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I TDG E L'ONU

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 15:59
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01/09/2009 15:58

-         Le ONG devono sostenere e rispettare i principi dello statuto delle Nazioni Unite;

-         Le ONG devono essere riconosciute come organismi di livello nazionale o internazionale;

-         Le ONG devono operare esclusivamente su basi non lucrative e godere di esenzione fiscale;

-         Le ONG devono impegnarsi a diffondere e a sostenere il più estesamente possibile le attività delle Nazioni Unite mediante la pubblicazione di newsletters, bollettini, e opuscoli; organizzare conferenze, seminari e tavole rotonde; o richiamare l’attenzione dei mezzi di informazione su tali attività;

-         Le ONG devono potere registrare un soddisfacente livello di collaborazione con il Centro Informazioni delle Nazioni Unite o di altre componenti del sistema, prima di chiedere  di associarvisi;

-         Le ONG devono strutturare i loro statuti e/o regolamenti interni con criteri di trasparenza nell’assunzione delle loro decisioni, elezioni dei loro funzionari e dei membri dei Consigli Direttivi.

 

In base a quanto stabilito dai punti sopra indicati, con la sua adesione, pertanto, la Watch Tower Society si assunse l’obbligo di:

-         Sostenere e rispettare i principi dello Statuto delle Nazioni Unite;

-         Sviluppare un efficace programma di informazione fra i suoi aderenti ed anche nei confronti del mondo esterno volto ad illustrare esaurientemente le attività delle Nazioni Unite;

-         Dimostrare di aver intrattenuto un soddisfacente rapporto di collaborazione con le Nazioni Unite prima di chiedere di essere associata;

-         Presentare annualmente un dettagliato rapporto finanziario, redatto da un consulente esterno alla Società.

 

Approfondiamo maggiormente ciò che in realtà, sul lato pratico, ha comportato l’adesione alle ONG da parte dell’organizzazione dei testimoni di Geova.

Il ruolo delle Organizzazioni non Governative che sono associate alle Nazioni Unite è definito nella risoluzione n.1296 (XLIV) del 23 maggio 1968, dove è detto che una ONG “…deve sostenere attivamente l’opera delle Nazioni Unite e promuovere la conoscenza dei suoi principi e delle sue attività”. Ulteriori requisiti e responsabilità delle ONG sono definite nei documenti ufficiali delle NU. Secondo tali documenti, una ONG che è associata con le NU deve:

-         “Condividere gli ideali dello Statuto delle Nazioni Unite”

-         “Diffondere informazioni sulle Nazioni Unite fra i suoi membri, promovendone di conseguenza la conoscenza e sostenendo l’organizzazione a livello di base. Questa diffusione di informazioni include: pubblicizzazione delle attività delle NU nel mondo sui temi della pace e della sicurezza, sullo sviluppo economico e sociale, diritti umani, questioni umanitarie e legge internazionali; promozione delle osservanze delle NU e del loro anno internazionale così come stabilito dall’Assemblea Generale in modo da concentrare l’attenzione del mondo sui più importanti problemi dell’umanità”.

-         “Operare esclusivamente su basi non lucrative”.

-         “Dimostrare interesse nelle attività delle Nazioni Unite e dispiegare particolare abilità nell’informare vasti uditori di persone”.

-         “Possedere gli strumenti e i mezzi per condurre un effettivo programma di informazione delle attività delle NU mediante la pubblicazione di newsletters, bollettini e opuscoli…”

-         “…diffondere informazioni e mobilitare l’opinione pubblica a sostegno delle Agenzie Specializzate delle Nazioni Unite”.

-         “Dalle ONG ci si attende che utilizzino parte dei loro programmi di informazione nella promozione della conoscenza dei principi e delle attività delle Nazioni Unite”.

 

In breve, queste ONG, almeno per parte del loro tempo, devono lavorare essenzialmente per le NU.

Tutto fu a suo tempo accetta dalla Watchtower Society che pertanto, a pieno titolo fu cooptata nel novero di tali Organizzazioni Non Governative. Ciò si può vedere dallo stralcio dell’elenco giacente presso la sede dell’ONU, nel quale appare il nome della Società Torre di Guardia, incluso fra la War Resisters International e la Water Environment Federation. E’ anche opportuno precisare che la richiesta di far parte delle ONG dev’essere rinnovata ogni anno; cosa che la Watch Tower Society (WTBTS) ha puntualmente fatto fino al 2001!

Prova ancora più interessante è quella costituita dall’ammissione che fa la stessa Società Torre di Guardia in un suo opuscolo, edito in Inghilterra a cura della Società Torre di Guardia francese nel marzo 1991, questo opuscolo in lingua francese è quasi del tutto sconosciuto alla gran parte dei Testimoni. Esso è intitolato Finanziamento del culto dei cristiani testimoni di Geova in Francia, ed è stato pubblicato dal Concistoro Nazionale dei testimoni di Geova nel marzo 1991. E’ firmato da Jean Marie Bockaert, presidente di tale concistoro, e stampato dalla Betel del Regno Unito. La frase che ci interessa è pubblicata a pagina 12 e dice: “I testimoni di Geova usano un’organizzazione non governativa per aiutare in special modo i paesi africani”. (Prego i fratelli tdG di controllare tale edizione, per rendersi conto di come la Società Torre di Guardia li inganni molto astutamente e raffinatamente, infatti menziona solo l’associazione governativa a scopo umanitario, ma non dice che fa parte delle Nazioni Unite ‘cioè della la bestia selvaggia di colore scarlatto’, controllate fratelli, controllate, ndr).

