Tratto da serieadilettanti.it
Chiuse nei giorni scorsi le pendenze economiche immediate – Bizzozi e gli stipendi, mentre per il mutuo- Paladozza se ne riparlerà più avanti, visti anche gli scossoni in Accursio – la Fortitudo non può sicuramente definirsi guarita, come tutti comunque sanno. Mentre i giocatori e lo staff della prima squadra aspetta conferma delle garanzie di puntualità arrivate da Gilberto Sacrati nei prossimi giorni, quando dovrà arrivare la mensilità di gennaio (non dimenticando, comunque, che ritardi sono sempre all’ordine del giorno nel mondo dello sport professionistico, anche se è comprensibile che in Fortitudo la normalità possa fare scalpore), non è tutto rose e fiori al di sotto dei “grandi ”. Infatti, come anticipato qualche giorno fa dal Garante Nino Pellacani,
ancora tutta da risolvere la situazione dello staff medico e del settore giovanile, evidentemente settori non toccati dagli ultimi bonifici societari. Il clima, ovviamente, si è fatto via via più pesante con il passare dei giorni, e gli allenatori avrebbero comunicato alla società la volontà di fermare le proprie attività in caso di ulteriori ritardi negli stipendi. Cosa che in Fortitudo si cerca ovviamente di evitare, lavorando per giungere ad una soluzione nel più breve tempo possibile. Anche perché il campo, a livello di giovanili, tanto male non sta andando, visto che nell’ultima settimana le formazioni Under 15 e Under 14 Elite hanno battuto i pari età della Virtus: 82-65 i primi, 92-70 i secondi, dando quindi soddisfazioni stracittadine in un momento in cui non è dato sapere quando si tornerà a parlare di derby anche a livello superiore. Nel frattempo, ieri mattina è stato giorno di “ritorno a scuola” per Davide L amma, che ha visitato le scuole Marconi di Borgonuovo, praticamente a casa sua, per le foto di routine, e per “insegnare” un po’ di basket ai bambini della zona dove lui è nato e cresciuto, prima di entrare in Fortitudo e diventare giocatore di livello nazionale.
Martinelli "Ho preso l’Aquila da tifoso"
“Non fui scemo a prendere la Fortitudo, lo feci con l’entusiasmo del tifoso, come ero sempre stato”.
Torna a parlare Michele Martinelli, patron nell’interregno tra Seragnoli e Sacrati, che sulle frequenze di Futur- Show Station racconta di come “mi erano stati offerti due milioni per cedere Marco Belinelli a Roma, ma rifiutai, forse peccando di presunzione. Ma quando arrivai trovai una società dove alcuni, in sede, nemmeno sapevano spiegare quale fosse il proprio ruolo: Seragnoli aveva speso più di 65 milioni oltre alle elargizioni personali, io dovevo normalizzare la situazione. Sarei andato avanti, ma avevo capito che il gioco era finito, e ritenni che Bologna fosse pronta a riprendere una gestione tornata ad essere sostenibile: Sacrati fu il più interessato». Questione Paladozza: «Sapevo che il debito era qualcosa di eccessivo per una società sportiva, cercammo di capire come lavorarci, ma le nostre idee vennero abbandonate al passaggio di proprietà».
Rassegna stampa del 40-02-2010