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dal dialogo: L' IMMACOLATA CONCEZIONE del 24-11-2002

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2009 07:08
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13/09/2009 07:06
 
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Da: Soprannome MSN°Gino Inviato: 03/12/2002 22.28
Udienza generale di Giovanni Paolo II
 
"IMMACOLATA: LA DEFINIZIONE DOGMATICA DEL PRIVILEGIO"
 
Mercoledì, 12 giugno 1996
 
 
1. La convinzione che Maria fu preservata da ogni macchia di peccato sin dal suo concepimento, sì da essere chiamata tutta santa, andò nei secoli imponendosi progressivamente nella liturgia e nella teologia. Tale sviluppo suscitò, all’inizio del XIX secolo, un movimento di petizioni in favore di una definizione dogmatica del privilegio della Immacolata Concezione.
Nell’intento di accogliere questa istanza, verso la metà di quel secolo, il Papa Pio IX, dopo aver consultato i teologi, interpellò tutti i vescovi sull’opportunità e sulla possibilità di tale definizione, convocando quasi un "concilio per iscritto". Il risultato fu significativo: l’immensa maggioranza dei 604 vescovi rispose positivamente al quesito.
Dopo una così vasta consultazione, che mette in risalto la preoccupazione del mio venerato Predecessore di esprimere, nella definizione del dogma, la fede della Chiesa, con altrettanta cura si pose mano alla redazione del documento.
La Commissione speciale di teologi, istituita da Pio IX ai fini dell’accertamento della dottrina rivelata, attribuì un ruolo essenziale alla prassi ecclesiale. E questo criterio influì sulla formulazione del dogma, che privilegiò le espressioni del vissuto ecclesiale, della fede e del culto del popolo cristiano, rispetto alle determinazioni scolastiche.
Finalmente, nel 1854, Pio IX, con la Bolla Ineffabilis, proclamò solennemente il dogma dell’Immacolata Concezione: "... Noi dichiariamo, pronunciamo e definiamo che la dottrina con cui si afferma che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in considerazione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di colpa originale, è una dottrina rivelata da Dio, e dev’essere, per questa ragione, fermamente e costantemente creduta da tutti i fedeli" (DS 2803).
 
2. La proclamazione del dogma dell’Immacolata esprime l’essenziale dato di fede. Il Papa Alessandro VII, nella Bolla Sollicitudo, del 1661, parlava di preservazione dell’anima di Maria "nella sua creazione e nell’infusione nel corpo" (DS 2017). La definizione di Pio IX, invece, prescinde da tutte le spiegazioni circa il modo di infusione dell’anima nel corpo ed attribuisce alla persona di Maria, nel primo istante del suo concepimento, l’essere preservata da ogni macchia di colpa originale.
L’immunità "da ogni macchia di colpa originale" comporta come positiva conseguenza l’immunità totale da ogni peccato, e la proclamazione della perfetta santità di Maria, dottrina alla quale la definizione dogmatica offre un fondamentale contributo. Infatti, la formulazione negativa del privilegio mariano, condizionata dalle precedenti controversie sviluppatesi in Occidente sulla colpa originale, deve sempre essere completata dalla enunciazione positiva della santità di Maria, più esplicitamente sottolineata nella tradizione orientale.
La definizione di Pio IX si riferisce solo all’immunità dal peccato originale e non comprende esplicitamente l’immunità dalla concupiscenza. Tuttavia la completa preservazione di Maria da ogni macchia di peccato, ha come conseguenza in lei l’immunità anche dalla concupiscenza, tendenza disordinata che, secondo il Concilio di Trento, viene dal peccato e inclina al peccato (DS 1515).
 
3. Concessa "per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente", tale preservazione dal peccato originale costituisce un favore divino assolutamente gratuito, che Maria ha ottenuto sin dal primo momento della sua esistenza.
La definizione dogmatica non dice che questo singolare privilegio è unico, lo lascia però intuire.
L’affermazione di tale unicità si trova invece enunciata esplicitamente nell’Enciclica Fulgens Corona, del 1953, dove il Papa Pio XII parla di "privilegio molto singolare che non è mai stato accordato ad altra persona" (AAS 45 [1953] 580), escludendo così la possibilità, sostenuta da qualcuno, ma con poco fondamento, di attribuirlo anche a san Giuseppe.
 
La Vergine Madre ha ricevuto la singolare grazia dell’immacolato concepimento "in considerazione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano", cioè della sua universale azione redentrice.
 
