Salviamo l'asinello vittima della fiesta di pero palo in Spagna

SALVIAMO L’ASINELLO VITTIMA DELLA FIESTA DI PERO PALO IN SPAGNA

Ogni anno un asinello, in nome della tradizione e dell’intrattenimento, è vittima di maltrattamenti nelle strade di un villaggio della Spagna. Martedì 23 febbraio a Villanueva de la Vera, l’animale verrà portato lungo le vie, dove sarà incitato dalla gente, durante un percorso di circa un'ora, in cui viene accompagnato da spari, rumore di campanacci e durante il quale l’animale rischierà di collassare più volte.

Il festival di Pero Palo affonda le sue radici nei secoli bui dell'inquisizione quando il linciaggio veniva perpetrato ogni anno su un bandito accusato di reati o eresia.

Nella Regione della Extremadura vige la legge 5/2002 per la protezione degli animali, la quale vieta l’uso di animali nelle feste e in spettacoli pubblici quando l’animale viene maltrattamento, ma ogni anno il festival di Pero Palo viene celebrato e la legge ignorata.

Villanueva de La Vera è un paesino di poco più di 2000 abitanti diventato tristemente famoso per questa atrocità. Questa festa vede protagonista l’asinello: deve portare sulla groppa l'uomo più pesante del villaggio, fra maltrattamenti di ogni genere. Fino al 1986 l'animale veniva accoltellato, gli venivano cavati gli occhi e spezzate le ossa. In passato "la festa finiva quando finiva l'asino". Oggi l’animale riesce a resistere a questa infinita crudeltà, ma dobbiamo continuare a fare sentire le nostre voci per chiedere la cessazione definitiva dell’uso di animali durante questa rievocazione storica.

Invia la lettera di protesta alla pagina www.oipaitalia.com/festepopolari/appelli/peropalo.html

Povero asinello !!!!
Ma come mai i tutori della legge non intervengono ?

Ah, l'asinello del Pero Palo, quella stramaledettissima fiesta spagnola!!

Sono almeno 10 anni che ne sono informata tramite il Notiziario Animalista, gli attivisti di varie associazioni si stanno battendo da circa una ventina d'anni per farla abolire ma ancora non ci sono riusciti ... Ho letto vari resoconti che, uniti agli appelli per le firme, il notiziario stesso pubblicava man mano, la cronaca di ciò che accadeva durante lo svolgimento di quell'obbrobrio disgustoso, il comportamento di quella massa di ubriaconi schifosi e vigliacchi nei confronti di una bestiola innocente, la volontà feroce, sadica, di scaricare la propria malvagità accanendosi contro chi non può difendersi e non ha alcuna colpa...
So che non è stato facile ottenere infine che il "divertimento" non si concludesse più con l'asinello fatto a pezzi, perchè, come è scritto nell'appello dell'Oipa riportato qui sopra da Fabio, era proprio questo che accadeva un tempo! So che gruppi di animalisti sono intervenuti per più anni sul posto, fisicamente, con parecchio coraggio perchè sono stati anche malmenati (ma non hanno mollato!) e solo grazie ad un minimo di protezione che le forze dell'ordine presenti potevano garantire hanno evitato di far la fine che faceva una volta il povero asino, tra le grinfie di quella folla brutale e invasata: beh, era arrivato chi minacciava di privarla del momento clou del divertimento, che coincideva con l'uccisione brutale di un essere indifeso... L'idea è insopportabile, dovrebbe esserlo anche per i non-animalisti... L'era del progresso, Spagna-paese evoluto e civile, eh?!

Molti obietterebbero che comunque al giorno d'oggi nel mondo vengono ancora compiute atrocità, e a più non posso, anche verso esseri umani, bambini ecc. E' vero, purtroppo, ma questo non giustifica fatti così aberranti, ripugnanti, contro un essere che umano non è. E' giusto che qualcuno cerchi di opporvisi e di impedirlo! La violenza è la violenza, è cieca, è brutale e comincia anche da queste cose, azioni efferate dettate dalla volontà di brutalizzare vittime innocenti, non importa che siano soggetti umani o no... la differenza è che maltrattare un animale è molto meno rischioso, e questa quasi-impunità fa risaltare ulteriormente la vigliaccheria umana.


Di fronte a casi come questo, mi viene proprio da dirlo: siano benedetti gli animalisti! Il fatto che ora l'epilogo di quell'orribile evento non sia "sentenza di morte" (per di più atroce) per il povero asinello è già molto.