Ma vi sono anche numerosi altri indizi che – alla luce dei fatti adesso resi noti – assumono un significato del tutto nuovo. Come abbiamo visto la Società si era obbligata a “utilizzare parte dei suoi programmi di informazione nella promozione e nella conoscenza dei principi e delle attività delle Nazioni Unite”.

La lettura di Svegliatevi! Del 22 novembre 1998 è un chiaro esempio:

Fino  a che punto questo programma di istruzione biblica portato avanti dai testimoni di Geova è efficace nel ridurre le violazioni dei diritti umani? Il modo migliore di rispondere è quello di osservare i risultati che sta conseguendo, poiché Gesù disse: “Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere”. – Matteo 11:19. Una nota iscrizione su un muro della United Nations Plaza, a New York, dice: “Dovranno fare delle loro spade vomeri. E delle loro lance cesoie per potare: nazione non alzerà la spada contro nazione. Né impareranno più la guerra”. Con questa citazione presa dal libro biblico di Isaia, capitolo 2, versetto 4, l’ONU addita un modo importante per ridurre le diffuse violazioni dei diritti umani: far cessare le guerre.

 

 

 

 

 

Dopo tutto, per usare le parole di una pubblicazione dell’ONU, la guerra è ‘l’antitesi dei diritti umani’.

L’idea di scrivere le parole di Isaia su un muro di pietra è buona, ma il programma educativo dei testimoni di Geova si spinge oltre. Le “scrive” nel cuore degli uomini. (Confronta Ebrei 8:10). In che modo? Tale programma elimina le barriere razziali e d etniche e fa crollare le mura del nazionalismo insegnando il punto di vista biblico sulla razza: esiste un’unica razza, la razza umana. (Atti 17:26) Chi partecipa al programma sviluppa il desiderio di “divenire imitatore di Dio”, e la Bibbia dice che “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. – Efesini 5:1 Atti 10:34,35.

Come risultato di questa istruzione basata sulla Bibbia, oggi milioni di persone ‘non imparano più la guerra’. C’è stato un cambiamento di mente e di cuore. E questo cambiamento dura nel tempo. (vedi il riquadro “Insegnare la pace” a pag. 14). Attualmente in media, più di 1000 persone al giorno completano questo corso di studio fondamentale condotto dai testimoni di Geova e si uniscono alle file di questo esercito mondiale per la pace.

            Come si può definire questo comportamento dell’Organizzazione se non una totale apostasia dai suoi stessi insegnamenti vecchi di parecchi decenni? Per rinfrescare la memoria a chi ne avesse bisogno, citiamo di seguito un articolo apparso sulla Torre di Guardia del 1° maggio 1999 pagg.14-20:

“Quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione… stabilita in un luogo santo…, allora quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti”. – Matteo 24:15,16.

-         Gesù fornì anche un indizio che avrebbe aiutato i suoi discepoli a capire che la fine era vicina: una ‘cosa disgustante stabilita in un luogo santo’. (Matteo 24:15) – I particolari forniti dalla profezia ci aiutano ad identifica questa bestia simbolica: è un’organizzazione per la pace che venne all’esistenza nel 1919 come Lega, o Società, delle Nazioni (una “cosa disgustante”) e che oggi è chiamata Nazioni Unite.

Quanto sopra dà un senso diverso ad alcuni degli atteggiamenti che, stranamente, l’Organizzazione ha assunto negli ultimi anni. Nessun testimone di Geova attento all’evoluzione degli insegnamenti dell’organizzazione avrà mancato di notare, per esempio, che vi è stato un ammorbidimento nei severi giudizi espressi sul ruolo dell’ONU nelle vicende mondiali. Lo avrà anche incuriosito il fatto che per violazioni che un tempo automaticamente erano motivo di disassociazione,  come le votazioni politiche, adesso la sanzione è quella della dissociazione. Altrettanto significativa è stata la modifica che ha portato all’accettazione in tutto il mondo del servizio civile al posto di quello militare armato che fino al 1996 era causa di dissociazione.  Perché tutto questo? La risposta è ovvia: l’appartenenza della Watchtower alle ONG delle Nazioni Unite non poteva aver seguito se non fossero stati adottati certi “aggiustamenti” che erano indispensabili e che sono stati celati sotto la vecchia coperta della “illuminazione progressiva” (si tratta di illuminazione progressiva o di convenienza progressiva? Forse semplicemente di inganni progressivi! ndr) Sembra proprio di rivedere ciò che accadde alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni quando, alla fine del 1800 i suoi anziani, sotto minaccia di espulsione dall’Unione, modificarono il loro atteggiamento pubblico nei confronti della poligamia, attribuendolo ad un improvviso ripensamento divino.

      Per saperne di più sull’argomento, è stato chiesto un chiarimento direttamente all’ufficio interessato. Ha risposto, con estrema cortesia, una funzionaria di nome Isolda Oca, che a precise domande ha risposto in questi termini:

-         Non è insolito che un’organizzazione in disaccordo con le Nazioni Unite divenga una loro ONG. Perché in alcuni casi un organismo del genere può servire da tramite fra gruppi in conflitto l’uno contro l’altro, ed esso sarebbe benvenuto se desiderasse associarsi con le Nazioni Unite.

-         Nel caso in cui un ONG dovesse intraprendere un’azione punitiva nei confronti di chiunque desiderasse associarsi alle Nazioni Unite, ciò sarebbe considerato una violazione dell’accordo tra le Nazioni Unite e la ONG.

-         Se alcuna delle ONG intraprendesse un’azione punitiva contro qualcuno che desiderasse prestare servizio militare alternativo (perché non desidera servire nelle forze armate di un paese membro delle Nazioni Unite), ciò costituisce una violazione dell’accordo fra le Nazioni Unite e la ONG.

