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Europa League

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2024 11:59
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24/07/2009 14:36
 
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Re:
chiefjoseph, 23/07/2009 23.11:

oggi parlavamo di indiani d'america...

ecco il simbolo della nostra futura avversaria in europa league, il gent...



che c'azzecca però? [SM=g27991]

ah, ecco perchè...

The nickname of the club is De Buffalo's, "The Buffaloes" in English, a term coined after a visit of the original Buffalo Bill and his Wild West circus to the city in the early 1900s.




questa è una cosa incredibile! di quelle che mi fanno incazzare di brutto, che mi rodono dentro, che rosico, m'incazzo...
cioè.. della serie.. come distruggere e martoriare una memoria storica, come rivoltare le cose come un calzino, con quella superficialità che mi cadono le barccia e pure altro ancora, che come se non abstassero i morti, le stragi, le terre rubate, e tutta la triste storia degli indiani d'america, ci si mettono anche queste cose, che agiungono al danno anche la beffa.
questsi cazzoni infasciati, per ricordare Buffalo Bill che hanno fatto? si sono scelti los temma del capo indiano...incredibile... ma los anno chi era Buffalo Bill???

date un 'occhaita qui (con l'avvertenza, non los apevo, che c'è una succosa curiosità su Buffalo Bill dalle nostre parti:

Buffalo Bill
Da Wikipedia

« ... l'onorevole colonnello William Cody, che apparve ai nostri nonni, quando venne in Italia, un Achille, un Orlando o un Garibaldi, e fu ricevuto in tutte le corti europee, era solo un gigante di argilla o possedeva qualche autentica dote? E perché se fu soltanto un massacratore di bisonti e di indiani, ancora oggi l'America sbandiera i suoi vecchi poster e fonda un museo in suo onore? »
(Henry Blackman Sell)


Buffalo Bill. Dopo Davy Crockett, l'epopea western statunitense non ha più avuto un eroe della grandezza del "colonnello" William Cody.
Buffalo Bill - pseudonimo di William Frederick Cody - (Le Claire, 26 febbraio 1846 – Denver, 10 gennaio 1917) è stato un attore e cacciatore statunitense. Fu anche soldato, esploratore e impresario teatrale.

Da Pony Express a cavalleggero
William Frederick Cody nacque in una fattoria dell'Iowa nel 1846. In seguito alla morte del fratello maggiore, nel 1853 la sua famiglia si trasferì nel Kansas, dove però fu vittima di un pesante clima persecutorio a causa delle posizioni anti-schiaviste del padre. Questi, infatti, morì nel 1857 per le conseguenze di un pugnalamento subito dopo aver tenuto un discorso contro lo schiavismo. All'età di quattordici anni il giovane William divenne uno dei corrieri a cavallo del Pony Express.

Nel 1863, dopo la morte della madre, si arruolò nel 7° Cavalleggeri del Kansas e prese parte alla Guerra di secessione americana con gli stati dell'Unione. Durante una sosta al campo militare di St. Louis conosce l'italo-americana Louisa Frederici, che diventò sua moglie nel 1866 e dalla quale ebbe quattro figli.


Da Colonnello a cacciatore di bisonti
Dopo la fine della guerra e fino al 1872, venne impiegato come guida civile dall'esercito statunitense e dalla Pacific Railway. Ricevette la Medaglia d'Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare degli Stati Uniti, per aver dimostrato "coraggio in azione" (nel 1917, ventiquattro giorni dopo la sua morte, la medaglia gli venne revocata, in quanto civile al momento dell'azione, ma nel 1989 gli fu definitivamente riassegnata).

Fu in questo periodo che diventò Buffalo Bill, dopo aver vinto una gara di caccia al bisonte con William Comstock, a cui apparteneva in precedenza il famoso soprannome.

Sembra, inoltre, che fra il 1868 ed il 1872, per rifornire di carne gli operai addetti alla costruzione della ferrovia, abbia ucciso circa 4.000 bisonti. Si sottolinea il fatto che lo sterminio dei bisonti fosse dovuto anche a questioni logistiche per velocizzare le attività di sgombero dei binari in costruzione.

(sottolineo invece io che la strategia di ammazzare più bisonti possibili era una delle varie strategie, ma una delle più importanti per affamare e cacciare gli indiani dalle loro terre)

Nel 1876, al Warbonnet Creek, egli affermò di avere scalpato un guerriero cheyenne, secondo la sua stessa dichiarazione per vendicare la morte di George Armstrong Custer al Little Big Horn. Il suo nome in lingua dakota era « Pahaska ».


Impresario del Wild West Show
Poster del 1899 del Wild West ShowNel 1873 Ned Buntline, uno scrittore popolare che aveva scritto diversi racconti che narravano le gesta di Buffalo Bill, gli chiese di interpretare una versione teatrale delle sue novelle. Accettò di fare l'attore per undici stagioni consecutive.

Nel 1883 creò il Buffalo Bill Wild West Show, uno spettacolo circense in cui venivano ricreate rappresentazioni western, fra cui la battaglia di Little Bighorn, dove perse la vita il Generale Custer.

