Jimi Hendrix

di Flavio Pompetti
NEW YORK (12 gennaio) - Dodici brani inediti all’inizio di febbraio, poi il 9 marzo la riedizione completa dell’opera antologica accompagnata da documentari, interviste e da un dvd Blue-ray del concerto di Woodstock. A quarant’anni dalla sua morte, l’industria discografica è finalmente riuscita a celebrare degnamente la memoria di Jimy Hendrix. Tra poche settimane la Sony Music Entartainement distribuirà Valleys of Neptune, una collezione di brani che il chitarrista americano aveva registrato in diversi studi nei mesi precedenti alla morte.

L’astro di Hendrix è stato brillante, intenso e breve. Solo tre dischi pubblicati tra il 1967 e il 1968, con il “live” Band of Gypsies nel ‘70. Tre come i film di James Dean, altra stella maledetta e consacrata nell’olimpo della celebrità. A settembre del 1970 quando morì con 9 pasticche di Vesperax nello stomaco, soffocato dal proprio vomito nell’appartamento londinese di una ragazza che aveva conosciuto la sera prima, il musicista aveva già superato l’apice della prima ondata di successo, che con i concerti di Monterrey e di Woodstock l’aveva proiettato nel firmamento del rock. Era entrato in una fase di ripensamento, aveva rotto i rapporti con il suo bassista degli ultimi anni Noel Redding, per tornare a lavorare con un compagno storico Billy Cox, con il quale aveva iniziato a fare musica durante il singolo anno di indecoroso servizio militare prestato nel 1961.

Con Cox aveva registrato tra lo studio newyorkese Electric Lady e il tour europeo che lo portò all’isola di Wight nuovi arrangiamenti di vecchi pezzi e alcuni inediti. L’intero materiale si volatilizzò dopo la morte, in una ridda di ricostruzioni confuse come i tempi e l’ambiente in cui Hendrix viveva. I nastri furono rubati a New York e a Londra, forse trafugati dal suo stesso manager Mike Jeffrey. Riapparsero a pezzi in una serie di album postumi, nessuno dei quali basato sull’intera collezione di track” disponibile. Solo oggi al termine di una lunga battaglia giudiziale la sorellastra Janie è tornata in possesso dell’intero materiale, almeno di quello che non è stato disperso in aste e collezioni private. Da Seattle dove vive e dove Jimy era nato, Jamie ha fondato la Experience Hendrix, che in collaborazione con la Sony ha lavorato alle nuove edizioni.

C’è ancora spazio tra i giovani dell’ultima generazione per apprezzare quello che Rolling Stoones ha definito il migliore chitarrista della storia del rock? Con ogni probabilità sì: la classifica delle vendite musicali dello scorso anno in USA ha nei primi tre posti un solo artista che incide nel terzo millennio: è il musicista country Taylor Swift, secondo della graduatoria e schiacciato tra Michael Jackson (8,2 milioni di album solo in US) e i Beatles, terzi a 3,3 milioni.



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