Nel testo della definizione dogmatica non viene espressamente dichiarato che Maria è stata redenta, ma la stessa Bolla Ineffabilis afferma altrove che "è stata riscattata nel modo più sublime".
Questa è la straordinaria verità: Cristo fu il redentore di sua Madre ed esercitò in lei la sua azione redentiva "nel modo perfettissimo" (Fulgens Corona: AAS 45 [1953] 581), sin dal primo momento dell’esistenza.
Il Concilio Vaticano II ha proclamato che la Chiesa "ammira ed esalta in Maria il frutto più eccellente della Redenzione" (Sacrosanctum Concilium, 103).
 
4. Tale dottrina solennemente proclamata, viene espressamente qualificata come "dottrina rivelata da Dio". Il Papa Pio IX aggiunge che essa dev’essere "fermamente e costantemente creduta da tutti i fedeli". Di conseguenza, colui che non la fa sua, o conserva un’opinione ad essa contraria "naufraga nella fede" e "si stacca dall’unità cattolica".
 
Nel proclamare la verità di tale dogma dell’Immacolata Concezione, il venerato mio Predecessore era consapevole di esercitare il suo potere d’insegnamento infallibile come Pastore universale della Chiesa, che qualche anno dopo sarebbe stato solennemente definito durante il Concilio Vaticano I. Egli metteva così in atto il suo magistero infallibile come servizio alla fede del popolo di Dio; ed è significativo che ciò sia avvenuto nel definire il privilegio di Maria.
 
Sia lodato Gesù e Maria, Gino

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 06/12/2002 9.44
Amici...come vola il tempo! Siamo giunti così alla Festa dell'Immacolata e, miseramente abbiamo tentato di offrirvi delle meditazioni non soltanto a livello del cuore, che è per noi la parte essenziale...., ma anche dottrinale e teologico.
Poichè per molti naviganti il venerdì è un giorno che chiude la settimana, vorrei offrirvi un riassunto....così, a parole mie....e di come io vivo e vivrò questa Festa!
 
Partirò da queste due domande che hanno caratterizzato gli interventi precedenti:
Come Maria è ed è stata quindi l'Immacolata Concezione?
Come è stata sottratta alla legge del peccato, e come ha vissuto questa Grazia?
 
E' vero, dunque, che la Chiesa riconosce che Maria è stata strappata dal peccato, ma riconosce anche che Ella è nata da una stirpe peccatrice poichè ha avuto genitori normali come tutti noi in Anna e Gioacchino, quindi le sue radici affondano nel peccato. La Chiesa perciò, non nega affatto che Maria NON poteva sottrarsi alla legge della natura e quindi alle conseguenze del peccato originale.
S.Agostino, come abbiamo letto, dice in proposito di questo che "Maria è stata un eccezione".......cosa vuol dire? semplicemente che se Maria è pura NON lo è nell'ordine della natura, come per esempio lo è invece Gesù che "per sua natura (divina) è esente dal peccato. L'eccezione accaduta in Maria ha la sua origine NON "dalla" natura....bensì DA "la" Grazia.....
Sappiamo bene tutti che il peccato altro non è che la privazione di questa Grazia, ed ha come conseguenza l'allontamento dell'anima e dei comportamenti da Dio......
Vi ricordate in Genesi che leggiamo? Dio che dice al serpente, cioè a Satana: "Io porrò inimicizia tra te e la donna...." e dicevamo che ogni cosa che Dio dice è già cosa fatta.... L'eccezione di cui parlava Agostino (ricordiamoci che l'Opera sulla Genesi fu incompiuta perchè poi morì) è in questa "inimicizia, ostilità"....che Dio stesso pone di fronte al nemico. In tutta la Bibbia non esiste un riferimento così preciso a favore di una creatura umana.....
Se Dio ha permesso che a Giobbe Satana gliene facesse passare di tutti i colori, non avrebbe potuto dunque preservare Maria?
Quando la Chiesa insegna che Maria è "purificata", significa affermare, credere che Ella gode di una restaurazione NELLA GRAZIA e che semplicemente e meravigliosamente.....per mezzo di questa Grazia, Dio ha creato in Lei un "anima piena di Grazia"....così come la salutò l'Angelo nell'Annuncio.....
"Ti saluto Piena di Grazia"....ed è di questo che noi rendiamo lode a Dio....
Maria quindi...non è lontana da noi, non vive su un altro pianeta, non è estranea alle vicissutidini del mondo, Ella appartiene alla natura umana soltanto che NON vive le nostre traversie e gli ostacoli semplicemente perchè in Lei Dio ha operato "meraviglie", così come canta nel Magnificat, e perchè è Dio stesso a dircelo attraverso Genesi in quella "inimicizia" contro Satana.
Questo "privilegio", ha poi un altro aspetto: la Chiesa....
s.Agostino dice giustamente che Maria è da venerare ma ancor di più lo è la Chiesa....ed è vero...Maria e la Chiesa sono nella Bibbia una fusione perfetta perchè Lei è Madre della Chiesa e non vi è quindi competizione fra loro! La Chiesa che nasce dall'estremo sacrificio di Gesù sulla Croce e che fonda le sue radici in Cristo che è il Capo è detta TUTTA SANTA...
Maria nasce da un Progetto di Dio e fin dal suo annuncio ci dice che Ella è nemica di Satana, con un atto di volontà propria, nel suo Fiat, Maria concepisce il Verbo Eterno per opera dello Spirito Santo (diventando LA MADRE)....e che non santifica quel grembo in quel momento, bensì è già trovato PRONTO....ecco che Maria è la TUTTA SANTA.....questa fusione avviene ai piedi della Croce: "Donna ecco tuo figlio; e al discepolo: ecco la tua Madre"....l'adozione è avvenuta....Maria diventa a pieno diritto MADRE  di tutti i REDENTI....e nel giorno della Pentecoste è la conferma ufficiale: Maria è con loro in attesa....pregando e dialogando con loro.....chissà quante cose si saranno detti!
 
