Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Popolo... religione... o comunque si voglia definirli.

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2018 13:05
OFFLINE
Post: 28.189
Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
21/07/2009 14:34
 
Quota

si diceva: anche da parte israeliana c'è dissenso verso la politica di israele. ecco, metto qui anche unos trralcio di un articolo,s empre da Internazionale, di Noam Chomsky. anche lui è americano, come soros, anche se leggendo, a chi interesserà, qualche informazione su di lui, è chiaro che i legami con il mondo ebraico li ha anche lui (sempre per quel discorso che facvevo in post precendenti, sulla particolarità elle radici da parte di chi ha origini ebraiche).


ecco l'articolo, nella parte che interessa Israele, lo riporto integrale, nel resto taglio qui e là:

VOTI A PERDERE
Libano. il risultato delle elezioni del 6 giugno ès tato accolto con entusiasmo dai giornali USA. Thomas Friedman ha scritto "adoro le elezioni libere, in Linano Obama ha battuto Ahmadinejad". per Friedman il segreto ès tato un "una solida maggioranza moderata di libanesi, musulmani, cristiani e drusi" che ha votato per Hariri.
in realtà, la coalizione opposta sconfitta, che fa capo ad hezbollah, ha ottenuto il 54% dei voti (fonte, los tesso ministero dell'interno libanese). insomam in realtà Friedman avrebbe dovuto scrivere: Ahmadinejad ha batttuo Obama". Friedman si riferiva al numero dei seggi, visto che la legge elettorale libanese li attribuisce in base all'appartenenza religiosa dei partiti, distorcendo il voto popolare e danneggiando la comunità musulmana più numerosa, quella degli sciiti, che sostengono Hezbollah.
IRAN
anche in iran ils istema elettorale viola i diritti fondamentali dei cittadini. Le candidature vanno approvate dagli ayatollah, che possono bocaire i non graditi.
ISRAELE E PALESTINA.
il voto del 2006 in palestina è stato un autentico esempio di "libere elezioni". Ma gli USA e loro alleati hanno reagito punendo la popolazione per aver votato "in modo sbagliato", cioè per aver fatto vincere Hamas. Israele ha messo sotto assedio Gaza e l'inverno scorso l'ha spietatamente bombardata. Poi, confidando nell'impunità di cui gode come alleato USA, ha di nuovo imposto l'embargo sulla Striscia, dirottando la nave Spirit of Humanity, del movimento Free Gaza, in acque internazionali e costringendola a raggiungere il porto israeliano di Ashdod. la nave era partita da cipro, dove il suo carico di medicine, materiali per la ricostruzione e giocattoli era stato già ispezionato. Nessuno ha battuto ciglio di fronte a questo crimine. Anche perchè israele diroptta le navi che vannod a Cipro al Libano da decenni. Quindi perchè denunciare l'ultimos opruso di unos tato canaglia e del suo protettore?



l'articolo segue con un finale sull'Honduras... ecco, qualche voce di denuncia c'è. ma come dicevo poca roba. chi lo legge Chomsky su Internazionale? e che dicono in Israele? e nel mondo di discendenti, collegati e affini?? e in quello dei vari alleati compiacenti e compiangenti???
perchè, e s'è visto anche qui, se levi una voce o una condanna per Israele, trovi sempre qualcuno, più di qualcuno pronto a darti A TE dell'antisemita, e a fare il pianto greco (qui ebraico, ma comunque molto subdolamente umano).

per chi non consoce Chomsky qui sotto un breve estratto da wiki, che ho tagliato qua e la dove parla dei suoi studi.


Noam ChomskyDa Wikipedia
Avram Noam Chomsky (Filadelfia, 7 dicembre 1928) è uno scienziato, filosofo e teorico della comunicazione statunitense. Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo.

L'influenza del pensiero di Chomsky va ben al di là della stessa linguistica, fornendo interessanti e fecondi spunti di riflessione anche nell'ambito della filosofia, della psicologia, delle teorie evoluzionistiche, della neurologia e della scienza dell'informazione.

A partire dagli anni '60, grazie alla sua forte presa di posizione contro la guerra del Vietnam ed al suo notevole impegno politico e sociale, Chomsky si è affermato anche come intellettuale anarchico e socialista libertario[1]. La costante e acuta critica nei confronti della politica estera di diversi paesi e, in particolar modo, degli Stati Uniti, così come l'analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.



Biografia Noam Chomsky nasce il 7 dicembre 1928 a Filadelfia. Il padre, William (Zev) Chomsky è un rispettato studioso di ebraico, immigrato negli Stati Uniti dalla Russia nel 1913, di cui si ricorda l'opera Hebrew, the Eternal Language (1957).


Impegno politico
La posizione di Chomsky nel campo della linguistica è tuttora quella di un innovatore radicale che ha fatto scuola in tutto il mondo, ma il suo pensiero non si è limitato alla linguistica. Chomsky è anche molto noto per le sue prese di posizione politiche, nelle quali ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d'informazione statunitensi, da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e militarista delle amministrazioni USA, da Roosevelt in poi

Chomsky ha affermato di essere riuscito, grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di una immensa mole di ogni tipo di documenti, a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei media.

Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento, è costituito dalla "fissazione delle priorità": esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Le fonti primarie che fissano le priorità, sono grandi società commerciali a redditività molto alta, e nella grande maggioranza sono collegate a gruppi economici ancora più grandi. L'obiettivo è quello che Chomsky definisce come la "fabbrica del consenso", ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica.

Nonostante sia da alcuni criticato per le sue posizioni vicine al movimento anti-globalizzazione, i maggiori organi d'informazione dimostrano grande considerazione e stima per lo studioso. Il New York Times scrive: "Ci sono buone ragioni per pensare che Chomsky sia il più importante intellettuale vivente", The Nation: "Noam Chomsky è una fonte inesauribile di sapere", The Guardian: "Insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia, Chomsky è tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura".

« La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi. »
(Due ore di lucidità, Conversazioni con Noam Chomsky)
[Modificato da giove(R) 21/07/2009 14:36]


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:09. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com