-         Fu fatto notare alla funzionaria delle NU nel corso della conversazione che, contrariamente agli obblighi delle ONG, sin dagli inizi degli anni ’40 i testimoni di Geova hanno sempre attivato procedure punitive nei confronti di chiunque dei suoi membri che sceglievano di prestare servizio civile, anche quando tale servizio fosse consistito nell’obbligo di compiere la loro medesima opera di predicazione o di svolgere attività simili a quelle del loro lavoro secolare. Tali misure punitive, tra le altre consistono nell’espulsione dal gruppo, obbligo da parte di amici, parenti e altri membri della comunità di tutto il mondo all’ostracismo totale nei loro confronti. Un tale atteggiamento, oltre a comportare conseguenze disastrose nell’immediata cerchia familiare ed anche nell’ambito della parentela, ha pure un grave effetto deprimente nella società civile nella quale molti testimoni di Geova operano e sono in rapporti d’affari gli uni con gli altri. L’effetto è particolarmente negativo nelle piccole comunità dove attualmente il governo è in conflitto con vari gruppi tribali.

-         Ci è stato detto che se questi comportamenti sono dovutamente documentati in una lettera, spedita con i dovuti allegati alle Nazioni Unite, esse inizierebbero immediatamente una procedura di dissociazione nei confronti dell’organizzazione, sebbene il loro comportamento sia generalmente improntato ad una buona dose di tolleranza, ed in casi del genere nei confronti di una ONG che trasgredisse le regole si agirebbe con cautela e dopo il vaglio di numerosi comitati.

Ciò che è chiaramente emerso dalla conversazione è comunque il fatto innegabile che la Torre di Guardia ha per decenni punito i suoi membri che prestavano servizio civile alternativo in aperta violazione dei precisi accordi con le Nazioni Unite.

      Se dovesse permanere ancora qualche perplessità sull’appartenenza, sin dal 1991, della società Torre di Guardia alle ONG, trascriviamo di seguito il testoni una conversazione telefonica intercorsa tra il signor Oleg Dzioubinski, funzionario delle ONG, Dipartimento dell’informazione Pubblica (DPI), telefono di New York 212-963-1859. Queste le risposte alle domande che gli furono poste e alle quali, nonostante i suoi impegni, egli si prestò a dare chiarimenti:

 

Domanda: La Watchtower appartiene alle ONG?

Risposta: Si

Domanda: Esiste un numero particolare per identificare tale associazione?

Risposta: No, ne esistono più di 1.500

Domanda: Da quanto tempo la Watchtower fa parte delle ONG?

Risposta: Sin dal 1991

Domanda: Cosa si deve fare per aderire alle ONG?

Risposta: Diverse cose, incluso rivestire lo status di Ente non lucrativo, e produrre una dichiarazione della propria situazione finanziaria, oltre che l’impegno ad aderire e a promuovere le attività delle NU.

Domanda: Cos’è una ONG, e che tipo di rapporti intrattiene con le Nazioni Unite?

Risposta: Le ONG non hanno alcuno status particolare e non fanno parte delle Nazioni Unite. La loro attività consiste nella produzione di opuscoli che promuovono le Nazioni Unite nel mondo, attraverso il Dipartimento dell’Informazione Pubblica. Ci si  attende che esse usino tale materiale propagandistico per informare la gente di ciò che fanno le Nazioni Unite.

Domanda: Alcune persone ritengono che la Watchtower non sia troppo tenera nei confronti delle Nazioni Unite. Questo rappresenta un problema?

Risposta: Si possono criticare le Nazioni Unite. Ma non è permesso usare la loro egidia per raccogliere fondi o spacciarsi per una loro organizzazione quando in effetti non lo si è

Domanda: La Watchtower ha mai ricevuto denaro dalle Nazioni Unite?

Risposta: Non che io sappia

Domanda: E allora perché la Watchtower si è associata alle Nazioni Unite?

Risposta: Per promuovere le attività ed aiutarle nelle sue iniziative in certe aree.

      Ma, come dice un vecchio adagio “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. In questa circostanza il coperchio è saltato via perché qualcuno si è accorto che nonostante i tentativi di copertura qualcosa non quadrava e dopo alcune indagini è venuta fuori la verità. Una verità che immediatamente è stata resa nota da alcuni influenti quotidiani. Uno per tutto è il britannico The Guardian, che con il titolo “Testimoni di Geova ‘ipocriti’ sciolgono il loro legame segreto con le NU”, l’8 ottobre 2001, pubblicava il seguente articolo:

      Alle Nazioni Unite è stato chiesto di investigare perché hanno consentito lo status di associato ai testimoni di Geova, la setta cristiana americana fondamentalista, degli Stati Uniti, che considera l’ONU la bestia scarlatta di cui si parla nel libro di Rivelazione.

      Alcuni membri delusi di tale gruppo, che conta circa sei milioni di aderenti in tutto il mondo, e che ha 130.000 seguaci nel Regno Unito, hanno accusato gli anziani del Corpo Direttivo di ipocrisia pr aver segretamente accettato di associarsi con un’organizzazione che essi continuamente denunciano in termini apocalittici.

      Le stesse Nazioni Unite hanno riconosciuto ieri di essere sorprese che la setta, il cui nome ufficiale è Watch Tower Bible and Tract Society of New York, sia stata accettata nel loro elenco delle Organizzazioni non Governative da più di dieci anni.

