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LE PIU' BELLE POESIE D'AMORE D'OGNI TEMPO E PAESE

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2010 20:27
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02/01/2010 18:38


PAUL VERLAINE


Ogni incrostata conchiglia che sta
In quella grotta in cui ci siamo amati
Ha la propria particolarità.

Una dell'anima nostra ha la porpora
Che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
Quando io brucio e tu a quel fuoco ardi;

Un'altra imita te nei tuoi languori
E nei pallori tuoi di quando, stanca,
Ce l'hai con me perché ho gli occhi beffardi.

Questa fa specchio a come in te s'avvolge
La grazia del tuo orecchio, un'altra invece
Alla tenera e corta nuca rosa;

Ma una sola, fra tutte, mi sconvolge.




JEAN-ANTOINE DE BAIF


Se questo non è amore, che cosa ho dunque in cuore?
E se invece è l'amore, è questo che io sento?
E se è buona perché lei mi dà smarrimento?
Se è cattiva che fa più dolce il suo rigore?

Ma di cosa io piango se voglio questo ardore?
E perché, contro me, il pianto non si frena?
Male che dà piacere! Bene che mi dà pena!
O gioia dolorosa! O gioioso dolore!

O viva morte, l'anima come puoi soggiogare
Se io non acconsento? Ma se consento, a torto
Io mi lamento, e a torto ti potrei biasimare.

Buono e malvagio amore in ogni caso io soffro
Su me gioia e dolore e male e bene porto;
Mi dolgo di servire ma io stesso mi offro.




ALCEO


Accoglimi, ti prego,
io sono qui a cantare
davanti alla tua porta:
ti prego fammi entrare.




JOHN KEATS


Io ti grido pietà! Amore, sì, amore!
Misericorde amore che dona senza chiedere,
Racchiuso in un pensiero, saldo, sincero amore,
Che non è mascherato, che un'ombra non può ledere!
Dammi tutto di te - tutto - tutto - sii mia!
Le tue forme bellissime, dei tuoi baci l'incanto,
I tuoi occhi, le mani: dammi la fantasia
Che m'accende il tuo seno così tenero e bianco.
Dammi te stessa e l'anima: per pietà sii arrendevole,
Non lesinare un atomo se tu non vuoi che muoia,
O, continuando a vivere, ormai tuo miserevole
Schiavo, perda il palato della mia mente il gusto,
Dimentichi per sempre gli scopi della vita
E in quel dolore sterile l'ambizione infinita.




GUSTAVO ADOLFO BECQUER


Che cos'è la poesia? chiedi fissandomi
Negli occhi con gli occhi tuoi blu;
Che cos'è la poesia! Me lo domandi?
Oh, la Poesia... sei tu!




LUIS DE GONGORA


Mentre con i tuoi capelli per competere
L'oro brunito splende al sole invano,
Mentre il bel giglio con disprezzo ammira
La tua candida fronte in mezzo al piano,
Mentre più sulle labbra tue si posano
Gli occhi che sul garofano da cogliere,
Ed altezzoso il tuo bel collo rosa
Trionfa sull'avorio opalescente,
Godete collo e chioma e labbra e fronte
Prima che ciò che fu in età dorata
E l'oro e il giglio e il cristallo lucente
Non solo argento o una viola spezzata
Diventino, e con loro tu mutata
In terra, in fumo, in pòlve, in ombra, in niente.




JEAN RACINE


Non c'è chi alle tue grazie o Parthenisse resista:
il tuo dominio è pari a quello degli dei.
Sarebbe senza l'anima, non avrebbe la vista,
chi potesse guardarti senza renderti onore.

Per me, te lo confesso, appena t'ho veduta,
non potendo resistere, mi sono arreso a te.
Con i sensi stregati, la ragione perduta,
si pose sotto l'ala della tua legge il cuore.

Io vidi senza angoscia la mia baldanza vinta,
e non fu quella perdita crudele né tremenda;
se io ne persi insieme con l'uso anche la voglia:
è felice quell'anima che tua schiava si renda.

Mai simile alla tua io vidi altra bellezza;
i tuoi occhi abbagliarono per lo splendore i miei;
la tua voce dolcissima incantò le mie orecchie;
nei nodi dei capelli avvinto mi perdei.

Ma io non mi fermai alle tue più sensibili
bellezze: in te ho scoperto i più rari tesori;
e vidi ed adorai questi doni invisibili
che rendono il tuo spirito bello come il tuo corpo.

Fu allora che vedendo quel merito adorabile
anche tutti i miei sensi ancor più t'adorarono;
ciò che vedevo in te era tutto mirabile
e non sentivo in me nient'altro che l'amore.

E finii per amare quell'innamoramento,
e dopo, compiacendomi, ne ho amato la dolcezza;
i tuoi occhi e il tuo viso nell'anima li sento,
ho sempre Parthenisse al fondo del mio cuore.

Sì, dopo che i tuoi occhi mi accesero la fiamma
respiro meno bene in me stesso che in te;
e sembra che l'amore abbia il posto dell'anima,
ed io non vivrei più se non fosse più in me.

E voi che mai avete Parthenisse incontrato
boschi, fontane, rocce, mio soggiorno incantevole,
soffrite che fin qui il suo nome abbia fiato,
e non scordate mai la sua gloria e il mio amore.











continua...
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