Avventura: "L'alchimista" - Capitolo 1

"Oh certo la mia situazione finanziaria" trasali' dai suoi pensieri e poi aggiunse "... vivo di quello che guadagno non mi rimane molto per altro, i soldi che mi chiedono sono troppi e non so dove andarli a prendere..." poi sconfortato si appoggio' allo schienale della sua sedia.

"Non si preoccupi, faremo tutto quello che possiamo per fermare qui farabutti e non si preoccupi c'è stato già di grande aiuto con le informazioni che ci ha fornito."

Si volse per guardare fuori dalla finestra indicata pochi istanti prima dal mercante.

"Che motivo poteva avere per guardare così spesso da farsene accorgere fuori da questa finestra..."

Disse questa frase come se stesse parlando con se stesso e rimase fermo a guardare fuori, abbassandosi un pelo ed inclinando di tanto in tanto per osservare meglio l'esterno.

Le risposte del mercante non avevano aggiuto nulla di nuovo a quello che già sapevano. *Praticamente costui non sa assolutamente nulla di nulla, è come aver parlato ad un muro. Chissà se gli altri mercanti sanno qualcosa di più. Speriamo di si, altrimenti ci toccherà brancolare nel buio fichè quei figli di buona donna non si faranno rivedere.*

"Cercate di sforzarvi Nomrell. Ogni informazione in più che ci darete ci permetterà di svolgere il nostro lavoro al meglio" e così dicendo si avvicinò a Venior. "Praticamente quell'ingordo non ci è di nessun aiuto, porca miseria. Sono certo che se gli chiedessimo dove andare a mangiare un buon polpettone ho un maialino da latte con le verdure sarebbe prolisso di informazioni." disse, sussurandolo, al compagno ed accennando un breve sorriso. "Hai scoperto qualcosa di interessante? Cosa si vede da qui?"

Rimase in silenzio studiando i presenti, specialmente Wids, che sembrava essersi ritirato in secondo piano rispetto agli altri compagni.

*Quell'uomo mi inquieta. Continuo a ripetermelo, e non è da me, ma quei silenzi, quei sorrisi e quel continuo nascondersi mi fanno paura.*

Aspettò qualche risposta, sia dal negoziante che dal guerriero, appoggiò le sue enormi spalle ad un pilastro di legno della bottega e incrociò le braccia sul petto.

Guardando meglio attraverso la finestrella poteva scorgersi l'angolo del palazzo di fronte. Un ottimo posto per spiare l'entrata del negozio.

"Grazie Nomrell per il tempo che hai potuto dedicarci, ora andremo dagli altri commercianti di cui ci hai parlato a prendere altre informazioni" disse stringendo la mano al negoziante.
Si rivolse ai suoi compagni "Prossima tappa La corona di Mithril"

Camminando attraverso la cittadina di pontelagolungo a Wids ritornarono in mente i ricordi di bambino. Si rivedeva giocare col figlio del pescivendolo che ora aveva ereditato il lavoro del padre.
Cercare di fare affari con il robivecchi che invece era ancora lui sebbene fosse molto invecchiato.

Molti ricordi si, ingenui, spensierati ... da quanto tempo non ne aveva piu' ?

Arrivarono quindi alla Corona di Mithril e Wids disse "Venior mi sembrava avessi fatto esplicita richiesta per avere contattare tu questo negoziante. Vai pure, chi vuole andare con lui ?"

Mentre camminavano verso la Corona di Mithril Neor si sforzò di capire, osservando l'aspetto e le vesti dei suoi compagni, le loro capacità e la loro provenienza.

*Magari con la luce del giorno potrò finalmente capire qualcosa di più*

Dopo aver seguito i suoi compagni fino al negozio, trattenendosi a qualche metro da loro, si fermò e ascoltò le parole di Wids.
Il lupo trotterellava silenzioso di fianco a lui.

"Direi che entrare non mi costa nulla.
Venior, come pensi di introdurre l'argomento al negoziante?"

Una volta usciti dal negozio si rivolse ad Olaf.

"Dalla finestra si vedeva l'angolo del palazzo di fronte, un'ottimo posto dove nascondersi per vedere l'ingresso del negozio a mio parere."

Proseguì silente il resto del tragitto verso la Corna di Mithril. Una volta arrivati nei pressi del negozio si fermò vedendo Wids fare lo stesso.

"Bene."

Disse semplicemente all'affermazione di Wids quindi fece cenno a Neor di andare.

"Non utilizzerò giri di parole, non mi piacciono affatto... Di solito sono molto diretto in queste cose."

Mentre camminava verso l'ingresso del negozio si sistemò meglio la parte lignea del suo arco che teneva fissata sulla schiena.

