Il Romanista: alla nascita leoni, al ritorno cojoni

leggete come ci siamo ridotti ormai con gli articoli, ma chiamiamoli pure fiabette da bambini, sui "nostri eroi"...

questi ormai hanno rotto gli indugi. alla nascita furono un gran giornale di inchiesta, su Calciopoli erano informatissimi, prodighi di scoop, e molto seri... poi finito quel periodo d'oro, hanno preso la piega del "pompino giallorosso", me li immagino in redazione, un'orgia, un incularella, un 328509 (ovvero 69 al cubo) a go-go, con pagine imbrattate così, a beneficio dei lettori che ormai, nella stessa considerazione di questi poverrelli-poveracci, sono diventati nella migliore delle ipotesi dei bambini di 3 anni, nella peggiore dei poveri cerebrolesi catatonici in overdose di ketamina.

ecco il grande articolo (articolo? sta stronzata che te vergogni solo a pensare che questi imbecilli ti reputino, in quanto tifoso romanista, anche un coglione destinaario di queste stronzate per minus habens della materia grigia). roba che quando è così arrivano a farti sentire in imbarazzo ad essere romanista, come quando ci sono tafferugli, come quando ci sono striscioni o cori razzisti, come quando i cosidetti fedelissimi ultras assalgono i sempilci tifosi in fila tutta la notte per prendere il biglietto, sopravanzandoli con minacce fisiche e slogan tipo la Roma siamo noi, come quando un Pippo Marra si spaccia per tifoso della Roma...
così ti fannov ergognare articoli come questa valanga di cazzate qua:

CHI TOCCA DE ROSSI...MUORE


(Il Romanista) - Daniele De Rossi in questi giorni ha in mente soltanto una cosa: il derby. Se t’avvicini e gli chiedi qualcosa dei blues ti potrebbe pure rispondere: "No, guarda della Lazio non parlo". Il Chelsea ha questo spazio nei suoi pensieri: nessuno. Zero, non sessanta milioni di euro. Da Londra già inpassato sono scesi a fare avances spudorate, ma lui non le ha nemmeno volute sentire. Che ci fa? Daniele De Rossi s’eccita naturalmente con la Roma, se poi la "cosa di mercato" capita a una settimana e spiccioli dal derby, allora non ha proprio nessun senso. Non è un modo di dire, De Rossi pensa al 6 dicembre 2009 come a un appuntamento preciso, cerchiato in rosso dal momento in cui quella data è diventata un’emozione secondo il calendario non degli anni, ma delle stagioni. Ci pensa, se la immagina Roma-Lazio. L’ultima volta è stata la sua prima volta, un gol, in nove senza riuscire ad evitare la sconfitta, la più brutta. E poi tante storie è il derby. Troppe per poter pure dar retta a quelli del Chelsea. Ci sta tutto quello che sei diventato dietro questa partita. Ci sta l’Atalanta prima: il rientro. Chi l’ha visto ieri a Trigoria non riesce a non immaginarselo a Bergamo. Sarebbe la duecentesima partita in campionato con l’unica maglia possibile, appena un aperol rispetto al futuro che sarà. A (ri)cominciare da Bergamo. Lì dove Francesco Totti ha segnato la sua prima punizione in serie A, là dove Nils Liedholm ha vinto la sua ultima partita. Cose da Roma. Probabilmente ci sarà, anche per esserci al meglio domenica 6 dicembre. Cose sue. Ieri ha corso più di tutti, poi a un certo punto Claudio Ranieri se l’è un po’ preso da parte per fare un esercizioparticolare: corsa, arresto da basket, via a destra e poi a sinistra, dove trovi i palloni da tirare alternativamente in porta, contro l’Atalanta, contro la Lazio o contro il tuo nemico interno peggiore (la Lazio, appunto). Utile per familiarizzare con la mascherina magica che indossa: per i movimenti, per sentirla meglio, per il campo visivo, per coccolarsela. Quella mascherina in fondo non è un’appendice, è fatta dello stesso materiale di cui è composto Daniele De Rossi: è anti proiettile. Iron man è giallorosso, è così nel fumetto e nel film (fico per gli effetti speciali) uscito un paio d’anni fa. Iron man è lui che è pure Batman con questa maschera da Robin, lui che è Capitan Futuro e l’Uomo Tigre, e tutti insieme i Fantastici 4. Bisognerebbe cominciare a chiamarlo Goldrake. E’ meglio di Steve Austin - professione astronauta - perché dopo lo zigomo rotto e le coliche renali non l’hanno dovuto ricostruire, ha fatto tutto da solo quando è uscito col suo zainetto giallo dal Gemelli. Diversi: non vale appena sei milioni di dollari come l’Uomo bionico, non vale nemmeno sessanta milioni di euro l’Uomo umanità: non ha prezzo quello che è il suo rapporto con la Roma (una parte intima, un pezzo della sua infanzia, la sua professione e la sua passione, il suo gioco, il suo serio gioco e tante altre cose così). Non se lo possono comprare De Rossi e se se ne dovesse andare un giorno sarebbe solo perché l’avrebbero costretto a inseguire il suo ritorno. Non se lo comprano, tantomeno il Chelsea. Provate a chiederglielo, potrebbe rispondervi cantando: «Blu è il tuo colore...». Ma non se ne deve anna’.


