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News informatiche

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2009 01:33
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YouTube: Convertire Video In Mp3


Le vacanze estive sono eccezionali per spendere il nostro tempo navigando alla ricerca di video divertenti o filmati dei nostri cantanti preferiti. Per le nostre ricerche potremmo utilizzare una marea di motori veloci e infallibili.

Fra questi è bene segnalare Dirpy Studio , che non solo è un interessante strumento di ricerca, ma offre anche altri servizi che si potrebbero rivelare decisamente utili.

Oltre a ricercare file audio, video, documenti etc spulciando fra le varie directory ospitate dalla rete e servendosi del più famoso motore di ricerca ( Google ), Dirpy permette inoltre di convertire i video in mp3.

Se ad esempio si trovasse su YouTube il nostro video del cuore, semplicemente copiando e incollando il link potremmo convertire il filmato in mp3 in tempo reale. Il file dopo pochi minuti sarà pronto per il download e la qualità audio si dimostrerà eccellente.

Il servizio offerto, oltre che essere gratuito è anche in versione beta; per questo i gestori dell’applicazione web richiedono agli utenti che utilizzano Dirpy di lasciare commenti e giudizi in modo questo possa essere costantemente migliorato.

Un servizio niente male, da provare.

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07/08/2009 10:36
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Twitter colpito da un attacco Denial of Service


Il popolare social network Twitter è da qualche ora vittima di un attacco Denial of Service che sta impedendo l’accesso agli utenti.

Un attacco DoS è una tipologia di attacchi via rete che consiste nell’invio di massicce richieste da soddisfare al server remoto, fino a mandarlo in crisi e, nei casi peggiori, farlo collassare richiedendo un intervento tecnico. Wikipedia possiede un interessante pagina sull’argomento, nel caso siate interessati in materia.

Qual è l’origine di questo attacco? Il governo iraniano, viste le proteste relative all’insediamento del presidente conservatore Ahmadinejad? O semplicemente qualche cracker “burlone”?

Maggiori aggiornamenti sulla situazione sono disponibili sul sito di Twitter dedicato allo Status del Sistema.

07/08/2009 17:25
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Come Disattivare i Tasti Della Tastiera


Alcune volte capita di schiacciare nel momento meno azzeccato dei tasti sbagliati causando spiacevoli inconvenienti, che possono anche essere gravi, dato che potrebbero portare alla perdita del lavoro di un pomeriggi (nel caso in cui vi dimentichiate di salvarlo).

Per fronteggiare questo inconveniente, un po’ raro a dir la verità, si può usare Killkeis, un semplicissimo software gratuito che permette di disabilitare alcuni tasti della propria tastiera. Lo so, questa è una soluzione drastica, ma in certi casi può veramente essere comoda!

Il programma, che sfrutta pochissime risorse durante la sua esecuzione, funziona grazie ad un file Ini, che si chiama appunto Killkeys, che, una volta configurato, disattiverà i tasti da voi scelti. Questo file Ini si suddivide in due importantissime linee che svolgono compiti diversi e che quindi devono essere configurate con attenzione; la prima, chiamata Keys, disattiva i tasti per tutto il tempo, mentre la seconda, chiamata Keys_Fullscreen, disattiva i tasti soltanto quando è in esecuzione sul pc un’applicazione a schermo intero.

Quando lo configurate quindi, fate molta attenzione a dove inserite il comando! [SM=g1405416]
10/08/2009 08:30
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Google si aggiorna e lancia motore di ricerca "Caffeine"
Progetto sperimentale, migliorati risultati delle ricerche

New York, 11 ago. (Apcom) - Per cercare di mantenere il primato anche i migliori si devono costantemente aggiornare. Google sta cercando di creare un motore di ricerca ancora più veloce, nonostante sia già il più utilizzato al mondo, con circa l'80 per cento del mercato. Il progetto si chiama "Caffeine", e da qualche mese ci sta lavorando una folta squadra di ingegneri elettronici della società.

Il gruppo di Mountain View lo ha comunicato oggi su uno dei suoi blog, fornendo anche il link dove si può provare la nuova versione, che comunque resta molto simile alla precedente. Il nuovo Google è quindi disponibile da oggi in prova ad un indirizzo Internet differente (http://www2.sandbox.google.com) e a prima vista sembra non avere grosse novità.