I due entrarono nel negozio uno alla volta. Subito nell'ingresso ad attenderli una armatura completa di piastre troneggiava imponente davanti al loro passaggio.
A destra e a sinistra si intravedevano due stretti passaggi anche essi pieni di armature di ogni foggia e tipo. Camminando rasente alla miriade di oggetti Neor e Venior arrivarono in una sala tonda molto grande. Al centro della sala erano accatastate moltissime armature di metallo, vicino al muro invece quelle di cuoio giacevano buttate una sopra l'altra. Non c'e' che dire Irimon il suo proprietario non teneva molto all'ordine. Li accolse in modo freddo rimanendo in piedi dietro alla catasta di metallo. Alto dalla figura esile vestiva in modo trasandato e l'aspetto nella sua totalita' lasciava molto a desiderare... sciatto si sarebbe potuto dire. La sua voce atona pronuncio' le seguenti parole senza che gli occhi tradissero la minima emozione e soprattutto senza salutare i suoi ipotetici clienti in nessun modo. "Siete gia' interessati a qualcosa di preciso ?"

Non seguì immediatamente i compagni, ma si diresse verso l'angolo del palazzo che aveva visto alucni minuti prima attraverso la finestrella. Si fermò sullo stesso e guardò in entrambe le direzioni.
*Chissà se oltre a tenere d'occhio il negozio di Normell, tenevano d'occhio qualcosa d'altro. E se non volevano tenere d'occhio il negozio, ma invece tenere d'occhio qualche d'uno sfruttando lo spiongino? Finchè non abbiamo una pista da seguire, per me tutto è fattible, anche questa ipotesi* pensò mentre rimanesva fermo sull'angolo e si guardava attorno.
"Sapreste dirmi, cortesemente, chi abita in questo edificio?" chiese ad uno dei passanti.

Un signore tutto trafelato si fermo' squadrando Olaf da capo a piedi. Poi con una voce molto snob disse "Questa e' la casa di quello zotico del pescivendolo, mamma mia che puzza... si sente fino a qui il fetore..." si turo' il naso con due dita della mano destra e tenendo sollevato il mignolo verso l'alto si allontano' disgustato...

*La casa del pescivendo. Non mi pare che fosse una delle attività prese di mira dagli strozzini. Che sia una delle prossime vittime? Chiederò al nostro amico incappucciato lumi su questo mercante, e poi deciderò*
Rimase ancora in attesa sull'angolo, passeggiando a vanti e indietro, guardado ogni tanto verso il sole, quasi a simulare che avesse un appunamento e che il suo stazionare in quella zona fosse sintomo del ritardo di una persona.

Mentre passeggiava su e giu' Olaf pote' studiare meglio i vari punti di vista dalla sua posizione. Non solo da li era possibile vedere l'ingresso al negozio di Nomrell ma anche vedere in minima parte cosa vi accadeva dentro. Le due strade principali che si intersecavano li tra l'altro erano sempre molto trafficate e sparire da li sarebbe stato facilissimo. Il Palazzo sotto cui si trovava non aveva nulla di straordinario anzi il fetore del pesce in effetti dava piuttosto fastidio. Un altro particolare per far star la gente lontana da quel luogo di un sicuro appostamento.

"A dire il vero si."

Anch'egli rispose senza preamboli ne saluti.

"Ma a nulla di ciò che vendi, siamo qui per avere qualche informazione su degli individui che si dovrebbero essere recati presso il tuo negozio per proporvi la loro "protezione"."

Quindi rimase immobile a fissare lo sguardo del suo interlocutore per cercare di vedere qualsiasi cambiamento della sua espressione o nel suo comportamento a quell'affermazione appena detta.

Il posto era certamente ottimo per fare un appostamento. Egli stesso lo avrebbe scelto se avesse dovuto fare un lavoretto in quella zona. Rimase ancora un poco, tanto da rendere credibile la sua copertura, dopo, facendo un gesto indispettito, come chi è stufo di aspettare, decise di allontanarsi.
Ricordandosi la mappa vista la sera prima, decise di non andare direttaente dall'armaiolo, ma di fare un giro un pò più largo per vedere se qualcuno lo stesse seguendo. Si mischiò quindi fra la folla, fermandosi a guardare di tanto in tanto le merci propinate dai commercianti e cambiando spesso direzione. Arrivò quindi in prossimità della bottega e scorse Wids in attesa all'esterno. Prima di avvicinarsi a parare con lui, decise di attendere alcuni istanti per vedere cosa succedeva e per controllare ancora una volta se qualcuno lo aveva seguito.

Appena senti' quelle parole Irimon ando' su tutte le furie e gesticolando gli urlo' contro "COSA VOLETE DA ME?, NON SO NULLA, ANDATE VIA O CHIAMERO' LE GUARDIE".
Gli occhi iniettati di sangue e l'incedere non lasciavano presagire nulla di buono.

Olaf dopo aver controllato la situazione si rassereno' constatando che nessuno lo aveva seguito fin li.

Rimase silenzioso e attento, attendendo le parole del suo compagno, fermo nella sua posizione.

Dopo la risposta del commerciante, si mosse tranquillamente verso l'entrata, bloccandola con noncuranza grazie alla sua mole.

Dopodichè attese nuovi sviluppi nella situazione.