se a qualche poverello imbonitore del Romanista capita di passare di qua, sappia che io non sono un ascoltatore di Marione, non sono un pro-Rosella e anzi Il Romanista l'ho comprato tutti i giorni per oltre due anni.

ciò che mi fa scrivere post come questo è la vergogna per articoli-buffonata diq uesta fatta.
mi si dirà, ma tu non hai spirito... sei uno serioso, non pronto alla battuta.
chiedere in giro, anche qui nel forum please, oppure dare una letta in giro.

facciamo prima, invece di cercare scuse, ad accettare la realtà: siete diventati un giornale per coglioni.

ammazza che roba.. quello che ha scritto st'articolo je fa 'na pippa a mimmo ferretti, piero torri e guido d'ubaldo messi insieme,
anzi, proprio un pippone a du' mani... (cit. )

er titolo ma che roba è?

me pare guzzanti quando fa la porta e dice "altimenti lui muore"

Mah,del Romanista leggo gli editoriali.Mi piace Dotto;ok anche Petrucci,Boniek,ieri Catalani non male.Le firme dei vari articoli invece non le conosco,lo compravo solo l'estate,più che altro per leggere di calciomercato.Dicono che il prezzo del "nuovo" romanista sia aumentato.

1,20. e mi pare che sia subito salito a 1,20 anche il corsport.

comunque dallo stile (stile?) direi che è Cagnucci.

Anche Leggeri attacca questo pezzo del romanista.

Due anni fa mi ero registrato al Romanista e da ieri mi arriva la mail con la prima pagina in formato pdf.
La posto,so che Giove sta fremendo...

www.ilromanista.it/prime-pagine/28112009.pdf

mai comprato, nemmeno una volta.

www.ilromanista.it/prime-pagine/02122009.pdf

prima pagina di oggi.

lucaDM82, 28/11/2009 12.26:

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Due anni fa mi ero registrato al Romanista e da ieri mi arriva la mail con la prima pagina in formato pdf.
La posto,so che Giove sta fremendo...

www.ilromanista.it/prime-pagine/28112009.pdf

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si conservano tutto..è arrivata anche a me..ma m'ero iscritto ai tempi di calciopoli..e sono anni che non lo compro. E per come operano e chi ci scrive difficilmente tornerò a farlo.

idem.
pure a me arrivano perchè m'ero registrato 3-4 anni fa, m'ero pure dimenticato..
e anch'io non lo compro più.