Sono contenta poi che finalmente anche questo appello specifico sia approdato su internet: l'avevo cercato fino allo scorso anno, non l'avevo trovato... era segnalato sul sito Animalitalia, ma non c'erano moduli per divulgare un appello. Tanto meglio!
Speriamo che a forza di appelli e petizioni si raggiunga l'obiettivo di far cessare quest'orrore.

Orsola99, 26/01/2010 19.55:

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Povero asinello !!!!
Ma come mai i tutori della legge non intervengono ?

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Orsola, per conoscenza ti riporto ciò che avevo scritto circa 2 anni fa sul un altro forum dove la admin mi aveva chesto come mai avevo pubblicato un post nel qusle si invitava la gente a non scegliere la Spagna come paese per le proprie vacaze, per protesta rivolta agli organi amministrativi preposti, gli unici in grado di intervenire in questo caso.

Da anni apprendo sul notiziario animalista che la Spagna è uno dei paesi europei in cui il rispetto verso gli animali sembra essere veramente un optional. Oltre alla corrida, la tradizione spagnola annovera una nutrita serie di feste e sagre in cui il maltrattamento di animali, quando non è il momento topico, è comunque la norma, ed è spesso caratterizzato da una crudeltà inaudita.
Accade tuttora anche in alcuni paesi italiani, certo, per non parlare di altri paesi dell'est europeo. (Riguardo all'Italia, però, mi risulta che i movimenti animalisti abbiano ottenuto più risultati, almeno per ciò che concerne le feste.)
Esiste comunque anche in Spagna un movimento animalista molto attivo, inoltre gran parte della popolazione spagnola è contrarissima sia alla corrida che a certe feste tradizionali dal gusto orrido, insomma non sto generalizzando: anche in Spagna molta gente ama gli animali e si batte per proteggerli dai maltrattamenti.

La Spagna è un paese europeo rimasto economicamente (e di conseguenza anche culturalmente) arretrato rispetto ad altri, la sua ripresa economica è relativamente recente.
Questo comporta anche un ritardo nella mentalità comune che modernamente respinge ufficialmente il maltrattamento animale a livello ludico (oggi come oggi questo non giova all'immagine di un paese "moderno" ed evoluto). Nelle zone di campagna, però, le cosidette "tradizioni", anche se crudeli e cruente, sono purtroppo ancora sentite e difese strenuamente da molti abitanti, causa l'ignoranza purtroppo ancora molta diffusa.
Gli amministratori locali, pressati dalle proteste degli animalisti, hanno preso coscienza del fatto che questo tipo di "fiestas" fa vergognare la Spagna moderna di fronte ad altri paesi, ma faticano ancora parecchio a sradicare una mentalità consolidata che si tramanda da secoli e vede come pretesto, secondo parte della popolazione favorevole, il far risalire certi eventi legati alla tradizione autoctona, al solito discutibile discorso del "rispetto della cultura locale": i sostenitori ignorano, non so se in buona fede o meno, che non si tratta altro che di tentativi di giustificazione a manifestazioni di violenza brutale e gratuita perpetrata su esseri indifesi, indegne di un paese civile.
Speriamo che la popolazione spagnola continui a sensibilizzarsi verso questa tematica che ai più appare purtroppo così marginale.

Scusate, ho fatto uno dei miei soliti macelli... se qualcuno può sistemare il post... altrimenti pazienza.

Grazie !!! VIVA GLIU ANIAMLISTI !!!!

Ho inviato la lettera di protesta via mail, ma mi torna indietro...
Quando ho inviato, insieme a tanti altri, dietro ferventi inviti da parte dei gruppo animalisti attivisti che si trovavano sul posto e ci invitavano caldamente a sostenerli, le lettere di protesta in formato cartaceo, scritte a mano (pochi anni fa) quelle almeno arrivavano... e credo che anche il trovarsi sommersi di lettere di protesta dal loro e da altri paesi abbia contribuito a far decidersi a darsi una smossa in tal senso a sindaco, giunta e amministratori locali per tentare di evitare il peggio per la povera vittima... se non altro per non perdere la faccia di fronte agli altri paesi europei...

Il fatto che un paese sia arretrato o meno economicamente non significa che sia più o meno intelligente...Qui si tratta di stupidità umana e basta.

Certamente! La Spagna poi non è più arretrata economicamente, tutt'altro, negli ultimi 15-20 anni ha avuto una ripresa che le ha permesso di collocarsi tra le prime 10 potenze economiche mondiali, e se non è così correggetemi.