Fiki

Il Barman, 07/01/2010 11.12:

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E' per l'indubitabile magnetismo animale, per Torino-Crotone, o per cosa?

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Il Barman, 07/01/2010 11.12:

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E' per l'indubitabile magnetismo animale, per Torino-Crotone, o per cosa?

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Fiki, 07/01/2010 14.49:

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Il Toro che ho amato a dismisura, quello che è finito troppi anni fa, non l'avrebbe nemmeno sfiorato.

Pazienza.

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Fiki, 07/01/2010 14.49:

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Grazie, anche io te ne voglio.
Credici (crediateci) o no, ma ho saputo della cosa della partita col Crotone solo leggendo il giornale stamattina. E delle entusiasmanti sfumature collaterali solo qualche minuto fa da un amico al telefono.

Il bello di questo abisso in cui si precipita a velocità folle è che è davvero senza fondo.

Ancor più bello è che alla fine ci sta precipitando la Cairese.
Il Toro che ho amato a dismisura, quello che è finito troppi anni fa, non l'avrebbe nemmeno sfiorato.

Pazienza.

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.leinonsachisonoio., 07/01/2010 17.06:

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Fammi capire: è davvero tutta colpa di Cairo?

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Fiki, 08/01/2010 12.29:

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Non so se capisco nemmeno io, figurati.
Ma provo a dirti come la penso.
Cairo ha il grande merito di essersi preso una società inesistente e di averla rivitalizzata. Ma ha l'enorme responsabilità di non aver modificato in nulla l'assetto per così dire "di emergenza" che aveva dato alla baracca nei sui primi giorni di presidenza.
Nella concitazione organizzativa che ha fatto da contorno alla (ri)fondazione del Torino FC, l'assetto societario era molto più che snello: un allenatore ruspante (De Biasi), un DG che Cairo si è trovato in casa perché ingaggiato dai lodisti (Salvatori, mi pare) e Cairo, che faceva tutto, dall'uomo mercato all'addetto stampa. Un assetto di emergenza, appunto. Che è stato baciato dalla fortuna e ha portato alla immediata risalita in A.
Oggi, a distanza di 4 anni, l'assetto societario è praticamente lo stesso.
C'è Cairo che fa tutto, un allenatore ruspante (Beretta, oggi, prima era Colantuono, prima erano gli altri), e un DG.