La cosa che è però cambiata è la quantità di risultati trovati. La ricerca del nuovo Google sarà infatti molto più approfondita, fornendo circa il 30 per cento in più di soluzioni proposte. Un'opzione che mira ad attirare l'interesse delle aziende private che possono così migliorare il proprio posizionamento tra i risultati delle ricerche. "Negli ultimi mesi un team molto numeroso ha lavorato a un progetto segreto", si legge nel comunicato che accompagna lo sbarco del nuovo motore di ricerca, "una struttura di nuova generazione per Google".

I nuovi strumenti allo studio di Google vengono visti da molti come la risposta al lancio, avvenuto a giugno, da parte di Microsoft del suo nuovo motore di ricerca, Bing, che ha ricevuto ottime recensioni ma che comunque ha aumentato di poco la fetta di mercato dell'azienda di Redmond.

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11/08/2009 23:19
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Re: Come Disattivare i Tasti Della Tastiera
Doriano@, 10/08/2009 8.30:



Alcune volte capita di schiacciare nel momento meno azzeccato dei tasti sbagliati causando spiacevoli inconvenienti, che possono anche essere gravi, dato che potrebbero portare alla perdita del lavoro di un pomeriggi (nel caso in cui vi dimentichiate di salvarlo).

Per fronteggiare questo inconveniente, un po’ raro a dir la verità, si può usare Killkeis, un semplicissimo software gratuito che permette di disabilitare alcuni tasti della propria tastiera. Lo so, questa è una soluzione drastica, ma in certi casi può veramente essere comoda!

Il programma, che sfrutta pochissime risorse durante la sua esecuzione, funziona grazie ad un file Ini, che si chiama appunto Killkeys, che, una volta configurato, disattiverà i tasti da voi scelti. Questo file Ini si suddivide in due importantissime linee che svolgono compiti diversi e che quindi devono essere configurate con attenzione; la prima, chiamata Keys, disattiva i tasti per tutto il tempo, mentre la seconda, chiamata Keys_Fullscreen, disattiva i tasti soltanto quando è in esecuzione sul pc un’applicazione a schermo intero.

Quando lo configurate quindi, fate molta attenzione a dove inserite il comando! [SM=g1405416]



La cosa che odio di più mi succede spesso quando gioco premendo più volte il tasto maiuscolo si apre quella finestra che ti chiede se vuoi attivare i tasti permanenti mamma mia come la odio esiste il modo per disabilitarla?

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17/08/2009 20:42
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mmmmmmmm , non credo..capitava anche a me e anch'io mi infuriavo..ma se mi dai un'oretta mi informo e ti faccio sapere! [SM=g1405416]

Ma Killkeys dovrebbe funzionare bene , l'hai già provato? [SM=g1405427]
[Modificato da Doriano@ 17/08/2009 22:08]
17/08/2009 20:48
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INFORMATICA: 40 ANNI FA NATO UNIX GRAZIE ALLA "MOGLIE IN VACANZA"

Non sempre mandare moglie e figlio in vacanza è sinonimo di ozio e libertà assoluta: 40 anni fa, nell'agosto del 1969, Ken Thompson (al centro nella foto), un programmatore statunitense, decise di trascorrere le sue ferie creando quello che divenne il primo vero sistema operativo per computer, ancora oggi largamente usato: Unix.

Il sistema Unix, nonostante la concorrenza di Windows e recentemente anche di Linux, è il più usato per i server Internet, per i quali è stato a lungo l'unico sistema operativo disponibile e per le workstation, cioé i computer utilizzati per le applicazioni scientifiche e tecnologiche più complesse, dalla gestione dei satelliti alla gestione degli esperimenti che comportano una grossa mole di dati.

A spingere Thompson a creare il nuovo sistema fu una molla bizzarra: il ricercatore aveva creato un videogioco chiamato Space Travel, e per farlo girare su un piccolo computer Pdp-7 aveva bisogno di un nuovo sistema operativo: "l'ho creato in circa un mese - spiega in una delle rare interviste sul sito della At&T - mentre mia moglie Bonnie e mio figlio Corey erano a San Diego da mia suocera al mare. Ho impiegato una settimana per ciascuna delle parti principali del nuovo sistema".