In effetti,da quello che leggo da internet,sta prendendo la piega di Leggo,in quanto a qualità.
Si salva giusto qualche editoriale di Dotto e qualcun altro.
Io non ho seguito bene le querelle Romanista vs resto del mondo,so soltanto che è odiato un po' da tutti,filosensi e antisensi.Infatti sia Leggeri che Marione lo hanno attaccato.E pure RS.

per me l'errore sta all'origine, nella testata.
Se si chiamassero Un Romanista sarei già meno critico nei loro confronti. Ma la presunzione che il tifoso della Roma debba identificarsi con quello che scrivono o " svelano " loro non l'ho mai accettata. Anche perchè poi come fai sbagli. O esaltano coattamente certi giocatori oppure come vedo ultimamente vanno sull'autocommiserazione, il peggio del peggio : prendersi in giro ma agli occhi di chi non aspetta altro per farlo tipo la pagina di roma-barcellona. Un conto farlo tra..romanisti una cosa è farlo fuori dalle mura " domestiche ".Poi se fai questo a me non me ne frega niente se alzi la voce quando a Milano ti rubano la partita.
Adesso poi pure contro Ranieri, cosi facendo è ovvio che ti scaricano tutti.

'Sta botta hanno mandato praticamente tutto il romanista

www.ilromanista.it/prime-pagine/04122009.pdf

IL ROMANISTA. Baldi: ´Il futuro? Senza affaristi´



Tifoso sì. Anzi "certamente". Consigliere anche, "da 10 anni, che sono stati intensissimi". Michele Baldi, una passione per la Roma che gliela leggi negli occhi quando ti parla, e un attaccamento alla famiglia Sensi fatto di emozioni e vicende vissute, insieme, giorno dopo giorno. Con Franco prima e Rosella poi: "Conosco il presidente dal più dieci anni, ne abbiamo passate tante insieme...", racconta, a tratti emozionandosi.

Partiamo dall´attualità: ha rischiato l´infarto durante Roma-Bayern?
Abbastanza (ride, ndr). Però vi posso svelare che alla faccia della scaramanzia nell´intervallo ho detto ad alcuni testimoni: vinceremo noi.

L´ha detto persino a Rummenigge.
Certo. Lunedì sera, nella cena che noi della Roma abbiamo fatto coi dirigenti del Bayern, l´avevo detto anche a lui. D´altronde, la Roma è una squadra che può essere sostenuta solo da chi ha fede, cuore e passione. Non sarei romanista se non fossi così. E poi come fai a non credere, razionalmente, a una rimonta con quei 4 lì davanti? Senza dimenticare tutti gli altri campioni che abbiamo in squadra.

Se dovesse sceglierne uno?
Sceglierei Rosella Sensi. Perché è lei che ha permesso tutto questo e ha costruito una grande squadra, rendendoci orgogliosi di avere due giocatori come Borriello e Burdisso che hanno rifiutato la Juventus.

Che donna e che presidente è Rosella Sensi?
È prima di tutto una persona preparata e non è casuale che ogni volta che partecipa a cene ufficiali, non ultima quella coi dirigenti del Bayern, riscuota grandissimo successo. È una donna forte, con una grande onestàmorale e intellettuale. In lei c´è tutto il Dna del padre.

Un difetto?
Un eccesso di riservatezza. Inoltre, essendo lei molto leale, che è un gran pregio, ha la convinzione che l´onestà e la serietà paghino sempre. Invece spesso non è così.

Tra i momenti vissuti insieme,quale sceglierebbe?
L´abbraccio in campo a Milano nella Coppa Italia del 2007. E poi quando insieme alle sorelle ha deciso di sacrificare tutto il patrimonio della famiglia per amore della Roma. È lei che, in tempi e modi diversi, ha sacrificato 980 milioni di euro per onorare questa squadra. Lei ha pagato tutti i debiti, fino all´ultimo euro di interesse.

