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PLAY-OFF semifinale andata: Empoli - BRESCIA 1-1

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2009 15:01
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Compagno di Muro
03/06/2009 15:41
 
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CLAY60, 03/06/2009 9.24:

Non hai capito l'assioma: All'Empoli servirebbe un centrale alto e grosso, bravo anche a far gol sui corner. Infatti quest'anno non abbiamo fatto neppure un gol coi difensori....
Loro sono carenti sulla fascia destra: Non hanno a disposizione uno come Antonio Busce'! Do you understand, now? [SM=x1380973]



chiedo scusa, il problema è che nonsono abituato a svegliarmi alle 8, i risultati si vedono poi [SM=g7990] ....comunque non abbiamo zoboli, ma un rocco sbatoin formissima e io farei giocare angella al suo fianco nei playoff

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Matricola
03/06/2009 15:21
 
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EMPOLI-bs 96/97 ...riempiamo la maratona come quel giorno...

[Modificato da WEB RE1976 03/06/2009 16:05]
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Anziano
03/06/2009 15:08
 
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Di acqua ne e' passata sotto i ponti....c'e' stata la Resurrezione col ciclo-Spalletti, la repentina risalita di Somma, le 3 salvezze consecutive, la coppa Uefa....ma le ferite di quella calda serata romagnola, ancora sanguinano
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Compagno di Muro
03/06/2009 15:07
 
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per la legge dei grandi numeri questa volta la storia cambiera'!!!!!
su con il morale e domenica cantare a squarciagola !!!!

AVANTI EMPOLI!
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Compagno di Muro
03/06/2009 14:41
 
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Per me,è la partita più triste della nostra storia calcistica,che per anni,mi ha fatto profondamente odiare il Brescia calcio!
Ricordo ancora come rimanemmo male in casa o con gli amici,eravamo attoniti,arrabbiati e molto tristi.
Segnò la fine del Primo Grande Sogno,gli anni della Storia.
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03/06/2009 14:31
 
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Re:
IL BRESCIA RESTA IN B GRAZIE AI RIGORI
Repubblica — 25 giugno 1989
CESENA L' Empoli ha giocato meglio, il Brescia non ha sbagliato i rigori. Così i lombardi si sono salvati (3-0 il risultato finale), mentre i loro avversari sono finiti in C1 alla fine di una partita (il primo dei due spareggi di serie B in programma in questo week-end) lunghissima e inutile. Sono stati 90' brutti, molto corretti, con poche occasioni e qualche atto di eroismo come quello di Trevisan che ingaggiava un gladiatorio confronto con Gritti e finiva ferito all' arcata sopraccigliare, il sangue che gli colava sulla faccia e sulla maglia fino a costringere l' arbitro Longhi ad intervenire per una bendatura più efficace. Trevisan giocava con il turbante e continuava a colpire di testa come se nulla dovesse patire. In campo soffriva comunque più il Brescia, sovrastato a centrocampo ma molto chiuso in difesa. Agli uomini di Guerini non restava che agire in contropiede, era infatti loro la migliore occasione alla mezz' ora: Gritti fuggiva sulla sinistra, metteva al centro dove Savino era anticipato da Drago, la palla andava verso il limite dell' area dove Corini batteva di piatto destro e Drago riusciva a respingere. Nel secondo tempo un' occasionissime per l' Empoli. Capitava sui piedi di Cristiani che raccoglieva in area una palla e la scaraventava sulla traversa: il pallone batteva sulla sbarra e tornava in campo. Più tardi era Caccia a battere al volo su suggerimento di Grani, ma il suo tiro finiva fuori di pochissimo. L' ultima occasione era ancora per l' Empoli agli sgoccioli del secondo tempo supplementare: Soda si girava in area e il suo tiro terminava fuori di un niente. Ai rigori il Brescia sbagliava un solo tiro, l' Empoli tutti i primi tre. BRESCIA EMPOLI 3-0 EMPOLI: Drago, Monaco, Parpiglia, Della Scala, Trevisan, Grani, Cristiani (95' Cipriani), Di Francesco, Caccia (98' Soda), Vignola, Baiano. BRESCIA: Zaninelli, Manzo (61' Pecoraro), Occhipinti, Bonometti, Argentesi, Chiodini, Savino, Zoratto, Gritti (115' Della Monica), Corini, Turchetta. ARBITRO: Longhi di Roma RETI Sequenza rigori: Per il Brescia, Turchetta, Corini e Zoratto. Hanno fallito la realizzazione: per il Brescia, Bonometti, per l' Empoli Baiano, Cipriani e Soda.

oppure

BRESCIA - EMPOLI
LO SPAREGGIO DI CESENA
Campionato di serie B 1988-89.
Sabato 25 giugno 1989, a Cesena si confrontano Brescia ed Empoli per stabilire chi tra le due compagini seguira’ nella retrocessione Piacenza, Taranto e Sambenedettese.

Il Brescia, allenato da Vincenzo Guerini, arriva allo spareggio in rimonta, con tre vittorie e tre pareggi nelle ultime 6 gare, e questa serie inizia per ironia della sorte da una vittoria per 2-0 sul campo dell’ Empoli allenato da Gigi Simoni, il 4 maggio 1989, con le reti di Bonometti (33°) e Savino (84°). Da solo 2 giorni il nuovo presidente Luciano Ravelli ha rimpiazzato Franco Baribbi.
La sconfitta empolese costera’ cara a Simoni che verra’ sostituito fino a fine stagione, spareggio compreso, da Fernando Donati, in precedenza allenatore della primavera dei toscani.
La serie utile bresciana si mantiene fino all’ultima di campionato quando il Brescia batte 3-1 il demotivato Messina di Zeman, mentre l’Empoli termina il campionato con un pareggio a reti bianche ad Ancona. I marchigiani si portano cosi’ a 35 punti mentre a 34 rimangono Brescia, Empoli e Monza, ma i brianzoli, per causa della classifica avulsa, sono in una botte di ferro.
Il Brescia, che era partito per vincere il campionato, si ritrova in uno scontro salvezza in condizioni disastrose; privo di Pedro Mariani è costretto a mandare in panchina tre giovani, Garbi, Moia e Pecoraro, e nel corso della gara è costretto a a sostituire l’infortunato Gritti, con Della Monica, assente da mesi e senza gesso da soli tre giorni.
È normale che in queste condizioni sia l’Empoli a prevalere a livello di gioco anche se il Brescia si rende piu’ pericoloso a livello di conclusioni.
Il pericolo piu’ grande il Brescia lo corre al 50° quando Zaninelli devia con la punta delle dita il pallone sulla traversa su un velenosissimo tiro di Cristiani.
È un Brescia che soffre, ma è anche un Brescia che sa soffrire, come gli è successo per tutta la stagione.
Si giova anche della spinta dei circa 6.000 sostenitori a dispetto dei soli 500 empolesi giunti in Romagna.
È cosi’ che davanti al commento dell’incontro di Bruno Pizzul, le rondinelle portano i toscani alla lotteria dei calci di rigore dopo che per 120 minuti nessuna delle due squadre è riuscita a mettere una seria ipoteca sulla gara.
Ai rigori non c’è storia ed è determinante il contributo di Zaninelli che para i rigori di Soda e Cipriani mentre Baiano completa il tracollo mettendo a lato il suo.
Segnano invece per il Brescia Turchetta e Corini, mette fuori Bonometti, e sigla il rigore dell’”esecuzione” Daniele Zoratto
Gioisce il presidente Ravelli, gioiscono Ricky Sogliano e Pietro Tomei, direttore generale e D.S. della squadra
Piange Vincenzo Guerini in mezzo al campo, che ha portato la squadra della sua citta’ alla salvezza, e gioiscono tutti i tifosi biancoazzurri, che da spacciati due mesi addietro, si ritrovano salvi e festanti.
All’Empoli rimane la rabbia, che viene sfogata con qualche ceffone di troppo tra i suoi giocatori, che allontanano anche dallo spogliatoio in malomodo il presidente della societa’ toscana Bini.