L'Immacolata è perciò UN PRIVILEGIO e NON un merito personale.....questa preservazione significa che Ella è stata colmata dell'amicizia CON Dio e DI Dio....."CON", perchè è Gesù, Seconda Persona della Trinità quindi Dio....a nutrirsi nel suo grembo, vivendo in perfetta fusione con lei, unendo così Cielo e Terra, ecco perchè la Chiesa la venera con il titolo "PORTA DEL CIELO".....e "DI" perchè in Lei opera direttamente tutta la Trinità.....
Dunque, immersa non soltanto nella pienezza della sua Presenza, ma di più....rendendola Madre della Sua Natura Divina, Dio ha reso Maria sin anche superiore agli Angeli.....per questo è venerata quale Regina degli Angeli e dei Santi!
Un accenno poniamo anche su s.Tommaso d'Aquino che se è pur vero che non trovava soluzione su questo dogma, è anche vero che sosteneva però questo concetto:
" Gesù soltanto possiede il privilegio di NON aver bisgono di redenzione. Maria, quindi, sarebbe stata purificata da una macchia realmente contratta chè NON poteva essere posta fuori della Redenzione compiuta da Cristo", applicando così le parole di Paolo "Il Dio vivente è salvatore di tutti gli uomini" (1Tim.4,10)
 
Ma infatti...il dogma e i suoi particolari sono andati pian piano perfezionandosi....queste parole di Tommaso non escludono affatto il Dogma.....anzi, se Tommaso vien letto attentamente senza estrapolare e storpiare i suoi intenti, appoggia invece il concetto del PRIVILEGIO racchiuso nel Dogma stesso. Tanto è vero che nella "salutazione Angelica" egli parlerà di un privilegio ritornando al concetto dell'eccezione avvenuta in Maria, dalle parole di s.Agostino....In sostanza, un altro Domenicano, il portoghese Giovanni di s.Tommaso, commentando la Summa Teologica dell'Aquinate dirà che "Maria è veramente redenta dal Cristo, ma lo è stato in anticipo per una eccezione della Grazia dispensatrice di Dio, - in vista dei meriti di Cristo (Bolla Innefabilis)-, Ella è dunque....IMMACOLATA "!
 
Per concludere...se la nostra Redenzione corrisponde alla "LIBERAZIONE DAL PECCATO" che è stato contratto nel momento del concepimento a causa del comportamento di Adamo ed Eva, in Maria è avvenuta un eccezione.....la Redenzione per Lei c'è stata eccome, nessuno lo nega....ma lo è stata in ANTICIPO.....e questo è biblico: sin dalla Genesi parla di ostilità e di inimicizia fra questa Donna che dovrà partorire Colui che deve REDIMERE.....e Satana, iniziatore e propagatore del peccato.....finiamo con un paragone. Possiamo salvare un uomo che cade nel fango in due modi: sia traendolo dal fango quando vi è caduto; sia trattenendolo prima che ci cada.....
Ecco...nel primo caso siamo tutti noi......nel secondo caso è Maria.....
 
Rallegrati o Regina del Cielo!
 
In Te la ragione o stupisce o impazzisce,
Vergine Madre,
per cui la stirpe di Adamo è riconciliata;
e per divino Consiglio santificata,
secondo l'Annuncio di Gabriele
sei scelta per Madre.
E' Risorto come aveva detto,
ALLELUJA!
Non toccata da contatto umano,
eppure resa gravida,
intatta da ogni vizio,
gradita per umiltà e purezza,
mirabilmente per noi esaltata
nel palazzo del Cielo,
portaci o Beata,
nel Grembo dell'eterna Pace!
Amen!
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