Fra i protagonisti dello spettacolo, a cui partecipavano veri cowboy e pellerossa, ci furono il leggendario capo Sioux Toro Seduto (COGLIONE!), Calamity Jane e Wild Bill Hickock. Fu un successo negli Stati Uniti ed in Europa per più di vent'anni e fu una delle attrazioni principali a Londra durante il Giubileo d'Oro della Regina Vittoria nel 1889 e all'Esposizione Mondiale di Chicago del 1893.

Fece spettacoli anche in alcune città italiane, tra cui Genova e Roma, dove l'8 marzo 1890 perse la celebre sfida nella doma di puledri contro i butteri dell'Agro Pontino capitanati dal cisternese Augusto Imperiali [1].
Nel 1890, pur ormai affermato showman di fama internazionale, partecipò, col grado di colonnello, alle operazioni militari contro i Sioux che aveva già combattuto nel 1876. William Cody morì nel 1917, all'età di 71 anni, e venne seppellito su sua richiesta sulla Lookout Mountain in Colorado, ad est della città di Denver. Qualche tempo prima di morire si era convertito al Cattolicesimo e nel 1890 incontrò il papa Leone XIII.


Onorificenze [modifica]
Medal of Honor

«Coraggio in azione»
— Platte River, Nebraska - 26 aprile 1872
La Medal of Honor gli venne revocata nel 1916 e riconfermata nel 1989.


I Buffalo Bill precedenti
Secondo alcune fonti, tra cui quella del naturalista e letterato Martin S. Garretson, dai primi dell'Ottocento fino al successo di William Cody, almeno svariate dozzine di cacciatori di bisonti, si soprannominarono da soli o vennero ribattezzati da altri, con il nomignolo di Buffalo Bill (Guglielmo dai Bisonti), per ricordare qualche loro particolare prodezza nella caccia; ma la definizione era ritenuta così importante che ognuno di loro pretendeva di essere l'unico a poter portare il nuovo nome e spesso polemizzava con gli altri Buffalo Bill, ritenendoli degli impostori.[2]
Oltre al celeberrimo William Cody, il naturalista Garretson segnalò un primo precedente significativo Buffalo Bill, dal nome William Matthewson di professione commerciante, che si distinse nel 1860, non tanto per l'uccisione di centinaia di capi in una sola caccia, quanto per la distribuzione della carne che fece presso i coloni del Kansas, stremati da una terribile carestia, i quali per riconoscenza lo omaggiarono con quel soprannome.[3]
Di natura pacifica e modesta, Matthewson non volle approfittare di questo momento di popolarità, e si ritirò a vita privata, nella città di Wichita, e in questo modo il titolo di Buffalo Bill spettò poi ad altri cacciatori.


Buffalo Bill nel cinema Molte le pellicole americane che lo vedono protagonista o che si ispirano alle sue gesta in maniera più o meno dichiarata: The Plainsman di Cecil B. De Mille (1936) con Gary Cooper, Buffalo Bill (1944) di William A. Wellman, Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman, interpretato da Paul Newman. In Italia, nel 1949, venne realizzata dal regista Giuseppe Accatino la pellicola Buffalo Bill a Roma probabilmente primo esempio di western all'italiana, dedicato alla reale sfida che aveva visto Cody e il suo Circo soccombere contro la ormai mitica rappresentanza di butteri laziali. Nel 1976 Marco Ferreri riprenderà il personaggio di Buffalo Bill in "Non toccate la donna bianca" facendolo interpretare da un ironico e dissacratore Michel Piccoli.


Note
P. Romano, nella Strenna dei Romanisti del 1947, dà il seguente resoconto dell'impresa: « [Il colonnello Cody] Venne invitato a colazione da notabilità cittadine e una volta perfino dalla duchessa Caetani. In tale occasione, anzi, la gentildonna ricordò i famosi allevamenti di cavalli in libertà nei propri feudi e la valentia dei butteri specialmente di Cisterna, uno dei feudi della Casata.
- Perché - disse - non li volete mettere alla prova con i vostri indomiti cavalli? I vostri domatori, in compenso, potrebbero domare i miei puledri...
Buffalo Bill accettò. Corse, anzi, una scommessa.
La prova fu fatta e si svolse tra l'attesa di un pubblico enorme. Si concluse così: i cow-boys di Buffalo Bill diedero prova di rara maestria nell'affrontare i cavalli di Cisterna; ma i butteri dei Caetani facilmente resero ragionevoli quelli delle praterie americane, non ostante ammaestrati chi sa da quanto tempo... a fare gl'indomiti ! »

(Buffalo Bill a Roma, pp. 46-48)
Si veda anche, nella Strenna dei Romanisti del 1952, pp. 203-215, il lungo articolo di Mario Verdone Il cinema e Buffalo Bill a Roma, che descrive diffusamente gli esordi cinematografici di Cody e la permanenza romana del circo di Buffalo Bill, con il suo folclore e il suo spettacolo.


Buffalo "Culo Rotto" Bill.... 'fanculo te e quei coglioni di Gand. fanno bene i francesi che nelle barzellette invece dei carabinieri usano i Belgi.
[Modificato da giove(R) 24/07/2009 14:38]


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