      Un loro ex membro ha detto: “Vi è una lampante incoerenza in ciò che è emerso tra le raffigurazioni che la WTBTS frequentemente presenta delle NU come organizzazione malvagia, ed i suoi tentativi occulti di ottenere favori dalla medesima organizzazione. Se i suoi associati dovessero venire a conoscenza di una cosa del genere ne sarebbero sconvolti. Nemmeno con un eccezionale sforzo di immaginazione si potrebbe pensare che la WTBTS possa condividere gli ideali dello statuto delle NU a meno che non si ritenga che la distruzione delle NU da parte di Dio non sia considerata uno degli articoli dello statuto – Un’oscura e non molto pubblicizzata decisione della loro gerarchia di New York lo scorso anno ha modificato la proibizione relativa alle trasfusioni di sangue, sulla scorta di una supposta rivelazione di Dio secondo la quale la trasfusione di alcuni componenti del sangue può essere accettabile, a patto di un sincero pentimento; ma è intervenuto troppo tardi per centinaia di loro seguaci che sono morti per il rifiuto del sangue. Nei casi di abuso sui bambini, la loro gerarchia ha preteso che vi fossero almeno due testimoni indipendenti l’uno dall’altro – situazione pressoché impossibile – come condizione necessaria per iniziare un’investigazione. Negli scorsi 80 anni la società Torre di Guardia ha denunciato l’ONU e la Lega delle Nazioni, che l’ha preceduta, di costituire l’impero mondiale della falsa religione di cui si parla nel libro di Rivelazione (qui il giornalista inglese fa confusione con Babilonia la Grande, ndr). Una pubblicazione stampata di recente, dopo l’ottenimento del riconoscimento, descrive ancora le Nazioni Unite come “una cosa disgustante agli occhi di Dio e del suo popolo”. In un documento interno, la WTBTS descrive la sua politica come “strategia teocratica di guerra” . Esso dice: “In tempi di guerra spirituale è appropriato ingannare il nemico nascondendogli la verità. Ciò non è fatto egoisticamente, non reca danno ad alcuno; al contrario fa molto bene”… I testimoni delusi credono che tale fatto, che non è stato reso noto ai seguaci dell’organizzazione, abbia avuto lo scopo di dare maggiore rispettabilità al culto agli occhi dei governi più diffidanti, come quello francese, che hanno fino ad ora rifiutato di conoscerli.

      Era inevitabile che quest’articolo suscitasse clamore in tutto il mondo, e infatti, qualche giorno dopo, il 15 ottobre, ad esso faceva seguito quest’altro, sempre dello stesso giornalista:

Ne riportiamo la traduzione integrale:

I testimoni di Geova si sono affrettati a dissociarsi dalla Nazioni Unite immediatamente dopo la pubblicazione sul Guardian (edizione dell’8 ottobre 2001) della storia in cui alcuni seguaci della setta l’hanno accusata di ipocrisia per aver sostenuto un’organizzazione che privatamente essa ha ripetutamente denunciato.

            Dopo l’articolo di lunedì scorso, l’organizzazione gerarchica di New York, ha prevenuto l’inevitabile inchiesta da parte delle Nazioni Unite, prendendo l’iniziativa di dissociarsi da un’organizzazione che essa ha sempre definito come la bestia di colore scarlatto di cui si parla nel libro di Rivelazione.

            La Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York, nome con il quale è ufficialmente conosciuta, ha circa 6 milioni di membri in tutto il mondo, di cui 130.000 in Gran Bretagna. E’ stata segretamente affiliata alle Nazioni Unite come Organizzazione non Governativa per 10 anni.

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Tali organizzazioni riconosciute dovrebbero dimostrare di condividere gli obiettivi delle Nazioni Unite, mai ai Testimoni, invece, è stato sempre insegnato dai loro anziani di considerarla come  “una cosa disgustante agli occhi di Dio e del suo popolo”, poiché essa ambisce al dominio mondiale come Babilonia la Grande, la bestia di Rivelazione.

            La setta rifiuta di partecipare al alcuna attività governativa, e, non appena smascherata, ha tentato di negare l’evidenza di ciò che era contenuto nel sito web dell’ONU, che la include fra le 1.500 ONG affiliate all’ONU.

            Tutti coloro che si sono permessi di far conoscere questo fatto sono stati accusati di apostasia. Gli ex appartenenti all’organizzazione, così come tutto il resto del genere umano, sono definiti come “cibo per gli uccelli”, in armonia alla profezia biblica sulla sorte degli increduli, i cui cadaveri insepolti saranno spolpati dai corvi.

            Poche ore dopo la pubblicazione dell’articolo del Guardian  su Internet, e il suo inserimento su un forum di discussione dei testimoni di Geova, era già stato letto da più di 14.000 persone in tutto il mondo. In un solo giorno vi sono state 353 comunicazioni ufficiali e 325 messaggi riguardanti l’articolo e le sue rivelazioni, mentre i Testimoni degli Stati Uniti, hanno fatto richiesta di ottenerne copie.

L'argomento, evidentemente, dal punto di vista giornalistico, ed anche per la sensazione suscitata, meritava ulteriori approfondimenti. Così, pochi giorni dopo, il 18 ottobre 2001 ancora un altro articolo dello stesso tenore appariva sul Guardian:

            «La decisione di abbandonare il suo status di ONG è giunta due giorni dopo la rivelazione da parte del Guardian che essa [l'organizzazione dei Testimoni] era stata associata per nove anni con l'organizzazione che essa condanna definendola la bestia selvaggia di colore scarlatto di cui si parla nel libro di Rivelazione. La Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York, come la setta è ufficialmente chiamata, e che ha 6 milioni di membri in tutto il mondo, ha denunciato le NU definendole "una cosa disgustante agli occhi di Dio e del suo popolo” in una pubblicazione che circolava fra i suoi membri soltanto tre anni fa.