Ora, alcune considerazioni con domande collaterali che pongo prima di tutto a me. E poi anche a voi.
1. La società Torino FC non esiste. Ma non in senso metaforico. Non esiste proprio fisicamente. A Torino città si può dire che la società si vede (e, cosa secondo me essenziale, la vedono i giocatori) allo stadio, al campo di allenamento e nel container, tristemente appoggiato nel piazzale antistante il campo che funge da sala stampa. La sede sociale è un ufficio di due stanze al secondo piano di un palazzo, affacciato su una stradina laterale del centro. E' normale?
2. Come puntualmente viene strombazzato ad ogni comunicato stampa, i giocatori e gli allenatori firmano il contratto "nella sede milanese della Cairo Communication". Per me questo è un segnale decisivo (di nuovo, prima di tutto ai giocatori) che la società denominata "Torino" a Torino non esiste. E infatti gli atti rilevanti vengono stesi e formalizzati a Milano. E' normale? E' accettabile?
3. Cairo cambia molti allenatori. Una fesseria conclamata, anche dalla statistica. Ma, cosa ancor più grave e mai troppo rilevata, cambia DG con una rapidità inquietante. Siamo, mi sembra, a 7 in 5 anni. La considerazione che faccio è che in qualunque società, non solo sportiva, la spina dorsale è costituita dalla dirigenza, che assicura solidità e continuità operativa. Il titolare (il presidente, nel caso di una società calcistica, l'AD nel caso di una SpA) ha la responsabilità di scegliere i suoi dirigenti, che sono i bracci operativi. Per carità, può accadere che sbagli le sue scelte. Ma mi chiedo, è possibile che sbagli 7 volte nell'arco di 5 anni? E perché sbaglia così tanto? Io vedo solo 2 ipotesi: la prima è che sia un colossale incapace nella selezione dei dirigenti (ma Foschi e, prima di lui, almeno Pederzoli -che ha ceduto a ottimo prezzo Grella ed acquistato a prezzo ottimissimo un gioiellino come Dzemaili, tanto per capirci- non mi sembravano proprio degli impediti); la seconda è che il presidente in questione sia un accentratore compulsivo e riconosca ai suoi dirigenti (anche e soprattutto ai massimi) una autonomia operativa ridicola. Ne consegue la prematura dipartita dei medesimi per dimissioni (Foschi) e/o la pratica del mobbing strisciante tramite l'ingaggio di DG in affianco (l'anno scorso Foschi ingaggiato a Gennaio e affiancato a Pederzoli, che ha dato le dimissioni qualche settimana dopo, quest'anno Petrachi ingaggiato e affiancato a Foschi, che si dimette qualche giorno dopo...)
4. L'unica preoccupazione di Cairo a me sembra essere quella di sentirsi amato dal pubblico. Cosa non grave, fino a quando non si trascina dietro i comportamenti dei quali il Nostro è diventato un campione. Dallo scaricabarile ("Colantuono mi aveva garantito che la squadra era a posto") alla presa di distanze dai dirigenti e soprattutto dalla squadra. E' di qualche settimana fa una sua dichiarazione (virgolettata e non smentita) magniloquente e populista quanto discutibile del tipo "la squadra deve impegnarsi di più, altrimenti blocco gli stipendi". Ora, questa a me sembra una dichiarazione da bar, per far piacere a chi nei bar ci vive e si confronta. Non certo una dichiarazione da massimo dirigente di una (fu) società (fu) blasonata. La conseguenza immediata è che la gente, del cui giudizio negativo lui ha un vero terrore, pensi "bravo, sì che gliele ha cantate chiare!"
Ma questo girare le spalle rispetto a un patrimonio (la squadra) che lui dovrebbe difendere e tutelare ha una indubbia ripercussione sulla squadra stessa. Se io fossi un suo calciatore come minimo avrei pensato "ma che bella faccia di merda! al primo momento di crisi questo si chiama fuori e di fatto ci addossa ogni minima responsabilità, facendo finta che lui non c'entri nulla..."
Inoltre, sempre secondo me, ha una ripercussione indiretta, molto più grave e di lungo effetto nel tempo: se lui pubblicamente non difende per niente la squadra, di fatto indica nei calciatori gli unici colpevoli di tutta la crisi e autorizza i tifosi a prendersela con loro. Così gli ultrà si sentono autorizzati a far irruzione negli spogliatoi per "un confronto con i giocatori" come hanno fatto qualche settimana fa subito dopo una delle ultime sconfitte casalinghe (con i begli effetti che hanno ottenuto nelle partite successive).
Così gli stessi ultrà, con la loro bella mentalità, si sentono autorizzati ad andare ad aggredire i giocatori.
Con gli effetti che produrranno sul resto della stagione.
Perché è chiaro che dopo questa intimidazione persino quelli che in campo dimostrano di tenerci di più, tipo Rolando Bianchi, da domani si impegneranno ancora di più per vincere, sputando l'anima per raggiungere la promozione. E non cercheranno invece di arrivare alla fine di questa stagione triste e immonda per andarsene con i minori danni possibili e 'fanculo il Toro. Vero?

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Lindo Boludo, 08/01/2010 15.40:

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però l'italiano lo parlano bene

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.leinonsachisonoio., 08/01/2010 15.53:

