stesso giorno 31 Luglio 1918 "giunse in territorio dichiarato in istato di Guerra".

Veniamo al dunque: so che il 61° Fanteria aveva sede in pace a Parma, e credevo che i depositi a cui venivano assegnati i riformati fossero nello stesso luogo della sede in pace dei reggimenti, ma a quanto pare no, perchè se lo stesso giorno 31 Luglio il soldato in questione viene assegnato al deposito del reggimento ed allo stasso tempo giunge in territorio dichiarato in stato di guerra (e Parma credo non lo fosse), allora vuol dire che i depositi e le sedi dei reggimenti in pace non coincidessero.

Chi mi sa dare delucidazioni al riguardo?

P.S. curioso notare come il soldato sia morto solo un mese dopo (30 Agosto 1918) proprio a Parma dove aveva sede il suo reggimento: solo un caso?
16/02/2010 13:08
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qualcuno sa qualcosa al riguardo?
grazie
Luca
27/02/2010 20:01
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Spero di non dire una fesseria, ma io credo che non sia stato richiamato alle armi per essere trattenuto in un deposito soprattutto viste le necessità dell'esiercito in quel periodo.
E' probabile (anche se il foglio parla di deposito)che sia stato destinato direttamente al reparto che si trovava in zona di guerra...
28/02/2010 21:59
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Possibile che sia stato inviato al deposito prima di destinarlo al reggimento.
Da ricerche effettuate a tal proposito; il passaggio presso i depositi serviva a riordinare il soldato o prestava servizio per conto del reggimento. Generalmente ai depositi erano destinati tutti gli inabili al fronte ma buoni per la vita di caserma.
Ciao Nello
__________________________
I morti è meglio che non vedano quello che son capace di fare i vivi...è meglio che rimangano nella neve e nel ghiaccio, altrimenti potrebbero pensare di essere morti invano ed allora si sentirebbero ancora più soli. (G.B. Bonaldi combattente Adamellino)
Nello
28/02/2010 23:57
vai a far ordine ...!!
Ciao Sessarego.
Sono rimasto interessato dalla tua ricerca.
Non o la risposta esatta, ma voglio risponderti per riflessione ed esperienze analoghe.
Credo che differenze tra sede del Regg. in pace e Deposito del Regg., sia la stessa cosa. Da quel che sò, al momento dell'arruolamento/chiamata, la recluta si doveva presentare al deposito di Regg. dove veniva istruito fino al momento dell'invio al Reggimento sul teatro di operazioni.
Quindi seguendo una regola, il 31 luglio 1918 viene richiamato, dopo essere stato riformato precedentemente, e non avendo un addestramento militare non può essere stato inviato in zona di guerra lo stesso giorno, vuoi per la vestizione, l'armamento i tempi tecnici di registrazione burocratici etc. Quindi l'invio in zona di guerra per me è un errore. Ne sono pieni gli archivi di dati trascritti erroneamente per un infinità di motivi. Almeno chè non sia stato richiamato precedentemente al 31 luglio e per quella data era già "istruito", e quindi aveva ricevuto la sua destinazione in zona di guerra.
"un mese dopo, il 31 agosto 1918 troverà la morte a Parma sede del suo reggimento..."
Da una ricerca fatta sui "Diari dei Reggimenti", alla pagina iniziale di cimeetrincee.it, si vede che il 61 Regg. Brigata Sicilia a quella data si trovava in Macedonia, zona d'operazioni a loro assegnata, ma dal 4 agosto 1918 al 15 settembre 1918 erano in zona di retrovia a riposo dopo un lungo periodo di prima linea. Quindi il tutto ingarbuglia ulteriormente la ricerca legata al luogo di dove è caduto.
Da una ricerca fatta on line, non e presente nella lista dei caduti registrati sul sito del Ministero della Difesa, ma anche questo non vuol dire nulla, ulteriore "difetto d'archivio" Da parte tua non sai il luogo dove e stato inumato?
Alla fine, non mi meravigliano incongruenze che si possono trovare sui dati personali registrati nelle cartelle. Solo che a quel punto, la ricerca diventa più difficile inquanto bisogna "appoggiarsi" a più enti quali Onorcaduti, archivio storico dei regg. Albo d'oro dei caduti etc etc. per raccogliere dei tasselli che possono coincidere alla fine.... io certe ricerche le o rimandate a quando sarò in pensione, pultroppo.
Ps: altra causa di decesso oltre a eventuali ferite di guerre che comunque siano venivano curate in tutta una serie di ospedali sparsi sul territorio nazionale, poteva essere anche per l'influenza spagnola, che se non vado errato in quel periodo era gia attiva...???
Come vedi non ti o detto niente di preciso ... anzi...
speriamo che qualcuno rimanga altrettanto incuriosito come lo sono stato io, e non ci dica qualcosa di più.
Ciao by Venezia.62 ... [SM=g7073]
01/03/2010 08:57
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Post: 355
Registrato il: 21/12/2006
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Giuste le considerazoni di Venezia 62 .