Tuttavia alle ONG che si affiliano all'ONU è richiesto di mostrare in maniera evidente il loro sostegno agli ideali del suo statuto, e di mostrare interesse nei confronti delle iniziative intraprese dalle NU, facendo sì che le stesse possano essere portate a conoscenza di uditori vasti e specializzati, avendo i mezzi ed il desiderio di condurre efficaci programmi di informazione riguardanti le attività delle NU.

In effetti i capi dei Testimoni hanno dedicato gli scorsi 80 anni ad attaccare quest'organismo internazionale come pure quello che l'aveva preceduto, La Lega delle Nazioni, definendoli Babilonia la Grande.

Un Testimone ha detto: "Vi è un'evidente incoerenza fra l'abituale raffigurazione che fa la WTBTS delle Nazioni Unite, definendole un'organizzazione malvagia e i suoi tentativi celati ai più, tendenti ad ottenere il favore della medesima or­ganizzazione. Nemmeno con un eccezio­nale sforzo di immaginazione si po­trebbe pensare che la WTBTS possa con­

dividere gli ideali dello statuto del­le Nazioni Unite, a meno che non si ritenga che la loro distruzione per mano di Dio non sia considerata uno degli articoli di tale statuto". Queste notizie hanno causato molta costernazione sia fra i seguaci della setta che fra gli ex membri, i quali hanno bombardato di richieste le Nazioni Unite per riceverne conferma. I membri più tetragoni hanno subito dichiarato che si tratta di notizie diffuse dagli apostati, insinuando pure che nel sito web delle Nazioni Unite, nel quale sono elencate le 1.500 ONG, vi dev'essere stata una manipolazione o che vi sia un infiltrato.

            In una dichiarazione scritta, Paul Hoeffel, capo della sezione ONG delle Nazioni Unite, ha detto: “Quest’organizzazione fece richiesta di adesione al DPI (Dipartimento Informazione Pubblica) nel 1991 e ne ricevette l’autorizzazione nel 1992. Accettando di associarsi al DPI, l’organizzazione ne accetto i criteri di associazione, incluso quello che prevede il sostegno e il rispetto dei principi dello statuto delle Nazioni Unite. – Nell’ottobre 2001 la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York ha fatto richiesta di interrompere la sua associazione con il DPI. In seguito il DPI ha preso la decisione di dissociare la Watch Tower Bible and Tract Society in data 9 ottobre 2001”

Un portavoce delle Nazioni Unite ha descritto come “molto strano” l’atteggiamento della setta, e si è chiesto per quale motivo l’organizzazione mondiale abbia mai potuto pensare che i Testimoni di Geova fossero idonei a far parte delle ONG, data la veemenza della denuncie della setta contro le Nazioni Unite. L’affiliazione alle ONG non comporta nessun sostegno finanziario, ma conferisce un particolare status, ed i critici credono che la WTBTS si sia affiliata per potersi dare una veste di rispettabilità nei confronti di alcuni governi scettici nei suoi confronti, come quello francese, che si rifiuta di concederle il riconoscimento ufficiale.

Ciò che rappresenta l’oggetto di maggiore perplessità nei confronti della setta, che è governata da un ristretto e riservato gruppo di anziani, è la loro regola di “disassociare” tutti quei membri che ne criticano le decisioni, il che si traduce in un intollerabile ostracismo da parte di tutti gli altri seguaci, inclusi i componenti della famiglia del “disassociato”. La estrema letteralità interpretativa del testo biblico li ha spesso portati a stabilire norme molto controverse, come quella di ordinare ai suoi seguaci di rifiutare le trasfusioni di sangue anche a costo della perdita della loro vita. Una decisione, assunta l’anno scorso con il voto di otto contro quattro dei loro capi, ma apparentemente in seguito ad una rivelazione divina, ha consentito di modificare questa regola ferrea, consentendo l’accettazione di alcuni casi particolari, a patto che sia poi seguita da un genuino pentimento.

            Alcuni ex membri sono rimasti sconvolti per le procedure adottate dalla setta nei casi di abusi sui bambini. Secondo loro infatti, devono esservi non meno di due testimoni indipendenti – cosa quasi del tutto impossibile – perché a tali accuse si possa dar seguito con un’indagine. Istruzioni riservate che sono state impartite agli anziani in Gran Bretagna, stabiliscono che tutti i documenti comprovanti tali fatti devono essere distrutti.

            Mentre ai seguaci perplessi viene detto dai loro anziani che queste accuse di affiliazione alle Nazioni Unite devono essere considerate solo sciocchezze, il portavoce britannico dei Testimoni, Paul Gillies, ha dichiarato: “Non abbiamo alcun atteggiamento ostile nei confronti dei governi, comprese le Nazioni Unite. Noi crediamo a ciò che dice il libro di Rivelazione, ma non prendiamo in nessun modo parte attiva nel tentativo di cambiare il sistema politico”.

            Ma se,come abbiamo appreso, la Società non aveva obiettivi di natura economica nel chiedere di associarsi alla ONG, quale è stato il motivo che l’ha spinta a farlo? Allo stato delle conoscenze che noi abbiamo, possono essere proposte diverse motivazioni. Ovviamente, saremmo lieti di accettare tutte quelle che la Watchtower decidesse di rendere note, se mai lo farà.