Prima dell'applicazione commerciale di Unix, che fu sviluppato con l'aiuto di altri ricercatori dell'azienda telefonica AT&T fra cui Dennis Ritchie, passarono altri dieci anni. Il sistema all'inizio era liberamente utilizzabile, ma dal 1984 è stato coperto da copyright: proprio questa decisione portò un gruppo di programmatori a studiare l'alternativa aperta a tutti, che poi divenne famosa col nome di Linux. Piccola curiosità: il principale creatore di Linux, Linus Torvalds, è nato proprio nel 1969.

Un anno magico per l'informatica perché risale proprio a 40 anni fa anche la nascita di Arpanet, la rete di computer progenitrice di Internet. Per quanto riguarda il futuro di Unix, secondo alcuni ricercatori è destinato a perdere quote di mercato a favore dei concorrenti: rimarrà però l'impronta data da questo sistema operativo a tutti quelli che l'hanno seguito: "il più grande traguardo di Unix - scrivono Thompson e Ritchie in un articolo di presentazione del sistema - è l'aver dimostrato che può esistere un sistema operativo potente, ma che non ha bisogno di grosse risorse finanziarie o tecnologiche per funzionare".

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18/08/2009 00:34
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Informatica: computer quantistico, ideato sistema antirumore


Nuova tappa raggiunta dai ricercatori del Centro Bec- Infm Trento

(ANSA) - TRENTO, 18 AGO - Una nuova tappa verso il computer quantistico e' stato raggiunto dai ricercatori del Centro di ricerca Bec-Infm dell'Universita' di Trento. Essi hanno ideato un sistema meno sensibile al rumore o che, in alternativa, possa filtrare i dati dall'inutile rumore di fondo, come fanno alcuni apparecchi acustici. La soluzione si e' meritata la pubblicazione sulla rivista scientifica Nature Physics. L'idea e' di polarizzare gli spin nucleari tutti nella stessa direzione in modo da farli risuonare all'unisono.
19/08/2009 01:57
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Apple sotto accusa per gli iPhone che esplodono


Nel giro di una settimana due iPhone e un iPod Touch esplodono apparentemente senza motivo. Apple nega ogni responsabilità.


Da Cupertino non è ancora arrivato alcun commento ma le vicende di questi giorni sembrerebbero legate al difetto ammesso qualche tempo fa e che comportava il surriscaldamento dell'iPhone.

Circa una settimana fa, una ragazzina di Liverpool ha denunciato l'esplosione del proprio iPod Touch (che con l'iPhone condivide buona parte dell'hardware); il padre della ragazza, Ken Stanborough, ha avuto la prontezza di gettarlo lontano subito dopo che il lettore aveva iniziato a emettere fumo, prima che esplodesse, evitando conseguenze più gravi.

Il signor Stanborough ha contattato Apple la quale, pur non ritenendosi responsabile dell'accaduto, ha rimborsato il cliente.

Ora, in Francia, sono emersi altri due casi, riportati dal quotidiano locale La Provence.

Il primo coinvolge due ragazzi, fratello e sorella: mentre chiacchieravano hanno notato uno strano rumore proveniente dall'iPhone; subito dopo lo schermo ha iniziato a incrinarsi e a "proiettare schegge in aria" - come hanno raccontato - una delle quali è finita nell'occhio del ragazzo.

L'altro caso riguarda un ragazzo di Marsiglia, un ventinovenne che ha visto il proprio iPhone danneggiarsi senza apparente motivo, in maniera simile a quanto successo ai due fratelli di Aix-en-Provence.

Apple al momento sostiene di non avere responsabilità in nessuno dei casi, ma c'è già chi sostiene che quelli emersi sono solo una parte degli incidenti che sarebbero avvenuti con iPod Touch e iPhone, che ammonterebbero a una quindicina.

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20/08/2009 02:30
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Firefox 3.6 vagisce, Thunderbird si aggiorna


La scorsa settimana Mozilla ha messo a disposizione dei propri utenti un importante aggiornamento di sicurezza per il suo client di posta. E la prima alpha del suo prossimo browser

Superato il ferragosto, le attività di sviluppo in casa Mozilla sono tornate a pieno regime. La scorsa settimana la Foundation ha infatti rilasciato una nuova minor release di Thunderbird 2 e la prima alpha di Firefox 3.6 (nome in codice Namoroka).

