Ritrovamento fauna selvatica, i finti orfani
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LA PRIMAVERA E I FINTI ORFANI: IL RITROVAMENTO DI FAUNA SELVATICA
Primavera. In questo periodo dell’anno le specie selvatiche sono in fermento. La primavera è per molte di loro il momento della cova e del parto. Nuove generazioni di uccelli e mammiferi nascono e il ciclo vitale si perpetua. Molti riusciranno a cavarsela senza problemi; per i più deboli o meno predisposti, la natura sarà implacabile come giusto che sia. Capiterà però che, come ogni anno, alcuni di questi “finti orfani” dovranno vedersela anche con le persone più sensibili e ben intenzionate che li ritengono abbandonati o sperduti e destinati a morte certa.
Mammiferi
Molti cittadini, animati dalle migliori intenzioni, prelevano esemplari di fauna selvatica dal loro habitat con l’intento di “salvarli”. Ricordiamo che un cucciolo di mammifero, una volta raccolto, non sarà più accettato dai genitori e non potremo reinserirlo in natura, se non dopo un lungo e faticoso percorso per svezzarlo, mantenendolo selvatico. In caso contrario, la bestiola non potrà più essere liberata in natura perché totalmente dipendente dal “soccorritore“.
Si deve raccogliere un mammifero selvatico SOLO se la situazione impone un intervento immediato. Se sono feriti, o sono trovati inetti, ciechi e infreddoliti al di fuori di una tana o di un rifugio, con emissione dei classici guaiti di richiesta del cibo, è necessario trasportarli da un veterinario o un CRAS (Centro per il recupero della fauna selvatica).
In tutti gli altri casi, è meglio contattare subito ENPA, il Corpo Forestale dello Stato, la LIPU, il WWF o la LAC per chiedere se è il caso di raccogliere il cucciolo o è meglio lasciarlo dove si trova. Inoltre, in tutti i casi di fauna selvatica ferita, si può contattare la Polizia Provinciale, deputata al recupero e trasporto presso strutture competenti di fauna selvatica ferita o in difficoltà - vedi numeri in fondo.
Volatili
Molti giovani uccellini vengono trovati a terra. Nella maggior parte dei casi, come nei merli, è una prassi naturale. I genitori continuano ad accudirli fino a quando non saranno in grado di volare e di trovare il cibo autonomamente. Solo in caso di imminente pericolo (traffico, predatori), si può pensare di raccoglierlo e spostarlo in un vicino luogo riparato e tranquillo, dove i genitori lo potranno trovare facilmente, richiamati dai suoi cinguettii.
Il rondone (vedi foto) è una specie che, una volta involata, non si posa mai a terra: non riescono infatti a spiccare il volo dal basso da soli perché hanno le ali lunghissime e le zampe molto corte. I piccoli di rondone caduti dal nido non possono quindi essere alimentati dai genitori e devono essere raccolti. E’ però importante comunicare il luogo del ritrovamento, perché molte volte è sufficiente reinserire il giovane nel nido, solitamente sotto un tetto, per risolvergli ogni problema.
Prima di tentare di alimentare un animale selvatico bisogna sempre informarsi presso una delle strutture o enti elencati sotto, perché si rischia di nuocergli irreparabilmente. Due errori frequentissimi sono, ad esempio, quello di dare carne alle tortore o ai piccioni (che invece sono granivori), e vice versa pane ai merli (che sono insettivori).
NUMERI E INDIRIZZI UTILI
> ENPA Sezione di Monza e Brianza (www.enpamonza.it) Tel. 039-388304 - info@enpamonza.it.
> POLIZIA PROVINCIALE - Tel. 02-77405808 / Comando Territoriale Monza e Brianza: Tel. 039-9756231 / 039-9756232.
> CORPO FORESTALE DELLO STATO (www.corpoforestale.it) - Tel. 1515. Nel caso del ritrovamento di un uccello od altro animale selvatico ferito, il CFS fornirà le informazioni necessarie, anche sul centro di recupero più vicino, 24h/24h in tutta Italia.
> LIPU (Lega Italiana Protezioni Uccelli) -
www.lipu.it - Centro di Recupero Fauna Selvatica (CRFS) “La Fagiana”, nel Parco del Ticino, Via Isonzo 1, Pontevecchio di Magenta (MI). Tel. 0362-528424 / 338-3148603 - Aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle 17, in estate fino alle 18. Oasi LIPU, Via Don Orione, 43, Cesano Maderno (MI). Tel. 0362-528424.
> WWF -
www.wwf.it - Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS) presso la Riserva Naturale WWF, via Tre Campane 21, Vanzago (MI) (vicino a Rho). Abilitato ad accogliere mammiferi, uccelli, rettili ed anfibi. Tel. 02-9341761.
> LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia) -
www.abolizionecaccia.it (informazioni utili sulle specie) - Tel./fax 02-47711806.
LE FOTO:
Una cucciolata di giovanissimi leprotti portati all’ENPA monzese. Questi dolcissimi animali non vanno MAI raccolti: non sono sperduti né orfani; sono stati “parcheggiati” dai genitori che ritorneranno a prenderli. Affrontano i pericoli mimetizzandosi e rimanendo immobili nel prato.
Un giovane riccio adulto trovato immobile in mezzo ad una strada sterrata. Denutrito a causa del cattivo tempo che si protraeva da più giorni, dopo alcuni giorni di alimentazione e idratazione forzata, oltre che ad una continua disinfestazione dai parassiti dal mantello e delle larve di mosca, il riccetto è tornato perfettamente in forma. Essendo un animale notturno e territoriale, è stato rilasciato al tramonto nel posto di ritrovamento.
Un rondone, spesso chiamato “rondine” dalla gente (foto LAC). Non riuscendo a spiccare il volo dal basso da soli, per liberarli bisogna recarsi in un luogo aperto e lanciarli dolcemente verso l'alto.
VOLANTINO: sul nostro sito (home page a destra, 'Prima di "salvare" un animale selvatico ...') è possibile scaricare un volantino contenente le informazioni qui sopra.
www.enpamonza.it/public/pdf/r...-selvatici.pdf