            Innanzitutto lo status di ONG le ha permesso di ricevere un riconoscimento ufficiale in molti paesi stranieri dove in precedenza era guardata con sospetto, vedi, per esempio le Bulgaria, la Polonia, la Russia e tante altre. Inoltre tale condizione le ha consentito di poter parlare con le autorità governative con maggiore autorità, in quanto portatrice di importanti interessi di lobby. Non si trascuri anche il fatto che questa nuova condizione le ha consentito di fare il suo ingresso in vaste aree di proselitismo sotto l’autorevole copertura dell’ONU. Non molti testimoni di Geova sono infatti a conoscenza delle sua attività nei paesi africani, dove l’organizzazione ha svolto a pieno titolo la sua opera di ONG. Chi, per esempio, conosce l’opuscolo Mission to Africa stampato presso la sede francese dei Testimoni nel 1997, nel quale, fra l’altro, è chiaramente scritto che nel corso delle loro attività in Zaire (ora Congo) essi “spesso usavano gli aerei dellH.C.R.” (United Nation High Commission for Refugee = Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati).

            Questo spiega – finalmente! – il perché di così tanti altrimenti inspiegabili cambiamenti che hanno reso perplessi i testimoni di Geova di ogni parte del mondo. Basta riflettere che i cambiamenti più importanti in merito al servizio militare, l’uso del sangue, le votazioni politiche, il sistema delle donazioni, il sostegno a gruppi evangelici “apostati” come quello di Jimmy Swaggart e così via, sono tutti posteriori alla data dell’accordo con le Nazioni Unite. Adesso il perché ci è più chiaro.

            Qual è stata la reazione sia delle Nazioni Unite che della sede centrale della Società in seguito a questo polverone che è stato sollevato? La risposta delle Nazioni Unite non si è fatta attendere e, con una comunicazione dell’11 ottobre 2001, ha reso noto che la Watchtower Bible and Tract  Society of New York ha fatto richiesta di…dissociazione; richiesta che è stata subito accolta. Ecco la traduzione del documento delle Nazioni Unite:

11 ottobre 2001

A chiunque possa interessare:

Di recente la sezione ONG ha ricevuto parecchie domanda riguardanti l’associazione delle Watch Tower Bible and Tract Society di New York con il Dipartimento delle Pubbliche Informazioni (DPI). Questa organizzazione fece richiesta di adesione ad DPI nel 1991 e ne ricevette l’autorizzazione nel 1992. Accettando di associarsi al DPI, l’organizzazione ne accettò i criteri di associazione, incluso quello che prevede il sostegno e il rispetto dei principi dello Statuto delle Nazioni Unite, oltre all’impegno di operare con ogni mezzo per svolgere un’efficace campagna informativa dei programmi delle NU presso i suoi aderenti e nei confronti di più grandi masse di persone.

Nell’ottobre del 2001, la Watchtower Bible and Tract of New York ha fatto richiesta di interrompere la sua associazione con il DPI. In seguito a ciò, il DPI ha preso la decisione di dissociare la Watch Tower Bible and Tract Society in data 9 ottobre 2001.

Apprezziamo l’interesse di chiunque nei confronti delle Nazioni Unite

            Cordialmente

Paul Hoffel

Capo della Sezione dell’ONG

Dipartimento di informazione Pubblica.

 

Riteniamo veramente illuminante, a questo punto, evidenziare con quanta abilità l’organizzazione, avendo sentore di ciò che stava per accadere, cercava di correre ai ripari. Il suo tentativo è chiaramente evidente dalla lettura della Torre di Guardia del 15 novembre 2001, all’articolo “Geova è il nostro rifugio”, a pagina 19, al sottotitolo “Nessuna calamità ci colpirà”, questo è quanto è detto al paragrafo 14:

            “I cristiani unti sono come residenti forestieri che vivono in tende, separati da questo sistema di cose. (1 Pietro 2:11) ‘Nemmeno una piaga si avvicinerà alla nostra tenda’. Sia che abbiamo una speranza celeste o terrena, non facciamo parte del mondo, e non siamo infettati da piaghe spiritualmente letali come immoralità, materialismo, falsa religione, e adorazione della “bestia selvaggia” e della sua “immagine”, le Nazioni Unite”. (Il grassetto è aggiunto).

 

            Più avanti, nell’articolo successivo intitolato “Come reagite all’ipocrisia?”, a pagina 23, è detto:

            D’altra parte, l’ipocrisia da ultimo si rivelerà mortifera per quelli che la praticano. Alla fine sarà smascherata. “Non vi è nulla di coperto che non sarà scoperto, né di segreto che non sarà conosciuto”, disse Gesù Cristo, (Matteo 10:26, Luca 12:2) Il saggio re Salomone dichiarò: “Poiché il vero Dio stesso porterà ogni sorta di opera in giudizio relativamente a ogni cosa buona nascosta, in quanto a se è buona o cattiva”. –Ecclesiaste 12:14” (il grassetto è aggiunto).

 

            Potremmo dire, a questo punto, “con le tue stesse parole ti sei condannata”, se è vero che, come dice essa stessa “l’ipocrisia si dimostrerà mortale”, una volta che è stata rivelata.

            Un altro vecchio adagio è quello che recita che è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Quello che è accaduto alla Torre di Guardia non è più rimediabile. Se ancora vi fosse ancora stato qualche dubbio sulla sua lingua… biforcuta, adesso non vi sono scuse. La Società cerca sempre di nascondere i fatti, e spesso le riesce. Questa volta le è andata buca. Ma, se non fosse stato così, quale sarebbe stato il suo modo di rispondere a chi le avesse chiesto se non trovava ripugnante agire con tale doppiezza. Non sembra che si possano applicare proprio a lei le parole che si trovano in Rivelazione 13:11, dove è scritto che la bestia selvaggia “aveva due corna simili a [quelle] di un agnello ma parlava come un dragone?

