18/04/2009 15:06 |
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Trovo interessante, anche se apparentemente irriverente, quanto scritto da Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia, che porta ad una seria riflessione:
" Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le
popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si
sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a
nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo
di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case
al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda."
Continua qui:
Voi che ne pensate?
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18/04/2009 15:24 |
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Lo sposo su tutta la linea.
Lo lessi qualche giorno fa, ha messo per iscritto quello che pensavo da giorni. |
18/04/2009 15:59 |
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Gocciazzurra, 18/04/2009 15.06:
Trovo interessante, anche se apparentemente irriverente, quanto scritto da Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia, che porta ad una seria riflessione:
" Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le
popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si
sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a
nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo
di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case
al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda."
Continua qui:
Voi che ne pensate?
Il suo discorso in linea generale è giusto, il problema però è che facendo così le cose non miglioreranno comunque e i poveracci dei terremotati non avrebbero ricevuto nulla, quindi doppia beffa.
Che le cose in Italia devono cambiare è comunque una verità sacrosanta!
Basta con questo consumismo e con il modo di pensare capitalista, la crisi odierna non ci è bastata?
Non è sfruttando gli altri che si risolve qualcosa, prima o poi ne paghiamo tutti le conseguenze.
ciao
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18/04/2009 16:15 |
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Gocciazzurra, 18/04/2009 15.06:
Trovo interessante, anche se apparentemente irriverente, quanto scritto da Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia, che porta ad una seria riflessione:
" Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le
popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si
sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a
nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo
di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case
al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda."
Continua qui:
Voi che ne pensate?
NON SO !!!... MA LA COSA IMPORTANTE SE UNA DA.. CHE LO DIA COL CUORE ... senza fare tanta pubblicità BRUNA |
18/04/2009 16:49 |
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Non mi dovrei meravigliare più di nulla, ma mi fa specie che un direttore di giornale sia così sprovveduto o, peggio, pensi che lo siano i suoi lettori.
Forse che se il governo aggiungerà una (di triste memoria) tassa aggiuntiva pro-terremoto ad esempio alla benzina, questo signore non la pagherà?
O se troverà altri balzelli lui ne sarà escluso?
Il suo ragionamenbto suona così: "poichè vivo in un paese di ladri e sbruffoni, mi dissocio. Colmi chi le ha provocate, le magagne"!
In sintesi, rispetto la sua scelta, non condivido le giustificazioni che adduce, mi danno il sapore del qualunquismo.
Avrebbe fatto miglior figura se non avesse scritto l'articolo e agito come pensa.
Gabriella |
18/04/2009 19:29 |
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Gocciazzurra, 18/04/2009 15.06:
Trovo interessante, anche se apparentemente irriverente, quanto scritto da Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia, che porta ad una seria riflessione:
" Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le
popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si
sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a
nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo
di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case
al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda."
Continua qui:
Voi che ne pensate?
Io condivido appieno il pensiero del direttore.
So che facendo così non si migliorano le cose, ma sicuramente non riempirò le tasche di persone che approfittano di queste situazioni.
Ricordo la denuncia che striscia la notizia fece di un vescovo.
Con la scusa che i soldi che chiedeva servivano per costruire scuole, chiese,ospedali,sfamare i bambini in africa, si fece un patrimonio enorme.
Ora se un funzionario religioso, che almeno la coscienza dovrebbe essere più sensibile delle persone comuni,è riuscito a far questo, figuriamoccipersone che di coscienza ne anno ben poca.
(Se riesco a ricordare la data della trasmissione di striscia, la pubblico). |
18/04/2009 20:15 |
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Posso comprendere la rabbia di questo giornalista.
Le cose che ha scritto, bene o male, le conosciamo tutti.
Ci sono persone che, pur sapendo queste cose, sono partite da vari posti d'Italia e del mondo ed in silenzio, a mani nude e a rischio della propria vita, hanno lavorato incessantemente notte e giorno per cercare di estrarre, possibilmente, delle persone ancora in vita, dalle macerie, e più di una volta ci sono riusciti.
Essere troppo risentiti, fa mettere a tacere quella compassione necessaria per offrire solidarietà a quelle persone vittime di un disastro di proporzioni spaventose.
L'articolo è scritto bene, ma non sarei contento se qualcuno dicesse: "Bravo! Mi hai convinto, anche io non darò un euro!".
La solidarietà non ci rende complici di un governo che potrebbe "fare meglio".
Sarà anche sacrosanta la rabbia e lo sdegno verso quello Stato inefficiente e "colpevole" di non aver fatto qualcosa prima, ma a pagare per queste cose sono stati dei poveri cittadini inermi, non certo coloro che occupano le poltrone del Parlamento.
La politica è una cosa che si può discutere. in Italia non si risparmiano critiche di ogni tipo, verso la politica corrotta ed ingiusta, ma la solidarietà è un'altra cosa. La solidarietà fa l'uomo grande, perchè applica quei valori umani che vanno oltre tutte le parole dette; la solidarietà è quella cosa "pratica" che il "samaritano" applicò in modo compassionevole verso il "giudeo" (suo nemico), senza porsi troppe domande.
Saluti
Pino Lupo
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18/04/2009 20:35 |
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parliamonepino, 18/04/2009 20.15:
Posso comprendere la rabbia di questo giornalista.
Le cose che ha scritto, bene o male, le conosciamo tutti.
