In treno, da Messina o da Catania fino alla stazione ferroviaria di Taormina-Giardini Naxos, da dove in direzione Taormina, oltre al bivio per Taormina, ancora per poche centinaia di metri, al km 47,2 si trova, lato mare, l’ingresso della Riserva.
Il mare
Non rientra nel territorio di gestione della Riserva, pur essendone parte integrante.Offre ospitalità ad una miriade di variopinti organismi, dalle alghe che arricchiscono i fondali a tutti gli esseri che fra esse trovano ricovero e cibo. Interessanti sono gli incontri in cui ci si imbatte se si prova curiosare al di sotto della superficie. A qualche centimetro di profondità si possono vedere decine di animali, fra cui crostacei, molluschi e piccoli pesci, intenti a brulicare tra le alghe in cerca di cibo. Con l’ausilio di maschera e pinne, spingendosi a pochi metri di profondità, numerosi pesci si esibiscono in evoluzioni di gruppo che lasciano con il "fiato sospeso", mostrando i loro colori accentuati dai riflessi della luce del sole.
Spingendosi ancora oltre, con qualche colpo di pinna in più, si nota il diminuire della vegetazione, a causa della minore quantità di luce presente. Anche qui comunque non mancano suggestivi incontri; questa volta, bisogna guardare in prossimità degli anfratti o delle zone d’ombra, dove è facile imbattersi in pesci o molluschi di taglie decisamente più interessanti, intenti di solito a sorvegliare l’ingresso della propria tana o appostati in attesa di una preda. Infine, quando l’ossigeno a nostra disposizione sta per esaurirsi, costretti a ritornare in superficie, lungo la risalita siamo ancora in tempo per osservare, aiutati dalla luce che filtra, una infinità di minuscoli esseri che si lasciano trasportare dalle correnti, solitamente trasparenti o dai colori iridescenti.