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Allora, premesso che di serie B non ne so nulla (mai avuto a che fare con quel campionato... ), oggi, mentre incollavo le figurine sull'album (sono alla quinta raccolta Panini consecutiva, sostenuto dall'entusiasmo di mia figlia...) (mi ha fatto notare che negli ultimi quattro anni l'Inter ha vinto il campionato e quindi DOVEVAMO farla anche quest'anno...) (ah, in più avevo fatto quattro anni fa la raccolta dei mondiali...) (insomma, è tutto merito mio... ) (mi sono perso, cosa stavo dicendo?...) ah, sì, dicevo che menter attaccavo le figurine non ho potuto fare a meno di notare che il Toro ha un organico che per la seire B mi sembra addirittura sontuoso. Gli allenatori non possono essere diventati dei deficienti tutto d'un tratto e quindi è ovvio che c'è qualcosa che non funziona a livello di organizzazione societaria.
Detto questo, però, si tratta della stessa organizzazione societaria che ha messo in piedi il sontuoso organico di cui sopra e che, come facevi notare tu, ha preso una squadra prossima all'inesistenza e l'ha rivitalizzata (un po' come fece il tanto esecrato Lotito alla Lazio: erano falliti e tre o quattro anni dopo possono dire di aver vinto una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e di avere partecipato a una Champiosn, non mi pare un bilancio così schifoso...).
Dei delinquenti che minacciano e aggrediscono i giocatori non parlo, ho già detto fin troppe volte come la penso. Ai tifosi scontenti e delusi, se potessi, direi di non dimenticare mai cosa hanno fatto i tanti criticati presidenti o proprietari quando le cose giravano per il verso giusto. Ad esempio, Berlusconi (per quanto lo detesti...) al Milan, Campedelli al Chievo, Spinelli che ha preso un Livorno in C e lo tiene ormai stabilmente nell'elite del calcio italiano, andrebbero solo ringraziati, se uno fosse tifoso di quelle squadre.
Ma forse dico così perchè non vado ad agitare sciarpe alla presentazione dei nuovi giocatori, non passo i miei pomeriggi a vedere gli allenamenti della mia squadra e il massimo della mia scontentezza è rappresentata dallìuscire mezzora prima dallo stadio o spegnere la tv. Sono proprio un tifoso di merda.

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Fiki, 08/01/2010 16.18:

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Puoi uscire un momento dal gorgo polemico contro la mentalità ultrà, per favore?
Trovo che l'aggressione sia un gesto assolutamente idiota e assolutamente da censurare.
DEtto ciò, hai ragione sui meriti di Lotito e Spinelli e Berlusconi al Milan, ecc.
Peccato che questi personaggi, per quanto debordanti siano, per rivitalizzare le società che hanno preso in gestione abbiano dato loro, oltre che denaro, anche delle vere e proprie organizzazioni, circondandosi di persone competenti e di vere e proprie strutture. Certo, non rinunciano a prendersi i meriti dei successi e a mettersi sotto i riflettori, ma intorno a loro, in società, a sbrigare il lavoro quotidiano, ci sono degli organici funzionanti.
Al Toro no. Al Toro c'è Cairo, che fa, disfa compra, vende, assume e licenzia. E lo fa davvero lui.
Lo so bene che l'organico è sontuoso. E meno male che lo abbiamo messo insieme. Però, procedendo sulla strada delle domande, quello che l'anno scorso è retrocesso era così tanto peggio di quelli che si sono salvati? Secondo me assolutamente no.
Eppure, gli allenatori sembrano tutti degli imbecilli incapaci - intendiamoci, nessuno era un fenomeno, ma non mi sembrano peggio di altri, e comunque dei tonfi così colossali li hanno centrati solo a Torino.
Eppure i giocatori (e ogni anno se ne avvicendano un bel tot) sembrano tutti dei brocchi senza palle, incapaci di lottare e imbastire più di 3 passaggi.
Eppure i DG (e ne contiamo 7 in 5 anni) sembrano dei pasticcioni incompetenti.
Ma è possibile?
O piuttosto la radice di tutti questi (apparentemente) incomprensibili fenomeni al contrario non va cercata nella (non) struttura organizzativa che regge questa barca che fa acqua da tutte le parti ogni giorno di più?

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.leinonsachisonoio., 08/01/2010 16.23:

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Hai sicuramente ragione tu.
Ma allora, tanto per uscire dal gorgo del pessimismo ( ) e della negatività granata, c'è qualcuno pronto a subentrare all'accentratore, cacciando i piccioli che servono?
Voglio dire, a Torino i piccioli ci sono; perchè non si fa avanti qualcuno che li caccia fuori?
Forse (e giuro che poi esco dal gorgo...) ha paura che dopo l'accoglienza entusiastica e la luna di miele rischia di essere aggredito, minacciato e stigmatizzato ( )?

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luxpb, 08/01/2010 16.58:

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la violenza è da censurare sempre ma in questi casi se questi hanno veramente "venduto" la partita con il crotone i 2 schiaffi se li sono ampiamenti meritati

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.leinonsachisonoio., 08/01/2010 17.00:

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Dissento.
Si meritano squalifiche, radiazioni persino, salatissime multe, anche la galera.
Ma essere aggrediti da una banda di minus habens no.

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luxpb, 08/01/2010 17.04:

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anche i 2 schiaffi fidati
hanno solo sbagliato ad andarli a prendere al ristorante insieme ai familiari, potevano farlo tranquillamente all'uscita degli allenamenti

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