Stellar Blade Una straordinaria esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Ultimo Aggiornamento: 26/11/2015 00:46
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Nessuna idea?

... bella vita se durasse ...
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AHIME no !
SEMO TUTTI BONI A FA' LI FROCI COR CULO DELL ALTRI

LI CAZZI CAMBIENO MA ER CULO RIMANE SEMPRE LO STESSO


La frase scritta su endzone del nostro presidente giocatori:
(per come sono fatti gli italiani e per come è la nostra cultura attirirebbe più un GF del football che un tentativo di normalizzazione e di serietà del nostro sport)


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06/06/2013 12:54
 
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ma come no? ti ha detto che lo chiami e sei un finto amico e non hai idee?? non ci credo ...
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tI ASSICURO ANCHE PERCHE' NON METTEREI MAI MIO FIGLIO IN MEZZO A STE COSE... CHE L HA CHIAMATO MIO FIGLIO..STA BONO A NEMMENO DI 2 ANNI E PIGIA PIGIA PIGIA CHIAMA TUTTI
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07/06/2013 09:59
 
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ovviamente ti credo, quello che non capisco e perchè tu credi a loro ... in questo caso al tuo "amico" l'uomo che banna e blocca con palese convenienza ...


ha bloccato due argomenti scomodi e banna le persone scomode ... non ricordo esattamente il nome di questo atteggiamento, mi pare, ma non sono sicuro che si chiami "leccaculaggio" ...



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09/06/2013 22:53
 
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Gran bella giornata al Saini di milano, tre squadre che si sono affrontate a viso aperto in una giornata di sport e divertimento, complimenti a commandos bengal e rams ....
Grandi anche i ragazzi dell'under 15. Che tra un match e l'altro hanno divertito il pubblico con la loro esibizione!
... bella vita se durasse ...
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17/02/2014 01:00
 
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Direttamente dal sito di FIF a.s.d.
Pubblicato il 11 febbraio 2014 da Big Ram
In cantiere l’attività prossima
Si è svolto la settimana scorsa a Roma presso al sede dell’AICS un cordiale e propositivo incontro tra il Presidente On. Bruno Molea ed il segretario della FIF a.s.d. Paolo Crosti. Dopo alcuni anni di proficua collaborazione svolti con reciproca soddisfazione la FIF a.s.d. ha accolto l’invito del Presidente On . Bruno Molea di organizzare il prossimo campionato direttamente come Campionato Nazionale AICS, avvalendosi del grande lavoro svolto fino ad oggi dalle squadre che all’interno dell’AICS avevano uniti i loro sforzi . La proposta è stata portata al Consiglio Direttivo di FIF a.s.d. che l’ha accolta con grande soddisfazione ed entusiasmo, e che ringrazia l’On Molea per l’aiuto che con questa iniziativa da al football americano . Siamo già al lavoro per stilare regolamenti e programmi che dovranno essere approvati dall’AICS prima di indire il prossimo campionato . L’orientamento per permettere al maggior numero possibile di squadre di partecipare al campionato è quello di far giocare sia squadre a 11 che squadre a 9 che dovranno dichiarare all’atto dell’iscrizione il numero di giocatori che dovrà essere lo stesso per tutto il campionato. Per cui le squadre che dichiareranno di giocare a 11 giocheranno a 11 contro le squadre che avranno dichiarato di giocare anch’esse a 11 e giocheranno a 9 contro le squadre che avranno dichiarato di giocare a 9 all’atto dell’iscrizione. Non ci sarà differenza nella classifica e nei play off ci si adeguerà alla squadra che si incontra. Altra cosa che sarà senz’altro uno degli obbiettivi che ci proponiamo di raggiungere è la divisione tra nord e sud in due Conference autonome sia per organizzazione che per bilanci. Il Superbowl sarà giocato tra la vincente delle due Conference anche in caso di disomogeneità di partecipanti alle stesse, con il solo vincolo di almeno due squadre nella conference del Sud. A questo fine stiamo valutando l’organizzazione di corsi arbitri, corsi allenatori, corsi dirigenti e camp di preparazione dei giocatori nella prossima primavera con la partecipazione di coach americani, sia al nord che al sud cosi da poter contribuire ad aiutare la diffusione del nostro amato sport, su tutto il territorio nazionale. La macchina organizzativa si è già messa in moto, molte sono infatti le cose da fare, molte sono le idee che ci piacerebbe sviluppare per aiutare la nostra crescita, per questo chiediamo aiuto a tutte le società iscritte all’AICS, perché collaborino per il progetto. Inutile dire che tutto questo verrà sviluppato con l’imperativo di tenere i costi bassi e la minor burocrazia possibile.
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27/02/2014 22:17
 