Con il rilascio di Thunderbird 2.0.0.23 Mozilla ha sistemato una vulnerabilità di sicurezza relativa alla gestione dei certificati digitali SSL. Classificata con il massimo grado di pericolosità, tale falla potrebbe essere utilizzata da un malintenzionato per ottenere certificati in grado di funzionare con qualsiasi sito web.

"Questi certificati - si legge nell'advisory di sicurezza emesso da Mozilla - potrebbero essere utilizzati per intercettare ed eventualmente alterare le comunicazioni cifrate tra client e server, come le transazioni bancarie".

Questa vulnerabilità, che Mozilla ha recentemente corretto anche in Firefox 3.0 (la versione 3.5 è invece immune al problema), potrebbe essere sfruttata da un aggressore anche per veicolare verso l'utente dei falsi aggiornamenti di sicurezza.

Come spiegato in questo post del blog Fourmilog, l'ultima versione di Thunderbird 2.0 ha cambiato le regole di gestione dei certificati generati con i caratteri wildcard, come ad esempio *.p-i.it: di conseguenza, l'utilizzo di un tale certificato per la connessione a un sottodominio, come ad esempio pincopallo.p-i.it, genera un messaggio di avviso. Una soluzione al problema, secondo l'autore del post, è l'utilizzo dell'addon Remember Mismatched Domains, che "clicca" automaticamente sul pulsante "OK" nella finestra di avviso.

Firefox 3.6 Alpha 1


Ad ormai due mesi dal debutto della release 3.5, il team di sviluppo di Mozilla sta tracciando la strada che porterà al rilascio, il prossimo anno, di Firefox 3.6. La prima pietra miliare di questo percorso è stata posata pochi giorni addietro con la pubblicazione della prima alpha di Namoroka, basata su una versione preliminare della piattaforma Gecko 1.9.2.

Tra le novità introdotte da Firefox 3.6 Alpha 1 c'è un nuovo framework per la visualizzazione dei contenuti, Compositor, che fra le altre cose promette di migliorare l'aggiornamento e lo scorrimento delle pagine con contenuti dinamici, migliorare il sincronismo tra audio e video, rendere i contenuti interattivi più reattivi all'input dell'utente, e introdurre il supporto nativo ai widget. Questa prima versione di Namoroka incrementa poi le performance del motore JavaScript TraceMonkey, supporta una più estesa gamma di proprietà CSS3 e implementa un nuovo modello per la messa a fuoco di finestre e oggetti.

Altre novità che dovrebbero far parte delle future release di Firefox 3.6 sono state rivelate da Mozilla in una recente guida per sviluppatori. Un elenco integrale di tutte le modifiche introdotte in Firefox 3.6 Alpha 1 è invece disponibile qui.

Firefox 3.6 Alpha 1 può essere scaricato in lingua inglese per Windows, Mac OS X e Linux. Trattandosi di una versione preliminare, Mozilla ne raccomanda l'uso solo a tester e sviluppatori.
25/08/2009 07:43
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Yahoo! si rifà il trucco

Dopo lo storico accordo con Microsoft, il colosso del web svela una novità dietro l'altra per gran parte della sua piattaforma. In prima fila l'interfaccia del search, la webmail e l'instant messaging

Burocratica, immobile, pachidermica nell'adattarsi ai veloci cambiamenti del modo di fruire il web da parte degli utenti, questa era (per ammissione dei suoi stessi dirigenti) la vecchia Yahoo!. Il matrimonio consensuale con Microsoft ha, tra le altre cose, permesso a Sunnyvale di ripartire con i rinnovi e i makeup messi in cantiere da tempo a partire dalla homepage del portale. Dopo la faccia(ta) è ora il turno di alcuni tra i servizi più usati dagli utenti, arricchiti di funzionalità alla moda tutte incentrate sul social networking, la personalizzazione e l'espandibilità.