Cesena, 24 giugno 1989
BRESCIA-EMPOLI 0-0
(3-0 AI RIGORI)
BRESCIA : Zaninelli, Manzo (61° Pecoraro), Occhipinti, Bonometti, Argentesi, Chiodini, Savino, Zoratto, Gritti (115° Della Monica [SM=x1380979] ), Corini, Turchetta.
(12 Bordon, 13 Garbi, 16 Moia)
Allenatore Vincenzo Guerini
EMPOLI : Drago, Monaco, Parpiglia, Della Scala, Trevisan [SM=x1380974] , Grani, Cristiani (95° Cipriani), Di Francesco, Caccia (98° Soda), Vignola, Baiano.
(12 Calattini, 13 Salvadori, 14 Pellegrini)
Allenatore Fernando Donati
ARBITRO : Longhi di Roma
NOTE : spettatori 7.000 circa, incasso lire 73.000.000, ammoniti Grani e Manzo per gioco scorretto. Espulsi all’87° il presidente dell’Empoli Bini per proteste e al 115° il D.S. del Brescia Tomei per essere entrato in campo





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03/06/2009 12:46
 
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Zeman, per par condicio, dopo Pirlo, dovresti pubblicare un'intervista con Spalletti, Rocchi o Di Natale....
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03/06/2009 12:33
 
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Penso (come ha sottolineato già qualcuno...) che chi passa fra Empoli e brescia abbia ottime speranze di andare di sopra. [SM=x1380985]

Dall'altra parte, io ovviamente tifo Grosseto...!!
E domencia tutti allo stadio...!!!!!
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03/06/2009 12:21
 
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Vince la scaramanzia: programma invariato LA CURIOSITÀ. A COCCAGLIO LA RIPRESA DELLA PREPARAZIONE. GIOCATORI ANCORA IN SILENZIO STAMPA E RITIRO A EMPOLI ANTICIPATO DI 24 ORE
La settimana di avvicinamento alla prima sfida dei play-off con l'Empoli inizia con una seduta bella tosta sul campo di Coccaglio. E nel gruppo c'è anche Andrea Caracciolo, che sembra aver assorbito del tutto il malanno muscolare che lo tiene lontano dal campo da un mese e mezzo. L'ultima apparizione dell'Airone in campionato risale al 25 aprile, allo 0-0 con il Mantova al «Rigamonti».
Caracciolo corre e calcia senza problemi sotto un sole che picchia il giusto, mitigato da un venticello. Poi, quando Alberto Cavasin ordina la partitella, eccolo in disparte. Una precauzione. E la precauzione è doppia per Emiliano Viviano, il polso sinistro ancora con il tutore, Il portiere sarà «gestito» in modo tale da averlo a disposizione per la partita del «Castellani».
Oggi il Brescia si allenerà al mattino allo stadio «Rigamonti». Idem domani, venerdì mattina si torna a Coccaglio e, dopo pranzo, la partenza per Empoli. In tutto e per tutto - nei modi, nella ritualità - il programma settimanale ricalca quello della settimana scorsa che ha portato alla trasferta di Pisa. Sedute solo mattutine, partenza anticipata di 24 ore per la Toscana, squadra in silenzio stampa, parla solo Cavasin.
Un modo di agire che è un rendere onore alla scaramanzia. Niente di male, del resto il «non è vero, ma ci credo» è molto diffuso non solo nel calcio. Legittimo ripetere, in tutto e per tutto, un programma che la settimana scorsa ha portato alla vittoria di Pisa nell'ultima partita di campionato e alla possibilità di godere del vantaggio dei due risultati su tre nella doppia sfida play-off con l'Empoli.
L'importante è che tutto questo sia soltanto il dettaglio di una strategia, non «la» strategia. V.C.


Cavasin: «Brescia, non fare calcoli»
L'ANALISI. I BIANCAZZURRI PARTONO IN POSIZIONE DI VANTAGGIO NELLA SEMIFINALE DEI PLAY-OFF. MA IL TECNICO AZZERA TUTTO

