Associazione Italiana di Campanologia 

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Campane da Carillon

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2009 09:54
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20/09/2009 11:01

Apro questa discussione sulle campane da carillon, visto le diverse domande nate in altri post, così mateniamo un pò di ordine [SM=g7566]

Innanzi tutto.... Il carillon è uno strumento musicale e come tale le campane al suo interno sono trattate allo stesso modo.

Questo tipo di campane hanno una struttura ed una sagoma completamente diversa dalle campane in movimento.

Sono accordate con una tolleranza di 2/100 di tono in "atmosfera controllata", questo per avere la massima precisione ed evitare fastidiosi battimenti dati da frequenze imprecise tra loro una volta messe in opera. (es, nominale sol4 e parziale di terza del mi4 che abbiano tra loro 2hz di differenza... risultato.. fastidioso!)

Vista la struttura e considerato il risultato con una tolleranza strettissima, facendo attenzione anche alla temperatura, l'accordatura tonale è decisamente più complicata rispetto ad altre campane, ecco che per avere un risultato perfetto le orecchie ed il solo computer non bastano!!

E' vero che in queste campane sono privilegiati alcuni toni parziali, ma lo spettro è completo e sono presenti sempre tutte le normali parziali che conosciamo!

Sulla base di quanto detto, un carillon è tale quando è fatto con campane da carillon... mi sembra ovvio!.. altrimenti pure un clavicembalo potrebbe essere scambiato per un pianoforte, tanto ha la tastiera ed è fatto di legno.. non so se mi spiego.

Inoltre le campane da carillon hanno un preciso punto di battuta, dove solo lì posso essere percosse.. se fate caso,in genere sulle campane da carillon, è segnato l'esatto punto di battuta. L'isolatore c'è anche qui tra campana e castello, normalmente poco visibile, sia esso di neoprene o altri materiali.

Speriamo che molti di questi strumenti possano arrivare in italia, I pochi nuovi arrivati sappiamo godere di indiscusso successo, tipo la torre bianca,tipo canazei...
(ridabisco non insignificanti insiemi di campane normali.. sarebbe l'ennesimo disastro culturale!).

Dovrei aver detto tutto, intanto, nella foto, carillon in lavorazione in Mi5 (campana maggiore kg31!!)


Flavio

[Modificato da Flavioswing 20/09/2009 11:07]
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Re:
Flavioswing, 20/09/2009 11.01:

Il carillon è uno strumento musicale e come tale le campane al suo interno sono trattate allo stesso modo.


Che significa, di grazia?

Flavioswing, 20/09/2009 11.01:

Sono accordate con una tolleranza di 2/100 di tono in "atmosfera controllata", questo per avere la massima precisione ed evitare fastidiosi battimenti dati da frequenze imprecise tra loro una volta messe in opera. (es, nominale sol4 e parziale di terza del mi4 che abbiano tra loro 2hz di differenza... risultato.. fastidioso!)

Vista la struttura e considerato il risultato con una tolleranza strettissima, facendo attenzione anche alla temperatura, l'accordatura tonale è decisamente più complicata rispetto ad altre campane, ecco che per avere un risultato perfetto le orecchie ed il solo computer non bastano!!


Sarebbe auspicabile che anche le altre fossero realizzate con la stessa precisione. L'accordatura può essere eseguita ad orecchio, ma occorre che tutti i corpi sonori siano alla stessa temperatura, condizione non difficile da ottenere in laboratorio. Alcuni hanno bisogno di strani orpelli elettronici: farebbero meglio a cambiare mestiere.

Flavioswing, 20/09/2009 11.01:

L'isolatore c'è anche qui tra campana e castello, normalmente poco visibile, sia esso di neoprene o altri materiali.


Lasciamo i materiali artificiali ad applicazioni non musicali.


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20/09/2009 18:32


Che significa, di grazia?


Significa che le campane all'interno di un carillon sono controllate ed accordate in modo estremamente preciso, visto che il carillon è uno strumento musicale riconosciuto. Le campane sono già di per sè strumenti musicali, quindi: "Il carillon è uno strumento musicale e come tale le campane al suo interno sono trattate allo stesso modo" (cioè come strumenti musicali).. più chiaro ora?



L'accordatura può essere eseguita ad orecchio, ma occorre che tutti i corpi sonori siano alla stessa temperatura, condizione non difficile da ottenere in laboratorio. Alcuni hanno bisogno di strani orpelli elettronici: farebbero meglio a cambiare mestiere.