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Meno tre, mancano solo tre giorni al debutto di domenica 2 marzo alle 15 presso il Centro Sportivo G. Scirea in Via Buonarroti a Cernusco Sul Naviglio (MI). Stasera a Legnano ci sarà l’ultimo allenamento che non potrà limitarsi alla sola rifinitura visto che molto c’è ancora da fare per amalgamare la squadra e assimilare gli schemi da parte dei Frogs e dei Rams che quest’anno sosterranno la loro causa. Inutile dire che questo sarà un girone quindi un campionato particolarmente difficile, reso ancora più difficile dalla formula che vede spalmate otto partite in tre mesi, cosa che obbliga le squadre ad andare in campo non al meglio della condizione, per poter tentare di arrivare in forma quando, per i bravi fortunati che li raggiungeranno, si apriranno le porte dei play-off. Cosa è giusto, preparare la squadra per essere subito pronta e cercare di vincere facilmente il girone o partire piano, sperando che basti un buon girone di ritorno e arrivare al top della condizione per i play off? Questo sarà il dilemma che avrà turbato la preparazione dei Daemons e soprattutto dell’ottimo coach Pietro Marotta che avendo la squadra favorita per vincere dovrà risolvere questo quesito. I Frogs devono sperare che abbia scelto la seconda di queste ipotesi per riuscire a centrare l’obbiettivo di segnare almeno due mete ad una delle difese più forti dello scorso campionato. Basterà l’esperienza di Angona e Randy ad arginare lo strapotere dei Daemons che già forti si sono ulteriormente rinforzati fagicitando una intera franchigia che tanto bene aveva fatto nel CIF 9 come i Commandos? Certo spiace vedere una squadra che aveva saputo ritagliarsi il suo ruolo e la sua dignità nel panorama brianzolo, sparire, ma d’altra parte non a tutti basta giocare, per alcuni vincere diventa imperativo. Da qui crediamo la scelta della dirigenza dei Commandos che oggi giustamente chiede queste vittorie ai Daemons, dai quali sono stati inglobati. Due squadre intere, che sotto l’ottima l’organizzazione del Presidente Planca, non possono che essere considerate i favoriti principali per la conquista del primato del girone. I Frogs non possono che sperare nella loro volontà di ben figurare magari aiutati dalla mentalità dei nostri giocatori che avranno esportato il nostro motto: “La gente come noi non molla mai”. Domenica sapremo se dal lavoro fatto finora ci si potrà aspettare qualche soddisfazione almeno nelle prossime partite. In bocca al lupo.
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Si tesserati FIDAF frogs/RAms hanno giocato a viterbo
Ieri sera mi è stato chiesto da un coach dei Frogs se avessero ci fossero giocatori Rams da loro tesserati che avessero partecipato alla test match di Viterbo, in quanto questa domanda gli era stata rivolta non mi è stato specificato bene da chi. Ovviamente tra i giocatori che hanno partecipato a Viterbo al test match organizzato da AIFA e con l’approvazione di FIF a.s.d. c’erano giocatori Rams i quali non essendo impegnati in alcuna competizione sono stati ben felici di partecipare a quell’evento. Chiariamo a scanso di equivoci che i giocatori erano liberi di scegliere se giocare o no, gli era stato chiesto per tempo e loro erano felici, vista la loro passione per il football ed il loro attaccamento ai Rams di poter giocare e dare il loro contributo. Alcuni dei caschi portavano i colori dei Frogs in quanto essendo in prestito presso i Frogs non ci sembrava il caso di levare la vernice e riverniciarli per un week end, ma soprattutto i caschi sono di proprietà dei Rams e sono i Rams ad aver permesso ai Frogs di verniciarli, fermo restando la loro disponibilità per noi, se impiegati per noi, nelle pause o in allenamento durante lo svolgimento del loro campionato con i colori Frogs. Detto tutto questo nessuna norma impedisce ai nostri giocatori di giocare in competizione o campionati diversi da quelli federali, salvo accordi stipulati con la società per il quale un atleta viene tesserato in mancanza di convenzione tra un ente di promozione sportiva e la federazione di riferimento. Ricordo a tutti che la proprietà del cartellino è della società e non della federazione. Inoltre una sentenza del Coni stabiliva che il football a nove non era di competenza della FIdaf, tantè che la squadra di Catania fu retrocessa da IFL ad A2 e non al CIF 9 non essendo football questo, per il CONI che permise ciò. Noi siamo e continueremo ad essere per la diffusione del nostro sport lo abbiamo dimostrato dando i nostri giocatori ai Frogs per permettergli di fare il campionato, non volendo che una storica franchigia dovesse chiudere per una temporanea mancanza di giocatori. Ci stupiamo ogni volta che chi istituzionalmente dovrebbe fare lo stesso, percependo per di più soldi pubblici, cerchi in qualsiasi modo di impedire che ciò avvenga. Noi faremo il nostro campionato nazionale AICS, come garantitoci dal Presidente dello stesso EPS, nel rispetto della lealtà sportiva e nel rispetto dei regolamenti di gioco che tale ente approverà. Ricordo inoltre che siamo andati fino a Viterbo per consolidare la formazione della squadra locale che abbiamo contribuito a far nascere e che è affiliata AICS e associata a FIF a.s.d. . Tutte le nostre società sono affiliate all’AICS e registrate nel registro delle società sportive dilettantistiche del CONI.
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Stasera sarà l’ultimo allenamento congiunto con i Frogs a Milano
Pubblicato il 20 maggio 2014 da Big Ram