Nei 980 milioni cosa è compreso?
L´hotel Cicerone e altri alberghi, il Corriere Adriatico, Aeroporti di Roma, i parcheggi di Corso Francia e la lista è ancora lunga.

Quale futuro si aspetta adesso per la Roma?
Vedo soltanto persone che vogliono fare affari, senza cuore né passione e mi domando: se fra due anni questa piazza romana non avrà consentito loro di rientrare nell´investimento, cosa accadrà? Per questo mi auguro due cose.

Quali?
Che il patrimonio della Roma, soprattutto umano, non venga disperso. E che le persone moralmente compromesse, che magari volevano prendere la Roma a un euro sperando andasse in serie B, abbiano la decenza di non accostarsi e spero che in quel caso i tifosi, e io ci sarò, sappiano garantire la "sacralità" della Roma.

Sarebbe bello chiudere l´era dei Sensi con un successo storico...
Sarebbe bello per tutti, soprattutto per quei gufi frustrati che aspettano solo che il presidente esca di scena. Ma vi dico una cosa: la Sensi resterà protagonista in questa città. In un modo o nell´altro, ve lo assicuro.


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Se verranno gli arabi o gli americani persone come Baldi non conteranno più.Che bello.

ma qualcuno se lo compra ancora il Romanista?
Oggi Fotia, il direttore del quotidiano dei tifosi piu' tifosi del mondo, diceva che la società non deve scegliere in base all'umore e alle contestazioni dei tifosi e che a LE vanno dati i giocatori giusti. Quest'altro cazzaro riciclato che parlava di mercato sontuoso e oggi s'aggrappa ancora ai gufi.

questo falso magro e falso sveglio predica la difesa preconcetta dell'ideologia e delle proprie idee.

e nel fare questo, riesce null'altro che a mettersi in competizione con il corriere, che (sbagliando anche qui quanto a idee preconcette) lo aveva subito bocciato.

da lì la contrapposizione e la infantile idea di fare di Luis Enrique un campo di battaglia sul quale misurare la rispettiva credibilità.

per questo così come il Corriere attaccherebbe Luis Enrique anche se vincesse la Champions, Fotia lo difenederebbe anche se Luis Enrique mettesse sua madre a novanta in panchina e se la inculasse durante la partita mentre la Roma prende schiaffoni.

sono stupidi come Duffy Duck che passa il candelotto di dinamite a Bugs Bunny e quest'ultimo, dopo aver rifiutato più volte "questo è tuo!" e sentitosi negato "No è tuo!", decide di dire "E' mio!", così Duffy Duck ci casca come un coglione, tale è Fotia e ogni guerrigliero della propria idea preconcetta e ottusamente fissa, e fa lui "no è mio!".

Bugs Bunny gli fa "ok" e glielo lascia e a Duffy Duck gli esplode il candelotto in mano.

speriamo che a Fotia e a quelli come lui gli esploda in culo.

Tallo, seconda volta con esordio

IL ROMANISTA (V. META) -
(...) A Tallo resta il fotogramma di un gran colpo di tacco a servire in area Totti, fosse finita diversamente quell’azione, sarebbe già entrato nel cuore dei tifosi. (...)

scusate ma ricordo male io oppure il tacco l'aveva fatto per un altro che ha crossato e poi sulla respinta è arrivato il sinistro al volo di totti?

no perchè è la seconda volta che la leggo sta cosa.
ci hanno fatto dodici articoli su Tallo. e dopo due giorni ancora scrivono inesattezze (ripeto così mi pare).

eppure tallo ha giocato 5 minuti, cazzo, e loro, di mestiere fanno i giornalisti, cazzo, cioè gente che deve registrare i fatti e riproporli per come sono avvenuti.
cazzo.

sì, è esattamente così,
ha fatto comunque una bella giocata, ma non come la descrivono 'sti scarzacani da du' lire.