L'allenatore veneto rilancia la sfida all'Empoli «Stiamo bene e abbiamo un solo obiettivo Per raggiungerlo bisogna continuare a vincere»
L'operazione «chiusura del cerchio» sta molto a cuore ad Alberto Cavasin. Appena richiamato dal presidente Gino Corioni, aveva detto di «voler riportare il Brescia là dove lo aveva trovato». In serie A. Calciopoli, una società più che mai deficitaria quell'anno (le vicende Almeyda, Adani-Guana) e qualche partita-chiave non andata benissimo (su tutti il pari con la Roma di Bruno Conti, che in quel periodo le beccava pure dai dopolavoristi) avevano tolto i biancazzurri dall'unico calcio che oggi conta in Italia. E i biancazzurri, in quel calcio, non ci sono più tornati.
IL DESTINO vuole che l'operazione «chiusura del cerchio» riparta dalla Toscana, la regione che a Cavasin diede «un'amarezza mai provata nella mia carriera», quello 0-3 del 29 maggio 2005 con la Fiorentina salva perchè piegatasi al sistema imperante per salvare la ghirba e pagata soltanto con 19 punti di penalizzazione, poi ridotti a 15. Ma in serie A i viola ci sono restati, con tutti gli annessi, i connessi e i soldini che le Tv garantiscono nella massima serie.
Stavolta la Toscana di Cavasin non è quella del capoluogo di regione. Si chiamava Pisa domenica scorsa, ultima giornata di campionato; si chiama Empoli domenica prossima; si chiamerà (si spera) Grosseto o Livorno, l'ultimo ostacolo che separa il Brescia dagli annessi, dai connessi e dai soldini che non entrano più nelle casse di via Bazoli dall'estate di quattro anni fa.
Cavasin tutto questo lo sa, ma è concentrato solo sul campo: «Io faccio l'allenatore - dice -, devo solo preoccuparmi di trovare il modo di far rendere la squadra al meglio per vincere le partite. Perchè se vinco io, vince la società, vincono i tifosi, vince la città».
IL CAVASIN-BIS non sa fare altro che vincere: «Con il Sassuolo era importante per conquistare i play-off, a Pisa per conservare almeno il quarto posto: sapevamo che le nostre concorrenti avrebbero vinto - spiega l'allenatore del Brescia -. Nessuna sorpresa se sabato abbiamo giocato una partita vera. Avevamo le motivazioni come dimostra la classifica».
Il gol-vittoria di Zambrella all'Arena Garibaldi può davvero essere la svolta della stagione biancazzurra: «È vero. Il terzo posto sarebbe stato il massimo, ma conservare il quarto era il minimo per accostarci ai play-off in posizione di indubbio vantaggio».
A EMPOLI non avrebbero voluto affrontare il Brescia («Si vede che a Empoli se ne intedono»), ma alzi la mano chi a Brescia non avrebbe evitato volentieri l'Empoli: «Per andare in serie A dobbiamo giocare due sfide da 180 minuti - dice Cavasin -. A Empoli giocheremo il primo tempo della semifinale, in casa nostra il secondo. È così che bisogna ragionare. L'ho già detto ai ragazzi: domenica niente calcoli, a quelli semmai ci penseremo giovedì».
Sei punti in due partite confermano che, prima di Cavasin, c'erano non pochi problemi di spogliatoio: «In queste due settimane abbiamo cercato di superarli, questi problemi; di ricaricare i giocatori che avevano più bisogno, di ridare fiducia a chi l'aveva persa. Mi sembra che la situazione sia migliorata sotto questo aspetto».
L'ottimismo del tecnico del Brescia non è di facciata: «Stiamo bene, lo abbiamo dimostrato anche con la prova di maturità offerta a Pisa, in condizioni ambientali molto particolari, in dieci contro undici e di fronte a un avversario disperato. Siamo stati sempre presenti a noi stessi, sappiamo bene quale è il nostro obiettivo. Che è uno solo, comune a tutti e stiamo facendo il possibile per raggiungerlo».
È l'operazione «chiusura del cerchio». Che si chiuderà in Toscana, dove il cerchio si aprì insieme a una ferita non ancora rimarginata.
Vincenzo Corbetta

Vincenzo Corbetta


ANDREA PIRLO
«Aspetto il Brescia, è la volta buona»
Qualche giorno di relax a Brescia tra la fine del campionato, le voci di mercato, la nuova avventura con la Nazionale (in Sud Africa c'è la Confederations Cup, antipasto dei Mondiali 2010) e un futuro tutto da scrivere: Milan o Chelsea? Ancelotti o Leonardo? La nuova squadra con il vecchio allenatore o la vecchia squadra con il nuovo allenatore?
Andrea Pirlo si concede un pomeriggio in Castello e al pubblico poco dopo l'ingresso che un tempo era l'attrazione di grandi e piccini, il mitico zoo: «Ci venivo spesso da bambino: che meraviglia gli animali!», le sue prime parole. Pirlo si ferma per più di un'ora. Inevitabili le domande sul futuro. Ma il genietto di Flero non si sbottona.
Pirlo, meglio l'italiano o l'inglese?
L'italiano, naturalmente. L'inglese lo sa meglio Carlo Ancelotti.
Al dunque: cosa farà l'anno prossimo?
Giocherò.
In che squadra?
La prossima sarà la Nazionale. Domenica volo in Sud Africa per la Confederations Cup.
Creatore di gioco in campo, catenacciaro fuori. Do you speak English?
Ribadisco: Ancelotti lo sa meglio di me.
Come avete vissuto il suo addio al Milan?
È dispiaciuto a tutti. La squadra aveva un rapporto speciale e in questi anni di strada insieme ne abbiamo fatta tanta.
Due Champions, un titolo mondiale per club. E lo scudetto, la Coppa Italia, le varie Supercoppe.
Ancelotti è il miglior allenatore che ho avuto, non ci piove.
E adesso lo seguirà al Chelsea.
Sono un giocatore del Milan e al Milan sto benone.
Ma il calcio inglese le piace?
Mi ha sempre affascinato.
Tra la fine del campionato col Milan e la nuova avventura con l'Italia del commissario tecnico Lippi, c'è tempo anche per pensare al Brescia.
Da tifoso ora mi concentrerò di più sul Brescia. Anche se in questi giorni sono pieno di impegni.
Come vede la doppia sfida play-off con l'Empoli? Si parte domenica in Toscana.
Le ultime due vittorie hanno ricaricato il Brescia, che in più ha il vantaggio, e non è da poco, di poter giocare la gara di ritorno in casa e soprattutto avere a disposizione due risultati su tre. Entrambe hanno un organico da serie A, ma il Brescia ha quel vantaggio non da poco da sfruttare.
Corioni dice che il Brescia parte favorito.
Ce la può fare, sicuro. Tra l'altro arriva agli spareggi in condizioni di forma migliori rispetto all'anno scorso. Definirla favorita, come ha detto il presidente Corioni, mi sembra eccessivo, perché Empoli e Livorno sono squadre forti e temibili.
Ha visto la partita di Pisa?
Naturalmente.
Giudizio?
Ho ammirato un Brescia in salute.
Soprattutto una squadra che ha giocato una partita vera.
E da tifoso bresciano sono contento che abbia onorato il calcio. È incredibile che qualcuno abbia rimarcato il fatto che il Brescia abbia voluto vincere la gara.
Una mentalità che è soltanto italiana.
Già.
Il Brescia non era demotivato. Piazzarsi terzo o quinto non è lo stesso in vista dei play-off.
Lo so bene. Il Brescia aveva un obiettivo ben preciso: avere la posizione migliore nella griglia degli spareggi. La terza posizione sarebbe stata il massimo, ma con la vittoria a Pisa è arrivato quarto, avendo il fattore campo a favore. È giusto che abbia cercato la vittoria.
Caracciolo e Possanzini possono essere decisivi?
Una coppia d'attacco così, in serie B, ha pochi eguali. Ma altri giocatori nel Brescia possono fare la differenza. Molti hanno già fatto la serie A. Io non sottovaluterei Okaka, davvero un buon giocatore. Mi aspetto parecchio da lui nei play-off. Lo dico da addetto ai lavori, ma anche da sostenitore.
È vero, come ha detto Costacurta, che lei e Bonera avete "brescianizzato" Milanello?
Certo. Quando siamo in ritiro per le partite casalinghe, il sabato si guardano gli incontri del Brescia e non ci si scappa. Ma adesso lo aspetto in serie A: credo che questa sia la volta buona.