Ultimo allenamento a Milano, stasera al Saini con i Frogs con i quali abbiamo condiviso il campionato di Fidaf prima dell’ultimo di giovedì a Legnano e della partita di domenica a Varese, prima di tornare alla normalità. Siamo felici di aver contribuito alla partecipazione più che decorosa della storica franchigia di Legnano al loro campionato e ci auguriamo che presto i Frogs riescano a reclutare a far crescere un numero di giocatori sufficienti e necessari per farsi trovare pronti per i prossimi impegni. I ragazzi sono fieri di aver condiviso il campo con loro e li ringraziano per avergli permesso di vivere questa esperienza.Siamo anche felici che i nostri giocatori impegnati durante le lunghe pause di riposo del campionato, in partite organizzate da FIF a.s.d. , abbiano potuto continuare a giocare in Fidaf senza subire alcuna sanzione o penalizzazione. Domenica contro gli Skorpions sarà l’ultimo impegno cerchiamo di onorarlo con il massimo del nostro impegno. Un grazie anche al coaching staff dei Frogs per il lavoro svolto con i nostri giocatori.


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Archiviata la stagione dei Frogs/Rams ... poteva essere e non è stato ...peccato!
Pur essendo un manipolo risicato i frogs hanno dato prova di orgoglio e volontà...complimenti !!!
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a proposito della stagione appena conclusa, scandalosi gli arbitraggi...
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29/05/2014 09:54
 
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io vorrei tuo fratello sul comodino la mattina come sveglia, mi alzo sereno dopo le cazzate che scrive...secondo te è possibile?

Anzi lui e "jesus" due professionisti della minchiata...

hanno superato tutte le prove e adesso è ufficiale, non sanno leggere!!!

il passaggio sulle informazioni e splendido... sei il numero 1
l'altro sullo spearing ... ha davvero superato se stesso ...

spettacolo!!!

meno male che ci siete...
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29/05/2014 10:59
 
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è arrivato anche il terzo...adesso manca solo "gne gne" stargate e siamo a posto....