Noto che sei contrario agli "orpelli elettronici"... quali sono le tue motivazioni? Hai mai accordato un carillon?

Perchè poi materiali tecnologici ed innovativi non dovrebbero essere utilizzati? Nel caso specifico stiamo parlando di un cuscinetto di isolamento tra campana e le strutture portanti.. una applicazione "tecnico-meccanica" non per nulla musicale..


Flavio
[Modificato da Flavioswing 20/09/2009 18:32]
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20/09/2009 22:34

Io credo che ad orecchio si possa andare molto vicino all'ottimale ma molto vicino, non credo alla perfezione. Umilmente conviene inchinarsi di fronte ad uno strumento elettronico o meccanico che rileva con maggior precisione tutta la struttura armonica di una campana.
In tempi moderni, diciamo dopo Bach, si è giunti alla convenzione, o meglio al compromesso, del cosidetto "Temperamento equabile", che consente di poter suonare sufficientemente bene in tutte le dodici tonalità presenti sulla tastiera, cosa che non potrebbe essere se l'accordatura fosse "naturale", ossia quell'accordatura che potrebbe realizzare un orecchio "musicale". Questa è una delle ragioni per le quali non ci conviene dimostrarsi contrari all'ausilio elettronico, in quanto la cosiddetta maggior precisione dell'accordatura "a orecchio" presuppone un risultato vivaddio approssimativo. Altrimenti si dovrebbero produrre molte più campane da usare solo per ogni determinata tonalità.
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21/09/2009 09:45

Un ringraziamento all'utente Flavioswing per la gentile precisazione.
In risposta ad entrambi i precedenti, occorre premettere che la Musica è l'arte della combinazione dei suoni in maniera tale da renderli gradevoli al nostro orecchio. Pertanto quet'ultimo è il solo giudice del risultato della costruzione o dell'accordatura di uno Strumento musicale. Una previsione dello spettro tonale può essere condotta molto agevolmente con i moderni mezzi che l'informatica, con il calcolo agli elementi finiti, ci mette a disposizione, tuttavia il risultato timbrico finale, indipendentemente dalle analisi automatiche, oggi agevoli, deve essere condotto ad orecchio ed eventuali errori corretti a mano, come corretta prassi impone sul nuovo e, a maggior ragione, in sede di restauro. A parità di temperamento, intervengono fenomeni relativi alla percezione fisica dei suoni, a tutt'oggi poco o per nulla conosciuti, che rendono impossibile implementare sugli elaboratori dei programmi in grado di fornire un'accordatura gradevole (sic, non corretta, che non esiste, ma gradevole). Se insede di restauro occorre rispettare e, spesso, risalire al corista ed al temperamento d'origine, nelle nuove costruzioni, si sono molti temperamenti, ben più gradevoli di quello equabile (affermatosi nei primi decenni del Novecento), in grado di assicurare la possibilità di suonare in tutte le tonalità maggiori e minori, mantenendo ad ognuna il suo carattere; non ultimo quello adottato da Bach (http://www.bach1722.com).
In uno Strumento musicale ben realizzato, tutto ciò che viene colpito dalle vibrazioni, per contatto diretto o per interposizione di altri mezzi, compresa l'aria, entra nella formazione del risultato sonoro. Pertanto, a parte la fisiologica avversione nei confronti dei materiali artificiali per usi artistici (salvo quei casi particolarissimi in cui siano espressamente desiderati dall'artista), i materiali naturali producono esiti ben più gradevoli, certamente a fronte di un maggior costo, di una maggior perizia richiesta nella lavorazione e di più frequenti controlli e / o manutenzioni.
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21/09/2009 15:29

In soldoni il temperamento equabile (prime due righe di wikipedia) è il sistema musicale per la costruzione della scala fondato sulla suddivisione dell'ottava in intervalli tra di loro uguali. Bach volle dimostrare la validità di questa semplificazione con “Il clavicembalo ben temperato” compromesso nel quale le stonature rientrano nei limiti della tollerabilità. Per ottenere 12 note equidistanti l’una dall’altra è stato necessario suddividere l’ottava in 12 parti esattamente uguali; il rapporto fra la frequenza di una nota e la successiva è costante ed è detto semitono temperato. Ho scritto "stonature" poichè per ottenere il temperamento equabile bisogna accettare lievi variazioni rispetto a quello che il nostro orecchio desidererebbe. Per essere ancor più chiari si noti che la scala naturale, essendo fondata su un fenomeno acustico, è, come indica il suo nome, più immediata per il nostro orecchio: quindi un violinista o un cantante solista useranno anche oggi questa scala. Ma se accompagnati da uno strumento a tastiera dovranno adoperare quella temperata. E i carillon moderni si sono uniformati ovviamente a questi parametri.
[Modificato da maestrobozzo 21/09/2009 15:30]
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21/09/2009 16:56

iguardo ai materiali artificiali:

Strumenti ad arco: Archetti in fibra di carbonio, corde in perlon o bioseta rivestite in vari materiali, alcune parti realizzate in lega di titanio o fibra di carbonio

Legni: Ance in compositi e meccanica in titanio, corpo in sintetico

Ottoni: Valvole rifinite con teflon, padiglione in fibra di vetro

Pianoforti: meccanica in carbonio

Organi a canne: controlli e trasmissione gestiti da computer

Come vedi si possono trovare a volte molte evoluzioni tecniche negli strumenti tradizionali, che si affiancano a costruzioni più tradizionali e possono semplificare non poco il lavoro dell'esecutore e la qualità dell'esecuzione... poi quando si vuole fare della filologia nessuno lo impedisce [SM=g8149]
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21/09/2009 17:01

e riguardo all'accordatura ad orecchio... bella quanto vuoi, ma nel momento di fare le cose sul serio tutti tirano fuori l'accordatore elettronico e si affidano a quello... per fortuna!! se no sai che disastro.... del resto se non ci fosse un'evoluzione saremmo fermi ai pzzi di legno percossi... e poi cosa vuol dire materiale artificiale?? anche il bronzo essendo una lega lo è, poichè non esiste in natura, così come non esiste la lega piombo stagno per le canne d'organo, il legno trattato, l'ottone etc etc
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21/09/2009 19:44

Le evoluzioni tecniche semplificano il processo di realizzazione degli Strumenti musicali, ma non assicurano un miglioramento della qualità dell'esecuzione. Per esempio, se le corde di budello sono sensibili alle variazioni del tasso di umidità relativa, la colpa va imputata a queste ultime, non alle incolpevoli corde che, suonate in condizioni ottimali, hanno una voce ineguagliata da qualsiasi materiale di sintesi (questa la corretta espressione in luogo dell'aggettivo artificiale); la trasmissione elettrica negli Organi ha permesso di avere più corpi dislocati in diverse zone, ma ha eliminato il controllo diretto dell'emissione del suono che solo una trasmissione meccanica può garantir: non ci sono motori passo - passo e controlli a mezzo elaboratore che tengano!
Nel momento di fare le cose sul serio i veri accordatori tirano fuori il Diapason per riferimento, indi contano i battimenti per le quinte, le terze e le ottave.
L'affermazione che Bach abbia temperato in maniera equabile è falsa: Clavicembalo ben temperato è diverso da Clavicembalo equabilmente temperato. Sul sito www.bach1722.com ci sono ottime spiegazioni sul suo temperamento: se fosse stato equabile, nel cerchio che compare alla pagina iniziale, sarebbe ripetuto per dodici volte il numero -1/12, anziché -1/4 per cinque volte, +1/12 per tre volte e 0 per quattro volte. La somma fa sempre -1, ma lo spartimento dell'ottava che ne deriva è diverso e ben più gradevole.
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21/09/2009 20:36

hai ragione....

cmq per quanto riguarda le corde in budello: poichè le condizioni ideali non ci sono mai, e la variazione è inevitabile, se non sei interessato in primo luogo a una rievocazione filologica, è molto meglio avere una mut di corde che rimane accordata per tutto il certo piuttosto che una muta dal suono ineguagliabile che però magari inizia a farti scherzi nel pieno dell'esecuzione (esperienza vissuta in prima persona con la viola d'amore)
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13/11/2009 19:16

domanda....
Ciao grande!!! Guarda che ti aspettano 3 Colbachini del 1926 in Do3 quando vuoi tu...e pure una visita al campanile del Duomo di Belluno!

Ma non divaghiamo [SM=g7566] ....domanda??? in che lega o metallo sono fuse le campane della foto?? acciaio??
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20/11/2009 09:54

Ciao Fabianooooooooo!!!

Lo so lo so che le tue campane mi aspettano [SM=g7576]

Le campane della foto sono in bronzo, in quella parte della lavorazione erano "ancora calde" cioè solamente pulite dopo la fusione.

Flavio
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