Ne abbiamo un esempio documentato su una forum di conversazione, nel quale un Testimone di Geova risponde alla domanda di un “oppositore” prima ancora che la Watchtower fosse dissociata dall’ONU. Ecco le sue parole:

Si, la Società è registrata presso le Nazioni Unite. Ma ciò non la rende un suo sostenitore, poiché è stato necessario che si registrasse per poter ottenere la tutela dei diritti umani sotto l’egidia delle NU. Se le Nazioni Unite non avessero dato il loro riconoscimento alla Società, essa avrebbe potuto fare ben poco e ricevere ben poca protezione nei confronti delle potenze mondiali che cercano di distruggerla. Per esempio, a favore dei Testimoni che sono perseguitati in varie parti del mondo, la Società può appellarsi alle Nazioni Unite, ricorrendo al loro ‘status’ per ottenere il rispetto dei diritti umani dei Testimoni. Si tratta di un diritto fondamentale che p garantito dalla legislazione delle NU sui diritti umani.

E’ esattamente quello che accade quando la società chiede di registrarsi come ente legale in vari paesi del mondo. Sostenere che ciò equivale a sostenere i governi dei vari paesi in cui essa opera non è corretto. La registrazione è obbligatoria per legge. Proprio come noi paghiamo le tasse perché così vuole la legge, obbediamo anche alle altre leggi dei vari paesi, quando ciò non è contrario alla legge di Dio. Mediante la registrazione il governo riconosce la nostra esistenza.

            Sarebbe interessante far rileggere a questo Testimone – per sentirne il commento – ciò che qualche anno fa la Società aveva stabilito in una materia simile, in merito all’associazione all’YMCA, e che apparve sulla Torre di Guardia del 15 giugno 1979 nella rubrica Domande dai lettori:

“Chi si scrive all’YMCA accetta o sottoscrive gli obiettivi e i principi generali dell’organizzazione. Non paga semplicemente per qualcosa che riceve, come quando compra qualcosa che è in vendita al pubblico in un negozio. (Confronta i Corinti 8:10; 10:25). Né l’iscrizione è semplicemente un lasciapassare, come quando si compra un biglietto del teatro. Con l’iscrizione si diventa parte integrale  di questa organizzazione fondata con precisi obiettivi religiosi, inclusa l’intesa interconfessionale. Quindi, il testimone di Geova che diventa membro di una tale associazione cosiddetta “cristiana” commette apostasia. (il grassetto è aggiunto)

           

            E adesso? Cosa farà la Società senza l’egidia protettiva delle Nazioni Unite? Perché all’improvviso ne ha chiesto la cancellazione se ciò non contravveniva alle leggi di Dio? Perché per dieci anni non ne aveva sentito l’esigenza e adesso, all’improvviso, si?

            Lo scandalo internazionale che ha fatto seguito alla diffusione di questa notizia ha costretto i responsabili dell’organizzazione di cercare di correre ai ripari. Ma, come vedremo appresso, i rimedi sono stati certamente peggiori del male. In quanto colti, alla sprovvista, hanno operato senza il necessario coordinamento per cercare di rendere credibile la loro incredibile risposta. Cominciamo con ciò che il responsabile della sede britannica della Watchtower ha risposto all’editore del The Guardian, con una lettera del 22 ottobre 2001, che riproduciamo di seguito:

            Ed eccone la traduzione:

Jehovah’s Witnesses

Office of Public Informations

22 ottobre 2001

Lettere all’Editore

The Guardian

e-mail: letters@guardian.co.uk

 

Egregio Signore,

            Gli articoli di Stephen Barnes su The Guardian dell’8 e del 15 ottobre, sostanzialmente danno un’idea errata dei motivi per i quali i testimoni di Geova si sono registrati presso le Nazioni Unite e contengono numerosi errori sostanziali. Nel 1991 una delle nostre corporazioni legali si registrò presso le Nazioni Unite come ONG (Organizzazione Non Governativa) al solo scopo di poter accedere alla loro vasta biblioteca. Ciò consentì ad uno dei nostri scrittori, che ricevette una tessera di identificazione, la facoltà di effettuare ricerche e di ottenere informazioni che sarebbero poi state utilizzate per le Nazioni Unite, per la successiva pubblicazione nelle nostre riviste. A quel tempo non ci fu richiesto di apporre alcuna firma su nessun modulo. Anni dopo, all’insaputa del Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, la Nazioni Unite pubblicarono i “Criteri per l’associazione alle ONG” , nei quali era detto che chi si fosse affiliato alle ONG doveva condividere gli obiettivi delle Nazioni Unite. Non appena ne siamo venuti a conoscenza, abbiamo interrotto la nostra appartenenza alle ONG ed abbiamo restituito la tessera di accesso che ci era stata consegnata.

                                                                                 

                                                                                  Cordialmente

                                                                                  Paul Gillies

                                                                                  Ufficio Stampa dei

                                                                                  Testimoni di Geova

                                                                                  D’Inghilterra

 

Ed ecco la risposta di Stephen Bates:

 

Ho appena esaminato la sua lettera, che mi è stato chiesto di pubblicare due settimane dopo che il mio primo articolo è apparso sul Guardian. Sarebbe veramente apprezzabile se lei mi consentisse di farla circolare fra le migliaia di Testimoni di Geova che mi hanno contattato subito dopo la pubblicazione dell’articolo; infatti, se nei contatti tra la sua associazione e la bestia selvaggia di colore scarlatto non vi è niente di segreto, mi sorprende che così tanti seguaci non ne sappiamo niente, se si tien conto delle frequenti condanne che appaiono nelle pubblicazioni della WTBTS nei confronti delle Nazioni Unite.