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31/05/2014 10:43
 
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ti sono vicino nel dolore ... non deve essere facile avere accanto uno che non capisce quello che scrive, figuriamoci quello che legge e non parliamo di quello che interpreta ....in bocca al lupo...a te patriots un pensiero particolare, resisti che prima o poi farai pace con te stesso...
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La squadra: I Rams
Pubblicato il 3 giugno 2014 da Big Ram
Parlavamo di squadra pochi giorni fa e la squadra si sta muovendo per sostenere il nostro amico Alfred , cosi come da anni è stato soprannominato Pier Francesco Raffaelli , che come sapete è incappato nelle maglie degli strozzini ed è stato abbandonato dallo stato al quale si era rivolto con fiducia, denunciando questo criminali ed ottenendone la condanna definitiva ad oltre quattro anni.Dopo essere stato in varie trasmissioni televisive e radiofoniche, dopo aver raccontato a testate importanti la sua storia che veniva puntualmente pubblicata, si è visto abbandonato a se stesso ed alla sua ingenuità. La squadra non lo ha abbandonato. Ieri dopo anni è tornato a dormire il una casa anche se per settembre dovremo trovargli un’altra sistemazione, ora sta cercando

un lavoro che possa ridare dignità alla sua vita. Si è sempre occupato di trasporti, lavorava per UPS, ma ha anche fatto l’autista per diversi anni per altri datori di lavoro, anche se ovviamente oggi gli basterebbe qualsiasi lavoro dignitoso. Ha già mandato numerosi curriculum ma da mesi aspetta risposta. Vi invito ad attivarvi per riuscire a trovare quanto prima una occupazione al nostro sfortunato compagno, dimostrandogli il valore della parola squadra. Pubblichiamo di seguito l’articolo che il corriere ha fatto sulla sua storia mentre se volete vedere le trasmissioni televisive le trovate sulla sua pagina di facebook: www.facebook.com/profile.php?id=100008156348314

«Ho fatto condannare l’usuraio E Milano mi ha abbandonato» L’imprenditore lavorava per Ups: da sette anni aspetta i fondi antiusura. «Da Stato e banche solo porte chiuse» di Cesare Giuzzi

Non può avere un prestito. Neppure un conto corrente. Le banche sono state le prime a chiudergli le porte. Perché anche se hai denunciato l’usuraio, se lo hai fatto condannare (4 anni e 6 mesi) fino al terzo grado di giudizio, per gli istituti di credito resti un «cattivo pagatore». Colpa degli assegni che lo stesso usuraio — Claudio Testa, 47 anni— aveva mandato in protesto. Pier Francesco Raffaelli, 45 anni, ex imprenditore che lavorava per conto del colosso delle spedizioni Ups di via Mecenate, quella mattina di gennaio del 2007 quando s’è presentato negli uffici della squadra mobile di via Fatebenefratelli, non poteva immaginare che sette anni dopo quel gesto di coraggio e disperazione sarebbe diventato un incubo, capace di trascinarlo in un buco nero che s’è portato via lavoro, casa e persino la sua dignità. Perché Raffaelli non ha un precedente penale, non ha mai superato il sottile confine tra legge e illegalità, non ha mai approfittato di quei soldi ricevuti in prestito per girare su una Bentley o portare valige di soldi in Svizzera. Ma soprattutto perché uscito alle due di notte dalla Questura («Sono stati eccezionali, mi dissero che la mia era solo la quarta denuncia per usura che trattavano») i poliziotti gli dissero di presentarsi in Prefettura per fare richiesta dei fondi messi a disposizione dal Viminale per le vittime di usura (Legge 108/96 e 44/99), e così ha fatto solo che tra burocrazia e rinvii dei risarcimenti promessi non ha ancora visto un euro. Nel frattempo ha dovuto lasciare la casa, ha perso il lavoro e ha dovuto vendere il furgone e tutti i mezzi per evitare che l’impresa fallisse. In caso di fallimento, infatti, non avrebbe potuto beneficiare del fondo di solidarietà. «Mi comunicarono che mi avrebbero anticipato 13 mila euro, la metà sarebbe arrivata successivamente — racconta — . Era il 2007. Poi mi dissero che il processo era ancora aperto, nonostante le condanne di primo grado e d’appello. Ogni anno ho dovuto ripresentare la domanda, ma quei soldi non sono mai arrivati».