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03/06/2009 09:24
 
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Non hai capito l'assioma: All'Empoli servirebbe un centrale alto e grosso, bravo anche a far gol sui corner. Infatti quest'anno non abbiamo fatto neppure un gol coi difensori....
Loro sono carenti sulla fascia destra: Non hanno a disposizione uno come Antonio Busce'! Do you understand, now? [SM=x1380973]
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03/06/2009 08:17
 
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Re:
CLAY60, 02/06/2009 17.58:

Fra Zambrella e Musacci mi tengo Musaccino, fra Pozzi e Caracciolo mi tengo Pozzi, pari e patta fra Possanzini e Flachi, Viviano (se giocherà) e' meglio di Bassi. Per il resto molto equilibrio. A noi ci manca uno Zoboli in difesa e a loro un Busce' sulla fascia...




a clay che te sei bevuto [SM=g7990] , a loro manca buscè e a noi zoboli?

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03/06/2009 07:25
 
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Brescia ed Empoli: è sfida sulle cifreIL CONFRONTO. LE PROTAGONISTE DELLA DOPPIA SEMIFINALE PLAY-OFF AI «RAGGI X» AL TERMINE DI UN CAMPIONATO ESTENUANTE
A favore della squadra di Cavasin ci sono gli scontri diretti: conquistati 4 punti su 6 Ma l'ex Baldini è imbattuto da 11 giornate
Parità di punti, a favore del Brescia gli scontri diretti, Empoli lanciato dagli 11 risultati utili consecutivi.
La semifinale dei play-off in primis si gioca sui numeri, attendibili vista la lunghezza del campionato di serie B (42 partite). Entrambe hanno concluso sullo stesso piano, con 67 punti, ma il Brescia si è piazzato al quarto posto, in virtù dei migliori risultati ottenuti negli scontri diretti (un pareggio e una vittoria), e ha lasciato agli avversari il quinto.
Il 30 agosto, nella prima giornata, al «Castellani» terminò 2-2, grazie al gol di Possanzini in pieno recupero. Lodi aveva sbloccato su rigore. A metà ripresa rimediò Caracciolo. Nel finale Vannucchi riportò in avanti l'Empoli, ma il capitano impattò al 94'. Il 24 gennaio, a Mompiano, finì 2-0. Su punizione a spiovere di Dallamano, Mareco deviò al volo all'incrocio dei pali. Il raddoppio, di Possanzini, su rigore, concesso dall'arbitro Gava per una scorrettezza di Marzoratti sullo stesso attaccante.
IL BILANCIO delle due squadre è in equilibrio: 18 vittorie, 13 pareggi e 11 sconfitte per entrambe. Uniche differenze: in casa un successo in più e due scivoloni in meno per il Brescia; fuori, invece, una vittoria in più e due battute d'arresto in meno per l'Empoli. I biancazzurri, che hanno iniziato con Serse Cosmi, proseguito con Nedo Sonetti e chiuso con Alberto Cavasin, vantano la seconda migliore difesa di fronte al pubblico amico, dietro il Parma; gli avversari la seconda lontano dal «Castellani», alle spalle del Bari (e il 2° attacco più forte in casa).
Le vittorie più robuste: il Brescia 4-0 col Pisa e 3-0 a Frosinone; l'Empoli 4-0 con la Triestina e 4-0 a Modena col Sassuolo. Le sconfitte più fragorose: il Brescia al «Rigamonti» 0-1 con Rimini e Piacenza, 0-3 a Salerno; l'Empoli 1-4 contro il Parma e 0-3 col Pisa, in trasferta 0-3 a Modena.
AL MOMENTO però i toscani si fanno preferire, imbattuti da 11 giornate. L'ultimo ko risale alla notturna di martedì 17 marzo (0-2 a Pisa). Quella sera scivolarono al 9° posto (a –1 dal Grosseto, -3 dall'AlbinoLeffe, -4 dalla Triestina, -6 da Brescia e Sassuolo, -9 dal Livorno, e distanze maggiori dalle capoliste Parma e Bari). Da allora hanno conquistato 6 successi e 5 pareggi, recuperando punti nei confronti di tutte le avversarie. Altra sequenza positiva: le cinque vittorie consecutive collezionate fra la quarta e l'ottavva giornata.
Per contro la migliore sequenza del Brescia è di 7 gare senza sconfitta, racchiuse tra lo 0-3 di Salerno del 23 marzo e l'1-2 di Grosseto del 18 maggio: quasi due mesi.
Per quanto riguarda i gol, il Brescia prevale di poco: 54 segnati e 40 subiti (quindi + 14 di differenza), contro i 53 a 44 dell'Empoli (+ 9). Il cannoniere biancazzurro è Caracciolo con 15 gol, seguito da Possanzini (8), Zoboli (5), Gorzegno (4), Nsereko, Zambrella, Taddei (3), Baronio, Rispoli, Okaka, Tognozzi (2), Szetela, Feczesin, Zambelli, Mareco (uno a testa). Quindici i marcatori.
L'Empoli pone sullo stesso piano Pozzi e Lodi (12 reti a testa). Precedono Corvia (9), Buscè (6) Vannucchi (4) Saudati e Flachi (3), Pasquato, Coralli e Musacci (1). Sono stati appena in 10 a «battezzare» lo specchio della porta. Entrambe le squadre hanno goduto di un autogol a favore: per il Brescia Ungari del Modena, per i toscani Rickler del Piacenza.
L'Empoli ha schierato 27 giocatori. Unico sempre presente il portiere Bassi: 42 su 42. Nel Brescia, dei 29 utilizzati, è stato Zambrella a collezionare il maggior numero di presenze: 37. Nelle due squadre l'unico ex è Silvio Baldini (Gino Corioni lo prese dal Chievo, nell'estate '98). Anche il napoletano Antonio Buscè è stato nel Bresciano, avendo militato nel Lumezzane dal 1999 al 2002.