Non si tratta, a conti fatti, di rivoluzioni epocali o cambiamenti radicali, ma della semplice implementazione di modifiche a lungo preventivate e poi impantanatesi nel corpaccione burocratico della corporation. Yahoo! vuole liberarsi dalla sindrome di McDonald e riacquistare il prestigio e l'attrattiva di un tempo, rimanendo nel contempo fedele a un tipo di esperienza che una fetta non trascurabile di utenza web ancora dimostra di apprezzare.

Si parte dunque con il design del motore di ricerca, o per meglio dire con quello che entro i prossimi mesi diverrà l'interfaccia made-by-Yahoo! al framework tecnologico di Bing, dove i risultati delle ricerche saranno forniti dall'engine Microsoft ma la presentazione dei suddetti agli utenti sarà tutta farina del sacco di Synnyvale. Il nuovo "search experience framework" della società, tutt'ora in fase sperimentale e non accessibile agli utenti, sarà caratterizzato da un layout a tre colonne con al centro i risultati della query di ricerca, a destra un'intera colonna di advertising e a sinistra una serie di strumenti con cui raffinare e ottimizzare le ricerche.

Grazie alla nuova impostazione gli utenti potranno filtrare le proprie ricerche selezionando il tipo di siti da analizzare (includendo ad esempio solo quelli più popolari), il tipo di contenuti da cercare (video, forum di discussione, persone), usufruendo di ulteriori appliance per il search, il Search Assistant della stessa Yahoo! e i controlli sui risultati come la scansione antimalware e antispam, nonché il tagging e lo sharing dei link individuati.

Passando dal search alla webmail Yahoo! allarga le possibilità di uno dei suoi servizi più popolari con un box per appliance accessorie personalizzabile ed espandibile, che inizialmente conterrà Evie (per la creazione di eventi nel calendario e la generazione automatica di inviti da spedire ai propri contatti), applicazioni per Flickr, PayPal, Picnik, Xoopit, e ZumoDrive. Aumentato il limite per gli allegati delle mail (da 10 a 25 Megabyte) e aggiunte funzionalità avanzate per la condivisione di foto, ora più facili da manipolare e spedire ai propri contatti.

Per quanto riguarda Yahoo! Messenger, infine, il tool di IM arriva alla versione 10 (attualmente in beta) e introduce una funzionalità di chiamate vocali grazie alla tecnologia VideoEngine di GIPS che, secondo Yahoo!, permette di "fornire alla community di Yahoo! Messenger la migliore esperienza video possibile" per comunicazioni faccia a faccia (anche a pieno schermo) a costo zero.

fonte P.I.
26/08/2009 01:18
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Google stucca tre falle di Chrome


BigG ha sistemato tre bachi, di cui uno potenzialmente sfruttabile per rubare informazioni sensibili agli utenti del browser. La scoperta della falla più seria è stata attribuita a Mozilla Security


Negli scorsi giorni Google ha rilasciato una nuova versione stabile di Chrome, la 2.0.172.43, che risolve tre vulnerabilità, di cui una classificata con il massimo grado di pericolosità.

Come spiegato in questo post, la vulnerabilità più seria riguarda il celebre motore JavaScript V8 di Chrome, e potrebbe consentire ad uno script maligno incorporato in una pagina web di aggirare i controlli di sicurezza e leggere aree non autorizzate della memoria.

Un malintenzionato potrebbe sfruttare questa debolezza per ottenere informazioni sensibili, come numeri di carta di credito e altri dati personali, o per eseguire del codice a sua scelta. Sebbene un exploit che sfrutti il bug debba necessariamente girare all'interno della sandbox di Chrome, e non possa dunque accedere direttamente alle risorse del sistema, Google spiega che i cracker potrebbero indurre l'utente a compiere azioni capaci di annullare o indebolire tale forma di protezione.

Google ha fatto sapere che fornirà maggiori dettagli sulla falla "quando la maggior parte degli utenti avrà aggiornato il proprio browser". Come noto, Chrome si aggiorna in modo automatico senza alcun intervento da parte dell'utente.