I depositi dei reggimento erano conicidenti con le sedi degli stessi.

Se nel foglio matricolare trovi la trascrizione del decreto luogoteneziale del 12.08.1917 , che come ben dici richiamava alle armi gli ex riformati , penso che il soldato in essere non sia partito per il deposito del 61° in Luglio 1918 ma molto prima .

Tale decreto non fu emanato per i fatti di Caporetto bensi' per rimpinguare le leve massacrate in quelle che furono le piu' sanguinose battaglie dell'esrcito Italiano riportate nella 10° dell'Isonzo.

Se mi dai la classe di nascita e la cstegoria di RIFORMA ( se 2° 3 ) potrei trovare fuori l'esatta data di partenza per il deposito .

Comunque sia anche se fosse stato chiamato nel luglio 1918 non penso che sia mai stato in zona di guerra ,da quanto da voi tarscritto ritengo palusibile che lo stesso soldato sia morto per malattia ( forse Spagnola) ? a Parma.

ciao






23/09/2017 07:24
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Post: 8
Registrato il: 03/11/2014
Mi sono imbattuto per caso in questo post di qualche tempo fa, ma il cui argomento è sempre valido e spero possa servire il mio contributo. La spiegazione sta nel fatto che Parma dal 1° dicembre 1917 col R.D. 1925 era stata inclusa nel territorio in stato di guerra. Qua si trova un quadro riassuntivo molto chiaro dell'applicazione del concetto di territorio in stato di guerra a partire dal 1915 fino al 1920.
www.fermoimmagine.info/fronte.html
per approfondire c'è anche il lavoro della prof. Carlotta Latini dell'Università di Camerino
www.unive.it/media/allegato/dep/Ricerche/4_Latini.pdf
30/09/2017 22:00
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Post: 27
Registrato il: 07/10/2014
buona sera,

questo è il testo completo del decreto

N. 773. — DISPOSIZIONI VARIE. — R. decreto n.1925, col quale è dichiarato in stato di

guerra il territorio delle provincie di Bergamo, Como, Milano, Modena, Novara, Parma,

Pavia e Reggio Emilia.— (Segretariato generale — Divisiono stato maggioro). — 1°

dicembre 1917. — (Gazzetta ufficiale n. 287, del 6 dicembro 1917).

Articolo unico. - A decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del

presente decreto è dichiarato in stato di guerra il territorio delle provincie di

Bergamo Como, Milano, Modena, Novara, Parma, Pavia e Reggio Emilia (1).
---------------------
(1) Il presento decreto entra In rigore il 7 dicembre 1917.


saluti

N
30/09/2017 22:07
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Post: 28
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se qualcuno desidera leggere il testo completo del decreto luogoteneziale del 12.08.1917 me lo faccia sapere

Vincenzo


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