Sergio Zanca
bresciaoggi

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02/06/2009 19:56
 
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sono stato stasera a prndere il bglietto, gonews riporta però chela società halsciato libero lino già da domani e non giocherà col brescia,grosso errore, la difesa si stava comportando bene e io lino l'avrei voluto avere, almeno per una gara, già un prene gol alla prima sarebbe un buon inizio, e poi sta cacchiata dell'europeo unde 21 sfalsato dalla nazionale maggiore, un gran cagata, se si giocava nei solti anni il campionato finiva prima e i giocatori sarebbero stati tutti disponibil.
Max73
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02/06/2009 18:52
 
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Marzoratti raggiungerà l’Under 21 solo dopo la gara di andata
«Empoli, io ci sono»

EMPOLI - Erano due gli azzurri in predicato di vestire la maglia della nazionale Under 21 in vi­sta delle finali del cam­pionato europeo, col ct Pierluigi Casiraghi che al momento di partire per la Svezia non ha vo­luto rinunciare a Lino Marzoratti, sempre con­vocato e ormai noto per la sua duttilità tattica nel ricoprire tutti i ruoli del­la difesa, mentre - anche su personale richiesta del diretto interessato ­ha lasciato all'Empoli Luca Pozzi, oltretutto fresco reduce da un pic­colo problema muscola­re.
Nella serata di ieri, pe­rò, è arrivata una comu­nicazione ufficiale dalla Federazione che in parte ha cambiato le cose: Marzoratti potrà rag­giungere Casiraghi e compagni con qualche giorno di ritardo in modo da poter essere disponi­bile almeno per l'andata dei play off in program­ma domenica. « Sono contento di potermi gio­care almeno la prima ga­ra degli spareggi con i miei compagni, visto che pure io me li sono guada­gnati assieme a loro ­confessa - ma al tempo stesso sono anche gratifi­cato dalla possibilità di disputare una finale eu­ropea, visto oltretutto che d'ora in avanti per le nazionali giovanili sarò troppo “ vecchio”. Il so­gno sarebbe stato poter giocare sia con l'Empoli che con l'Under 21, ma purtroppo le due manife­stazioni coincidono e quindi a una delle due debbo rinuciare, seppure con dispiacere. E' chiaro comunque che anche dalla Svezia sarò il pri­mo a tifare Empoli, nella speranza di ritrovarlo in serie A. Non a caso il mio cartellino è tutto del club azzurro, per cui l'attac­camento ai colori non potrebbe essere più gran­de e sincero» .
Ma non è che il fatto di saper giocare al centro della difesa - come ruolo naturale - ma pure a de­stra o a sinistra abbia in­fluenzato la scelta del ct?

«Lui magari mi conosce più da centrale, e per quel ruolo mi ha sempre convocato - racconta il difensore - però è anche vero che in un'amichevo­le giocata a Trieste mi ha schierato proprio come terzino destro, spiegan­domi di saper bene di po­tersi fidare in virtù delle mie esperienze nell'Em­poli » .
Sarà una settimana in­tensa, dunque, quella che è appena cominciata.

«Dopo aver trascorso ie­ri una splendida giorna­ta sull'isola di Capri in compagnia di France­sca, la mia ragazza sce­sa fino in Irpinia per ve­dermi giocare, oggi sarò ad allenarmi agli ordini di Silvio Baldini per pre­parare al meglio la gara con il Brescia, fonda­mentale per noi. Poi rag­giungerò i miei compa­gni dell'Under 21 » .
Non partirà invece Ni­cola Pozzi, anche lui in­serito nella lista dei qua­ranta inizialmente indi­cati da Pierluigi Casira­ghi. E' ancora sotto le cu­re dei fisioterapisti per la contrattura muscolare che lo ha tenuto fuori sa­bato scorso ma in fondo non rimpiange più di tan­to la mancata avventura europea. C'è l'Empoli da riportare in serie A e lui è felice di esserci. Dome­nica iniziano le gare dei play off e Nico vuol gua­rire in fretta per non mancare all'importantis­sima sfida con il Brescia.

Antonio Bassi/atc
Corriere dello Sport

Nicola Pozzi, 22 anni, di comune accordo con il CT Casiraghi, ha rinunciato all’avventura europea dell’Under 21: è pronto per i play off dell’Empoli
[Modificato da zeman! 02/06/2009 18:53]
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02/06/2009 17:58
 
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Fra Zambrella e Musacci mi tengo Musaccino, fra Pozzi e Caracciolo mi tengo Pozzi, pari e patta fra Possanzini e Flachi, Viviano (se giocherà) e' meglio di Bassi. Per il resto molto equilibrio. A noi ci manca uno Zoboli in difesa e a loro un Busce' sulla fascia...
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02/06/2009 07:55
 
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Brescia ai play-off con il segno positivo
IL BILANCIO, CHIUDENDO QUARTI, I BIANCAZZURRI NON SI SONO SOLO MESSI IN POSIZIONE DI VANTAGGIO NELLA DOPPIA SFIDA CON L'EMPOLI
Migliorata la posizione di classifica delle ultime due stagioni: così crescono le possibilità di centrare la promozione