Ha destato molta curiosità il fatto che BigG abbia attribuito la scoperta di tale vulnerabilità al team di sicurezza di Mozilla. Perché mai, si sono chiesti in molti, Mozilla dovrebbe andare a snidare bachi in un browser rivale? La risposta più probabile, secondo BetaNews, è che Mozilla o Google abbiano verificato se Chrome fosse vulnerabile ad un bug corretto di recente in Firefox: non è infatti infrequente che certe debolezze, soprattutto se legate all'implementazione di specifiche standard o componenti open source, affliggano browser di produttori differenti.

Altre due vulnerabilità (CVE-2009-2414 e CVE-2009-2416) interessano la libreria libxml2. Seppure classificate con un livello di rischio moderato, esiste il rischio che possano essere utilizzate per causare il crash di un tab di Chrome ed eseguire del codice HTML all'interno della sandbox del browser. Un aggressore potrebbe sfruttare le due debolezze creando un file XML ad hoc e includendolo in un sito web sotto il proprio controllo.

In aggiunta a ciò, Google ha rivisto il modo in cui Chrome elabora i certificati SSL: d'ora in avanti il browser impedirà la connessione a siti che utilizzino certificati firmati con gli algoritmi di hashing MD2 e MD4, ritenuti dagli esperti poco sicuri e passibili di attacchi di spoofing.

L'ultima versione stabile di Google Chrome può essere scaricata da qui.

Nel frattempo lo staff di Google sta lavorando in parallelo anche alle versioni 3.0 e 4.0 di Chrome, rispettivamente scaricabili dal canale beta e dev.

Fonte P.I.
27/08/2009 00:09
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Informatica, alle ragazze piace come ai maschi ma non la studiano


Studio: sono convinte che sia un mondo più adatto agli uomini


Le ragazze sono interessate all'informatica come i loro coetanei, se non di più: ma in media il 50% di loro non prosegue gli studi nel settore, convinte che che sia "di per sé un mondo più adatto agli uomini". E' il risultato di uno studio di Cisco, gruppo attivo nel settore delle reti: "Donne e ICT: perché le ragazze non entrano nel mondo della tecnologia", per comprendere i motivi della scarsa presenza femminile nel settore informatico.

Lo studio ha coinvolto studenti e studentesse di scuola superiore, i loro insegnanti e i loro genitori di entrambi i sessi in Italia, Francia, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito, è è stato commissionato a EUN Schoolnet, una partnership internazionale composta dai trentuno ministeri dell'istruzione dei paesi europei. In tutti i paesi coinvolti, è risultato evidente che le ragazze hanno attitudini e interesse per l'informatica pari se non superiori a quelle dei loro coetanei di sesso maschile. Ciò nonostante, in media il 50% delle ragazze che dichiara di essere interessata all'ICT non proseguirà gli studi nel settore.

Si disperdono così talenti e capacità molto richiesti e in grado di fare la differenza in un settore che conta 12 milioni di posti di lavoro e che nel 2010, secondo dati del CEPIS (rapporto E-Skills in Europe 2007) vedrà 70.000 posti di lavoro rimanere vacanti a causa della mancanza di personale specializzato. A mancare all'appello sono proprio quelle che il Commissario per l'Information Society e i Media dell'Unione Europea Viviane Reading definisce, nell'introduzione alla ricerca, le "cyberellas". "La competitività dell'Europa dipende dalla capacità di attrarre e trattenere lavoratori specializzati, specialmente nel settore Hi-Tech: ma solo un esperto di informatica su 5 è donna" scrive. "L'Europa ha bisogno di più "cyberellas": donne dotate delle competenze digitali del futuro, che sono essenziali per assicurare al continente un ruolo importante nel settore ICT di domani.

Per liberare questo fiume di talento si deve dare particolare attenzione alle modalità per incentivare la partecipazione delle donne nel settore". La ricerca Cisco ha evidenziato che fra le ragazze si crea un meccanismo di autoesclusione, influenzato dal perpetuarsi di stereotipi sulla natura "maschile" dell'informatica e soprattutto, per l'Italia, dalla generale mancanza di modelli femminili a cui guardare, per ispirarsi, comprendere il ruolo e il contributo delle tecnologie nella società, capire quali tipi di lavoro si possono fare nel settore. Il 76% delle studentesse italiane coinvolte nella ricerca ha dichiarato di essere "interessata o molto interessata" all'ICT, ma il 61% di esse si dice orientata a fare altre scelte di studi e carriera; soltanto il 15% è positivamente decisa a entrare nel settore informatico.

