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trinità ontologica, economica e filioque

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2009 17:28
29/04/2009 20:49
 
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Re: una breve traduzione....per chi non è....americano
domingo7, 29/04/2009 10.19:

Carissimo Mario

mi permetto di citare testualmente i due antichi contributi di Agostino ed Ambrogio, che hanno aperto la strada al "filioque" nelle chiese d'Occidente.....


Ambrogio riconosce per primo la possibilità del Filioque, scrivendo : "Lo Spirito Santo, quando procede (procedit ) dal Padre e dal Figlio non si separa dal Padre, non si separa dal Figlio" (Lo Spirito Santo, I, 11, 120,).

Agostino, pur salvaguardando la monarchia del Padre in seno Trinità, scrive: "Lo Spirito Santo procede dal Padre primariamente (principaliter ) e, per il dono che il Padre ne fa al Figlio senza alcun intervallo di tempo, dal Padre e dal Figlio in comunione ( communiter)" (La Trinità , XV, 26, 47)


Insomma mi pare un po’ come in 1 Timoteo 2,5

Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù

Gesù Cristo come uomo è mediatore di salvezza e del dono dello Spirito Santo

Gesù Cristo, come Dio, è operatore di salvezza e datore di Spirito


enrico



................

Post scriptum

Sull'osservatore Romano uscì più di 10 anni fa un articolo interessante sul Filioque, che oggi è sul web:

www.gliscritti.it/approf/papers/filioque.htm

A me sembra un po' difficile, ma forse vale la pena di provare a leggerlo, se non altro per comprendere meglio le posizioni cattoliche ed ortodosse...


Ancora un abbraccio a tutti

enrico






Ho letto gli articoli e riporto la spiegazione migliore che ho trovato dall'osservatore romano:



"Per la chiesa cattolica "la tradizione orientale mette soprattutto in rilievo che il Padre, in rapporto allo Spirito, è l'origine prima. Confessando che "lo Spirito procede dal Padre (ek tou Patròs ekporeuomenon cfr. Gv 15,26)", afferma che lo Spirito procede dal Padre attraverso il Filgio. La tradizione occidentale dà maggiore risalto alla comunione consustanziale tra il Padre e il Figlio affermando che lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio ( Filioque ) (...). Questa legittima complementarità, se non viene inasprita, non scalfisce l'identità della fede nella realtà del medesimo mistero confessato" ( CCC 248). Consapevole di ciò, la chiesa cattolica ha rifiutato che sia aggiunto un kaì tou Yiou alla formula ek tou Patròs ekporeuomenon del simbolo di Nicea-Costantinopoli nelle chiese, anche di rito latino, che l'utilizzano in greco; l'uso liturgico di questo testo originale è in effetti rimasto sempre legittimo nella chiesa cattolica.
Il Filioque della tradizione latina, se situato in un corretto contesto, non deve condurre a una subordinazione dello Spirito Santo nella Trinità. Anche se la dottrina cattolica afferma che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio nella comunicazione della loro divinità consustanziale, essa riconosce tuttavia la realtà della relazione originale che lo Spirito Santo intrattiene con il Padre in quanto persona, relazione che i Padri greci esprimono con il termine ekporeusis.[5]
Allo stesso modo, anche se nell'ordine trinitario lo Spirito Santo è consecutivo alla relazione tra il Padre e il Figlio poiché esso trae la sua origine dal Padre in quanto quest'ultimo è Padre del Figlio unigenito,[6] tale relazione tra il Padre e il Figlio raggiunge essa stessa la sua perfezione trinitaria nello Spirito. Allo stesso modo che il Padre è caratterizzato come Padre dal Figlio che egli genera, lo Spirito, traendo la sua origine dal Padre, lo caratterizza in modo trinitario nella sua relazione al Figlio e caratterizza in modo trinitario il Figlio nella sua relazione al Padre: nella pienezza del mistero trinitario essi sono Padre e Figlio nello Spirito Santo.[7]
Il Padre genera il Figlio soltanto spirando (in greco proballein) per mezzo di lui lo Spirito Santo, e il Figlio è generato dal Padre soltanto nella misura in cui la spirazione (in greco probolh) passa attraverso di lui. Il Padre è Padre del Figlio unigenito soltanto essendo per lui e per mezzo di lui l'origine dello Spirito Santo.[8]
Lo Spirito non precede il Figlio, poiché il Figlio caratterizza come Padre il Padre dal quale lo Spirito trae la sua origine, ciò che costituisce l'ordine trinitario.[9] Ma la spirazione dello Spirito a partire dal Padre si fa per mezzo e attraverso (sono i due sensi di dia' in greco) la generazione del Figlio che essa caratterizza in modo trinitario. In questo senso san Giovanni Damasceno dice: "Lo Spirito Santo è una potenza sostanziale, contemplata nella sua propria ipostasi distinta, la quale procede dal Padre e riposa nel Verbo" ( Fede ortodossa I, 7, PG 94, 805B, ed. B. Kotter, Berlino 1973, 16; Dialogus contra Manicheos 5, PG 94, 1512B, ed. B. Kotter, Berlino 1981, 354).[10]"



Onestamente mi sembra che per salvare capre e cavoli ci si arrampichi sugli specchi, sarebbe stato molto meglio dire:
"Ci siamo sbagliati, le vere motivazioni dell'aggiunta del filioque erano solo politiche, Ambrogio e Agostino esprimevano un loro punto di vista personale che non rappresentava quello della chiesa, è ora di ritornare alla formula originale"
penso che se la chiesa cattolica dimostrasse una tale umiltà si vedrebbe certamente la volontà di una riappacificazione, ma credo che l'egocentrismo della chiesa di Roma e nella fattispecie dell'autorità papale, siano il vero problema; anche ammettendo che Pietro ebbe un ruolo preminente nella chiesa, in risposta all'unità e all'umiltà che il suo Signore gli aveva insegnato, si sarebbe comportato certamente in maniera differente.
Saluti
Mario
[Modificato da (Mario70) 29/04/2009 21:03]
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