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Sisma, inizia settimana cruciale

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2009 16:32
20/04/2009 16:32
 
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Intanto la terra continua a tremare
Inizia con altre due forti scosse quella che sarà una settimana cruciale per l'inchiesta sul terremoto in Abruzzo. La terra ha di nuovo tremato alle 3.20 con una scossa di magnitudo 2,9 gradi Richter e alle 4.22 con una seconda di 3 gradi. Nei prossimi giorni la Procura dell'Aquila inizierà ad ascoltare tecnici e costruttori. Intanto arriva il primo dato dopo le verifiche: è agibile solo il 57% delle abitazioni.


Berlusconi: "Nuove case entro sei mesi"
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi promette tempi record per la ricostruzione: cinque o sei mesi al massimo. "La permanenza in tenda non può prolungarsi troppo", ha osservato il premier, che ha aggiunto: "Stiamo lavorando al progetto di questi nuovi insediamenti, che dovremmo fare con tecniche ipermoderne e che dovrebbero consentire di darci delle abitazioni assolutamente confortevoli nel giro di cinque o sei mesi".

I pm ascoltano testimoni e responsabili strutture
Intanto, gli investigatori della procura dell'Aquila stanno iniziando ad ascoltare alcuni dei responsabili delle strutture e tecnici. Saranno sentiti come persone informate dei fatti, ma non è escluso - se emergeranno elementi di responsabilità a loro carico - che possano essere invitati a ripresentarsi accompagnati dagli avvocati. Gli accertamenti della procura sono focalizzati soprattutto sulla casa dello studente, sull'ospedale e su uno stabile di via XX settembre, nel centro della città.

Agibile il 57% delle case controllate
Resta infine stabile, ad ora, la quota delle case dichiarate agibili: il 57% delle 6.000 controllate. Intanto proseguiranno le verifiche, ma tornare a casa e tornare alla normalità non è così facile: ancora troppo fresco il ricordo della notte del 6 aprile.

Riaperte alcune scuole
Oggi, intanto hanno riaperto le scuole dopo la pausa di Pasqua durata in Abruzzo forzatamente più a lungo, ma tra mille difficoltà. Per i più piccoli sono state allestite aule-tende, mentre per gli studenti delle medie sfollati in seguito al sisma dovrebbero unirsi ai loro compagni di città ritenute più sicure, dove però le paure non mancano. Al suono della campanella, davanti ad alcune scuole c'erano anche i tecnici della protezione civile per rassicurare, insegnanti, allievi e genitori.

Genitori: "Scuola non sicura, i ragazzi non entrano"
Momenti di tensione alla riapertura delle scuole a Pratola Peligna. Nella scuola di Piazza Indipendenza, i genitori non hanno mandato i loro figli a scuola ritenendo che la scuola non sia sicura. A nulla sono valse le rassicurazioni del sindaco e del funzionario della protezione Civile, Mauro Dolce, che hanno cercato di tranquillizzare le mamme sulla sicurezza del plesso scolastico. Situazione diversa negli altri due edifici scolastici del paese, quello di Valle Madonna e l'altro nei pressi del municipio dove c'è stata una buona affluenza degli alunni.

I primi laureati post-sisma
Ci sono anche i primi laureati del post-sisma: le prime tesi le discuteranno due candidati della facoltà di Fisioterapia in una tensostruttura realizzata accanto alla sede della facoltà di medicina a Coppito. In tutto questi neo laureati dei dopo sisma sono 27.

Laurea ad honorem a studente morto nel crollo
L'ateneo dell'Aquila ha rilasciato anche una laurea ad honorem in fisioterapia a Lorenzo Cinì, studente 23enne di Sant'Omero (Teramo) morto nel crollo di una abitazione all'Aquila nel sisma del 6 aprile. Nella tenda della Protezione civile dove si è svolta la cerimonia c'era anche il padre di Lorenzo. "Era un ragazzo squisito, sportivo, aperto, amato da tutti - ha detto Franco Cinì - avrebbe compiuto 23 anni il prossimo primo giugno, quello di oggi per lui sarebbe stato un giorno particolare perché avrebbe coronato i suoi sogni. Ce lo hanno spezzato" ha detto commosso. Uno dei tanti amici del giovane, Tonino, ha ricordato l'ultima frase di Lorenzo: "Ragazzi, ci vediamo il 20 per la laurea e poi andiamo a brindare con un prosecco".

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