Dalla ricerca sono emerse anche alcune caratteristiche positive che distinguono l'Italia dagli altri Paesi. Le madri italiane, pur senza specifiche competenze informatiche, sono due volte più interessate degli uomini ad acquisirne, con un dato superiore alla media. Un entusiasmo che, anche nei dati generali della ricerca, si è rivelato la chiave per la trasmissione di una immagine positiva dell'ICT fra madri e figlie.

(fonte APcom)
29/08/2009 03:27
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Il WPA si cracca in un minuto


Ricercatori giapponesi perfezionano il lavoro precedente sulle protezioni delle reti wireless. Ora il protocollo si sconfigge in 60 secondi: le conseguenze non sono catastrofiche, ma meglio evitare


Dopo i tedeschi Erik Tews e Martin Beck, a dichiarare guerra al protocollo WPA sono i ricercatori giapponesi Toshihiro Ohigashi (Università di Hiroshima) e Masakatu Morii (Università di Kobe) che hanno ulteriormente sviluppato il lavoro dei colleghi europei abbassando i tempi necessari all'attacco e aumentando le possibilità di azione di un ipotetico hacker o malintenzionato.

L'attacco, o per meglio dire il metodo Becks-Tews originario, prendeva di mira lo standard di protezione WiFi comunemente considerato il minimo necessario a proteggere una rete wireless (domestica o corporate che sia). Il nuovo metodo Ohigashi-Morii costituisce un'implementazione più pratica della teoria iniziale, impiega un massimo di 60 secondi contro i 15 minuti del lavoro precedente e permette di leggere il traffico cifrato scambiato tra i client e taluni tipi di router wireless attraverso un attacco di tipo "man in the middle".

I ricercatori pianificano di discutere ulteriori dettagli sul loro attacco in una conferenza fissata per il 25 settembre a Hiroshima. A essere attualmente certi sono i limiti del lavoro, che come il metodo originale è in grado di colpire solo le protezioni di tipo WPA con algoritmo Temporal Key Integrity Protocol (TKIP), lasciando immacolate le cifrature WPA2 basate sul ben più solido algoritmo Advanced Encryption Standard (AES).

Anche le possibilità di "far male" ai network una volta trovatisi di mezzo continuano a essere ristrette, sebbene questa ennesima prova delle vulnerabilità di WPA dovrebbe idealmente portare tutti, consumatori, produttori e aziende, ad aumentare il livello di sicurezza dei network senza fili attivando esclusivamente protezioni di tipo WPA2-AES.
31/08/2009 12:32
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eBay vende Skype


Il colosso dell'e-commerce ha finalmente deciso il tanto discusso futuro di Skype: il software che ha popolarizzato il VoIP vale 2,75 miliardi di dollari. E sarà venduto


L'accordo è fatto, ufficializzato da un comunicato: eBay venderà Skype ad alcuni investitori privati. Il valore dell'accordo è stato stimato in 2,75 milioni di dollari: sono ancora tutte da valutare le ripercussioni sulla querelle legale attualmente in corso tra gli sviluppatori originali e la società americana che ne possiede i diritti di sfruttamento.

Secondo le rivelazioni carpite dal New York Times alle solite fonti ben informate, confermate poi da eBay, il gruppo di acquirenti comprende Andreessen Horowitz, la società di venture capital recentemente fondata da Marc Andreessen (il "papà" di Netscape, che al momento fa parte del consiglio di amministrazione di eBay) per finanziare l'innovazione tecnologica, la società londinese Index Ventures che ha già investito su Skype agli inizi, la società di private equity Silver Lake Partners e il Canada Pension Plan (CPP) Investment Board. eBay riceverà approssimativamente 1,9 miliardi di dollari in denaro sonante, manterrà il 35 per cento delle quote di Skype.

Con la cessione del software di VoIP più popolare si conclude quella che col tempo si è trasformata in una vera e propria telenovela tecnologica: acquistato nel 2005 per un valore complessivo di 3,1 miliardi di dollari, Skype non ha mai conosciuto quella armonizzazione con l'e-commerce che eBay aveva in animo al momento dell'acquisto, raggiungendo un peso specifico di valore all'interno degli asset societari ma trasformandosi più in una vacca da mungere che in uno strumento su cui basare scelte strategiche per il futuro.

