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Pianeta terra

Ultimo Aggiornamento: 02/01/2010 22:02
02/01/2010 19:42
 
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Il sole di mezzanotte è un fenomeno astronomico che si verifica nelle regioni oltre il circolo polare.

In prossimità del solstizio estivo, a causa dell'inclinazione dell'asse di rotazione della Terra, a latitudini superiori a 66°33‘ il Sole non scende mai sotto l'orizzonte, e quindi non cala mai la notte. I paralleli 66°33‘ nord e sud, che delimitano le regioni in cui si osserva questo effetto, vengono chiamati circoli polari.

La durata di questo fenomeno dipende dalla latitudine: a 70° il Sole non tramonta per 17 giorni consecutivi, a 80° per 71 giorni, ai poli (90°) per metà dell'anno.

Dato che non ci sono terre abitate a sud del circolo polare antartico, questa esperienza è limitata alle popolazioni della Fennoscandia, della Russia, del Canada, dell'Alaska, della Groenlandia e dell'Islanda (quest'ultima solo per rifrazione, essendo sotto il circolo polare).

D'inverno si verifica il fenomeno opposto che è chiamato notte polare. Ci sono tuttavia delle regioni in cui si ha il sole di mezzanotte ma non la notte polare: perché sia buio, il Sole deve essere 12° sotto l'orizzonte, altrimenti si vede la luce del crepuscolo. La notte polare non è quindi osservabile in Europa.

Dato che l'asse terrestre è inclinato di 23°27' rispetto all'eclittica, in estate il Sole non tramonta alle latitudini elevate. La durata del giorno polare, cioè del periodo in cui il Sole non tramonta mai, varia da 24 ore (durante il solstizio d'estate) al circolo polare, a 4464 ore (186 giorni) ai poli.

A causa della rifrazione il fenomeno del sole di mezzanotte può essere visto anche da regioni circa un grado al di sotto del circolo polare (come, appunto, l'Islanda).

Nelle regioni a latitudini inferiori al circolo polare fino a circa il 60° parallelo, si verifica il cosiddetto fenomeno della notte bianca. In tali regioni il Sole tramonta dietro l'orizzonte, ma a causa della rifrazione la luce del crepuscolo è sufficiente per svolgere ogni attività diurna senza l'utilizzo di luce artificiale.

02/01/2010 19:43
 
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SOLE DI MEZZANOTTE [Honningsvåg - Nordkapp (Maggio, 2009)]
02/01/2010 19:48
 
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02/01/2010 20:03
 
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La Terra è il pianeta su cui vive l'umanità, il terzo in ordine di distanza dal Sole. È il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro, ed è l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita, almeno tra quelli conosciuti alla scienza moderna (anche se vi sono ipotesi e in alcuni casi anche deboli indizi a sostegno della tesi per cui la vita, probabilmente in forma microscopica, sarebbe stata presente o potrebbe tuttora sussistere su alcuni corpi del sistema solare come Marte, Venere e alcuni satelliti naturali dei pianeti gassosi).

È il primo pianeta conosciuto a possedere acqua in tutti e tre gli stati (solido, liquido, gassoso) sulla sua superficie, ed il solo nell'Universo noto per la presenza di vita.

Possiede un campo magnetico, che, insieme ad una atmosfera composta in prevalenza da azoto ed ossigeno, la protegge dalle radiazioni nocive alla vita; l'atmosfera inoltre funziona come scudo contro le piccole meteore, causandone la distruzione per calore da attrito prima del raggiungimento della superficie.

Continua su Wikipedia, l'enciclopedia libera.
02/01/2010 20:04
 
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Il Pianeta Terra visto dallo Spazio
02/01/2010 22:02
 
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La Russia progetta di distruggere l'asteroide Apophis che colliderà (forse) con la Terra nel 2036
Secondo gli scienziati russi, Apophis un asteroide lontano, per ora, milioni di anni dalla Terra, nel 2036 potrebbe entrare in collisione con il nostro pianeta con conseguenze disastrose. La dichiarazione, secondo quanto riporta The Guardian, è stata fatta dal direttore della Roscosmos, l’ Agenzia spaziale russa, che ha annunciato anche che la Russia progetterà un intervento di distruzione di Apophis. Ha detto Perminov alla radio russa Golos Rossii:

E’ in gioco la vita delle persone. Dobbiamo costruire un sistema che ci permetta di evitare la collisione che costerà milioni di dollari e evitare di sederci e aspettare che accada qualcosa.

Secondo gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (il video magazine Urania, dal min. 1:37 con il servizio dedicato a Apophis) la tesi prevalente è relativa ai nuovi calcoli che hanno abbassato ulteriormente a 1 su 250mila le probabilità che Apophis colpisca la Terra .

Secondo Perminov si dovrà costruire una sonda che nel 2029 dovrà intercettare il primo passaggio di Apophis, quello meno pericoloso per evitare che il 13 aprile 2036 entri, al secondo passaggio, in collisione con il nostro pianeta. Facile a dirsi ma molto complesso da farsi. E’ ancora oggetto di dibattiti tra gli studiosi il sistema più efficace per dirottare un asteroide. Secondo alcuni esperti sarebbe preferibile l’invio di una sonda che contribuisca a cambiare gradualmente la traiettoria di Apophis; secondo altri è meglio inviare una sonda che si scontri con l’asteroide e che causi di forza il cambio di direzione.

Intanto secondo gli studi effettuati dalla NASA l’impatto con Apophis potrebbe produrre conseguenze devastanti sul nostro Pianeta, non esclusa la possibilità che sia modificata l’orbita. Una volta colpito il nostro pianeta sarebbe liberata un energia pari a 100 mila volte l’esplosione nucleare su Hiroshima e l’atmosfera terrestre sarebbe saturata dalle polveri.

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