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Il labirinto delle sigle arrivano i web-dizionari

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2009 09:19
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Negli Stati Uniti visite in costante aumento per i siti che elencano gli acronimi più usati. Il responsabile? Twitter

"Questo link non è adatto a essere visto mentre sei al lavoro", in una parola NSFW. Di più: "E' una perdita di tempo, di concentrazione e soldi" o più semplicemente WOMBAT. La lista degli acronimi presi dalla lingua inglese è sterminata e, con la diffusione delle chat e degli sms, questo numero cresce ogni giorno.

Confusi dietro sigle apparentemente senza alcun senso, gli americani si stanno riversando in massa su quei dizionari online che, con grande elasticità, si prendono la briga di catalogare tutte le sigle partorite dagli abitanti della rete. A registrare il boom dei cataloghi di slang "internettiano", ci pensa il Wall Street Journal che segnala come siano in ascesa le visite verso siti come NetLingo, contenente duemila abbreviazioni, o UrbanDictionary con i suoi 4 milioni di lemmi, in gran parte presi dal gergo americano.

Le gaffe. L'articolo del Journal non manca di citare alcune gaffe legate all'ignoranza di questi acronimi. Kate Washburn ha ricevuto in ufficio un'email con foto non adatte ai minori e siglate con l'avvertimento "Nsfw". Non conoscendo il significato della sigla, Kate ha controllato gli allegati come se nulla fosse, rischiando non poche ripercussioni sul posto di lavoro. Ancora peggio è andata a Cassandra McSparin, che mandando un sms a un'amica appena colpita da un grave lutto, lo ha chiuso con la sigla LOL, pensando indicasse "Lots of Love" (con tanto affetto) e che invece sta per "Laughing Out Loud", ridere di gusto. Una caduta di stile non da poco, ma forse meno grave dell'idea di mandare un sms per fare le condoglianze.

Twitter. Gaffe e incomprensioni a parte, chat e email esistono ormai da anni: perché questo boom di abbreviazioni? La risposta non poteva che essere Twitter, il servizio di microblogging che sempre più proseliti sta facendo negli Stati Uniti e nel mondo. Ogni messaggio inviato su Twitter può essere lungo al massimo 140 battute, poco meno di un sms. Un limite che costringe ad essere creativi e a "comprimere" parole e concetti in poche lettere.

Gli sms. La necessità di scrivere digitando il minimo indispensabile coglie impreparati molti americani. L'allenamento a base di sms, normale per gli italiani, è invece un concetto quasi sconosciuto dall'altra parte dell'Atlantico. I messaggini che infestano i cellulari tricolori, soprattutto in estate, negli Stati Uniti sono una merce piuttosto rara. Secondo uno studio del 2008, l'82% degli americani con un cellulare non ha infatti mai inviato un sms in vita sua.

Le risorse. Credere che basti conoscere le abbreviazioni più note degli sms è però da ingenui. La lingua della rete si evolve in fretta e tanti dei suoi termini nascono da quella necessità di comunicare velocemente tipica dei videogiochi e delle chat.
Per evitare figuracce è sempre meglio rimanere aggiornati con i tanti siti che, in italiano, propongono la loro personale selezione di neologismi e abbreviazioni varie. La prima destinazione per molti sarà l'onnipresente Wikipedia, l'enciclopedia a cui tutti possono collaborare, che ha lanciato il suo "Progetto acronimi", aggiornato attraverso numerosi database quali Acronym Finder e Acronym Search.
Se la necessità di conoscere gli acronimi non vi fa letteralmente uscire di casa, potete invece optare per alcune applicazioni per iPhone come NoSlang, o Game Acronym, riservato alle sigle più usate nei videogiochi.
Un tono decisamente più sociologico che enciclopedico ha invece la Slangopedia de L'Espresso, che contiene più di 1200 voci tra dialettismi e neologismi segnalati dai lettori. Se nei pressi di Salerno qualcuno vi scrive "Mom", non credete ci sia un riferimento alla mamma: si sta parlando di un oggetto taroccato, visto che la sigla sta per "'miezz o' mercat".

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