Giovanni Soldini

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Una più del diavolo, non solo Giovanni Soldini non si accontenta di essere il più famoso velista navigatore italiano e fa di tutto per rimanerlo, ma è anche anni luce avanti a tutti nella comunicazione. Già da tempo dicevamo che la sua pagina internet era una delle migliori in circolazione, non pago di tutto ciò ecco che spunta la nuova versione: spettacolare!!!
Web 2.0 con una sezione audio/video/foto tutta da scaricare, linkare, condividere, embeddare e chi più ne ha più ne metta, l’archivio news ben strutturato, la tagcloud delle regate e naturalmente abbonamento feed, pagine youtube e facebook collegate, una sezione “scrivmi” e una grafica accattivante.

Certo, avere Telecom Italia come Main Sponsor in tal senso è sicuramente un bell’aiuto, ma di gente che sulla comunicazione avrebbe molto da imparare da Giovanni ce n’è fin troppa.

Giovanni Soldini e Karine Fauconnier tagliano il traguardo per primi nella Transmanche, un’altra vittoria per il Class40 Telecom Italia che si conferma mattatore della classe anche al primo appuntamento d’altura della stagione.

Regata partita con un’oretta di ritardo con vento in prua all’interno del fiordo di l’Aber Wrac’h e mare agitato; Telecom Italia parte in quarta posizione e conduce una regata regolare nella prima traversata, a Plymouth è un testa a testa perso per soli tre secondi con Le Pal di Bruno Jourdren, e Jacques Caraes, in terza posizione passa Cheekyatoo di Tanguy De Lamotte con 5 minuti di ritardo.

La mossa vincente è stata sfruttare una nave che stava alla fonda davanti a Plymouth, Giovanni e Karine sono passati sopravento mentre l’avversario diretto sottovento, da quel momento l’allungo con venti leggeri e l’arrivo al traguardo sotto spi alle 13.48 ora locale, queste le dichiarazioni di Giovanni in banchina:

“Sono contentissimo. La regata è andata bene, grazie alla barca che si è rivelata in perfette condizioni e all’ottima intesa sportiva che si è creata con Karine. Lei si è occupata di più della navigazione, io sono stato parecchio al timone. Meglio di così non potevamo fare. L’unico rimprovero a Karine è che si prendeva sempre la mia giacca e la ritrovavo piena di mollette…”