Arrivando quarto, il Brescia ha fatto un passo avanti rispetto agli ultimi due anni, ed è entrato nei play-off con maggiori probabilità di cogliere la promozione rispetto al passato.
NEL 2007, la stagione iniziata da Mario Somma e conclusa da Serse Cosmi, arrivò 5°, alla pari del Rimini, entrambe a quota 67. Senonchè il vantaggio accumulato dal Genoa (3°, alle spalle di Juventus e Napoli) sulla quarta (il Piacenza) superava le nove lunghezze, per cui gli spareggi non furono disputati.
La scorsa primavera, con il tecnico perugino, i biancazzurri chiusero al 5° posto, da soli, con 72 punti, e vennero battuti nel primo scontro dall'AlbinoLeffe, 4° classificato, che superò il turno per il rotto della cuffia: 0-1 al «Rigamonti» per il gol di Caracciolo e 2-1 allo stadio comunale di Bergamo (Feczesin accorciò le distanze ma non riuscì a rendere meno amara la pillola: decisive per i bergamasci le reti nel primo tempo di Carobbio e Peluso).
Stavolta il Brescia, che ha iniziato con Cosmi, proseguito con Nedo Sonetti e chiuso con Alberto Cavasin, è giunto 4°, a quota 67, lo stesso bottino del 2007, ma inferiore al 2008. Ciononostante ha migliorato il piazzamento, per cui se la vedrà con l'Empoli dell'ex Silvio Baldini, 5°, ed è favorito dal fatto di poter entrare nella finalissima con due pareggi o, comunque, segnando lo stesso numero di gol degli avversari. In campionato, infatti, Empoli e Brescia si sono incontrati alla prima giornata: al «Castellani» finì 2-2 con reti di Lodi su rigore nel primo tempo; di Caracciolo, Vannucchi e Possanzini nella ripresa. Nel ritorno, al «Rigamonti», decisero nel primo tempo una prodezza di Mareco e un rigore di Possanzini.
Il torneo di serie B appena concluso non è stato di alto livello, ma ha comunque riservato emozioni fino all'ultimo istante, sia in testa che, soprattutto, in coda. Un anno fa il Chievo di Iachini chiuse al comando con 85 punti, e appena 5 sconfitte. Distanziò di una lunghezza il Bologna di Arrigoni. Il Lecce di Papadopulo, terzo con 83, si aggiudicò gli spareggi liquidando nel doppio decisivo duello l'AlbinoLeffe, che era giunto 4° con 78. Adesso le squadre più forti si sono fermate a quote meno alte: 80 il Bari di Conte, con 6 ko, 76 il Parma di Guidolin, sconfitto 4 volte (pugliesi ed emiliani hanno centrato l'obiettivo della promozione diretta), 68 il Livorno, 67 Brescia ed Empoli. La dimostrazione di un livellamento verso il basso della capacità tecniche dei vari schieramenti.
IL BRESCIA, al tirar delle somme, si è piazzato 3° come numero di vittorie complessive (18, come il Grosseto e l'Empoli), alle spalle di Parma (19) e Bari (22), meglio di Livorno, Triestina (16), Sassuolo e AlbinoLeffe (15). Maglia nera: il Treviso, con 7. Il doppio successo è stato ottenuto contro il Frosinone (2-1 all'andata, grazie alla doppietta di Gorzegno, 3-0 al ritorno), la Triestina (3-2 a Mompiano, 2-1 al «Nereo Rocco»), il Vicenza (2-1 sia al «Rigamonti» che al «Romeo Menti») e il Pisa (4-0 in gennaio con le doppiette di Zoboli e Nsereko, 1-0 sabato).
In fatto di sconfitte, il record spetta al Parma (appena 4), davanti al tandem Bari & Livorno (6). Staccati, Brescia ed Empoli (11). Curioso che la compagine di Gino Corioni abbia perso due volte soltanto contro una pericolante: il Rimini, abile a imporsi per 2-0 in Romagna, sfruttando l'espulsione del portiere Viviano, e 1-0 in trasferta). Il maggior numero di pareggi lo ha ottenuto il Livorno (20 in 42 gare), davanti al Parma (19).. All'estremo opposto Ancona (7) e Salernitana (9). Il Brescia è 8°, con 13, di cui 6 con il punteggio di 0-0 (il Grosseto soltanto uno).
PER QUANTO riguarda i gol, sono stati Bari, Parma (con 65 segnati), Livorno e Grosseto (64) a disporre degli attacchi mitraglia. Quinto il Sassuolo (57). Al sesto posto della graduatoria Brescia, Modena e Ancona (54). Ascoli e Treviso (37), invece, le compagini più asfittiche. Capocannoniere del torneo: Tavano del Livorno, che, con 24 prodezze, ha preceduto di un soffio Barreto del Bari (23). Caracciolo ha terminato a quota 15, ma le numerose assenze gli hanno impedire di irrobustire il bottino. Il Brescia è andato a segno in 28 partite (i due terzi del totale), restando all'asciutto nelle altre 14.
In materia di reti subite, Parma (34) e Bari (35) hanno confermato la loro solidità. Terze Brescia e Livorno, con 40. Le peggiori: Modena (63) e Ancona 66). Viviano, Zoboli, Mareco e c. sono riusciti a non prendere gol in 17 partite, preceduti soltanto dal Vicenza (18).
Archiviato il campionato, ora la parola passa agli spareggi. Gli ultimi brividi di una stagione che, pur su un livello tecnico inferiore al passato, continua a regalare emozioni.

Sergio Zanca



Zambrella, patto d'onore col Brescia
LA STORIA. IL CENTROCAMPISTA SVIZZERO, AUTORE DEL GOL DELLA VITTORIA CON IL PISA, È TRA I BIANCAZZURRI PIÙ IN PALLA

Arrivato nell'anno della retrocessione vuole chiudere il cerchio con la promozione Proprio come Cavasin, che lo ha rilanciato
L'ultimo gol del Brescia in campionato porta la sua firma. Almeno su questo non si discute. Difficilmente Fabrizio Zambrella mette d'accordo tutti. C'è chi lo detesta e chi lo stima incondizionatamente; chi lo giudica sulla contingenza e chi vede in lui un potenziale regista da serie A. E lo aspetta. Ha solo 23 anni, che per un cervello del centrocampo sono pochissimi. A meno che non si giochi nel Barcellona (Xavi, Iniesta) o non ci si chiami Andrea Pirlo e allora si è di un altro pianeta.
LO SVIZZERO ZAMBRELLA è un orologio sofisticato. Piace ai collezionisti, dice poco al polso dei curvaioli. Il collezionista che non ha mai avuto dubbi, in questo caso, si chiama Alberto Cavasin. Li accomuna un punto d'onore: chiudere un cerchio con il Brescia, riportarlo dove lo avevano trovato. Forse è per questo che il feeling tra loro è totale.
Zambrella è a Brescia dall'agosto 2004, Cavasin dal febbraio 2005. È il primo campionato d.B. (dopo Baggio), i biancazzurri annaspano nella mancanza di risultati e nel marasma più completo: Almeyda lascia prima del tempo, Adani e Guana idem, Corioni inizia la sua «carriera» di mangia-allenatori: via De Biasi, ecco Cavasin. Che nota subito quel ragazzino gentile dai piedi raffinati arrivato dalla Svizzera, figlio di emigranti italiani originari di Melfi. De Biasi lo fa debuttare in A contro il Bologna, Cavasin lo lancia definitivamente.
IL BRESCIA, però, non si salva. È fatale la Toscana, Firenze, 0-3, Cavasin saluta il pubblico e alla fine si sfoga. Calciopoli e tutto il suo marciume si scopriranno solo un anno dopo. L'allenatore trevigiano non viene confermato, Zambrella sì. Passa di mancata promozione in mancata promozione, di contestazione in contestazione. Pochi allenatori, però, rinunciano a lui. Soprattutto Cosmi. Anche Sonetti, che però «inventa» la staffetta con Taddei. Una mossa per accontentare tutti, per ritrovare la stima irrimediabilmente perduta dello spogliatoio ma che, al contrario, non fa felice nessuno. Tantomeno Zambrella.
Poi riecco Cavasin. La scossa, l'ennesima, di una stagione incredibile, di troppi alti e bassi e di cambiamenti eccessivi. Zambrella si frega le mani, sa che finalmente questo è l'allenatore giusto per lui. Un babbo. E il rendimento dell'elvetico, già più che sufficiente, lievita. A Pisa, nell'unica occasione avuta a disposizione, fa centro. Una media cestistica, uno su uno, lui che prima di segnare (ed è il suo limite più evidente) ce ne vuole. Con i tempi di inserimento sottoporta e le occasioni che ha avuto, sarebbe stata la norma se fosse arrivato oltre la decina.
ADESSO ci sono i play-off e Zambrella riparte da alcuni punti fermi: 1) la fiducia di Cavasin; 2) il record di gol in Italia (tre, sempre pochi: si può, si deve fare molto di più); 3) la serie A in ogni caso. Quest'ultimo punto è il più interessante. Il contratto del ginevrino è in scadenza, ma in caso di promozione in serie A il Brescia può esercitare un'opzione che automaticamente prolungherebbe l'intesa di una stagione. Che significa: a) Zambrella punto fermo biancazzurro tra i «grandi»; b) possibilità di monetizzare un'eventuale cessione.
Zambrella dice di non pensare al mercato. Certo, confessa che l'interesse di certe squadre, come il Palermo, gli fa piacere. Ma in testa c'è quel patto d'onore: riportare il Brescia dove l'aveva trovato, poi si potrà parlare di un futuro altrove. Nella nostra città sta benone.
Cavasin ha la stessa urgenza: chiudere il cerchio, ritrovare la serie A perduta. E tra i due c'è molto in comune. Sabato, dopo l'espulusione di Vass, Cavasin inizialmente pensa di levare Zambrella. Lo vede stanco: «Vuoi uscire?»; «Mister, nessun problema».
Cavasin capisce e si adegua: fuori Taddei e l'elvetico risulta determinante. Terzo gol del campionato, dopo Vicenza e Triestina. E quando segna l'orologio da collezionisti, il Brescia vince con puntualità. Che, si sa, è svizzera per definizione.