E’ probabilmente questo vostro modo di agire che ha fatto sorgere nei Testimoni la  sensazione d’essere stati traditi e del senso d’ipocrisia che permea l’intera faccenda. Se non era un segreto e si trattava solo di ottenere una tessera d’accesso ad una biblioteca, perché lei non me lo ha detto quando ci siamo sentiti alcuni giorni prima della pubblicazione dell’articolo? Certamente le sarebbe stato possibile farlo, ed anche molto facilmente, come è consuetudine di molti addetti stampa.

            E perché la WTBTS ha deciso di uscirsene solo due giorni dopo la pubblicazione dell’articolo, appena “appreso ciò che era successo”, che comunque non era in alcun modo segreto? Quando un’associazione si affilia ad un’altra non può non sapere che deve accettarne almeno i principi fondamentali, sicchè pretendere di far credere che l’aver accettato i principi dello statuto delle Nazioni Unite senza saperne niente, sia stato per voi fonte di sorpresa, è dimostrazione come minimo, di una buona dose di ingenuità. Per quanto mi è dato di apprendere dal contenuto della sua lettera, non riscontro alcuna inesattezza in ciò che ho scritto nel mio articolo, in quanto non è emerso nulla che lei non abbia avuto la possibilità di dirmi quando ci siamo sentiti. Non penso pertanto che la sua lettera verrà pubblicata.

                                                                                 

                                                                                              Cordialità

                                                                                              Stephen Bates

Questo è, dunque, lo scambio di corrispondenza fra il responsabile delle filiale britannica ed il giornalista autore dello “scoop”. Ma la storia non finisce qui. Infatti, il 20 ottobre, cioè solo il giorno prima, un altro giornale, il portoghese Pùblico, aveva anch’esso scritto un lungo articolo sullo stesso argomento; articolo al quale non fece mancare la sua replica il responsabile della filiale di Lisbona, Pedro Candeias portavoce della AJE (Associazione dei testimoni di Geova del Portogallo). Ecco le sue parole di “spiegazione”, così come le ha pubblicate quel quotidiano lusitano:

            “La registrazione tra le ONG è stata fatta al solo scopo di provvedere aiuto umanitario e di difendere i diritti umani in diversi paesi del mondo  …il nostro gruppo riveste un ruolo importante nell’assistenza alle popolazioni di paesi come l’Angola, la Bosnia, la Georgia, il Ruanda ed altri paesi sia africani che latino americani. Raggiungerli è spesso difficile e, per questa ragione, è stato necessario registrare la WTBTS presso le Nazioni Unite. Ma tale registrazione non rappresenta assolutamente alcun compromesso dei testimoni di Geova con alcun movimento politico, né con l’ONU. Non si tratta di una manovra politica, perché senza il sostegno dell’ONU non sarebbe stato possibile distribuire aiuti umanitari. Né la nostra registrazione ha violato le regole del nostro statuto, per cui tutte le critiche che ci sono state mosse non hanno alcun fondamento”.

 

            Speriamo che i due si mettano d’accordo sui veri motivi dell’associazione alle ONG, nel frattempo vorremmo chiedere al signor Candeias: se le critiche sono senza fondamento, e se l’essere registrati è così importante per dare assistenza umanitaria e difendere i diritti umani in tanti paesi del mondo, per quale motivo, allora la Watchtower Society ha così precipitosamente interrotto i suoi rapporti con le ONG dell’ONU, dopo che il caso è stato reso di dominio pubblico tramite internet?

            E’ evidente che il signore Candeias non dice il vero quando asserisce che registrarsi presso le Nazioni Unite non rappresenta un compromesso tra i testimoni di Geova e le Nazioni Unite, la politica bestia selvaggia di colore scarlatto.

            C’è poi da aggiungere un particolare che non sembra per niente insignificante, ed è che siamo riusciti ad ottenere il modulo di adesione alle ONG, ed è una vera sorpresa vedere da chi è stato firmato, (i tdG interessati possono richiederne copia presso il nostro giornale, Il Notiziario).

            E’ di agevole lettura, sotto l’intestazione Watchtower Bible and Tract Society of New York, individuare il nome di Lloyd Barry (PR) e di Ciro Aulicino (MR), sigle che indicano rispettivamente “Presidente” e “Principale Rappresentante”. Quindi, non la richiesta di carta d’accesso ad un fantomatico “scrittore”, bensì la piena rappresentanza di un membro del Corpo Direttivo e di un rappresentante del suo staff (dipartimento degli scrittori), ad indicare la autorevolezza della presenza Watchtower presso le Nazioni Unite.

            Sarebbe interessante poterne parlare con qualcuno dei responsabili delle sede dei Testimoni in Italia, per vedere quale altra e diversa risposta ci darebbero. Ma sappiamo già in anticipo che la trasparenza, ed il rispetto dell’opinione pubblica, oltre che quello verso i propri seguaci, non fanno parte del codice deontologico di questa organizzazione. Temiamo, perciò, e con fondati motivi, che a domande del genere si rimarrà sempre senza risposta. Ma la risposta, quella che conta, l’hanno già data i testimoni di Geova di tutto il mondo che, non appena a conoscenza della cosa hanno iniziato a tempestare di telefonate e di lettere le loro filiali e che, come avvenne nel 1975, cominciano a prendere le distanze da un’organizzazione che ancora una volta si è dimostrata sleale nei loro confronti.

Tratto da: Il Notiziario n.6 del 2001 a cura di Cosimo Marzo.

 

COPIATO DA    WWW.CRISTIANICATTOLICI.NET

 

 

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