La storia di Raffaelli è quasi banale. Si occupava di trasporti internazionali di auto. A un certo punto i suoi tre soci decisero di creare una nuova azienda. Gli chiesero il 20% del fatturato. «Spesso mi chiedevano trasporti gratuiti. Così non ho accettato». Nel 2004 è tornato in Ups dove aveva già lavorato come padroncino. Insieme a un socio, L. L., decidono di creare una piccola società per occuparsi di trasporti particolari, urgenti, per conto di Ups. Ma una fattura da 20 mila euro per la quale ancora attendeva il pagamento viene bloccata dagli ex soci. L’azienda rischia il tracollo. Un giorno, nel cortile di via Mecenate, si presenta Claudio Testa. Anche lui lavora per Ups, dice che «in Raffaelli rivede i suoi inizi», si offre, senza che nessuno glielo chieda, di dargli 10 mila euro. In meno di tre anni Raffaelli paga 70 mila euro, il prestito complessivo era di 17.500. Poi quando non ci sono più soldi, l’usuraio inizia a minacciare il socio: «Guarda che so chi sei, dove abiti, quanti figli hai, la moglie, sul citofono c’è il tuo nome. Prima o poi te li trovi sotto casa». L’usuraio sosteneva d’essere solo un intermediario di una banda di camorristi legata a una sala bingo di Lodi.

Le indagini coordinate dal pm Frank Di Maio hanno però accertato che gli assegni erano stati incassati da Testa, sui suoi conti. «Dopo la denuncia, fino a che il mio legale non chiese il pignoramento dei mezzi, Testa ha continuato a lavorare indisturbato con Ups — racconta la vittima —. A me, nel frattempo è stata fatta terra bruciata. Non ho più potuto lavorare nel campo delle spedizioni. C’erano altri padroncini sotto usura, ma nessuno ha denunciato». Il tribunale ha riconosciuto a Raffaelli e al socio un risarcimento di 40 e 30 mila euro. «Soldi mai arrivati, nel frattempo i conti di Testa sono stati svuotati».

L’unico aiuto all’imprenditore è arrivato dal fondo voluto dal cardinal Martini. «Rischiavo di finire come un clochard. Ora dormo in un posto letto in un monolocale con altre tre persone, faccio tutti i lavoretti che trovo. Ma lo Stato, le istituzioni mi hanno lasciato solo. Sembra che il delinquente sia io». Raffaelli ha chiesto aiuto alla Regione per i fondi contro l’usura: «Non sapevano neppure quante denunce ci sono in Lombardia». Ora spera in un sostegno dal Comune: «I servizi sociali trattano casi di disagio, droghe, alcol ma non vittime d’usura. Non cerco la carità, ma un aiuto per ricominciare. Basterebbe un prestito, almeno un’assistenza legale. Dicono che nessuno denuncia: io ho avuto giustizia, poliziotti e magistrati straordinari. Ma intorno solo silenzio».


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Le Colombe non volano più
Pubblicato il 6 ottobre 2014 da Big Ram

Chiudono altre due squadre che confluiscono in una, preludio a ben altra conclusione, già visto purtroppo altre volte, senza che nessuno percepisca il pericolo di tale situazione. La Federazione ha un bilancio pazzesco oltre 450.000 euro senza contare le quote versate dalle squadre agli arbitri e ogni squadra che chiude crea un buco nel prossimo bilancio, perché è facile spendere ma difficilissimo ridurre le spese una volta che il carrozzone è stato avviato. Una situazione già vista, e la cosa che ci spaventa, è che molti di quelli che oggi stanno spingendo questo carro verso il baratro, erano presenti o complici con il loro silenzio, nelle altre situazioni simili. Gli unici anni in cui il movimento football chiudeva il bilancio con avanzi attivi di cassa era, guarda caso quando il football era governato da appassionati riuniti in associazione fuori dal CONI, quando i consiglieri si pagavano il viaggio e l’albergo per essere presenti ad ogni riunione. Poi Giovanni fu battuto alle elezioni, i nomi di chi ordirono quella congiura io li ho bene a mente, molti sono quelli che ora lo esaltano e lo beatificano, contando sul fatto che molti dei nuovi appassionati in quegli anni o non erano nati o non si interessavano di football. In tutto questi anni l’unica preoccupazione era combattere la FIF asd , che continuava ha dimostrare che si può giocare a football senza spendere decine di migliaia di euro, che si possono trovare arbitri con la passione di fare l’arbitro e che consapevoli dell’importanza del loro ruolo nello sport che stanno arbitrando, anziché ricattare la Federazione o scioperare per un aumento dei soldi percepiti, cercano di chiedere il solo rimborso delle spese realmente sostenute. Si il nemico era FIF asd. che riusciva a chiedere i soli soldi che realmente si spendeva, contando sulla collaborazione di tutti e sulla loro lealtà, anziché appesantire tutto l’apparato con