Vincenzo Corbetta



IL NOTIZIARIO. DOMANI, ALLA RIPRESA DELLA PREPARAZIONE, CAVASIN RIAVRÀ A DISPOSIZIONE CARACCIOLO E VIVIANO, CHE STANNO GUARENDO DAGLI INFORTUNI
Il centravanti e il portiere in questi giorni hanno lavorato per farsi trovare pronti in vista dei play-off
Dopo la vittoria di Pisa, Alberto Cavasin ha concesso ai giocatori due giorni di riposo. Il lavoro in vista della prima partita dei play-off riprenderà domani mattina a Coccaglio.
E alla ripresa l'allenatore del Brescia riavrà a disposizione tre giocatori reduci da infortuni: Andrea Caracciolo, Emiliano Viviano e Gilberto Martinez. Tutti, in questi giorni, hanno lavorato sodo agli ordini del fisioterapista Alex Maggi con un obiettivo preciso in testa: tornare in gruppo nella settimana che porta al primo spareggio per la serie A. Che, appunto, inizia oggi.
Caracciolo non gioca dal 25 aprile, dallo 0-0 con il Mantova al «Rigamonti». Una settimana più tardi, a sorpresa, non gioca a Bergamo con l'Albinoleffe, fermato da un dolore muscolare «a scopo precauzionale», fa sapere la società. In quel momento l'Airone è il giocatore più in forma a disposizione di Nedo Sonetti. Ha segnato 15 reti (record personale), in maglia Brescia è arrivato a quota 49, ha una vitalità straripante, è prezioso in ogni parte del campo e non solo in zona-gol.
Ma il dolore muscolare alla coscia destra è ben più grave di quel che si pensa. Caracciolo, infatti, salta anche la successiva partita contro il Cittadella (9 maggio) e non c'è lunedì 18 nell'atteso posticipo con il Grosseto, che con una vittoria proietterebbe il Brescia ai play-off con due giornate d'anticipo. In Maremma i biancazzurri perdono la partita e Sonetti la panchina.
ALTRE due settimane di stop e, finalmente, ecco il momento più atteso: il ritorno in gruppo. Anche se, prima di cantare vittoria, bisognerà vedere come reagirà il muscolo interessato dall'infortunio.
Grosseto non è fatale solo al Brescia e a Sonetti. Lo è anche per il polso sinistro di Viviano. Nell'ultimo assalto alla porta toscana, per cercare di ribaltare l'1-2, il portiere catapulta sull'ultimo pallone ma viene trattenuto e poi travolto da un paio di difensori avversari. Viviano esce rabbioso e dolorante e nei giorni successivi il polso sinistro gli viene immobilizzato.
Viviano viene sostituito da Michele Arcari contro il Sassuolo e sabato a Pisa. E mentre i compagni di squadra sono in ritiro aspettando la sfida dell'Arena Garibaldi, il numero uno svolge la parte atletica. Niente lavoro specifico, almeno per il momento. Nei prossimi giorni la parola passerà allo specialista: l'ortopedico dovrà dire quali rischi comporta lo sforzare la parte dolorante.
Gilberto Martinez, invece, Non gioca dal 18 aprile, dal 2-1 di Vicenza. Da allora il problema alla caviglia destra lo ha costretto a un periodo di stop. Il costaricano è abituato a ben altro. Come dimenticare i due anni di stop, dopo l'infortunio al ginocchio patito al Mondiale 2006 nella partita inaugurale contro la Germania?
Il Brescia conta di avere il difensore di nuovo in efficienza per l'eventuale doppia finale, che si giocherà domenica 14 e sabato 20 giugno. Altrimenti arriverderci alla prossima stagione. V.C.



fonte: bresciaoggi
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02/06/2009 00:20
 
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La biglietteria dell'EMPOLI FC mi comunica che

dopo che la Lega Calcio ha fissato gli orari delle partite che l'emissione dei biglietti è partita già nel pomeriggio... le persone che avevano fatto la prenotazione già da domani possono ritirare il biglietto con diritto di precedenza sulle eventuali persone in attesa
[Modificato da WEB RE1976 02/06/2009 00:26]
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01/06/2009 21:27
 
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L'importante e' che un ci mandino Farina. Pe' i'resto son fiducioso, nonostante i' furto di Marzorati!!! [SM=x1380979]
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01/06/2009 21:16
 
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Biglietti
Non avendo possibilità di comprare i biglietti ad Empoli (abito nel Mugello) come posso fare per procurarmi 2 tagliandi per la maratona Inferiore? Il Ticket One li venderà? Se no, allora riuscirò a trovarli direttamente domenica allo stadio?

Grazie a che vorrà aiutare in questa mia ricerca....

Cini

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01/06/2009 18:16
 
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Re:
CLAY60, 29/05/2009 8.51:

Quello che conforta e' la condizione fisica (chiedo ufficialmente scusa a Claudio Selmi): ....




[SM=x1380973] [SM=x1380982]
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01/06/2009 18:04
 
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Re:
lena1404, 01/06/2009 18.02:

Semifinali:
domenica 7 giugno (andata) Empoli-Brescia (ore 19.00)




Ore 19???? Ma il calcio la domenica pomeriggio non esiste più???? [SM=x1380986] [SM=x1380986] [SM=x1380986]
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01/06/2009 18:02
 
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Play off: ecco gli orari. Col Brescia domenica alle 19, il ritorno giovedì alle 21
Tutta la programmazione della fase finale della serie B. Sempre in notturna

01/06/2009 - 17:22

Inizieranno il prossimo weekend i play-off e i play-out per gi ultimi verdetti della serie B.