Ci sono persone che, pur sapendo queste cose, sono partite da vari posti d'Italia e del mondo ed in silenzio, a mani nude e a rischio della propria vita, hanno lavorato incessantemente notte e giorno per cercare di estrarre, possibilmente, delle persone ancora in vita, dalle macerie, e più di una volta ci sono riusciti.
Essere troppo risentiti, fa mettere a tacere quella compassione necessaria per offrire solidarietà a quelle persone vittime di un disastro di proporzioni spaventose.
L'articolo è scritto bene, ma non sarei contento se qualcuno dicesse: "Bravo! Mi hai convinto, anche io non darò un euro!".
La solidarietà non ci rende complici di un governo che potrebbe "fare meglio".
Sarà anche sacrosanta la rabbia e lo sdegno verso quello Stato inefficiente e "colpevole" di non aver fatto qualcosa prima, ma a pagare per queste cose sono stati dei poveri cittadini inermi, non certo coloro che occupano le poltrone del Parlamento.
La politica è una cosa che si può discutere. in Italia non si risparmiano critiche di ogni tipo, verso la politica corrotta ed ingiusta, ma la solidarietà è un'altra cosa. La solidarietà fa l'uomo grande, perchè applica quei valori umani che vanno oltre tutte le parole dette; la solidarietà è quella cosa "pratica" che il "samaritano" applicò in modo compassionevole verso il "giudeo" (suo nemico), senza porsi troppe domande.
Saluti
Pino Lupo
(Ci sono persone che, pur sapendo queste cose, sono partite da vari posti d'Italia e del mondo ed in silenzio, a mani nude e a rischio della propria vita, hanno lavorato incessantemente notte e giorno per cercare di estrarre, possibilmente, delle persone ancora in vita, dalle macerie, e più di una volta ci sono riusciti).
Ai detto bene. Sono partite in silenzio.
Invece quello che mi fa rabbia,è sapere che con 1 euro le persone si sentono la coscienza apposto.
Il venerdi santo avevano organizzato il lutto cittadino.
Non so dalle vostre parti, ma da noi non ho visto una saracinesca chiusa.(Haaaaa dimenticavo, bastava solo donare 1 euro)
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18/04/2009 21:10 |
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| | | Post: 781
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Sono disposto a donare tutto il mio irpef e tutti i miei versamenti iva... |
18/04/2009 23:32 |
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| | | Post: 685
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involtino.primavera, 18/04/2009 21.10:
Sono disposto a donare tutto il mio irpef e tutti i miei versamenti iva...
Ci prendi in giro, vero?
Un saluto a tutti, TDG e non. |
18/04/2009 23:53 |
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| | | Post: 686
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Valuto quell'articolo una bella provocazione, una di quelle provocazioni che dovrebbero smuovere un po' le coscienze.
Il Direttore ha ragione, noi siamo il Paese delle emergenze. Quando si tratta di mettere una pezza siamo sempre i più bravi, a qualsiasi livello. Penso che al mondo siano poche le popolazioni che possano vantare un'esperienza come quella dell'Italia in fatto di rattoppi. Purtroppo, però, non ci servono di lezione. Va bene la solidarietà; va bene rimboccarsi le maniche nel bisogno ma, come dice bene il Direttore Girolamo, qualcosa dobbiamo cambiare, altrimenti chi di dovere non si assumerà mai le proprie responsabilità, oggettive e morali. Qui, allora, riprendo un'altra provocazione che sentii pronunciare dal giornalista Paolo Barnard (ex Report della Gabanelli) in un'intervista: inutile piangersi addosso e criticare la società italiana, perché essa è quella che ci meritiamo. Anche la classe politica, tanto criticata e, giustamente, additata come prima responsabile delle continue emergenze, è quella che ci meritiamo; e ce la meritiamo perché come "pecore" ci rechiamo alle urne senza pensare che un'alternativa all'indecenza dei personaggi che, da destra a sinistra, vengono presentati c'è e si chiama astensione, astensione di massa.
Per questa volta l'euro elargiamolo ancora ma da domani promettiamo a noi stessi che alle prossime elezioni prenderemo in considerazione, tra votare destra o votare sinistra, anche la terza possibilità.
Un saluto a tutti, TDG e non. |
19/04/2009 17:06 |
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Penso anch'io che come cittadini dovremmo essere più attivi,
non limitarci ad una lamentela "privata" per ciò che non va,
sarebbe più utile che magari in ogni comune la popolazione costituisse associazioni pronte a chiedere trasparenza e controlli per come vengono impiegati i soldi e pronte a manifestare per far ascoltare le sue ragioni. Capaci di promuovere attività costruttive per i giovani, comportamenti ecologici, ecc.
Occorre in pratica più impegno e consapevolezza da parte di tutti...
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
19/04/2009 17:37 |
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speranza!, 19/04/2009 17.06:
Penso anch'io che come cittadini dovremmo essere più attivi,
non limitarci ad una lamentela "privata" per ciò che non va,
sarebbe più utile che magari in ogni comune la popolazione costituisse associazioni pronte a chiedere trasparenza e controlli per come vengono impiegati i soldi e pronte a manifestare per far ascoltare le sue ragioni. Capaci di promuovere attività costruttive per i giovani, comportamenti ecologici, ecc.
Occorre in pratica più impegno e consapevolezza da parte di tutti...
Speranza
Siiiiiiii aspetta è spera.
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19/04/2009 18:06 |
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Forse si ottiene di più così:
Fai e spera!
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
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