Mi chiedo quando la televisione italiana, pubblica e privata, capirà che l’esibizione quotidiana di veline, ex veline, belle donne, siliconate e no, prive di “filini” di grasso, lunghe di coscia, strette di sedere, chiamate anche a pontificare sullo scibile umano; quando capirà, dicevo, che tale “mostra” può recare disagio psicologico e generare frustrazione in migliaia di giovani e giovanissime donne dotate di più ricche e vistose proporzioni somatiche oltre che di una mente e di un’ anima verosimilmente più sensibili della norma. Purtroppo la televisione fa testo, entra negli occhi, nelle orecchie e nel cervello condizionandolo, suggerendo modelli di comportamento troppo spesso aberranti, diseducativi e sovente offensivi. Ovviamente la mia considerazione vale anche per i giovani e giovanissimi uomini quando l’esibizione riguarda altri maschi, belli e forti, mostrati come modelli da copiare. Non mi dilungo. Esprimo affetto in particolare alle giovani e ai giovani che comprendono il mio disappunto e lo condividono. A chi dirige l’apparato televisivo raccomando di usare, nella programmazione dei palinsesti, la testa e la coscienza.