Le campane del Duomo di BERNA

C'è stato un tempo, non lontano, in cui alcuni di noi sono stati aspramente criticati come fautori del "puro piacere edonistico dell'ascolto". In quel periodo per qualcuno non era ben chiaro (nè forse lo sarà mai) cosa fosse la Campanologia.

Pazienza. Non tutte le verità sono per tutte le orecchie...

In questi giorni di primo autunno mi capita, come ogni anno, di ricadere clamorosamente in questo vezzo del "puro ascolto", che la moderna tecnologia favorisce. Arriva l'autunno, con le sue brume e i suoi colori, e immancabilmente - dovendo scegliere un compact disc che faccia un po' da "colonna sonora" - metto nello stereo il cd del Duomo di Berna.
Un cd recuperato attraverso complicati giri e rigiri, che conservo come una reliquia al punto di averne fatte molte copie sparse qua e là per casa, copie che ascolto sempre al posto dell'originale nel timore di rovinarlo o di perderlo.

Ho scovato il sito del internet del Munster di Berna, che essendo chiesa di rito riformato non è Cattedrale ma Duomo (Munster), e nel sito c'è una preziosa pagina dedicata alle campane, con alcune foto, i dati essenziali, il calendario e l'ordine dei suoni, e (alla voce "Anhoren") le tracce audio delle singole campane e del plenum, così come si trovano nel cd.

Questo il link:
www.bernermuenster.ch/sites/bm/bm_muenster_glocken.php

Questo concerto per me è "cosa caduta/dal cielo in terra a miracol mostrare", perchè su 7 campane solo due sono state fuse insieme, tutto il resto è stato assemblato man mano nel tempo, eppure questi bronzi riuniti insieme producono un miracolo di espressività, di morbidezza e di calore che non ha rivali.

Lo posto volentieri perchè l'ascolto di queste campane è per me una esperienza talmente coinvolgente ed emotivamente forte che sento il bisogno interiore di condividerlo con gli amici e con tutti i frequentatori del forum.

Condivisione, insieme al piacere dell'ascolto.
Non nego di essere infantilmente fiero e orgoglioso del Sol#2, capolavoro dei fonditori Sermondi di Bormio, che nel suo splendore dà tanto lustro all'arte fusoria della mia Diocesi... Ma vorrei capire se sono solo io talmente psicolabile da sperimentare dentro di me, al suono di queste campane, i colori e i profumi dell'autunno... e vorrei capire se capita solo a me - se sta andando il cd - di smettere di fare altro e di sostare in pensoso ascolto delle magiche alchimìe prodotto dall'intreccio dei vari suoni...

Buon ascolto, aspetto le vostre impressioni!

Dimenticavo un particolare: ovviamente gli effetti e le sensazioni di cui parlavo derivano dalle diverse combinazioni delle varie campane, in particolare - secondo me - dagli effetti e dalle risonanze create dalle cinque campane minori, specie quando a suonare non è il Do#3 del 1734 ma la Burgerglocke del 1403. Queste combinazioni si possono ascoltare - ahimè - solo nel cd...
Credo tuttavia che anche solo le singole o l'inizio del plenum siano già abbastanza evocativi!

Se a qualcuno interessasse la copia del cd mi scriva in privato e provvederò.

Le Campane sono Strumenti musicali e, come tali, costrutite per essere ascoltate, in modo da essere gradevoli al nostro orecchio. Tuttavia, le registrazioni, per quanto perfette possano essere, restano, comunque, dei surrogati che mai potranno regalare la sensazione di un ascolto dal vivo.

Caro Roberto, non sei l'unico a provare determinate sensazioni all'ascolto di certe campane. Io sono tra i fortunati possessori di una delle copie del tuo cd, in questo momento non lo sto ascoltando. Sto invece gustandomi le campane del duomo di Utrecht che un mese fa ho ascoltato dal vivo e che da qualche giorno non riesco a liberarmene immaginandomi paesaggi nordici, il mare non lontano, il cd che spero tutti possiedano è strepitoso, come lo è quello di Berna. Quello che affermi va a rafforzare la mia teoria che non relega una bassa percentuale all'aspetto emozionale ed il merito va ai grandi fonditori del passato, dai valtellinesi ai fiamminghi fino ai loreni. Io sento il nord in certe campane, l'autunno in altre, in una parola c'è dell'anima in questi suoni e, nessuno me ne voglia, la loro "imperfezione" è l'aspetto più bello, più penetrante...ma ora devo andare a nanna, mi hai provocato Roberto, penso che la discussione sarà mooolto interessante!
Alberto

Mamma mia sono fantasticheeeeee

Bellissimo il paragone con TANTO GENTILE di Dante, un sonetto che potrebbe quasi in toto essere dedicato alle nostre emozioni dinnanzi ad una bella campana...ella s'en va sentendosi laudare...
Ma torniamo a noi. Carissimo Roberto hai tutto il mio appoggio e un ulteriore aumento di stima perchè condivido le tue stesse emozioni di fronte a questi capolavori assoluti, non so se siano le stesse ma sicuramente sono forti! Tu dici "magiche alchimìe" riferendoti a quello che producono in noi, ma se invece fossero stati gli stessi fonditori, non ancora in grado di possedere una grande conoscenza in materia di acustica (quella del dopo Hemony per intenderci), dei grandi alchimisti? Lo studio sul profilo delle campane (non tiro fuori il discorso dei cinesi) si è intensificato nel 17° secolo, fino ad allora però c'era sicuramente un certo buon gusto, una ricercatezza per rendere il più gradevoli possibile i vari suoni. E di capolavori di quei tempi, grazie a Dio, ne sono giunti molti fino ai nostri giorni, non ultimo il Sol#2 Sermondi che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo nell'ormai lontano 2000!
Alla prossima puntata!

Mi annoterei i dati, ma non capisco molto. Però, altre grosse campane, abbiamo scoperto! Mi incuriosiscono i ceppi, che mi pare di non aver mai visto, molto decorati, e leggermente allungati, tipo campane spagnole.Nel sito si possono creare diverse combinazioni di suono, come nel sito di Wilten!

Davide