Con la vendita in blocco di Skype eBay abbandona l'idea di una capitalizzazione in borsa del titolo, che pure era trapelata come extrema ratio per ridisegnare il futuro del software di telefonia telematica. Anzi, stando alle fonti del NY Times il colosso dell'e-commerce era da tempo in contatto con vari attori della scena tecnologica nel tentativo di "svendere" Skype, contatti che il mese scorso hanno incluso persino Google, sua ex-concorrente nel tentativo di acquisto del 2005.

Ma Mountain View ha deciso di abbandonare, dicono le fonti, per il rischio intrinseco della causa legale aperta dagli ex-founder di Skype e la conseguente possibilità di dover affrontare ingenti danni economici dopo l'acquisto, oltre al possibile conflitto tecnologico-commerciale che il software di VoIP potrebbe rappresentare per i carrier di telefonia mobile che hanno deciso di installare Android sui loro cellulari brandizzati.

In attesa del cambio di proprietà, infine, la sussidiaria di eBay ha annunciato che dal prossimo 6 settembre ci sarà un ritocco dei prezzi verso l'altoGlobal Rate Countries. Skype prova a giustificare l'aumento parlando di alta qualità delle conversazioni con banda ridotta e della possibilità sempre disponibile di chiamare gratuitamente altri utenti Skype.

Fonte P.I.
02/09/2009 00:57
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Pinguini scientifici e distro col fiato corto


Nella vita di Linux c'è spazio per customizzazioni eccellenti a scopo eminentemente di ricerca. Ma anche per dibattiti sull'opportunità di sopperire alle carenze commerciali con l'impegno della community


Quando Linux si dedica alla scienza, che cosa viene fuori? Ovviamente Scientific Linux, versione specialistica del multiforme sistema operativo del pinguino espressamente pensata per gli istituti di ricerca, i laboratori e le università sparse ai quattro angoli del globo. La distro è in sostanza una versione modificata di Red Hat Enterprise, e i principali mantainer del progetto ci tengono a sottolineare la leggerezza del "tocco" con cui hanno customizzato il sistema per adattarlo alle loro esigenze.

A volere Scientific Linux sono stati nomi importanti del panorama scientifico mondiale, come l'istituto statunitense Fermilab e il CERN di Ginevra (la "culla" del World Wide Web), vale a dire i principali protagonisti della ricerca sulla fisica ad alte energie. L'obiettivo fondamentale di SL è "ridurre la duplicazione degli sforzi dei laboratori, e avere una base installata comune ai vari sperimentatori". Per mantenere una stretta compatibilità con Red Hat, i ricercatori hanno ridotto al minimo le modifiche ai sorgenti e l'aggiunta di nuovi pacchetti, come nel caso del file system OpenAFS e del client e-mail Pine.

Un'altra importante caratteristica di SL è l'introduzione dei "siti", un sistema grazie al quale i laboratori possono customizzare ulteriormente la distro secondo le proprie specifiche esigenze modificando programma di installazione, pacchetti rpm, configurazioni e "qualsiasi altra cosa immaginabile" senza mettere mano al sistema operativo base.

Oltre che per le possibilità di personalizzazione di SL si parla bene anche di una gestione professionale e ben delineata, al contrario ad esempio di CentOS (che con SL ha molte somiglianze) passato per un periodo non proprio felicissimo in quanto a leadership e idee sul futuro del progetto.

E di futuro e nuove idee su come procedere si parla anche in casa (open)SUSE, dove in risposta alla riduzione della durata del supporto da 24 a 18 mesi la community si è attivata per ideare una nuova versione gratuita di SUSE Linux che colmi il gap tra openSUSE e l'edizione commerciale SUSE Linux Enterprise Server. Le idee espresse sulla mailing list di openSUSE a riguardo includono una versione regolare di openSUSE con un supporto a lungo termine chiamata "openSUSE LTS", e una soluzione sul modello di CentOS che preveda la creazione di una distro gratuita "openSLE" partendo dai sorgenti del pacchetto SLES commerciale.
06/09/2009 01:33
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