Questo il calendario reso noto dalla Lega Calcio.

Play-off per la promozione in serie A:

Semifinali:
domenica 7 giugno (andata) Empoli-Brescia (ore 19.00) Grosseto-Livorno (ore 21.00)

giovedì 11 giugno (ritorno) Livorno-Grosseto (ore 19.00) Brescia-Empoli (ore 21.00)

Finale (andata) - domenica 14 giugno (ore 21.00)
Finale (ritorno) - sabato 20 giugno (ore 21.00)


Play-out per la permanenza in serie B:
sabato 6 giugno (andata) Ancona-Rimini (ore 19.00)
sabato 13 giugno (ritorno) Rimini-Ancona (ore 21.00)

DATE PLAYOFF - RIEPILOGO

Andata semifinali (domenica 7 giugno)
Grosseto-Livorno ore 21
Empoli-Brescia ore 19 (diretta Radio Lady 97.7)

Ritorno semifinali (giovedì 11 giugno)
Livorno-Grosseto ore 19
Brescia-Empoli ore 21 (diretta Radio Lady 97.7)

Finale
Andata (domenica 14 giugno) ore 21
Ritorno (sabato 20 giugno) ore 21

PLAYOUT

Andata (sabato 6 giugno)
Ancona-Rimini ore 19

Ritorno (sabato 13 giugno)
Rimini-Ancona ore 21.

[Modificato da lena1404 01/06/2009 18:03]
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01/06/2009 14:24
 
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Perche' Candreva e Viviano non son stati convocati e Lino si? Sui corner, vera arma micidiale dei bresciani, Marzorati e' fondamentale per noi [SM=x1380979]
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01/06/2009 14:00
 
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Diamine.... è dura sì!! Perchè andare in serie A dovrebbe essere una cosa facile? Ecco qui si vede se la squadra se la merita, se ha le palle, la testa e i piedi per andare in A... ora c'è da tirare fuori il carattere e l'orgoglio..

Ricordiamo che alla prima di campionato abbiamo asfaltato il brescia con Corvia e Pasquato coppia d'attacco.. se non era per i cambi e per le disattenzioni su calcio d'angolo quella partita l'avremmo stra-vinta. Ora abbiamo Pozzi-Flachi anzichè Corvia-Pasquato, e loro non hanno Nserenko che fu l'unico a crearci problemi palla al piede.

Ricordiamo che al ritorno nel nostro peggior momento e nel loro miglior momento eravamo sotto 2-0 e nella ripresa creammo 2 nette occasioni da gol, e pure in 10 uomini si riuscì a battagliare.

Fuori casa sarà durissima, in casa sarà dura.. ma bisogna vincere senza subire gol.. Occhio ai corner, mettiamo una difesa fatta di gente brava di testa*.. E poi colpiamoli in velocità perchè loro dietro non sono dei fulmini. In casa si può e si deve vincere.. poi ci sarà da soffrire al ritorno per strappare un pareggio..

*Se Marzorati è in nazionale per la gara d'andata amen.. Lui non è fortissimo di testa rispetto ad altri.. Piccolo.. Vargas.. C'è da marcare possanzini e caracciolo.. Cupi se fosse disponibile lo metterei terzino..
[Modificato da dabustoarsizioxlempoli 01/06/2009 14:02]
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01/06/2009 13:55
 
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No allora mi dovete spiegare una cosa:ma casiraghi ha proprio voglia di rompere i coglioni a noi e basta?tra i convocati per gli europei under 21 c'è Marzoratti,e mi sembra di aver capito che il giocatore non può rifiutare la convocazione,stranamente però non ci sono altri giocatori di squadre impegnate nei play off, credo che il Brescia avesse un paio di elementi in rosa,e lo stesso dicasi per Candreva del Livorno....bravo bravo,visto che sei di Monza credo che un regalino non mancherà da parte dei vicini bresciani... [SM=x1380986]
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01/06/2009 13:06
 
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Anche in Biblioteca, salendo le scale del primo piano, sulla sinistra, c'e' un bell'angolino tutto Azzurro con foto, libri, gadgets e quant'altro sulla squadra....
Micio ha ragione nell'invitare a leggere bene i numeri delle partite di ieri in serie C, ma noi abbiamo finito l'anno in crescendo e il Brescia no. Eppoi lasciamo che siano loro ad essere i favoriti ed eventualmente a impostare le 2 gare sui pareggi: Noi si sà che almeno una và vinta e ci comporteremo di conseguenza, con + carica adrenalinica di loro!
[Modificato da CLAY60 01/06/2009 13:06]
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01/06/2009 10:35
 
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Concordo con motorista,sarà molto dura e ho anche una sensazione:chi passa fra noi e il Brescia andrà in A.
Comunque,sono molto curioso di vedere come reagirà la squadra ed anche come reagirà l'Empoli sportiva.
Da questo capirò molto sull'andazzo che definii un pò di tempo fa come l"imborghesimento" del tifo azzurro.Forse una definizione non proprio calzante al 100%,un pò una provocazione.
Vedremo un pò quello che succede.Cmq,in un modo o in un altro a fine stagione,quest'anno un pò di parole importanti,per spiegare l'accaduto,saranno doverose.
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01/06/2009 10:12
 
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....Moro ha detto che i playoff sono dedicati a chi non credeva nella squadra, vediamo se ora con la stessa rabbia dedica loro anche la finale... [SM=x1380973]

A me, comunque sembra dura, non ci illudiamo ragazzi...
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01/06/2009 10:09
 
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Re:
CLAY60, 31/05/2009 21.17:

La città in questa settimana dovrebbe un pochino tingersi d'azzurro: Alle finestre, sui terrazzi, nelle vetrine del centro.....anche solo un nastrino, un drappo, una bandierina!



voglio fare un po' di pubblicità:
Caffe' Empoli Vecchio
Via Livornese 18 50053 Empoli (FI)

appena entrati sulla sinistra c'è un angolo con libri sull'empoli e con due album di foto eccezionali sull'empoli del passato, persino la foto della laterale nord, in bianco e nero, che capeggia sulla home page del sito dei rangers.it, una riproduzione della coppa mondo in vetro .... vetro azzurro...

che dire...la colazione li non ha prezzo...complimenti ai gestori
[SM=x1380982] [SM=x1380982] [SM=x1380982]


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01/06/2009 00:08
 
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non per rompere le scatole con i soliti discorsi, farò per esorcizzare il pericolo, però oggi sono iniziati i play-off di seie C, ebbene su 10 partite giocate sono in due ha vinto la squadra di casa (cioè la peggio classificata),e dai risultati è molto probabile che tutte le finali siano tra le due meglio della regular season, occhionon ci facciamo la bocca.
Max73
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