insulsa burocrazia che ovviamente altro non faceva che aumentare i costi che le squadre avrebbero dovuto sostenere. Si quando rifondai i Rams giurai a me stesso che avrei fatto di tutto per non patire quello che patii quando alla fine degli anni ’80 dovetti chiudere la squadra per mancanza, non di giocatori, ma di soldi, perché la Federazione essendo entrata nel CONI caricava sulle squadre rimaste costi insostenibili. Oggi la storia si ripete. Si fanno norme per favorire questa o quella squadra a seconda di chi siede sulla poltrona di comando e non per far crescere il football. Si facilità la nascita di squadre senza preoccuparsi di chi siano i dirigenti, basta che paghino per almeno un anno, o anche solo l’iscrizione, poi chi se ne frega. Si mettono paletti o impedimenti senza documentarsi, bloccando così lo sviluppo, pronti poi a rimangiarsi tutto qualche anno dopo quando diventa palese la cantonata presa. Adesso si è arrivato persino a bloccare l’uso di alcuni caschi nelle giovanili facendo finta di ignorare che tutte o quasi tutte le squadre giocano con caschi non omologati da molti anni. Leggo con rammarico la lettera di un giocatore dei Doves unica voce che denuncia la situazione della sua passione, tradita e sfruttata da chi considera l’appartenenza ad una squadra una cosa secondaria e non il motore per tanti sacrifici. Questo è il loro football che grazie a Dio non ha mai contaminato i Rams. Nessun giocatore è mai stato pagato sotto la mia presidenza nè negli anni ottanta nè ora. Da noi si considera ancora un onore giocare per la nostra maglia ed un obbligo istruire i giocatori che abbiamo, dando il tempo a chi lo vuole, di crescere senza la paura di vedere un giocatore pagato, ed arrivato all’ultimo momento, di prendere il suo posto. Non so se la FIF asd, chiuderà o meno, io sono pronto a scommettere di no, ma state tranquilli che tutti quelli che oggi gioiscono per il passaggio della giovanile dei Bengals

in Fidaf non piangeranno una lacrima qualora l’anno prossimo o tra due anni dovessero chiudere anche loro, così come non si sono rammaricati, per la chiusura di tante altre squadre. Ieri eravamo pronti a fare il nostro in bocca al lupo agli amici Bresciani agli ordini di Vera Gomez, purtroppo non hanno potuto giocare e hanno dovuto rinviare la partita perché le Aquile erano sotto organico,ma certamente saranno pronte per la seconda partita, del resto in una settimana si formano ben più di una ventina di giocatori. Facciamo ugualmente il nostro in bocca al lupo agli amici Bresciani che sono finalmente approdati in un campionato serio e non ce ne vogliano se noi continueremo a cercare di portare avanti la nostra politica, in fondo lo facciamo anche per loro e per tutte quelle società che volendo giocare a football sono felici di farlo con costi bassi, quest’anno perfino con arbitri non a carico delle società.
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purtroppo non hanno potuto giocare e hanno dovuto rinviare la partita perché le Aquile erano sotto organico

...................................................................
Ennesima problematica degli estensi che gia' l anno scorso si presentarono in 10 al campionato giovanile facendo un incontro in 8 contro bolzano.
Ora la rimandano.
Ma complimenti
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ALLA FINE GIUSTAMENTE SI SONO ARRESI
SUCCEDE ... C'e' chi lo ha fatto molto prima di loro
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